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Raffaello Margheri – Acida Aqua Caelata
Mostra di Incisioni e Acquerelli
Comunicato stampa
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La Galleria “Arianna Sartori Arte & object design” di Mantova, in via Cappello 17, il pros-simo Sabato 27 novembre, alle ore 17.00, inaugura la mostra personale dell’artista Raffaello Margheri intitolata "Acida Aqua Caelata. Incisioni e Acquerelli”.
Raffaello Margheri nato a Firenzuola (FI) nel 1949 ma bolognese d’adozione, sarà presente all’inaugurazione.
La personale resterà aperta al pubblico fino al 9 dicembre con orario dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30, festivi 15.30 - 19.00.
Le due anime di Raffaello Margheri
A chi lo incontra per la prima volta, Margheri può far pensare agli artisti parigini di Montmartre. L’andatura lenta è accentuata dalla corporatura alta e robusta, leggermente proiettata in avanti, che la fa sembrare in armonia con i pigri movimenti della figura. Il volto, apparentemente serio e pensieroso, è spesso sormontato da un basco scuro che lo rende somigliante al “ritratto del poeta Paul Fort”, una litografia del 1931 di Gino Severini.
In realtà Margheri è un camminatore instancabile, capace di salire sei piani di scale senza alterare la respirazione. Ho sempre pensato che amasse giocare con questa aria un po’ bohemienne dell’artista artigiano “autodidatta”, come ama definirsi, all’apparenza malinconico e pessimista. Frequentandolo ci si accorge che sotto una patina protettiva nasconde un carattere sornione, spesso incline alla battuta vernacolare; un “toscanaccio” solitamente mite e disponibile, amante della buona tavola anche se, curiosamente, astemio.
Questi aspetti della sua personalità traspaiono anche nelle sue incisioni, realizzate con un linguaggio talmente asciutto e lineare che a volte si è titubanti a descriverle. La spontanea immediatezza dei suoi lavori fa pensare ad un autore schivo, un solitario scrittore che ama raccontare con le immagini le sue personali visioni. Come cronista, probabilmente, sarebbe piaciuto a Indro Montanelli il quale, come noto, considerava “capace di qualsiasi delitto” chi utilizzava dieci parole per esprimere concetti dove ne bastavano cinque.
I suoi paesaggi, spesso contrastati da ombre che sembrano sdoppiarli, sono immersi in una luce statica che conserva l’attimo emozionale dell’autore. Questa luce, bianca e tagliente, si insinua anche nelle variegate composizioni floreali e nelle nature morte divenendo la principale protagonista delle sue migliori acqueforti. La rigorosa fedeltà ai neri espressa nelle tavole calcografiche viene spesso abbandonata nelle sue linoleumgrafie. In queste tavole, generalmente di non grande formato, i colori, morbidi e distribuiti dai passaggi di più matrici, esprimono l’aspetto più nascosto della sua personalità d’artista. Un’anima solare e mansueta, umile nel metodo di lavoro ma ambiziosa di risultati. La seconda anima di Raffaello Margheri.
Marco Fiori (Bologna, maggio 2009)
Raffaello Margheri grafico
Raffaello Margheri, toscano per nascita e bolognese d’adozione, ha preso dalla sua terra d’origine la parlata dall’accento tipico e, forse, pure il carattere un po’ schivo, schietto e limpido che lo caratterizza.
Tutto questo si può leggere nelle sue incisioni.
Dopo anni impegnati nel settore artistico, assaporate le diverse soluzioni grafiche e provate le varie tecniche, apre, alla fine degli anni ottanta (?), un convincente sodalizio con l’acquaforte, tecnica che, meglio di tutte, gli permette di esprimere fino in fondo la “sua grafica”.
Negli anni ottanta i segni si disponevano in spazi meditati, campiture di chiara intuizione geometrica, poi, via via, maturando, si sono liberati ed arricchiti di una ribellione silenziosa che non si sopisce mai completamente. Le lastre graffiate con qualche durezza e nessuna leziosità, raccontano così delle cose e dei paesaggi come questi sono, senza filosofeggiare, tendere tranelli né indurre l’osservatore a chiedersi: “cosa avrà mai voluto dire”.
I “segnacci” che definiscono la strada bagnata o gli alberi piegati sotto la sferza del vento dicono che è un giorno freddo e di pioggia, e così è tutto il suo incidere: una cronaca cruda e sincera, anche lei pura come l’artista.
Ci può piacere o non piacere, Margheri, ma è un artista. Un artista, coi piedi per terra ed il cuore un po’ amaro, che ci propone il suo mondo quotidiano e lo fa con un velo di grigia malinconia che, però, non intacca mai il bianco e nero purissimo delle sue opere.
Ermes Bajoni
Raffello Margheri l’ultimo profondo angolo del cuore
La neve copre ogni angolo del piccolo giardino: un silenzio ovattato riempie di sé un pomeriggio, uno dei tanti po-meriggi invernali in cui la tranquillità della natura concilia a ripensare ai propri giorni passati e a quelli futuri come ad attimi di un eterno trascorrere. Così come i tanti oggetti di casa, legati a questo o a quell’episodio della nostra e-sistenza, anche gli elementi della natura sembrano a volte tracciati su un diario fatto non di parole ma di immagini. Si assestano per ognuno di noi in modo diverso perché diverse sono le esperienze ma il mare, un peschereccio ab-bandonato ad un molo, un filare di alberi che si muove accarezzato dal vento, un campanile che sovrasta i tetti di una qualsiasi cittadina, possono trasformarsi in un ricordo e in un incontro.
