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Raffaello, una mostra impossibile
45 dipinti di Raffello – compreso l’affresco de La Scuola di Atene – riprodotti in scala 1:1 e riuniti insieme, permettendo così di ammirare in un unico allestimento opere disseminate in 17 paesi diversi. Un tributo che le Marche rendono al grande artista nel 500 anniversario della sua morte.
Comunicato stampa
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La Regione Marche per celebrare il 500° anniversario della morte del maestro del Rinascimento Raffaello Sanzio presenta dal 25 luglio al 1 novembre 2020 l’esposizione Raffaello Una mostra impossibile al Collegio Raffaello a Urbino, città Patrimonio Unesco che diede all’artista i natali.
Raffaello Una mostra impossibile, ideata e curata da Renato Parascandolo e con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna recentemente scomparso, presenta 45 dipinti di Raffello - compreso l’affresco de La Scuola di Atene - riprodotti in scala 1:1 e riuniti insieme, permettendo così di ammirare in un unico allestimento opere disseminate in 17 paesi diversi, un’impresa che non riuscì nemmeno a Raffaello in persona.
Una carriera folgorante quella di Raffaello, morto a soli 37 anni, che la mostra racconta affiancando riproduzioni di opere provenienti dai maggiori musei del mondo - dagli Uffizi di Firenze, ai Musei Vaticani, dalla Pinacoteca di Brera a Milano alla Galleria Borghese a Roma, passando per il Louvre a Parigi, il Prado a Madrid e la Gemäldegalerie a Berlino, per arrivare a San Pietroburgo all’Ermitage e alla National Gallery di Washington, solo per citarne alcuni - che conservano capolavori assoluti come la Madonna Conestabile, la Madonna di Terranuova, lo Sposalizio della Vergine, la Madonna del Cardellino, la Deposizione, il Ritratto di Baldassare Castiglione e tanti altri fino ad arrivare alle Stanze Vaticane per cui Raffaello giunse a Roma ingaggiato da papa Giulio II che segnò la sua consacrazione a interprete della ”maniera moderna”.
Lo scopo e l’obiettivo della mostra e della regione Marche è quello di rivolgersi prevalentemente ai giovani e a quanti non frequentano abitualmente i musei e le esposizioni d’arte, permettendo a un pubblico vasto e allargato di avvicinarsi ai più grandi autori della storia dell’arte - in questo caso a Raffaello - attraverso riproduzioni delle loro opere di altissima qualità e pregio. Mutuando le istanze di democrazia culturale ispirate da André Malraux, Paul Valéry e Walter Benjamin, con questa operazione non si vuole ridimensionare la “sacralità” del capolavoro originale, al contrario, la diffusione delle riproduzioni vuole essere un volano filologicamente impeccabile e di grande efficacia per invitare i turisti italiani ed esteri che arriveranno nella Regione Marche a scoprire i capolavori conservati sul territorio e più in generale nel nostro paese, come afferma Salvatore Settis: “A me piacciono le copie. Mi piacciono perché diffondono la conoscenza delle opere d'arte”.
Ferdinando Bologna, che ha curato la selezione e il catalogo delle opere di Raffaello in mostra, sosteneva: “Le Mostre impossibili consentono una più approfondita conoscenza delle opere ed un accostamento, per confronto, di opere che sono normalmente lontanissime fra di loro. Soprattutto, questa nuova generazione di riproduzioni d'arte, ad altissima definizione e a grandezza naturale, consente un approccio agli originali che gli originali stessi, nelle condizioni in cui normalmente si trovano, sia nei musei sia nelle sedi proprie, non consentono“. Infatti le riproduzioni sono stampate su un tessuto trasparente e retroilluminate e questa soluzione, oltre a conferire una particolare suggestione ai dipinti, consente di cogliere dettagli e sfumature difficilmente apprezzabili nelle tele originali ad occhio nudo o nelle riproduzioni a stampa.
La Regione Marche - nominata da Lonely Planet Best in Travel 2020, seconda regione al mondo da visitare e unica destinazione italiana per il 2020 - vuole celebrare Raffaello proprio nella sua città natale, Urbino, portando i visitatori alla scoperta di un territorio ricco di fascino, storia e tradizioni culturali ed eno-gastronomiche, attraverso la vita e le opere del grande artista rinascimentale.
