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Raffaelli | Ricci | Tadei
tre mostre personali di artiste italiane quali Luisa Raffaelli, Stefania Ricci e Marialuisa Tadei
Comunicato stampa
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Gagliardi Art System /gallery inaugura la nuova stagione espositiva con tre mostre personali di artiste italiane quali Luisa Raffaelli, Stefania Ricci e Marialuisa Tadei.
Luisa Raffaelli, presenta una nuova serie, Notti Nere per il clima notturno e un vagamente inquieto che li permea, rafforzato dalla scelta cromatica del bianco e nero.
Come nelle opere precedenti il processo narrativo è innescato attraverso una sorta di frames filmici, totalmente costruiti digitalmente, con un procedimento chiamato dall’artista stessa ‘fotopittura digitale’, con intenzionali rimandi ad una percezione spazio temporale fluida: si rimanda a certe atmosfere cinematografiche in bianco e nero dove le tensioni narrative sono sotterranee ma pulsanti e creano l’attesa di un loro scioglimento o esplosione.
Spiega l’artista: […] ‘la protagonista dei miei immaginari frames è, come sempre nei miei lavori, una donna alla quale assegno, alla stregua di Joyce, il ruolo ‘plurilabirintico’ di convergenza di tanti femminili e del ‘Femminile’. La scelta di far brillare i suoi capelli rossi in scene denaturate o in bianco e nero, oltre a rafforzare la riconoscibilità del personaggio che attraversa costantemente i miei lavori, vuole essere anche un omaggio alla fiammata a colori nella scena finale dello sparo, che Hitchcock inserisce con splendida intuizione drammaturgia e visiva nel denso bianco e nero di ‘Io ti salvero’.
Stefania Ricci presenta in mostra una serie di lavori dal titolo Insiemi naturali.
Il lavoro di Stefania Ricci è pensato in continuo dialogo con la storia dell’arte. Si posiziona nel limen fra la fotografia e il disegno, l’ incisione e la pittura. avvale delle conoscenze connesse con la moderna ricerca in campo di stampa fotografica fino a realizzarsi come prodotto finito attraverso la stampa a pigmenti di carbone su carta cotone.
L’artista si è ispirata in questo caso al lavoro di Jackson Pollock ed in particolare al suo “dripping”.
L’artista racconta: […] seduta in un prato di fieno guardavo i fili d’erba con un occhio ai disegni e alle incisioni di Durer, con l’intento di lavorare con la natura senza scattare fotografie: non volevo ritrarre né rappresentare, solo immergermi in essa con la sensazione di essere in un mondo simile a quello descritto in “Viaggio al centro della terra”. Forse è stato il complesso intreccio delle erbe che crescono verso il sole che mi ha portato a Pollock: il grande artista risolse il fattore rappresentazione nel quadro non attraverso la riproduzione, ma rendendo Gesto e Pittura reali protagonisti dell’opera. […] Questi lavori sono concepiti attraverso la foto-grafia nel senso più antico del termine, in quanto “scrittura di luce”. Nel mio caso la “penna” è l’ingranditore fotografico, mentre la superficie è rappresentata dai materiali fotografici. Il resto sono impronte e ombre di frammenti - piccoli fiori, insetti, fili d’erba -, ingredienti del mondo e della vita poco manifesti.
Marialuisa Tadei presenta Oculus dei, una serie di grandi dischi realizzati a mosaico, forme cinetiche che ripropongono, attraverso la radiografia ingigantita della retina, la struttura anatomica dell’occhio, quello dell’artista.
Come dice il critico Claudio Spadoni: ‘[…] si allude ad un vedere quasi medianico, che al tempo stesso attiva una catena di rimandi e di rispecchiamenti che si trasmettono da disco a disco, da retina a retina’. […] Dischi come grandi pianeti che si possono intendere anche come figure dell’ignoto, dello sconosciuto e dunque di un luogo dell’immaginazione.’
Tadei lavora contemporaneamente su due livelli: quello simbolico, di mediazione tra l’umano e il divino e quello dell’esperienza diretta emotiva di dialogo immediato tra l’opera e il fruitore.
