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Raffaele De Francesco / Francesco Peri – Alchimie Congiunte. Percorsi tra arte e biochimica
mostra di pittura bi-personale, un interessante percorso tra arte e biochimica
Comunicato stampa
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Raffaele De Francesco lavora e dipinge a Milano, dove come professione principale si occupa di ricerca scientifica nel campo biomedico. Da sempre appassionato di arte e di pittura, ha iniziato la sua attività di pittore nel 2008 dedicandosi interamente alla pittura informale. La pittura rappresenta così per Raffaele De Francesco un mezzo di conoscenza della realtà complementare a quello scientifico: da una parte la ricerca scientifica, con il suo approccio razionale ed oggettivo, dall’altra la pittura, come strumento di conoscenza istintivo ed introspettivo. Francesco Peri, vive e lavora a Milano, dove è professore ordinario di Chimica Organica e Farmaceutica nel Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università Milano-Bicocca. Ha trovato nella pittura e nella ricerca scientifica due mezzi complementari attraverso i quali si esprime e studia la realtà. Lo affascina il rapporto tra Scienza ed Arte, ha organizzato eventi internazionali su questo tema. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, ha una serie di collaborazioni artistiche in Italia ed all’estero.
E’ sempre difficile parlare di Arte, o peggio ancora scrivere di Arte, qualunque essa sia, le parole che al momento di pronunciarle significavano qualcosa, una volta dette si svuotano d’improvviso, diventano concettose, spesso assurde, quasi sempre inutili. Guardando i lavori di questi due artisti, non si può rimanere esenti dal pensare che sono due ricercatori scientifici, e guardando le loro opere, mi immagino di guardare un mondo attraverso il microscopio, non riesco a scindere le due cose, il fascino di questi lavori, mi spinge a “vederli” con un occhio razionale da un lato, mentre dall’altro, immagino mondi fantastici e sconosciuti che devono essere ancora “scoperti”. Questi due artisti, nella pittura, trovano un metodo conoscitivo e d’indagine della realtà, a volte complementare a quello scientifico, alle volte sinergico.
Di Raffaele De Francesco, scrive Virgilio Patarini: Dopo aver a lungo sperimentato tecniche e approcci differenti nell’ambito dell’Informale e dell’Action Painting, a partire dal 2014 Raffaele De Francesco comincia ad azzardare incursioni in territori nuovi e meno conosciuti, pur senza rinnegare del tutto le sue origini, ed anzi, in alcuni casi facendo tesoro delle tecniche acquisite, ma utilizzandole per scopi differenti.(…) Si va ancora oltre lungo questa direzione con gli ultimissimi «nuovi esperimenti», in cui diverse tecniche, materiali e fonti d’ispirazione trovano sintesi formale: compaiono scritte, tela grezza di juta, cartone ondulato ritagliato a simulare onde, forse colline di un paesaggio stilizzato: tutti elementi che si vanno a sommare ai consueti cerchi e rettangoli e quadrati in rilievo, colorati a tinte piatte su fondi di cemento. C’è un’evidente ricerca di armonia sui toni bassi dei grigi e dei marroni nella gamma cromatica, e sulla giustapposizione di elementi allineati geometricamente. Quello a cui viene di pensare, guardando uno di questi piccoli quadri non è un paesaggio o uno scorcio urbano, ma piuttosto un ordinatissimo cantiere edile o il magazzino di uno spedizioniere: l’opera d’arte diviene allora (anche) metafora di qualcosa da costruire, o un pacco da spedire. Una casa o un viaggio. O entrambe le cose assieme.”
Virgilio Patarini (Da “Cross Over”, Ed Giorgio Mondadori, 2017)
Di Francesco Peri, Davide Canadelli, ci dice: Esiste una terra di confine, che tutti incontriamo nel corso della vita, ma non sempre ce ne accorgiamo. È una terra ove le esperienze, i colori, i sapori, le sensazioni dell’esistenza giungono attutite e trasfigurate. È una terra dell’esperienza sincronica ove il tempo sembra scomparso e tutte le cose si fondono in forme nuove. In questo luogo sospeso i contorni si fanno sfocati e le apparenze incerte, e i colori si stemperano nelle mille sfaccettature del vissuto. È la terra di confine tra l’infanzia e l’età adulta, terra carica di suggestioni inespresse, di cui spesso non siamo nemmeno consapevoli. Ma esiste dentro di noi, ben nascosta nel profondo, chissà dove. E se qualcuno ci porta per mano, la possiamo ritrovare e possiamo ricominciare a scoprire la profondità vertiginosa dell’esistenza, di cui ci eravamo da tanto tempo dimenticati. Francesco Peri, chissà quanto consciamente o quanto sotto la spinta di un impulso interiore inconsapevole, si è messo in viaggio. Percorrendo sentieri desueti, ha riscoperto che la nebbia balugina di colori inaspettati, che la luce che entra da una finestra sa essere profondamente commovente, che una notte del sud si popola di nostalgie ancestrali.
E che basta guardare di sera, su un tetto, per scorgere i nessi segreti tra le cose. Proprio al limitare dell’infanzia, al confine incerto tra realtà e fantasia, dove un banco di pesci multicolori sembra uscire da un libro. Chissà come fanno a fluttuare a mezz’aria … se ci pensiamo bene, però, la cosa non è per nulla strana.