Raffaello Una mostra impossibile, ideata e curata da Renato Parascandolo e con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna recentemente scomparso, presenta 45 dipinti di Raffello - compreso l’affresco de La Scuola di Atene - riprodotti in scala 1:1 e riuniti insieme, permettendo così di ammirare in un unico allestimento opere disseminate in 17 paesi diversi, un’impresa che non riuscì nemmeno a Raffaello in persona.
Una carriera folgorante quella di Raffaello, morto a soli 37 anni, che la mostra racconta affiancando riproduzioni di opere provenienti dai maggiori musei del mondo - dagli Uffizi di Firenze, ai Musei Vaticani, dalla Pinacoteca di Brera a Milano alla Galleria Borghese a Roma, passando per il Louvre a Parigi, il Prado a Madrid e la Gemäldegalerie a Berlino, per arrivare a San Pietroburgo all’Ermitage e alla National Gallery di Washington, solo per citarne alcuni - che conservano capolavori assoluti come la Madonna Conestabile, la Madonna di Terranuova, lo Sposalizio della Vergine, la Madonna del Cardellino, la Deposizione, il Ritratto di Baldassare Castiglione e tanti altri fino ad arrivare alle Stanze Vaticane per cui Raffaello giunse a Roma ingaggiato da papa Giulio II che segnò la sua consacrazione a interprete della ”maniera moderna”.
Lo scopo e l’obiettivo della mostra e della regione Marche è quello di rivolgersi prevalentemente ai giovani e a quanti non frequentano abitualmente i musei e le esposizioni d’arte, permettendo a un pubblico vasto e allargato di avvicinarsi ai più grandi autori della storia dell’arte - in questo caso a Raffaello - attraverso riproduzioni delle loro opere di altissima qualità e pregio. Mutuando le istanze di democrazia culturale ispirate da André Malraux, Paul Valéry e Walter Benjamin, con questa operazione non si vuole ridimensionare la “sacralità” del capolavoro originale, al contrario, la diffusione delle riproduzioni vuole essere un volano filologicamente impeccabile e di grande efficacia per invitare i turisti italiani ed esteri che arriveranno nella Regione Marche a scoprire i capolavori conservati sul territorio e più in generale nel nostro paese, come afferma Salvatore Settis: “A me piacciono le copie. Mi piacciono perché diffondono la conoscenza delle opere d'arte”.
Ferdinando Bologna, che ha curato la selezione e il catalogo delle opere di Raffaello in mostra, sosteneva: “Le Mostre impossibili consentono una più approfondita conoscenza delle opere ed un accostamento, per confronto, di opere che sono normalmente lontanissime fra di loro. Soprattutto, questa nuova generazione di riproduzioni d'arte, ad altissima definizione e a grandezza naturale, consente un approccio agli originali che gli originali stessi, nelle condizioni in cui normalmente si trovano, sia nei musei sia nelle sedi proprie, non consentono“. Infatti le riproduzioni sono stampate su un tessuto trasparente e retroilluminate e questa soluzione, oltre a conferire una particolare suggestione ai dipinti, consente di cogliere dettagli e sfumature difficilmente apprezzabili nelle tele originali ad occhio nudo o nelle riproduzioni a stampa.
La Regione Marche - nominata da Lonely Planet Best in Travel 2020, seconda regione al mondo da visitare e unica destinazione italiana per il 2020 - vuole celebrare Raffaello proprio nella sua città natale, Urbino, portando i visitatori alla scoperta di un territorio ricco di fascino, storia e tradizioni culturali ed eno-gastronomiche, attraverso la vita e le opere del grande artista rinascimentale.
25
luglio 2020
Raffaello, una mostra impossibile
Dal 25 luglio al 30 settembre 2020
arte antica
Location
COLLEGIO RAFFAELLO
Urbino, Piazza Della Repubblica, (Pesaro E Urbino)
Urbino, Piazza Della Repubblica, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
25 luglio – 31 agosto:
tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00.
1 settembre – 30 settembre:
dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00
lunedì dalle ore 10.00 alle ore 14.00
Ufficio stampa
Maria Chiara Salvanelli Press Office & Communication
Autore
Curatore
Produzione organizzazione