Dice l’artista: […] ‘in Oculus dei uso la tecnica del mosaico, ponte tra la tradizione e la contemporaneità; infatti il mosaico è paragonabile ad un immagine televisiva formata da centinaia di pixel […] Oculus dei cambia: le tessere irradiano colori e sfumature diverse a seconda dell’ambiente e della luce. Sculture dinamiche: il macrocosmo è un’estensione della mappa microcosmica del nostro corpo; metto in relazione la luce con il movimento, creando equilibri e tensioni delicate e mutevoli come la complessa natura umana’.
Luisa Raffaelli vive e lavora a Torino.
Mostre personali selezionate: 2006: Off Screen (a cura di M. Sciaccaluga), Galleria La Giarina, Verona; 2005: About her life (a cura di L. Beatrice, G. Marziani, G. Perretta), Galleria Pier Giuseppe Carini, San Giovanni Valdarno (Ar); 2004: Another place (a cura di F. Boggiano), Galleria Joyce & Co., Genova; Another Place (a cura di L. Beatrice), Silvy Bassanese, Torino; Margot Quan Knight/ Luisa Raffaelli (a cura di L. Beatrice), Gas Art Gallery, Torino; 2002: Where, Galleria La Giarina, Verona; 2001: Flighties,Teatro Miela, Trieste; 2000: Titoli di coda, Galleria La Giarina, Verona; 1999: The Fall, Silvy Bassanese, Biella; Plurabelle, Galleria Recalcati, Torino; 1998: Worlds riverrun words, Galleria En Plein Air, Pinerolo (To). Mostre collettive selezionate: 2006: La donna oggetto. Miti e metamorfosi al femminile 1900-2005
(a cura di L. Beatrice), Cavallerizza del Castello, Vigevano; L'ultima domanda (a cura di M. Sciaccaluga), Galleria Refresh, Seregno; L'infinito dentro lo sguardo. Una collezione permanente (a cura di G. Cortenova), Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti, Verona; 2005: Altre Lilith. Le Vestali dell'Arte (a cura di R. Gozzini, G. Serusi), Scuderie Aldobrandini, Frascati, Roma; La Via del Sale. Arte contemporanea in alta Langa (a cura di S. Peira, N. Orengo), Castello del Prunetto, Asti; Latte di mandorla, Primopiano living gallery, Lecce; Aqua, vita et mors (a cura di M. Campitelli), Apt, Londra; Il Corridoio dell'arte (a cura di G. Serusi), Assessorato alla Cultura della Provincia di Torino, Torino; 2004: Cromosoma X (a cura di F. Boggiano), Loggia di San Sebastiano, Ovada; Aqua, vita et mors (a cura di M. Campitelli), Palazzo Bricherasio, Torino; 6” Ermanno Casolari Art Prize: invitation to the future, please enter,
Barbara Behan Gallery, Londra; 2003: Aqua vita et mors, Arengo del Broletto, Novara; Imagerie artfashion, Galleria Planetario, Trieste; Imago Mentis, Romberg arte contemporanea, Latina, Galleria La Giarina, Verona; Premio Internazionale Ermanno Casoli, Galleria Spazia, Modena; 2002 Lavori domestici, Casa Bonomi, Varese; Other Fashion, Palazzo Esposizioni, Gorizia; The Mask, Galleria La Giarina, Verona; 2001: Generazionale, Basilica Palladiana, Vicenza; 2000: Details, Galleria La Giarina, Verona; Campi di oscillazione, Museo Marcovaldo, Caraglio (Cn); Le ombre della Memoria, Galleria En Plein Air, Pinerolo (To), Cantico 2000, Museo della Permanente, Milano; 1999: Nuovo Nomadismo Individuale, Casa del Rigoletto, Mantova; Percezione 3000, B & D Studio, Milano; Ultrascultura, Pescheria Centro Arti Visive, Pesaro.
Stefania Ricci (Ivrea, 1974), vive e lavora a Ivrea.
