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Raimondo Rossi – Concerto
L’universo multiforme e febbrilmente creativo di Raimondo Rossi è protagonista dell’antologica milanese a lui dedicata: in mostra oltre trenta opere dell’artista di Urbania tra ceramiche, olii e pastelli, incisioni a puntasecca, acquerelli, sculture in bronzo e disegni a china
Comunicato stampa
Segnala l'evento
RAIMONDO ROSSI
Concerto
A cura di Gaetano Fermani
SPAZIO ROSSARI
Milano| Via Luigi Rossari, 5
22 maggio – 16 giugno 2012
Vernissage con degustazione
martedì 22 maggio 2012 ore 18.00
Orari: da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
Informazioni al pubblico: 02-76001837 | 340-4626900
Ingresso libero
Personaggi come Raimondo Rossi sono fuori dal comune, e non perché vogliano imporsi in
qualche modo come un’eccezione, ma perché sono “naturalmente” un’eccezione.
Così il critico Mario Narducci definisce il poliedrico artista di Urbania nella
monografia “Angeli. Scultura e Poesia” (2007). E proprio l’universo multiforme e
febbrilmente creativo di Raimondo Rossi è protagonista dell’antologica a lui dedicata dal
titolo “Concerto”, curata da Gaetano Fermani e in programma da martedì 22 maggio fino a
sabato 16 giugno presso lo Spazio Rossari di Milano.
In mostra oltre trenta opere tra ceramiche, olii e pastelli, incisioni a puntasecca, acquerelli,
sculture in bronzo e disegni a china, che testimoniano l’estrema versatilità della pratica
artistica di Raimondo Rossi, sempre pronto a spaziare tra gli infiniti campi della cultura con
curiosità, umiltà e passione; il titolo della mostra “Concerto” esprime proprio la volontà
poetica di mettere l’accento sia sull'insieme armonico delle tecniche di espressione artistica
utilizzate sia sugli interessi musicali dell'artista. I lavori presenti a Milano sono stati realizzati
tutti tra il 2000 e il 2012 con qualche “intrusione” negli anni ’90. Inoltre sono esposti anche
alcuni libri di poeti e letterati contenenti incisioni firmate e datate da Raimondo Rossi,
controcanto agli scritti di intellettuali come Eugenio De Signoribus, vincitore del Premio
Viareggio per la poesia nel 2008, Luigi Santucci, fra i principali scrittori e romanzieri della
seconda metà del Novecento, e Carlo Bo, critico letterario che a Milano fondò l’Università Iulm
nel 1968.
Raimondo Rossi, nato ad Urbania (l’antica Casteldurante) nel 1939, si è formato nel solco
della tradizione durantina delle botteghe artigianali di ceramica, approdando all’arte incisoria
nella seconda metà degli anni ’60 e alla tecnica della puntesecca negli anni ’90. Ma l’arte
incisoria non basta da sola ad inquadrare e definire l’opera di Raimondo Rossi: egli è anche
www.raimondorossi.com
un musicista, esperto di pianoforte e organo; un ceramista, allievo di Federico Melis; un abile
disegnatore tanto da esporre i suoi disegni all’inaugurazione del pontificato di Giovanni
Paolo II nella Saletta della Libreria Editrice Vaticana, in piazza San Pietro; e non da ultimo un
raffinato acquarellista.
Nell’antologica milanese sono esposte alcune delle sue opere più apprezzate per cercare di
ripercorrerne la storia artistica e umana. Tra i bronzi e le ceramiche spiccano gli Angeli,
caratterizzati da piccole dimensioni che nulla tolgono all’intensità dei gesti e delle emozioni:
intelligenze celesti domestiche, con ali brevi, quasi fossero colte sul punto di fermare il loro
volo per portare la lieta novella o custodire da vicino l’individuo smarrito. Nella produzione
ceramica, altro soggetto prediletto è rappresentato dal volto della donna, angelo laico che
seduce con la bellezza terrena e un fascino talmente aggraziato da sembrare trascendentale,
e i vassoi e piattelli. Fra i lavori in ceramica esposti spiccano la scultura Libro con facce del
2011 e soprattutto l’imponente Addio Novecento! (2011) che poserà su una base d’acciaio
realizzata dall’azienda marchigiana Ecleptica: un mosaico di colori, terre di Siena bruciate,
aranci e marroni a ricordare quei paesi di montagna ove la silenziosa unità cromatica è
squarciata solo dall’azzurro del cielo.
