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Ramdom – Sino alla fine del mare / Hall
Ramdom presenta a Gagliano del Capo, dal 21 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018, la mostra di chiusura della residenza “Sino alla fine del mare” e l’opera d’arte visiva “HALL” dell’artista Luca Coclite.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ramdom presenta a Gagliano del Capo, dal 21 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018, la mostra di chiusura della residenza “Sino alla fine del mare” e l’opera d’arte visiva “HALL” dell’artista Luca Coclite.
Ramdom, con il sostegno del bando Residenze - Arti Visive SIAE | Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura e MiBACT, ha lanciato nel mese di maggio 2017 la call “Sino alla fine del mare” offrendo a quattro artisti under 35 l’opportunità di trascorrere una residenza di sei mesi, da giugno a dicembre 2017, a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce.
Gli artisti selezionati - Simona Di Meo, Roberto Memoli, Nuvola Ravera e Jacopo Rinaldi -, presentano i lavori realizzati in una mostra collettiva negli spazi espositivi di Lastation, al primo piano della Stazione Ferroviaria Gagliano - Leuca, e in altri luoghi del paese.
Le residenze artistiche, all’interno del progetto “Indagine sulle Terre Estreme”, hanno l’obiettivo di creare una nuova mappatura del Capo di Leuca: agli artisti è stato chiesto di concepire una narrazione del territorio, fruibile dagli abitanti del posto come anche da chi visita questi luoghi occasionalmente.
I momenti di produzione delle opere sono stati affiancati da un programma di attività rivolte allo studio del paesaggio umano e naturale, che ha previsto anche il workshop del curatore Claudio Zecchi sulle pratiche performative.
Simona Di Meo (Roma, 1986) suggestionata dal segnale radiofonico che in alcuni punti di Gagliano del Capo si sovrappone a quello degli stati limitrofi, nel lavoro “Is crossing borders an intimate act” esplora il concetto di frontiera, mettendo in relazione le comunità che risiedono sul confine italiano, greco e albanese. L’artista ha raccolto le testimonianze della comunità locale e dato vita ad una campagna di affissioni nello spazio pubblico.
Con l’installazione “Intervallo” su una delle automotrici leggere che si fermano a Gagliano-Leuca, ultima stazione nel sud-est d’Italia, Jacopo Rinaldi (Roma, 1988) si concentra sul paesaggio in movimento attraverso immagini tratte da una pellicola di un cinegiornale datato 1935. L’artista ha sostituito i tendaggi di una delle storiche littorine che percorrono quotidianamente le linee delle Ferrovie del Sud Est cone delle tende create appositamente. Un’opera in movimento.
Roberto Memoli (Modugno, 1989) con “Verderme” realizza un’installazione sonora e un’opera video, che richiamano alla memoria l’usanza del fuoco acceso nella piazza centrale di Gagliano del Capo il giorno del solstizio d'inverno. Mentre il rito di buon auspicio è stato interrotto dagli anni Novanta, gli ulivi pugliesi sono colpiti da una malattia che provoca il loro rapido disseccamento. Per il giorno dell’inaugurazione, l’installazione sonora “accenderà” il centro cittadino di Gagliano del Capo, dalle 17 alla mezzanotte, mentre l’installazione video sarà visitabile presso Lastation.
Nuvola Ravera (Genova, 1984) è andata alla ricerca dei “residui psichici” di un paesaggio, sia antropizzato che naturale, isolandone alcuni elementi nodali. Il suo lavoro “Le storie dell’azzurro. Pratiche sulla soglia per malattie immaginarie” propone una serie di azioni reagenti, che funzionano tanto da lenitivo quanto da indicatore dei tratti del luogo da lei stessa rilevati. Azioni che si sviluppano in vari posti del paese e Lastation, tracce disseminate negli spazi di conFine e in luoghi di vita quotidiana. Nel giorno dell’opening, una performance avrà luogo nello storico Bar2000, a cadenza oraria, a partire dalle 19.
Inoltre, Ramdom presenta l’opera d’arte visiva “HALL” di Luca Coclite, nata da un’idea dell’artista in collaborazione con il regista Mattia Epifani. Concepita nel corso del 2017 all'interno del progetto “Et in terra pacis”, è stata realizzata grazie al contributo del bando Nuove Opere - Arti Visive SIAE | Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura e MiBACT.
Il lavoro video, che prende le forme di una videoinstallazione multimediale attraverso l’utilizzo di dispositivi intermediali, racconta tre storie che hanno attraversato dal 1960 ad oggi un luogo simbolico della storia del territorio salentino: l’ex centro di permanenza temporaneo Regina Pacis a San Foca, località balneare nel Comune di Melendugno.
In origine adibita tra la fine degli anni Sessanta e metà Ottanta a colonia estiva per bambini, la struttura è stata trasformata dal 1998 al 2006 nel più grande c.p.t. italiano, finito nella bufera di molti scandali giudiziari per le violenze subite dai rifugiati. Oggi è un ecomostro abbandonato che si appresta a diventare un resort a cinque stelle.