Mostre personali: 2005: Centro Internazionale di Fotografia, Padova (a cura di E. Gusella); Naturalia (a cura di G. Compare), Galleria Il ritrovo, St. Agata De Goti (BN); Sottili D’Argento (a cura di A. D’Agostino), Machè, Torino; 2004: Insieme Naturale, Ex Sinagoga, Ivrea; 2003: Stefania Ricci, Galerie Angelo Falzone, Manheim; 2002: In trasparenze (a cura di O. Gambari, G. Curto), ART & ARTS,Torino; 1999: Galleria Maze, Torino; 1998: Castello di Rivara, Rivara (a cura di M. T. Roberto). Mostre collettive selezionate / Selected Group Exhibitions: 2006: Interzonas 2006, Palacio de Sastago, Saragoza; Al femminile, Biasutti & Biasutti, Torino; 2005: camerachiara / cameraoscura (a cura di A. D’Agostino, V. Siviero), Bologna Flash Art Show, Bologna; Premio Cairo Arte 2005, Palazzo della Permanente, Milano; 2004: 18X24, 41 artecontemporanea, Torino; Cacao. L’arte comunica il cioccolato (a cura di N. Mangione), Spazio Antichi Chiostri, Torino; Food Art (a cura di O. Gambari), Cortile del Maglio,Torino; Cantiere D.F.I.G. (a cura di D. Facchinato), Metropolis photogallery, Bologna; 2003: S8pressione (a cura di M. Sciaccaluga), Galleria Guidi & Schoen, Genova; Mito contemporaneo (a cura di B. Buscaroli, M. Sciaccaluga), Basilica Palladiana, Vicenza; Lingue di pietra (a cura di G. Buttaro, S. Dagradi), Galleria NEON, Bologna; 2002: Portfolio. Giovane Fotografia in Italia, Auditorium Comunale, Bari; Auditorium Comunale, Arezzo; Una babele postmoderna. Realtà e allegoria nell’arte italiana degli anni ’90 (a cura di E. Di Mauro), Palazzo Civico Pigorini, Parma; Col sale (a cura di N. Mangione), Galleria In Arco, Torino; Fermata provvisoria (a cura di F. Berardinelli, G. Curto), Salone del Libro, Torino; Cronache terrestri (a cura di M. Granzotto), Fondazione Italiana per la Fotografia, Torino; Corpi dispersi (a cura di F. Boggiano), Castello di Barolo, Barolo; Versus VIII (a cura di V. Tommasinelli), Galleria Velan, Torino; Infanzie (a cura di O. Gambari), Battistero di Asti, Asti; Fotografia al femminile (a cura di F. Persano), Basic Village, Torino; 2001: 18X24, 41 artecontemporanea, Torino; Nel fondo degli occhi (a cura di O. Gambari),Galleria delle Erbe, Carrara; Portfolio (a cura di D. Curti), Galleria S. Fedele, Milano; La dama del Castello (a cura di M. Vincenti), Rocca Malatestiana, Montefiore Conca; Border Stories, IX Biennale Internazionale di Fotografia (a cura di D. Curti, M. Granzotto), Palazzo Bricherasio, Torino; Portfolio Giovane Fotografia in Italia (a cura di O. Corradini), Galleria Civica d’Arte Moderna di Modena, Modena; 2000: Nursery crime (a cura di I. Mulatero), Williamsbourg Art & Hystorical Center, New York ; Egizio’s project, Broadway, New York
Marialuisa Tadei (Rimini) vive e lavora tra Bologna e New York.