Sono bravi questi artisti, e meritano di essere conosciuti e apprezzati da tutti.
L’evento è Patrocinato dal comune di Cormano.
Contatti: Click Art via Dall’Occo 1, Cormano (MI) E-mail: c.culturaleclickart@gmail.com
tel. 3400630560 – 3400689729
E’ sempre difficile parlare di Arte, o peggio ancora scrivere di Arte, qualunque essa sia, le parole che al momento di pronunciarle significavano qualcosa, una volta dette si svuotano d’improvviso, diventano concettose, spesso assurde, quasi sempre inutili. Guardando i lavori di questi due artisti, non si può rimanere esenti dal pensare che sono due ricercatori scientifici, e guardando le loro opere, mi immagino di guardare un mondo attraverso il microscopio, non riesco a scindere le due cose, il fascino di questi lavori, mi spinge a “vederli” con un occhio razionale da un lato, mentre dall’altro, immagino mondi fantastici e sconosciuti che devono essere ancora “scoperti”. Questi due artisti, nella pittura, trovano un metodo conoscitivo e d’indagine della realtà, a volte complementare a quello scientifico, alle volte sinergico.
Di Raffaele De Francesco, scrive Virgilio Patarini: Dopo aver a lungo sperimentato tecniche e approcci differenti nell’ambito dell’Informale e dell’Action Painting, a partire dal 2014 Raffaele De Francesco comincia ad azzardare incursioni in territori nuovi e meno conosciuti, pur senza rinnegare del tutto le sue origini, ed anzi, in alcuni casi facendo tesoro delle tecniche acquisite, ma utilizzandole per scopi differenti.(…) Si va ancora oltre lungo questa direzione con gli ultimissimi «nuovi esperimenti», in cui diverse tecniche, materiali e fonti d’ispirazione trovano sintesi formale: compaiono scritte, tela grezza di juta, cartone ondulato ritagliato a simulare onde, forse colline di un paesaggio stilizzato: tutti elementi che si vanno a sommare ai consueti cerchi e rettangoli e quadrati in rilievo, colorati a tinte piatte su fondi di cemento. C’è un’evidente ricerca di armonia sui toni bassi dei grigi e dei marroni nella gamma cromatica, e sulla giustapposizione di elementi allineati geometricamente. Quello a cui viene di pensare, guardando uno di questi piccoli quadri non è un paesaggio o uno scorcio urbano, ma piuttosto un ordinatissimo cantiere edile o il magazzino di uno spedizioniere: l’opera d’arte diviene allora (anche) metafora di qualcosa da costruire, o un pacco da spedire. Una casa o un viaggio. O entrambe le cose assieme.”
Virgilio Patarini (Da “Cross Over”, Ed Giorgio Mondadori, 2017)
Di Francesco Peri, Davide Canadelli, ci dice: Esiste una terra di confine, che tutti incontriamo nel corso della vita, ma non sempre ce ne accorgiamo. È una terra ove le esperienze, i colori, i sapori, le sensazioni dell’esistenza giungono attutite e trasfigurate. È una terra dell’esperienza sincronica ove il tempo sembra scomparso e tutte le cose si fondono in forme nuove. In questo luogo sospeso i contorni si fanno sfocati e le apparenze incerte, e i colori si stemperano nelle mille sfaccettature del vissuto. È la terra di confine tra l’infanzia e l’età adulta, terra carica di suggestioni inespresse, di cui spesso non siamo nemmeno consapevoli. Ma esiste dentro di noi, ben nascosta nel profondo, chissà dove. E se qualcuno ci porta per mano, la possiamo ritrovare e possiamo ricominciare a scoprire la profondità vertiginosa dell’esistenza, di cui ci eravamo da tanto tempo dimenticati. Francesco Peri, chissà quanto consciamente o quanto sotto la spinta di un impulso interiore inconsapevole, si è messo in viaggio. Percorrendo sentieri desueti, ha riscoperto che la nebbia balugina di colori inaspettati, che la luce che entra da una finestra sa essere profondamente commovente, che una notte del sud si popola di nostalgie ancestrali.
E che basta guardare di sera, su un tetto, per scorgere i nessi segreti tra le cose. Proprio al limitare dell’infanzia, al confine incerto tra realtà e fantasia, dove un banco di pesci multicolori sembra uscire da un libro. Chissà come fanno a fluttuare a mezz’aria … se ci pensiamo bene, però, la cosa non è per nulla strana.
Sono bravi questi artisti, e meritano di essere conosciuti e apprezzati da tutti.
L’evento è Patrocinato dal comune di Cormano.
Contatti: Click Art via Dall’Occo 1, Cormano (MI) E-mail: c.culturaleclickart@gmail.com
tel. 3400630560 – 3400689729
21
ottobre 2017
Raffaele De Francesco / Francesco Peri – Alchimie Congiunte. Percorsi tra arte e biochimica
Dal 21 ottobre al 02 novembre 2017
arte contemporanea
Location
CLICK ART
Cormano, Via Giuseppe Dall'occo, 1, (Milano)
Cormano, Via Giuseppe Dall'occo, 1, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 9.30-12 e 15-19 domenica 10-12.30
Vernissage
21 Ottobre 2017, ore 17.30
Autore
Curatore