Regina Pacis rappresenta un luogo contraddittorio di passaggio e frontiera che, come il Salento, negli ultimi sei decenni ha vissuto una profonda metamorfosi segnata da tre differenti momenti della sua storia: l’epoca della tradizione e della dimensione popolare (ormai perduta), gli anni dell’immigrazione (dai Balcani e dal nord Africa) e l’era del turismo di massa. In continua trasformazione a seconda della funzione affidatale dal presente, nella sua concretezza, rimane indifferente ai destini di chi lo abita.
Nel display multimediale le tre diverse realtà si toccano al confine dello schermo, senza soluzione di continuità e dialogano con lo spettatore in maniera immoersiva.
Si vuole riflettere sul tema dell’accoglienza, declinata secondo i suoi diversi significati: accoglienza turistica come risultato delle relazioni (il più delle volte fittizie) del turista con l’intero sistema locale, sistema d’accoglienza sul territorio rivolto ai richiedenti asilo, rifugiati e destinatari di protezione sussidiaria.
Vengono analizzati concetti chiave, tra cui la condivisione e il suo contradditorio, il luogo inteso come custode di memorie, reclusione, conflitto e contaminazione.
La mostra di chiusura della residenza “Sino alla fine del mare” e la presentazione dell’opera “HALL” sono parte del programma off di Lands End Contemporary Art Festival.
Luca Coclite (Gagliano del Capo, 1981) è un artista visivo, che concentra la sua ricerca sull’immagine contemporanea legata al paesaggio e all’architettura per indagare contesti sociologici.
Nel 2011 fonda Ramdom assieme a Paolo Mele diventandone curatore artistico. L’associazione di produzione culturale promuove progetti d’arte contemporanea, come Indagine sulle Terre Estreme. La base operativa e lo spazio espositivo si trovano al primo piano della stazione ferroviaria di Gagliano - Leuca, ultima attiva nel sud-est d’Italia.
È co-fondatore del collettivo artistico Casa a Mare, tra Bologna e la Puglia.
Ha preso parte a residenze artistiche internazionali e partecipato a numerosi festival. Espone con regolarità in spazi pubblici e privati. Attualmente è rappresentato dalla Galleria Nowhere di Milano.
www.lucacoclite.it
Ramdom è un’associazione di produzione culturale e artistica a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce. Fondata nel 2011 dal curatore Paolo Mele e dall’artista Luca Coclite, promuove progetti d’arte contemporanea con respiro internazionale in dialogo con il territorio del Salento, come Indagine sulle Terre Estreme e DEFAULT, attraverso mostre, installazioni d’arte pubblica, residenze, workshop ed incontri. Lastation, la sua base operativa e spazio espositivo, si trova al primo piano della Stazione Ferroviaria Gagliano - Leuca, ultima attiva nel sud-est d’Italia.
Tra i progetti di Ramdom in programma nel 2017: SINO ALLA FINE DEL MARE. Residenze artistiche nelle Terre Estreme; la residenza internazionale DEFAULT17; la mostra collettiva “Stati estremi di impossibilità” e l’installazione sonora d’arte pubblica permanente "Sonàrie. Giardino d’attesa" di Antonio De Luca nell’ambito di LANDS END Contemporary Art Festival, promosso da Ramdom, Capo d’Arte e NOON; il docufilm sperimentale “HALL - Et in terra pacis” di Luca Coclite.
www.ramdom.net / www.lastation.it
Ramdom
con il supporto di SIAE | Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura e MiBACT
Gagliano del Capo (Lecce)
Dal 21 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018
Simona Di Meo, Roberto Memoli, Nuvola Ravera, Jacopo Rinaldi
Mostra di fine residenza
SINO ALLA FINE DEL MARE
Residenze artistiche nelle Terre Estreme.
Lastation
1° piano Stazione Ferroviaria Gagliano - Leuca
Piazzale Stazione, 2
https://sinoallafinedelmare.ramdom.net
HALL
Opera di Luca Coclite
All'interno del progetto “Et in terra pacis”, a cura di Ramdom, con la collaborazione di Mattia Epifani
Corso Umberto I, 37
http://etinterrapacis.ramdom.net
Inaugurazione: giovedì, 21 dicembre 2017, ore 18.00
Da giovedì a domenica, ore 18.00 - 22.00
Ingresso libero
Ramdom, con il sostegno del bando Residenze - Arti Visive SIAE | Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura e MiBACT, ha lanciato nel mese di maggio 2017 la call “Sino alla fine del mare” offrendo a quattro artisti under 35 l’opportunità di trascorrere una residenza di sei mesi, da giugno a dicembre 2017, a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce.