Mostre personali: 2006: Interior Nature, Artcentre South Florida, Miami, Florida; 2005: Levitatis Laudatio (Elegy to Weightlessness), Artcentre South Florida, Miami, Florida; 2004: Cosmic X (a cura di B. Kovic), City Art Museum Mestna Galerija, Ljubljana; Cosmic X1 (a cura di B. Kovic), Italian Cultural Institute, Ljubljana; Cosmic Y (a cura di B. Kovic), City Art Museum Mestna Galerija, Nova Gorica; Cosmic Z (a cura di B. Kovic), Patrizia Poggi Gallery, Ravenna; 2003: Innerspace Geo Arte Contemporanea (a cura di M. Sgroi e / and V. Caiati), Bari; Walking Between Galaxies Public Exhibition (a cura di F. Naldi), Ravenna; 2002: Soglia/Übergang/Threshold (a cura di G. Holthuis) Museum und Galerie im Prediger, Schwäbisch Gmünd, Germany; Kulturzentrum, Englishe Kirche; Gallery Scheffel, Bad Homburg, Frankfurt; 2001: Coming in (a cura di C. Scheffel), Gallery Scheffel, Bad Homburg, Frankfurt; No Border (a cura di C. Spadoni), Santa Maria delle Croci, Ravenna (con S. Avveduti); 2000: Il giardino di MariaLuisa, Studio Ercolani, Bologna; 1997: Incisioni (a cura di C. Cerritelli), Lavatoio contumaciale, Roma; Installazioni (a cura di O. Calabrese), Galleria Atelier, Siena; Mostre collettive selezionate: 2006: Unnaturally Occurring: Salt, Sand, Bronze, Gold, Sara Tecchia, Roma -New York; L'immaginario femminile, Biasutti & Biasutti, Torino; 2005: Omni art (a cura di T. Spiro, C. Damien, J. Herzberg), Art Basel Miami 2005, Miami; 56° Edizione Premio Michetti, In e out opera e ambiente nella dimensione Glocal ( a cura di L. Caramel), Palazzo S.Domenico - Museo e Fondazione Michetti, Francavilla a Mare, Pescara; Altre Lilith. Le Vestali dell’Arte – Terzo Millennio (a cura di R. Zozzini, G. Serusi, Museo Tuscolano - Scuderie Aldobrandini, Frascati, Roma; Dreamscapes (a cura di C. Devine), John Michael Kohler Arts Center, Sheboygan, Wisconsin, USA; 2004: Cass Sculpture Foundation, London; Lang Gallery, London; Maravee Clorofilla (a cura di S. Zannier), Villa Ottelio-Savorgnan, Ariis di Rivignano, Udine; 2003: Io non ho paura del colore (a cura di L. Scacco), Villa Piccolomini, Roma; 2002: Arcadia in the city, Marble Hill, London; L’ultima cena (a cura di M. Sgroi), Castello dell’Ovo, Napoli; Glass Way, Museo Archeologico Regionale, Aosta; Scultura Internazionale a La Mandria, Parco La Mandria, Torino
Luisa Raffaelli, presenta una nuova serie, Notti Nere per il clima notturno e un vagamente inquieto che li permea, rafforzato dalla scelta cromatica del bianco e nero.
Come nelle opere precedenti il processo narrativo è innescato attraverso una sorta di frames filmici, totalmente costruiti digitalmente, con un procedimento chiamato dall’artista stessa ‘fotopittura digitale’, con intenzionali rimandi ad una percezione spazio temporale fluida: si rimanda a certe atmosfere cinematografiche in bianco e nero dove le tensioni narrative sono sotterranee ma pulsanti e creano l’attesa di un loro scioglimento o esplosione.
Spiega l’artista: […] ‘la protagonista dei miei immaginari frames è, come sempre nei miei lavori, una donna alla quale assegno, alla stregua di Joyce, il ruolo ‘plurilabirintico’ di convergenza di tanti femminili e del ‘Femminile’. La scelta di far brillare i suoi capelli rossi in scene denaturate o in bianco e nero, oltre a rafforzare la riconoscibilità del personaggio che attraversa costantemente i miei lavori, vuole essere anche un omaggio alla fiammata a colori nella scena finale dello sparo, che Hitchcock inserisce con splendida intuizione drammaturgia e visiva nel denso bianco e nero di ‘Io ti salvero’.
Stefania Ricci presenta in mostra una serie di lavori dal titolo Insiemi naturali.
Il lavoro di Stefania Ricci è pensato in continuo dialogo con la storia dell’arte. Si posiziona nel limen fra la fotografia e il disegno, l’ incisione e la pittura. avvale delle conoscenze connesse con la moderna ricerca in campo di stampa fotografica fino a realizzarsi come prodotto finito attraverso la stampa a pigmenti di carbone su carta cotone.
L’artista si è ispirata in questo caso al lavoro di Jackson Pollock ed in particolare al suo “dripping”.