Qualche anno fa Raffaello mi chiese di collaborare con lui alla realizzazione di una mostra, da allestire in quello splendido angolo di Milano che è il Centro dell’Incisione Alzaia Naviglio Grande, un luogo che è, prima che una galleria e un laboratorio, una casa per tanti amici incisori. Nell’occasione visionai molte sue opere e decidemmo in-sieme di intitolare l’esposizione “Un meraviglioso quotidiano”: mi sembrò allora il titolo più adatto per rendere l’effetto che fecero su di me le sue opere, che già conoscevo ma che allora mi parvero ancor più sincere. Margheri è per me un caro amico e grazie anche a lui ho compreso che una passione rimane sempre vera e profonda solo se ali-mentata non dalla sete di protagonismo- è un vizio questo che Raffaello non conosce- ma dalla ricerca di una dimen-sione personale. Nelle sue incisioni, in cui il segno è sempre pulito e il disegno chiaro e ben riconoscibile, si trovano le esperienze di una vita vissuta in modo semplice, nel senso non riduttivo ma in quello invece esaltante della purez-za e della sincerità. Una vita vissuta per l’arte, per qualcosa “creato” dalle proprie mani e dalla propria fantasia sti-molata dalla realtà, non è necessariamente alla ribalta, può anche celarsi tra le mura di un piccolo studio all’ombra della dotta Bologna. Fiorentino di origine e nella parlata, schivo ed ironico, Raffaello Margheri ha aiutato me a comprendere allora, e continua a farlo oggi, che l’arte non è qualcosa di intoccabile e irraggiungibile, un’entità con la quale pochi riescono a venire in contatto. L’arte è spesso – dovrebbe forse esserlo sempre- quello che viene dal cuore, quello che sentiamo di dovere e volere esprimere e comunicare agli altri.
“Pioppi e betulle di tremula fronda accompagnan de l’acque il fluire: quando nè rami s’impigliano gli astri, in quella pace vorrei morire”: questo breve passo di Ada Negri, tratto da una poesia dedicata al paese di sua madre, mi sembra descrivere bene una delle tante acqueforti di Margheri. Cerchiamo di immaginarci protagonisti all’interno di uno dei suoi paesaggi, in un spazio che è reale perché tangibile, infinito perché sempre presente. Il fluire lento del tempo, delle stagioni, delle ore del giorno in uno scorcio di campagna richiama in fondo alle cose più vere, rimanda a sensazioni profonde, a pensieri sul senso stesso della vita. I meccanismi della scrittura sono diversi da quelli molto più immediati della figurazione: le parole difficilmente sanno spiegare cosa veramente un’artista, qui nel senso pie-no del significato del termine, creatore e artigiano nello stesso tempo, ha voluto dire realizzando un’opera. Per Mar-gheri i soggetti ripresi dalla realtà, dalle tante sollecitazioni della natura, i particolari di interni oppure gli spaccati di vita ci dicono quanto sia ancora inesplorato il mondo che ci circonda e quanto si sbaglia chi dice che questi soggetti siano più scontati di altri, meno aderenti al reale. Parlando più volte con Raffello in questi anni ho potuto compren-dere la sua gioia nel creare una lastra o dipingere una tela assaporandone passo dopo passo la crescita. Ed è una gioia, la sua, che si può provare solo se ciò che si sta facendo risponde veramente a quello che si sente nel profondo dell’animo.
Con Neruda allora Margheri sembra dirci “Questa volta lasciate che sia felice, non è successo nulla a nessuno, non sono da nessuna parte, succede solo che sono felice fino all’ultimo profondo angolino del cuore” e le parole per spiegare perché si sceglie un modo o un altro di comunicare, si sceglie un soggetto oppure un altro per farsi capire e per cercare anche di capire, stanno tutte in questo bisogno di essere felici anche quando nulla di magnifico e straor-dinario accade, anche quando un giorno appare simile al precedente e guardando fuori dalla finestra si vedono quegli alberi ai quali si impligliano gli astri.
Patrizia Foglia
RAFFAELLO MARGHERI
Nasce a Firenzuola (FI) il 4 gennaio 1949, risiede a Bologna.
Svolge soprattutto l’attività artistica come incisore.
Autodidatta, al maggio 2009 ha un corpus calcografico di 570 incisioni e 79 ex libris.
Le sue tecniche preferite sono l’acquaforte, la ceramolle, la maniera nera, la silografia e la linoleumgrafia.
Impressionista, espressionista, ha tra i suoi maestri la visione impressionista di Sisley, il Signorini e gli incisori espressio-nisti simbolisti. La sua realtà appare sempre ingabbiata da un misterioso misticismo formale. Originalissimo è il suo segno sempre spezzettato. I suoi soggetti prediletti sono i paesaggi e le nature morte.
Principali mostre:
1985 - “Incisori Bolognesi e maestri contemporanei”, Galleria l’Ariete, Bologna, 16 febbraio - 1 marzo.
1988 - “Premio Arte Mondadori”, Milano, (targa d’argento).
1989 - “Concorso di grafica”, Castelfranco Veneto (TV).
1990 - “Raffaello Margheri”, Galleria Caldarese, Bologna, 17 - 30 marzo, (personale).
1991 - Palazzo Comunale, Todi (PG).
1992 - Centro Culturale S.C. Borromeo, Pienza (SI).
1992 - “Raffaello Margheri”, Centro Culturale Bondanello, Castel Maggiore (BO), 9 - 20 maggio, (personale).
1993 - “Biennale di Grafica”, Acqui Terme (AL).
1993 - Centro Culturale Polivalente, Bagnacavallo (RA).
1993 - “Il segno di venti maestri”, Spazio Ergy, Milano, marzo.
1993 - “Raffaello Margheri. Incisioni”, Rocca di Dozza, Dozza (BO), 9 - 17 ottobre (personale).
1994 - “Raffaello Margheri. Incisioni”, Centro Culturale l’Ortica, Forlì, 22 gennaio, (personale).
1994 - “Incisori in Galleria”, Bagnacavallo (RA).
