Nelle grandi o piccole piazze di città e paesi del Salento nelle giornate di festa, dedicate ad un santo, brillano e campeggiano nell’aria forme luminose, che vanno verso l’alto, coronano le strade e le notti. Ma che succede prima che la “parazione” si accenda? Dalla mattina molto presto, molti uomini lavorano, spesso durante l’estate, a dorso nudo, con gli occhi verso il cielo, per comporre le luminarie. Il lavoro dura a lungo e tra gli attrezzi e le mani, tra i pali e gli occhi si stabilisce una stretta e intensa collaborazione; progettuale, esecutiva, estetica, popolare… L’omaggio ai paratori, testimonia non il fatto della festa, ma il farsi del lavoro che prepara la festa. La differenza non è poca. Nel farsi si colgono le azioni che sono materia vivente di conoscenza della cultura del territorio, prima ancora di essere spettacolo. Le fotografie restituiscono la dignità del mestiere, della operatività e perizia che sembrano smaterializzarsi quando la parazione si accende.

Raffaele Puce è nato a Scorrano (Le) nel 1963. Il suo impegno fotografico è orientato a testimoniare con disincanto le pluralità delle tradizioni del territorio Salento, operando una continua ricerca per non incagliare l’immagine nel luogo comune.