L’artista racconta: […] seduta in un prato di fieno guardavo i fili d’erba con un occhio ai disegni e alle incisioni di Durer, con l’intento di lavorare con la natura senza scattare fotografie: non volevo ritrarre né rappresentare, solo immergermi in essa con la sensazione di essere in un mondo simile a quello descritto in “Viaggio al centro della terra”. Forse è stato il complesso intreccio delle erbe che crescono verso il sole che mi ha portato a Pollock: il grande artista risolse il fattore rappresentazione nel quadro non attraverso la riproduzione, ma rendendo Gesto e Pittura reali protagonisti dell’opera. […] Questi lavori sono concepiti attraverso la foto-grafia nel senso più antico del termine, in quanto “scrittura di luce”. Nel mio caso la “penna” è l’ingranditore fotografico, mentre la superficie è rappresentata dai materiali fotografici. Il resto sono impronte e ombre di frammenti - piccoli fiori, insetti, fili d’erba -, ingredienti del mondo e della vita poco manifesti.
Marialuisa Tadei presenta Oculus dei, una serie di grandi dischi realizzati a mosaico, forme cinetiche che ripropongono, attraverso la radiografia ingigantita della retina, la struttura anatomica dell’occhio, quello dell’artista.
Come dice il critico Claudio Spadoni: ‘[…] si allude ad un vedere quasi medianico, che al tempo stesso attiva una catena di rimandi e di rispecchiamenti che si trasmettono da disco a disco, da retina a retina’. […] Dischi come grandi pianeti che si possono intendere anche come figure dell’ignoto, dello sconosciuto e dunque di un luogo dell’immaginazione.’
Tadei lavora contemporaneamente su due livelli: quello simbolico, di mediazione tra l’umano e il divino e quello dell’esperienza diretta emotiva di dialogo immediato tra l’opera e il fruitore.
Dice l’artista: […] ‘in Oculus dei uso la tecnica del mosaico, ponte tra la tradizione e la contemporaneità; infatti il mosaico è paragonabile ad un immagine televisiva formata da centinaia di pixel […] Oculus dei cambia: le tessere irradiano colori e sfumature diverse a seconda dell’ambiente e della luce. Sculture dinamiche: il macrocosmo è un’estensione della mappa microcosmica del nostro corpo; metto in relazione la luce con il movimento, creando equilibri e tensioni delicate e mutevoli come la complessa natura umana’.
Luisa Raffaelli vive e lavora a Torino.
Mostre personali selezionate: 2006: Off Screen (a cura di M. Sciaccaluga), Galleria La Giarina, Verona; 2005: About her life (a cura di L. Beatrice, G. Marziani, G. Perretta), Galleria Pier Giuseppe Carini, San Giovanni Valdarno (Ar); 2004: Another place (a cura di F. Boggiano), Galleria Joyce & Co., Genova; Another Place (a cura di L. Beatrice), Silvy Bassanese, Torino; Margot Quan Knight/ Luisa Raffaelli (a cura di L. Beatrice), Gas Art Gallery, Torino; 2002: Where, Galleria La Giarina, Verona; 2001: Flighties,Teatro Miela, Trieste; 2000: Titoli di coda, Galleria La Giarina, Verona; 1999: The Fall, Silvy Bassanese, Biella; Plurabelle, Galleria Recalcati, Torino; 1998: Worlds riverrun words, Galleria En Plein Air, Pinerolo (To). Mostre collettive selezionate: 2006: La donna oggetto. Miti e metamorfosi al femminile 1900-2005
(a cura di L. Beatrice), Cavallerizza del Castello, Vigevano; L'ultima domanda (a cura di M. Sciaccaluga), Galleria Refresh, Seregno; L'infinito dentro lo sguardo. Una collezione permanente (a cura di G. Cortenova), Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti, Verona; 2005: Altre Lilith. Le Vestali dell'Arte (a cura di R. Gozzini, G. Serusi), Scuderie Aldobrandini, Frascati, Roma; La Via del Sale. Arte contemporanea in alta Langa (a cura di S. Peira, N. Orengo), Castello del Prunetto, Asti; Latte di mandorla, Primopiano living gallery, Lecce; Aqua, vita et mors (a cura di M. Campitelli), Apt, Londra; Il Corridoio dell'arte (a cura di G. Serusi), Assessorato alla Cultura della Provincia di Torino, Torino; 2004: Cromosoma X (a cura di F. Boggiano), Loggia di San Sebastiano, Ovada; Aqua, vita et mors (a cura di M. Campitelli), Palazzo Bricherasio, Torino; 6” Ermanno Casolari Art Prize: invitation to the future, please enter,