1994 - “L’arte della gradualità luminosa dell’incisione, Raffaello Margheri”, Sala Nemesio Orsatti, Pontelagoscuro (FE), 16 aprile - 1 maggio, (personale).
1994 - “Raffaello Margheri. Viaggio solare”, Biblioteca Malatestiana, Cesena, 11 - 15 luglio, (personale).
1994 - Premio Montevertine, Radda in Chianti (SI).
1994 - “Raffaello Margheri”, Oratorio di S. Sebastiano, Forlì, 22-29 novembre, (personale).
1995 - Biennale di Grafica, Acqui Terme (AL).
1995 - “Acquafortisti Acquerellisti cercasi”, Spazio Ergy, Milano, 8 maggio - 21 luglio.
1996 - Ex Libris, Casale Monferrato (AL).
1996 - “Matera e i suoi dintorni psicologici”, Castello Sforzesco, Milano.
1996 - “Incidere l’ambiente”, Sant’Agostino (FE).
1997 - “Come le nuvole di Raffaello Margheri”, Spazio Ergy, Milano, 3 febbraio - 27 marzo, (personale di pittura).
1997 - “Biennale di Grafica”, Acqui Terme (AL).
1997 - “Matera e i suoi dintorni psicologici”, Chiostro di S. Spirito, Firenze, 5 - 25 luglio.
1997 - “Ex Libris”, Roccalbegna (GR).
1997 - “Ex Libris”, Varsavia (Polonia).
1998 - “Ia Biennale Comunità Montana Ingauna”, Albenga (SV).
1998 - “Ia Rassegna artisti AIE”, Roccalbegna (GR).
1998 - “IIIa Rassegna Nazionale dell’Acquaforte. Bianco e Nero”, Modica (RG), 20 luglio - 20 agosto.
1998 - “Ex Libris”, Zola Predosa (BO).
1998 - “Ex Libris”, Yekaterinburg (Russia).
1999 - “Acquafortis”, Centro Culturale Le Cappuccine, Bagnacavallo (RA).
1999 - “Raffaello Margheri. Le stagioni. Mostra di pittura”, Ex Pretura, Firenzuola (FI), 21 - 29 agosto, (personale).
1999 - “V Biennale di grafica”, Palazzo Brunenghi, Castelleone (CR), 9 - 17 ottobre.
1999 - Circolo Artisti, Casa di Dante, Firenze.
2000 - “Gli Ex Libris massonici”, Centro Studi Esoterici Cagliostro, Bologna.
2000 - “Ex Libris a Bologna”, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, Bologna.
2000 - “Ex Libris”, Istanbul (Turchia).
2000 - “III Premio Internazionale d’Arte Ermanno Casoli”, Serra San Quirico (AN).
2000 - “Raffaello Margheri. Incisioni”, Ex Pretura, Firenzuola (FI), 19 - 28 agosto, (personale).
2000 - “To M. Beyle. Ex Libris per il Centro Stendhaliano”, Biblioteca Comunale, Milano.
2000 - “La nascita della stampa in Germania e l’incisione oggi”, Istituto di Cultura Germanica e A.I.E.R., Bologna, 9 - 21 ottobre.
2000 - “Il Medioevo fantastico negli Ex Libris”, Medicina (BO).
2001 - “Museo della Grafica del Comune di Ostiglia”, Palazzo Municipale, Ostiglia (MN), aprile-maggio.
2001 - “Biennale di Grafica”, Acqui Terme (AL).
2001 - “L’incisione calcografica originale”, A.I.E.R., Biblioteca Ariostea, Ferrara, 11 giugno - 11 luglio.
2001 - “Raffaello Margheri. Olii e acquerelli”, Palazzo Ex Pretura, Firenzuola (FI), 14 - 22 luglio, (personale).
2001 - “Raffaello Margheri. Paesaggi”, SpazioErgy e SMAU, Milano, 25 settembre - 26 ottobre, (personale).
2001 - “Raffaello Margheri. Incisioni”, Sala Nemesio Orsatti, Pontelagoscuro (FE), 22 settembre - 10 ottobre, (personale).
2001 - “6 Biennale di grafica”, Castelleone (CR), 6 - 14 ottobre.
2002 - “Comunicazione nel terzo millennio”, Spazio Ergy, Milano, (pittura), gennaio.
2002 - “L’incisione calcografica originale. Cenni storici e attualità”, Sala Bonzagni, Sant’Agostino (FE), 9 - 28 febbraio.
2002 - “Il segno inciso”, Xilografia, Ostra Vetere (AN).
2002 - “Percorsi grafici. 4 incisori in libreria”, Libreria Mondadori, Cesena.
2002 - “Raffaello Margheri. Nero & Bianco. Incisioni”, Palazzo Ex Pretura, Firenzuola (FI), 11 - 18 agosto, (personale).
2002 - “Tra segni ed emozioni”, Libreria Punto Einaudi e A.I.E.R., Brescia, 11 - 26 ottobre.
2002 - “I colori del bianco e nero. Acqueforti di Raffaello Margheri”, Libreria Punto Einaudi, Brescia, 22 novembre - 6 dicembre, (per-sonale).
2003 - “Ex Libris”, Istanbul (Turchia).
2003 - “Grafica ed Ex Libris”, Casale Monferrato (AL), 7 - 23 marzo.
2003 - “Mostra internazionale di Ex Libris”, Brunico (BZ).
2003 - “Premio Santacroce. II edizione”, Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno (FI).
2003 - “Ex Libris”, Bodio Lomnago (VA).
2003 - “Raffaello Margheri. Profumi di paesaggi. Mostra di pittura”, Palazzo Ex Pretura, Firenzuola (FI), 9 - 17 agosto, (personale).
2003 - “Raffaello Margheri. Acida Aqua Caelata”, Palazzo dei Vicari, Scarperia (FI), 30 agosto - 14 settembre, (personale).