L’opera pittorica, ad olio, pastello e acquarello, deriva da un’attenta visione di ciò che
circonda l’artista, con il colore che cattura le cose semplici della vita, senza falsarle. La terra
marchigiana, con la valle del Metauro, il Montefeltro e la natura dipinta con semplicità e garbo,
torna spesso protagonista, come in Paesaggio, pastello su cartone datato e firmato in basso a
sinistra, o nel dipinto Paese, olio su cartone del 2012. L’allegria cromatica è sempre elegante,
mai fuori asse. Particolarmente intense le composizioni geometriche con chiari richiami
cubisti come i due acquerelli su carta Libri e vasi (1998) o Viso in controluce (2005),
quest’ultimo a pennellata unica.
Nell’incisione a puntasecca, come Viso di ragazza (2001), il nero valorizza la bellezza del
volto femminile ispirando, ancora una volta, una visione quasi angelicata, come se l’artista
fosse sempre a contatto con il mistero della creazione senza dimenticare tuttavia la sua natura
mortale.
L’esposizione milanese ha il merito di restituire al pubblico l’immagine più completa e
veritiera dell’opera eclettica di Raimondo Rossi, un artista onnivoro di vita ed esperienze
che sembra volerci ricordare che la vita va comunque vissuta in tutte le sue molteplici
sfaccettature.
La mostra “Raimondo Rossi. Concerto” è stata realizzata grazie al supporto e alla
collaborazione di Crainox e Azienda Agraria Guerrieri.
Un ringraziamento particolare infine a Piero Guidi che ha sempre sostenuto e ammirato
l’opera di Raimondo Rossi.
Informazioni stampa
Studio De Angelis: t. 02 324377 | email: stampa@deangelispress.it
Concerto
A cura di Gaetano Fermani
SPAZIO ROSSARI
Milano| Via Luigi Rossari, 5
22 maggio – 16 giugno 2012
Vernissage con degustazione
martedì 22 maggio 2012 ore 18.00
Orari: da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
Informazioni al pubblico: 02-76001837 | 340-4626900
Ingresso libero
Personaggi come Raimondo Rossi sono fuori dal comune, e non perché vogliano imporsi in
qualche modo come un’eccezione, ma perché sono “naturalmente” un’eccezione.
Così il critico Mario Narducci definisce il poliedrico artista di Urbania nella
monografia “Angeli. Scultura e Poesia” (2007). E proprio l’universo multiforme e
febbrilmente creativo di Raimondo Rossi è protagonista dell’antologica a lui dedicata dal
titolo “Concerto”, curata da Gaetano Fermani e in programma da martedì 22 maggio fino a
sabato 16 giugno presso lo Spazio Rossari di Milano.
In mostra oltre trenta opere tra ceramiche, olii e pastelli, incisioni a puntasecca, acquerelli,
sculture in bronzo e disegni a china, che testimoniano l’estrema versatilità della pratica
artistica di Raimondo Rossi, sempre pronto a spaziare tra gli infiniti campi della cultura con
curiosità, umiltà e passione; il titolo della mostra “Concerto” esprime proprio la volontà
poetica di mettere l’accento sia sull'insieme armonico delle tecniche di espressione artistica
utilizzate sia sugli interessi musicali dell'artista. I lavori presenti a Milano sono stati realizzati
tutti tra il 2000 e il 2012 con qualche “intrusione” negli anni ’90. Inoltre sono esposti anche
alcuni libri di poeti e letterati contenenti incisioni firmate e datate da Raimondo Rossi,
controcanto agli scritti di intellettuali come Eugenio De Signoribus, vincitore del Premio
Viareggio per la poesia nel 2008, Luigi Santucci, fra i principali scrittori e romanzieri della
seconda metà del Novecento, e Carlo Bo, critico letterario che a Milano fondò l’Università Iulm
nel 1968.