Barbara Behan Gallery, Londra; 2003: Aqua vita et mors, Arengo del Broletto, Novara; Imagerie artfashion, Galleria Planetario, Trieste; Imago Mentis, Romberg arte contemporanea, Latina, Galleria La Giarina, Verona; Premio Internazionale Ermanno Casoli, Galleria Spazia, Modena; 2002 Lavori domestici, Casa Bonomi, Varese; Other Fashion, Palazzo Esposizioni, Gorizia; The Mask, Galleria La Giarina, Verona; 2001: Generazionale, Basilica Palladiana, Vicenza; 2000: Details, Galleria La Giarina, Verona; Campi di oscillazione, Museo Marcovaldo, Caraglio (Cn); Le ombre della Memoria, Galleria En Plein Air, Pinerolo (To), Cantico 2000, Museo della Permanente, Milano; 1999: Nuovo Nomadismo Individuale, Casa del Rigoletto, Mantova; Percezione 3000, B & D Studio, Milano; Ultrascultura, Pescheria Centro Arti Visive, Pesaro.
Stefania Ricci (Ivrea, 1974), vive e lavora a Ivrea.
Mostre personali: 2005: Centro Internazionale di Fotografia, Padova (a cura di E. Gusella); Naturalia (a cura di G. Compare), Galleria Il ritrovo, St. Agata De Goti (BN); Sottili D’Argento (a cura di A. D’Agostino), Machè, Torino; 2004: Insieme Naturale, Ex Sinagoga, Ivrea; 2003: Stefania Ricci, Galerie Angelo Falzone, Manheim; 2002: In trasparenze (a cura di O. Gambari, G. Curto), ART & ARTS,Torino; 1999: Galleria Maze, Torino; 1998: Castello di Rivara, Rivara (a cura di M. T. Roberto). Mostre collettive selezionate / Selected Group Exhibitions: 2006: Interzonas 2006, Palacio de Sastago, Saragoza; Al femminile, Biasutti & Biasutti, Torino; 2005: camerachiara / cameraoscura (a cura di A. D’Agostino, V. Siviero), Bologna Flash Art Show, Bologna; Premio Cairo Arte 2005, Palazzo della Permanente, Milano; 2004: 18X24, 41 artecontemporanea, Torino; Cacao. L’arte comunica il cioccolato (a cura di N. Mangione), Spazio Antichi Chiostri, Torino; Food Art (a cura di O. Gambari), Cortile del Maglio,Torino; Cantiere D.F.I.G. (a cura di D. Facchinato), Metropolis photogallery, Bologna; 2003: S8pressione (a cura di M. Sciaccaluga), Galleria Guidi & Schoen, Genova; Mito contemporaneo (a cura di B. Buscaroli, M. Sciaccaluga), Basilica Palladiana, Vicenza; Lingue di pietra (a cura di G. Buttaro, S. Dagradi), Galleria NEON, Bologna; 2002: Portfolio. Giovane Fotografia in Italia, Auditorium Comunale, Bari; Auditorium Comunale, Arezzo; Una babele postmoderna. Realtà e allegoria nell’arte italiana degli anni ’90 (a cura di E. Di Mauro), Palazzo Civico Pigorini, Parma; Col sale (a cura di N. Mangione), Galleria In Arco, Torino; Fermata provvisoria (a cura di F. Berardinelli, G. Curto), Salone del Libro, Torino; Cronache terrestri (a cura di M. Granzotto), Fondazione Italiana per la Fotografia, Torino; Corpi dispersi (a cura di F. Boggiano), Castello di Barolo, Barolo; Versus VIII (a cura di V. Tommasinelli), Galleria Velan, Torino; Infanzie (a cura di O. Gambari), Battistero di Asti, Asti; Fotografia al femminile (a cura di F. Persano), Basic Village, Torino; 2001: 18X24, 41 artecontemporanea, Torino; Nel fondo degli occhi (a cura di O. Gambari),Galleria delle Erbe, Carrara; Portfolio (a cura di D. Curti), Galleria S. Fedele, Milano; La dama del Castello (a cura di M. Vincenti), Rocca Malatestiana, Montefiore Conca; Border Stories, IX Biennale Internazionale di Fotografia (a cura di D. Curti, M. Granzotto), Palazzo Bricherasio, Torino; Portfolio Giovane Fotografia in Italia (a cura di O. Corradini), Galleria Civica d’Arte Moderna di Modena, Modena; 2000: Nursery crime (a cura di I. Mulatero), Williamsbourg Art & Hystorical Center, New York ; Egizio’s project, Broadway, New York
Marialuisa Tadei (Rimini) vive e lavora tra Bologna e New York.