2003 - “Le Associazioni degli Incisori”, Centro per l’Incisione Museo dell’Agro Veietano e A.I.E.R., Formello (RM), 25 ottobre - 9 novembre.
2003 - “Raffaello Margheri. Percorsi grafici”, Libreria Mondadori, Cesena, 16 novembre - 6 dicembre, (personale).
2004 - “Raffaello Margheri. Uno straordinario quotidiano”, Centro dell’Incisione Alzaia Naviglio Grande, Milano, 26 febbraio - 6 mar-zo, (personale).
2004 - “Raffaello Margheri. Acida Aqua Caelata”, Il Quadrato, Chieri (TO), 6 marzo - 3 aprile, (personale).
2004 - “Raffaello Margheri. Incisioni”, Sala Ex Pretura, Firenzuola (FI), 8 - 15 agosto, (personale).
2004 - Galleria Caldarese, Bologna, (pittura).
2004 - “Il bosco stregato”, Ex Libris, Alessandria, Ortona (CH), Bra (CN).
2004 - “Segni Calcografici”, “Immagina”, Fiera di Reggio Emilia, 10 - 13 dicembre.
2005 - “Insieme per un museo”, (Le Due Matrici di Modica), Il Quadrato, Chieri (TO), 15 gennaio - 3 febbraio.
2005 - “Fiabe e leggende”, Ex Libris, Bodio Lomnago (VA).
2005 - “Incisioni”, Il Quadrato, Chieri (TO), 11 - 30 giugno.
2005 - “Segni Veri & Segni Falsi”, La Loggia della Fornace, Rastignano di Pianoro (BO), 1 - 16 ottobre.
2005 - “Raffaello Margheri. Acida Aqua Caelata”, Chiesa della SS. Annunziata, Firenzuola (FI), 8 - 16 ottobre, (personale).
2005 - “VI International Graphic Competition for Ex Libris”, Gliwice (Polonia).
2005 - “Trent’anni della Galleria Alzaia”, Centro Alzaia Naviglio Grande, Milano, 1 dicembre - 30 marzo 2006.
2006 - “Raffaello Margheri. Incisioni”, Centro Culturale Luigi Sturzo, Mestre (VE), 8 - 19 aprile, (personale).
2006 - “Raffaello Margheri”, Museo Civico, Pazin (Croazia), 1 - 14 giugno, (personale).
2006 - “Incisioni”, Il Quadrato, Chieri (TO), 10 - 30 giugno.
2006 - “Ex Libris. Premio Remo Palmirani”, Museo Ex libris Mediterraneo, Ortona (CH), 15 luglio.
2006 - “II Biennale pittura e incisione”, Cetona (SI), 26 agosto - 10 settembre.
2006 - “Il vino inciso. La vite, l’uva, il vino”, Villa Medici, Custoza di Sommacampagna (VR), 9 - 17 settembre.
2006 - “Segni d’Arte”, Sala Bonzagni, Sant’Agostino (FE), 30 settembre - 15 ottobre.
2006 - “Trent’anni della Galleria Alzaia”, Associazione Culturale 2E, Suzzara (MN), 8 - 22 ottobre.
2007 - “Una mostra incisa”, Mulino Dugnani, Cassina de’ Pecchi (MI), 24 marzo - 1 aprile.
2007 - “Il vino inciso. La vite, l’uva, il vino”, Biblioteca Comunale, Sant’Agostino (FE), 25 agosto - 16 settembre.
2007 - “Raffaello Margheri”, Galleria d’Arte Atrebates, Dozza (BO), 1 - 16 settembre, (personale).
2007 - “VII International Graphic Competition for Ex Libris”, Gliwice (Polonia).
2007 - “Fiabe e leggende”, Ex Libris, Bodio Lomnago (VA).
2007 - “Collettiva A.I.E.R.”, Galleria L’Ariete, Bologna.
2008 - “Raffaello Margheri. Acida Aqua Caelata”, Associazione Culturale 2E, Suzzara (MN), 23 febbraio - 9 marzo, (personale).
2008 - “Il vino inciso. La vite, l’uva, il vino. Seconda Raccolta”, Sant’Agostino (FE), 28 agosto - 21 settembre.
2008 - “2 Triennale Internazionale Ex Libris”, Lefkas (Grecia).
2008 - “La bicicletta. Ex Libris”, Bodio Lomnago (VA).
2008 - “L’inchiostro nel segno”, Casa Frabboni e A.I.E.R., San Pietro in Casale (BO), 11 ottobre - 2 novembre.
2008 - “Raffaello Margheri. Acida Aqua Caelata”, Biblioteca Comunale, Sant’Agostino (FE), 15 - 29 novembre, (personale).
2009 - “Raffaello Margheri”, Circolo Culturale CalderArte, Calderara di Reno (BO), 17 gennaio - 1 febbraio.
2009 - “Raffaello Margheri”, Galleria d’Arte Atrebates, Dozza (BO), 21 marzo - 5 aprile, (personale).
2009 - “Concorso Internazionale Ex Libris”, De Libera Universitate, Varese.
2009 - Galleria Il Quadrato, collettiva, Chieri (TO), 13 - 27 giugno.
2009 - Le Scuderie del Granduca Asciano (SI), personale, 17 - 30 ottobre.
2010 - Chiesa del Pio Suffragio, Donazione al Gabinetto delle Stampe di Bagnacavallo, personale, Bagnacavallo (RA), 27 marzo - 8 a-prile.
2010 - Fienili del Campiamo, Archivio dell'incisione bolognese, nuove acquisizioni 2009 - 2010, Grizzana Morandi (BO), 11 - 25 lu-glio.
2010 - ArteinArte, MestieriDuemila10, 10a edizione, Suzzara (MN).
2010 - I° Concorso Internazionale di Xilografia, Lodi, 8-17 ottobre.
2010 - “Raffaello Margheri”, Galleria Arianna Sartori, Mantova, 27 novembre - 9 dicembre, (personale).