Raimondo Rossi, nato ad Urbania (l’antica Casteldurante) nel 1939, si è formato nel solco
della tradizione durantina delle botteghe artigianali di ceramica, approdando all’arte incisoria
nella seconda metà degli anni ’60 e alla tecnica della puntesecca negli anni ’90. Ma l’arte
incisoria non basta da sola ad inquadrare e definire l’opera di Raimondo Rossi: egli è anche
www.raimondorossi.com
un musicista, esperto di pianoforte e organo; un ceramista, allievo di Federico Melis; un abile
disegnatore tanto da esporre i suoi disegni all’inaugurazione del pontificato di Giovanni
Paolo II nella Saletta della Libreria Editrice Vaticana, in piazza San Pietro; e non da ultimo un
raffinato acquarellista.
Nell’antologica milanese sono esposte alcune delle sue opere più apprezzate per cercare di
ripercorrerne la storia artistica e umana. Tra i bronzi e le ceramiche spiccano gli Angeli,
caratterizzati da piccole dimensioni che nulla tolgono all’intensità dei gesti e delle emozioni:
intelligenze celesti domestiche, con ali brevi, quasi fossero colte sul punto di fermare il loro
volo per portare la lieta novella o custodire da vicino l’individuo smarrito. Nella produzione
ceramica, altro soggetto prediletto è rappresentato dal volto della donna, angelo laico che
seduce con la bellezza terrena e un fascino talmente aggraziato da sembrare trascendentale,
e i vassoi e piattelli. Fra i lavori in ceramica esposti spiccano la scultura Libro con facce del
2011 e soprattutto l’imponente Addio Novecento! (2011) che poserà su una base d’acciaio
realizzata dall’azienda marchigiana Ecleptica: un mosaico di colori, terre di Siena bruciate,
aranci e marroni a ricordare quei paesi di montagna ove la silenziosa unità cromatica è
squarciata solo dall’azzurro del cielo.
L’opera pittorica, ad olio, pastello e acquarello, deriva da un’attenta visione di ciò che
circonda l’artista, con il colore che cattura le cose semplici della vita, senza falsarle. La terra
marchigiana, con la valle del Metauro, il Montefeltro e la natura dipinta con semplicità e garbo,
torna spesso protagonista, come in Paesaggio, pastello su cartone datato e firmato in basso a
sinistra, o nel dipinto Paese, olio su cartone del 2012. L’allegria cromatica è sempre elegante,
mai fuori asse. Particolarmente intense le composizioni geometriche con chiari richiami
cubisti come i due acquerelli su carta Libri e vasi (1998) o Viso in controluce (2005),
quest’ultimo a pennellata unica.
Nell’incisione a puntasecca, come Viso di ragazza (2001), il nero valorizza la bellezza del
volto femminile ispirando, ancora una volta, una visione quasi angelicata, come se l’artista
fosse sempre a contatto con il mistero della creazione senza dimenticare tuttavia la sua natura
mortale.
L’esposizione milanese ha il merito di restituire al pubblico l’immagine più completa e
veritiera dell’opera eclettica di Raimondo Rossi, un artista onnivoro di vita ed esperienze
che sembra volerci ricordare che la vita va comunque vissuta in tutte le sue molteplici
sfaccettature.
La mostra “Raimondo Rossi. Concerto” è stata realizzata grazie al supporto e alla
collaborazione di Crainox e Azienda Agraria Guerrieri.
Un ringraziamento particolare infine a Piero Guidi che ha sempre sostenuto e ammirato
l’opera di Raimondo Rossi.
Informazioni stampa
Studio De Angelis: t. 02 324377 | email: stampa@deangelispress.it
22
maggio 2012
Raimondo Rossi – Concerto
Dal 22 maggio al 16 giugno 2012
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
L’ORIGINALE
Milano, Via Luigi Rossari, 5, (Milano)
Milano, Via Luigi Rossari, 5, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
Vernissage
22 Maggio 2012, h 18
Ufficio stampa
STUDIO DE ANGELIS
Autore
Curatore