Mostre personali: 2006: Interior Nature, Artcentre South Florida, Miami, Florida; 2005: Levitatis Laudatio (Elegy to Weightlessness), Artcentre South Florida, Miami, Florida; 2004: Cosmic X (a cura di B. Kovic), City Art Museum Mestna Galerija, Ljubljana; Cosmic X1 (a cura di B. Kovic), Italian Cultural Institute, Ljubljana; Cosmic Y (a cura di B. Kovic), City Art Museum Mestna Galerija, Nova Gorica; Cosmic Z (a cura di B. Kovic), Patrizia Poggi Gallery, Ravenna; 2003: Innerspace Geo Arte Contemporanea (a cura di M. Sgroi e / and V. Caiati), Bari; Walking Between Galaxies Public Exhibition (a cura di F. Naldi), Ravenna; 2002: Soglia/Übergang/Threshold (a cura di G. Holthuis) Museum und Galerie im Prediger, Schwäbisch Gmünd, Germany; Kulturzentrum, Englishe Kirche; Gallery Scheffel, Bad Homburg, Frankfurt; 2001: Coming in (a cura di C. Scheffel), Gallery Scheffel, Bad Homburg, Frankfurt; No Border (a cura di C. Spadoni), Santa Maria delle Croci, Ravenna (con S. Avveduti); 2000: Il giardino di MariaLuisa, Studio Ercolani, Bologna; 1997: Incisioni (a cura di C. Cerritelli), Lavatoio contumaciale, Roma; Installazioni (a cura di O. Calabrese), Galleria Atelier, Siena; Mostre collettive selezionate: 2006: Unnaturally Occurring: Salt, Sand, Bronze, Gold, Sara Tecchia, Roma -New York; L'immaginario femminile, Biasutti & Biasutti, Torino; 2005: Omni art (a cura di T. Spiro, C. Damien, J. Herzberg), Art Basel Miami 2005, Miami; 56° Edizione Premio Michetti, In e out opera e ambiente nella dimensione Glocal ( a cura di L. Caramel), Palazzo S.Domenico - Museo e Fondazione Michetti, Francavilla a Mare, Pescara; Altre Lilith. Le Vestali dell’Arte – Terzo Millennio (a cura di R. Zozzini, G. Serusi, Museo Tuscolano - Scuderie Aldobrandini, Frascati, Roma; Dreamscapes (a cura di C. Devine), John Michael Kohler Arts Center, Sheboygan, Wisconsin, USA; 2004: Cass Sculpture Foundation, London; Lang Gallery, London; Maravee Clorofilla (a cura di S. Zannier), Villa Ottelio-Savorgnan, Ariis di Rivignano, Udine; 2003: Io non ho paura del colore (a cura di L. Scacco), Villa Piccolomini, Roma; 2002: Arcadia in the city, Marble Hill, London; L’ultima cena (a cura di M. Sgroi), Castello dell’Ovo, Napoli; Glass Way, Museo Archeologico Regionale, Aosta; Scultura Internazionale a La Mandria, Parco La Mandria, Torino
19
settembre 2006
Raffaelli | Ricci | Tadei
Dal 19 settembre al 28 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
GAS ART GALLERY
Torino, Via Cervino, 16, (Torino)
Torino, Via Cervino, 16, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15-20
Vernissage
19 Settembre 2006, ore 18-21, anche il 20 e 21 settembre
Autore