Raffaello Margheri nato a Firenzuola (FI) nel 1949 ma bolognese d’adozione, sarà presente all’inaugurazione.
La personale resterà aperta al pubblico fino al 9 dicembre con orario dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30, festivi 15.30 - 19.00.
Le due anime di Raffaello Margheri
A chi lo incontra per la prima volta, Margheri può far pensare agli artisti parigini di Montmartre. L’andatura lenta è accentuata dalla corporatura alta e robusta, leggermente proiettata in avanti, che la fa sembrare in armonia con i pigri movimenti della figura. Il volto, apparentemente serio e pensieroso, è spesso sormontato da un basco scuro che lo rende somigliante al “ritratto del poeta Paul Fort”, una litografia del 1931 di Gino Severini.
In realtà Margheri è un camminatore instancabile, capace di salire sei piani di scale senza alterare la respirazione. Ho sempre pensato che amasse giocare con questa aria un po’ bohemienne dell’artista artigiano “autodidatta”, come ama definirsi, all’apparenza malinconico e pessimista. Frequentandolo ci si accorge che sotto una patina protettiva nasconde un carattere sornione, spesso incline alla battuta vernacolare; un “toscanaccio” solitamente mite e disponibile, amante della buona tavola anche se, curiosamente, astemio.
Questi aspetti della sua personalità traspaiono anche nelle sue incisioni, realizzate con un linguaggio talmente asciutto e lineare che a volte si è titubanti a descriverle. La spontanea immediatezza dei suoi lavori fa pensare ad un autore schivo, un solitario scrittore che ama raccontare con le immagini le sue personali visioni. Come cronista, probabilmente, sarebbe piaciuto a Indro Montanelli il quale, come noto, considerava “capace di qualsiasi delitto” chi utilizzava dieci parole per esprimere concetti dove ne bastavano cinque.
I suoi paesaggi, spesso contrastati da ombre che sembrano sdoppiarli, sono immersi in una luce statica che conserva l’attimo emozionale dell’autore. Questa luce, bianca e tagliente, si insinua anche nelle variegate composizioni floreali e nelle nature morte divenendo la principale protagonista delle sue migliori acqueforti. La rigorosa fedeltà ai neri espressa nelle tavole calcografiche viene spesso abbandonata nelle sue linoleumgrafie. In queste tavole, generalmente di non grande formato, i colori, morbidi e distribuiti dai passaggi di più matrici, esprimono l’aspetto più nascosto della sua personalità d’artista. Un’anima solare e mansueta, umile nel metodo di lavoro ma ambiziosa di risultati. La seconda anima di Raffaello Margheri.
Marco Fiori (Bologna, maggio 2009)
Raffaello Margheri grafico
Raffaello Margheri, toscano per nascita e bolognese d’adozione, ha preso dalla sua terra d’origine la parlata dall’accento tipico e, forse, pure il carattere un po’ schivo, schietto e limpido che lo caratterizza.
Tutto questo si può leggere nelle sue incisioni.
Dopo anni impegnati nel settore artistico, assaporate le diverse soluzioni grafiche e provate le varie tecniche, apre, alla fine degli anni ottanta (?), un convincente sodalizio con l’acquaforte, tecnica che, meglio di tutte, gli permette di esprimere fino in fondo la “sua grafica”.
Negli anni ottanta i segni si disponevano in spazi meditati, campiture di chiara intuizione geometrica, poi, via via, maturando, si sono liberati ed arricchiti di una ribellione silenziosa che non si sopisce mai completamente. Le lastre graffiate con qualche durezza e nessuna leziosità, raccontano così delle cose e dei paesaggi come questi sono, senza filosofeggiare, tendere tranelli né indurre l’osservatore a chiedersi: “cosa avrà mai voluto dire”.
I “segnacci” che definiscono la strada bagnata o gli alberi piegati sotto la sferza del vento dicono che è un giorno freddo e di pioggia, e così è tutto il suo incidere: una cronaca cruda e sincera, anche lei pura come l’artista.
Ci può piacere o non piacere, Margheri, ma è un artista. Un artista, coi piedi per terra ed il cuore un po’ amaro, che ci propone il suo mondo quotidiano e lo fa con un velo di grigia malinconia che, però, non intacca mai il bianco e nero purissimo delle sue opere.
Ermes Bajoni
Raffello Margheri l’ultimo profondo angolo del cuore
La neve copre ogni angolo del piccolo giardino: un silenzio ovattato riempie di sé un pomeriggio, uno dei tanti po-meriggi invernali in cui la tranquillità della natura concilia a ripensare ai propri giorni passati e a quelli futuri come ad attimi di un eterno trascorrere. Così come i tanti oggetti di casa, legati a questo o a quell’episodio della nostra e-sistenza, anche gli elementi della natura sembrano a volte tracciati su un diario fatto non di parole ma di immagini. Si assestano per ognuno di noi in modo diverso perché diverse sono le esperienze ma il mare, un peschereccio ab-bandonato ad un molo, un filare di alberi che si muove accarezzato dal vento, un campanile che sovrasta i tetti di una qualsiasi cittadina, possono trasformarsi in un ricordo e in un incontro.
