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Ragione e Sentimento
Una mostra che riflette la fisionomia delle sue collezioni con una particolare attenzione al XIX secolo
Comunicato stampa
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Lunedì 18 marzo la Galleria Nazionale inaugura nel Salone Centrale Ragione e Sentimento, una mostra che riflette la fisionomia delle sue collezioni con una particolare attenzione al XIX secolo.
Il titolo, preso in prestito dal romanzo omonimo di Jane Austen, evoca, nella sua dicotomia, una complessità che affonda le radici nella storia. In mostra saranno esposte circa 40 opere provenienti dalle collezioni della Galleria Nazionale tra le quali spiccano lavori di maestri indiscussi come Vincenzo Camuccini, Tranquillo Cremona, Antonio Mancini, Domenico Morelli, Medardo Rosso accanto a opere di artisti contemporanei come Emanuele Becheri, Barbara Probst e Alessandro Piangiamore.
“La mostra, come la sintesi di un romanzo – scrive Cristiana Collu, Direttrice della Galleria Nazionale – si concentra in un gioco strategico di linguaggio espresso e silenzio, strumenti sovversivi che intendono presentare in absentia tutto quello che non può essere raccontato. Chi guarda deve leggere fra le righe e ricordare ciò che sa, desiderare di sapere ma anche risvegliare un importante immaginario che attraversa storia, letteratura e arte.”
Sotto il principio guida di Time is Out of Joint, in Ragione e Sentimento il passato lascia il posto al racconto, alla cronaca della contemporaneità, muovendosi in quello spazio non contaminabile tra, appunto, ragione e sentimento, tra natura e rappresentazione dell’anima.
Il titolo, preso in prestito dal romanzo omonimo di Jane Austen, evoca, nella sua dicotomia, una complessità che affonda le radici nella storia. In mostra saranno esposte circa 40 opere provenienti dalle collezioni della Galleria Nazionale tra le quali spiccano lavori di maestri indiscussi come Vincenzo Camuccini, Tranquillo Cremona, Antonio Mancini, Domenico Morelli, Medardo Rosso accanto a opere di artisti contemporanei come Emanuele Becheri, Barbara Probst e Alessandro Piangiamore.
“La mostra, come la sintesi di un romanzo – scrive Cristiana Collu, Direttrice della Galleria Nazionale – si concentra in un gioco strategico di linguaggio espresso e silenzio, strumenti sovversivi che intendono presentare in absentia tutto quello che non può essere raccontato. Chi guarda deve leggere fra le righe e ricordare ciò che sa, desiderare di sapere ma anche risvegliare un importante immaginario che attraversa storia, letteratura e arte.”
Sotto il principio guida di Time is Out of Joint, in Ragione e Sentimento il passato lascia il posto al racconto, alla cronaca della contemporaneità, muovendosi in quello spazio non contaminabile tra, appunto, ragione e sentimento, tra natura e rappresentazione dell’anima.