Qualche anno fa Raffaello mi chiese di collaborare con lui alla realizzazione di una mostra, da allestire in quello splendido angolo di Milano che è il Centro dell’Incisione Alzaia Naviglio Grande, un luogo che è, prima che una galleria e un laboratorio, una casa per tanti amici incisori. Nell’occasione visionai molte sue opere e decidemmo in-sieme di intitolare l’esposizione “Un meraviglioso quotidiano”: mi sembrò allora il titolo più adatto per rendere l’effetto che fecero su di me le sue opere, che già conoscevo ma che allora mi parvero ancor più sincere. Margheri è per me un caro amico e grazie anche a lui ho compreso che una passione rimane sempre vera e profonda solo se ali-mentata non dalla sete di protagonismo- è un vizio questo che Raffaello non conosce- ma dalla ricerca di una dimen-sione personale. Nelle sue incisioni, in cui il segno è sempre pulito e il disegno chiaro e ben riconoscibile, si trovano le esperienze di una vita vissuta in modo semplice, nel senso non riduttivo ma in quello invece esaltante della purez-za e della sincerità. Una vita vissuta per l’arte, per qualcosa “creato” dalle proprie mani e dalla propria fantasia sti-molata dalla realtà, non è necessariamente alla ribalta, può anche celarsi tra le mura di un piccolo studio all’ombra della dotta Bologna. Fiorentino di origine e nella parlata, schivo ed ironico, Raffaello Margheri ha aiutato me a comprendere allora, e continua a farlo oggi, che l’arte non è qualcosa di intoccabile e irraggiungibile, un’entità con la quale pochi riescono a venire in contatto. L’arte è spesso – dovrebbe forse esserlo sempre- quello che viene dal cuore, quello che sentiamo di dovere e volere esprimere e comunicare agli altri.
“Pioppi e betulle di tremula fronda accompagnan de l’acque il fluire: quando nè rami s’impigliano gli astri, in quella pace vorrei morire”: questo breve passo di Ada Negri, tratto da una poesia dedicata al paese di sua madre, mi sembra descrivere bene una delle tante acqueforti di Margheri. Cerchiamo di immaginarci protagonisti all’interno di uno dei suoi paesaggi, in un spazio che è reale perché tangibile, infinito perché sempre presente. Il fluire lento del tempo, delle stagioni, delle ore del giorno in uno scorcio di campagna richiama in fondo alle cose più vere, rimanda a sensazioni profonde, a pensieri sul senso stesso della vita. I meccanismi della scrittura sono diversi da quelli molto più immediati della figurazione: le parole difficilmente sanno spiegare cosa veramente un’artista, qui nel senso pie-no del significato del termine, creatore e artigiano nello stesso tempo, ha voluto dire realizzando un’opera. Per Mar-gheri i soggetti ripresi dalla realtà, dalle tante sollecitazioni della natura, i particolari di interni oppure gli spaccati di vita ci dicono quanto sia ancora inesplorato il mondo che ci circonda e quanto si sbaglia chi dice che questi soggetti siano più scontati di altri, meno aderenti al reale. Parlando più volte con Raffello in questi anni ho potuto compren-dere la sua gioia nel creare una lastra o dipingere una tela assaporandone passo dopo passo la crescita. Ed è una gioia, la sua, che si può provare solo se ciò che si sta facendo risponde veramente a quello che si sente nel profondo dell’animo.
Con Neruda allora Margheri sembra dirci “Questa volta lasciate che sia felice, non è successo nulla a nessuno, non sono da nessuna parte, succede solo che sono felice fino all’ultimo profondo angolino del cuore” e le parole per spiegare perché si sceglie un modo o un altro di comunicare, si sceglie un soggetto oppure un altro per farsi capire e per cercare anche di capire, stanno tutte in questo bisogno di essere felici anche quando nulla di magnifico e straor-dinario accade, anche quando un giorno appare simile al precedente e guardando fuori dalla finestra si vedono quegli alberi ai quali si impligliano gli astri.
Patrizia Foglia
RAFFAELLO MARGHERI
Nasce a Firenzuola (FI) il 4 gennaio 1949, risiede a Bologna.
Svolge soprattutto l’attività artistica come incisore.
Autodidatta, al maggio 2009 ha un corpus calcografico di 570 incisioni e 79 ex libris.
Le sue tecniche preferite sono l’acquaforte, la ceramolle, la maniera nera, la silografia e la linoleumgrafia.
Impressionista, espressionista, ha tra i suoi maestri la visione impressionista di Sisley, il Signorini e gli incisori espressio-nisti simbolisti. La sua realtà appare sempre ingabbiata da un misterioso misticismo formale. Originalissimo è il suo segno sempre spezzettato. I suoi soggetti prediletti sono i paesaggi e le nature morte.
Principali mostre:
1985 - “Incisori Bolognesi e maestri contemporanei”, Galleria l’Ariete, Bologna, 16 febbraio - 1 marzo.
1988 - “Premio Arte Mondadori”, Milano, (targa d’argento).
1989 - “Concorso di grafica”, Castelfranco Veneto (TV).
1990 - “Raffaello Margheri”, Galleria Caldarese, Bologna, 17 - 30 marzo, (personale).
1991 - Palazzo Comunale, Todi (PG).
1992 - Centro Culturale S.C. Borromeo, Pienza (SI).
1992 - “Raffaello Margheri”, Centro Culturale Bondanello, Castel Maggiore (BO), 9 - 20 maggio, (personale).
1993 - “Biennale di Grafica”, Acqui Terme (AL).
1993 - Centro Culturale Polivalente, Bagnacavallo (RA).
1993 - “Il segno di venti maestri”, Spazio Ergy, Milano, marzo.
1993 - “Raffaello Margheri. Incisioni”, Rocca di Dozza, Dozza (BO), 9 - 17 ottobre (personale).
1994 - “Raffaello Margheri. Incisioni”, Centro Culturale l’Ortica, Forlì, 22 gennaio, (personale).
1994 - “Incisori in Galleria”, Bagnacavallo (RA).
1994 - “L’arte della gradualità luminosa dell’incisione, Raffaello Margheri”, Sala Nemesio Orsatti, Pontelagoscuro (FE), 16 aprile - 1 maggio, (personale).
1994 - “Raffaello Margheri. Viaggio solare”, Biblioteca Malatestiana, Cesena, 11 - 15 luglio, (personale).
1994 - Premio Montevertine, Radda in Chianti (SI).
1994 - “Raffaello Margheri”, Oratorio di S. Sebastiano, Forlì, 22-29 novembre, (personale).
1995 - Biennale di Grafica, Acqui Terme (AL).
1995 - “Acquafortisti Acquerellisti cercasi”, Spazio Ergy, Milano, 8 maggio - 21 luglio.
1996 - Ex Libris, Casale Monferrato (AL).
1996 - “Matera e i suoi dintorni psicologici”, Castello Sforzesco, Milano.
1996 - “Incidere l’ambiente”, Sant’Agostino (FE).
1997 - “Come le nuvole di Raffaello Margheri”, Spazio Ergy, Milano, 3 febbraio - 27 marzo, (personale di pittura).
1997 - “Biennale di Grafica”, Acqui Terme (AL).
1997 - “Matera e i suoi dintorni psicologici”, Chiostro di S. Spirito, Firenze, 5 - 25 luglio.
1997 - “Ex Libris”, Roccalbegna (GR).
1997 - “Ex Libris”, Varsavia (Polonia).
1998 - “Ia Biennale Comunità Montana Ingauna”, Albenga (SV).
1998 - “Ia Rassegna artisti AIE”, Roccalbegna (GR).
1998 - “IIIa Rassegna Nazionale dell’Acquaforte. Bianco e Nero”, Modica (RG), 20 luglio - 20 agosto.
1998 - “Ex Libris”, Zola Predosa (BO).
1998 - “Ex Libris”, Yekaterinburg (Russia).
1999 - “Acquafortis”, Centro Culturale Le Cappuccine, Bagnacavallo (RA).
1999 - “Raffaello Margheri. Le stagioni. Mostra di pittura”, Ex Pretura, Firenzuola (FI), 21 - 29 agosto, (personale).
1999 - “V Biennale di grafica”, Palazzo Brunenghi, Castelleone (CR), 9 - 17 ottobre.
1999 - Circolo Artisti, Casa di Dante, Firenze.
2000 - “Gli Ex Libris massonici”, Centro Studi Esoterici Cagliostro, Bologna.
2000 - “Ex Libris a Bologna”, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, Bologna.
2000 - “Ex Libris”, Istanbul (Turchia).
2000 - “III Premio Internazionale d’Arte Ermanno Casoli”, Serra San Quirico (AN).
2000 - “Raffaello Margheri. Incisioni”, Ex Pretura, Firenzuola (FI), 19 - 28 agosto, (personale).
2000 - “To M. Beyle. Ex Libris per il Centro Stendhaliano”, Biblioteca Comunale, Milano.
2000 - “La nascita della stampa in Germania e l’incisione oggi”, Istituto di Cultura Germanica e A.I.E.R., Bologna, 9 - 21 ottobre.
2000 - “Il Medioevo fantastico negli Ex Libris”, Medicina (BO).
2001 - “Museo della Grafica del Comune di Ostiglia”, Palazzo Municipale, Ostiglia (MN), aprile-maggio.
2001 - “Biennale di Grafica”, Acqui Terme (AL).
2001 - “L’incisione calcografica originale”, A.I.E.R., Biblioteca Ariostea, Ferrara, 11 giugno - 11 luglio.
2001 - “Raffaello Margheri. Olii e acquerelli”, Palazzo Ex Pretura, Firenzuola (FI), 14 - 22 luglio, (personale).
2001 - “Raffaello Margheri. Paesaggi”, SpazioErgy e SMAU, Milano, 25 settembre - 26 ottobre, (personale).
2001 - “Raffaello Margheri. Incisioni”, Sala Nemesio Orsatti, Pontelagoscuro (FE), 22 settembre - 10 ottobre, (personale).
2001 - “6 Biennale di grafica”, Castelleone (CR), 6 - 14 ottobre.
2002 - “Comunicazione nel terzo millennio”, Spazio Ergy, Milano, (pittura), gennaio.
2002 - “L’incisione calcografica originale. Cenni storici e attualità”, Sala Bonzagni, Sant’Agostino (FE), 9 - 28 febbraio.
2002 - “Il segno inciso”, Xilografia, Ostra Vetere (AN).
2002 - “Percorsi grafici. 4 incisori in libreria”, Libreria Mondadori, Cesena.
2002 - “Raffaello Margheri. Nero & Bianco. Incisioni”, Palazzo Ex Pretura, Firenzuola (FI), 11 - 18 agosto, (personale).
2002 - “Tra segni ed emozioni”, Libreria Punto Einaudi e A.I.E.R., Brescia, 11 - 26 ottobre.
2002 - “I colori del bianco e nero. Acqueforti di Raffaello Margheri”, Libreria Punto Einaudi, Brescia, 22 novembre - 6 dicembre, (per-sonale).
2003 - “Ex Libris”, Istanbul (Turchia).
2003 - “Grafica ed Ex Libris”, Casale Monferrato (AL), 7 - 23 marzo.
2003 - “Mostra internazionale di Ex Libris”, Brunico (BZ).
2003 - “Premio Santacroce. II edizione”, Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno (FI).
2003 - “Ex Libris”, Bodio Lomnago (VA).
2003 - “Raffaello Margheri. Profumi di paesaggi. Mostra di pittura”, Palazzo Ex Pretura, Firenzuola (FI), 9 - 17 agosto, (personale).
2003 - “Raffaello Margheri. Acida Aqua Caelata”, Palazzo dei Vicari, Scarperia (FI), 30 agosto - 14 settembre, (personale).
2003 - “Le Associazioni degli Incisori”, Centro per l’Incisione Museo dell’Agro Veietano e A.I.E.R., Formello (RM), 25 ottobre - 9 novembre.
2003 - “Raffaello Margheri. Percorsi grafici”, Libreria Mondadori, Cesena, 16 novembre - 6 dicembre, (personale).
2004 - “Raffaello Margheri. Uno straordinario quotidiano”, Centro dell’Incisione Alzaia Naviglio Grande, Milano, 26 febbraio - 6 mar-zo, (personale).
2004 - “Raffaello Margheri. Acida Aqua Caelata”, Il Quadrato, Chieri (TO), 6 marzo - 3 aprile, (personale).
2004 - “Raffaello Margheri. Incisioni”, Sala Ex Pretura, Firenzuola (FI), 8 - 15 agosto, (personale).
2004 - Galleria Caldarese, Bologna, (pittura).
2004 - “Il bosco stregato”, Ex Libris, Alessandria, Ortona (CH), Bra (CN).
2004 - “Segni Calcografici”, “Immagina”, Fiera di Reggio Emilia, 10 - 13 dicembre.
2005 - “Insieme per un museo”, (Le Due Matrici di Modica), Il Quadrato, Chieri (TO), 15 gennaio - 3 febbraio.
2005 - “Fiabe e leggende”, Ex Libris, Bodio Lomnago (VA).
2005 - “Incisioni”, Il Quadrato, Chieri (TO), 11 - 30 giugno.
2005 - “Segni Veri & Segni Falsi”, La Loggia della Fornace, Rastignano di Pianoro (BO), 1 - 16 ottobre.
2005 - “Raffaello Margheri. Acida Aqua Caelata”, Chiesa della SS. Annunziata, Firenzuola (FI), 8 - 16 ottobre, (personale).
2005 - “VI International Graphic Competition for Ex Libris”, Gliwice (Polonia).
2005 - “Trent’anni della Galleria Alzaia”, Centro Alzaia Naviglio Grande, Milano, 1 dicembre - 30 marzo 2006.
2006 - “Raffaello Margheri. Incisioni”, Centro Culturale Luigi Sturzo, Mestre (VE), 8 - 19 aprile, (personale).
2006 - “Raffaello Margheri”, Museo Civico, Pazin (Croazia), 1 - 14 giugno, (personale).
2006 - “Incisioni”, Il Quadrato, Chieri (TO), 10 - 30 giugno.
2006 - “Ex Libris. Premio Remo Palmirani”, Museo Ex libris Mediterraneo, Ortona (CH), 15 luglio.
2006 - “II Biennale pittura e incisione”, Cetona (SI), 26 agosto - 10 settembre.
2006 - “Il vino inciso. La vite, l’uva, il vino”, Villa Medici, Custoza di Sommacampagna (VR), 9 - 17 settembre.
2006 - “Segni d’Arte”, Sala Bonzagni, Sant’Agostino (FE), 30 settembre - 15 ottobre.
2006 - “Trent’anni della Galleria Alzaia”, Associazione Culturale 2E, Suzzara (MN), 8 - 22 ottobre.
2007 - “Una mostra incisa”, Mulino Dugnani, Cassina de’ Pecchi (MI), 24 marzo - 1 aprile.
2007 - “Il vino inciso. La vite, l’uva, il vino”, Biblioteca Comunale, Sant’Agostino (FE), 25 agosto - 16 settembre.
2007 - “Raffaello Margheri”, Galleria d’Arte Atrebates, Dozza (BO), 1 - 16 settembre, (personale).
2007 - “VII International Graphic Competition for Ex Libris”, Gliwice (Polonia).
2007 - “Fiabe e leggende”, Ex Libris, Bodio Lomnago (VA).
2007 - “Collettiva A.I.E.R.”, Galleria L’Ariete, Bologna.
2008 - “Raffaello Margheri. Acida Aqua Caelata”, Associazione Culturale 2E, Suzzara (MN), 23 febbraio - 9 marzo, (personale).
2008 - “Il vino inciso. La vite, l’uva, il vino. Seconda Raccolta”, Sant’Agostino (FE), 28 agosto - 21 settembre.
2008 - “2 Triennale Internazionale Ex Libris”, Lefkas (Grecia).
2008 - “La bicicletta. Ex Libris”, Bodio Lomnago (VA).
2008 - “L’inchiostro nel segno”, Casa Frabboni e A.I.E.R., San Pietro in Casale (BO), 11 ottobre - 2 novembre.
2008 - “Raffaello Margheri. Acida Aqua Caelata”, Biblioteca Comunale, Sant’Agostino (FE), 15 - 29 novembre, (personale).
2009 - “Raffaello Margheri”, Circolo Culturale CalderArte, Calderara di Reno (BO), 17 gennaio - 1 febbraio.
2009 - “Raffaello Margheri”, Galleria d’Arte Atrebates, Dozza (BO), 21 marzo - 5 aprile, (personale).
2009 - “Concorso Internazionale Ex Libris”, De Libera Universitate, Varese.
2009 - Galleria Il Quadrato, collettiva, Chieri (TO), 13 - 27 giugno.
2009 - Le Scuderie del Granduca Asciano (SI), personale, 17 - 30 ottobre.
2010 - Chiesa del Pio Suffragio, Donazione al Gabinetto delle Stampe di Bagnacavallo, personale, Bagnacavallo (RA), 27 marzo - 8 a-prile.
2010 - Fienili del Campiamo, Archivio dell'incisione bolognese, nuove acquisizioni 2009 - 2010, Grizzana Morandi (BO), 11 - 25 lu-glio.
2010 - ArteinArte, MestieriDuemila10, 10a edizione, Suzzara (MN).
2010 - I° Concorso Internazionale di Xilografia, Lodi, 8-17 ottobre.
2010 - “Raffaello Margheri”, Galleria Arianna Sartori, Mantova, 27 novembre - 9 dicembre, (personale).
27
novembre 2010
Raffaello Margheri – Acida Aqua Caelata
Dal 27 novembre al 09 dicembre 2010
disegno e grafica
Location
GALLERIA ARIANNA SARTORI
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Orario di apertura
ore 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Festivi 15.30-19.00
Vernissage
27 Novembre 2010, ore 17.00
Autore
Curatore