Gli artisti selezionati - Simona Di Meo, Roberto Memoli, Nuvola Ravera e Jacopo Rinaldi -, presentano i lavori realizzati in una mostra collettiva negli spazi espositivi di Lastation, al primo piano della Stazione Ferroviaria Gagliano - Leuca, e in altri luoghi del paese.
Le residenze artistiche, all’interno del progetto “Indagine sulle Terre Estreme”, hanno l’obiettivo di creare una nuova mappatura del Capo di Leuca: agli artisti è stato chiesto di concepire una narrazione del territorio, fruibile dagli abitanti del posto come anche da chi visita questi luoghi occasionalmente.
I momenti di produzione delle opere sono stati affiancati da un programma di attività rivolte allo studio del paesaggio umano e naturale, che ha previsto anche il workshop del curatore Claudio Zecchi sulle pratiche performative.
Simona Di Meo (Roma, 1986) suggestionata dal segnale radiofonico che in alcuni punti di Gagliano del Capo si sovrappone a quello degli stati limitrofi, nel lavoro “Is crossing borders an intimate act” esplora il concetto di frontiera, mettendo in relazione le comunità che risiedono sul confine italiano, greco e albanese. L’artista ha raccolto le testimonianze della comunità locale e dato vita ad una campagna di affissioni nello spazio pubblico.
Con l’installazione “Intervallo” su una delle automotrici leggere che si fermano a Gagliano-Leuca, ultima stazione nel sud-est d’Italia, Jacopo Rinaldi (Roma, 1988) si concentra sul paesaggio in movimento attraverso immagini tratte da una pellicola di un cinegiornale datato 1935. L’artista ha sostituito i tendaggi di una delle storiche littorine che percorrono quotidianamente le linee delle Ferrovie del Sud Est cone delle tende create appositamente. Un’opera in movimento.
Roberto Memoli (Modugno, 1989) con “Verderme” realizza un’installazione sonora e un’opera video, che richiamano alla memoria l’usanza del fuoco acceso nella piazza centrale di Gagliano del Capo il giorno del solstizio d'inverno. Mentre il rito di buon auspicio è stato interrotto dagli anni Novanta, gli ulivi pugliesi sono colpiti da una malattia che provoca il loro rapido disseccamento. Per il giorno dell’inaugurazione, l’installazione sonora “accenderà” il centro cittadino di Gagliano del Capo, dalle 17 alla mezzanotte, mentre l’installazione video sarà visitabile presso Lastation.
Nuvola Ravera (Genova, 1984) è andata alla ricerca dei “residui psichici” di un paesaggio, sia antropizzato che naturale, isolandone alcuni elementi nodali. Il suo lavoro “Le storie dell’azzurro. Pratiche sulla soglia per malattie immaginarie” propone una serie di azioni reagenti, che funzionano tanto da lenitivo quanto da indicatore dei tratti del luogo da lei stessa rilevati. Azioni che si sviluppano in vari posti del paese e Lastation, tracce disseminate negli spazi di conFine e in luoghi di vita quotidiana. Nel giorno dell’opening, una performance avrà luogo nello storico Bar2000, a cadenza oraria, a partire dalle 19.
Inoltre, Ramdom presenta l’opera d’arte visiva “HALL” di Luca Coclite, nata da un’idea dell’artista in collaborazione con il regista Mattia Epifani. Concepita nel corso del 2017 all'interno del progetto “Et in terra pacis”, è stata realizzata grazie al contributo del bando Nuove Opere - Arti Visive SIAE | Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura e MiBACT.
Il lavoro video, che prende le forme di una videoinstallazione multimediale attraverso l’utilizzo di dispositivi intermediali, racconta tre storie che hanno attraversato dal 1960 ad oggi un luogo simbolico della storia del territorio salentino: l’ex centro di permanenza temporaneo Regina Pacis a San Foca, località balneare nel Comune di Melendugno.
In origine adibita tra la fine degli anni Sessanta e metà Ottanta a colonia estiva per bambini, la struttura è stata trasformata dal 1998 al 2006 nel più grande c.p.t. italiano, finito nella bufera di molti scandali giudiziari per le violenze subite dai rifugiati. Oggi è un ecomostro abbandonato che si appresta a diventare un resort a cinque stelle.
Regina Pacis rappresenta un luogo contraddittorio di passaggio e frontiera che, come il Salento, negli ultimi sei decenni ha vissuto una profonda metamorfosi segnata da tre differenti momenti della sua storia: l’epoca della tradizione e della dimensione popolare (ormai perduta), gli anni dell’immigrazione (dai Balcani e dal nord Africa) e l’era del turismo di massa. In continua trasformazione a seconda della funzione affidatale dal presente, nella sua concretezza, rimane indifferente ai destini di chi lo abita.
Nel display multimediale le tre diverse realtà si toccano al confine dello schermo, senza soluzione di continuità e dialogano con lo spettatore in maniera immoersiva.
Si vuole riflettere sul tema dell’accoglienza, declinata secondo i suoi diversi significati: accoglienza turistica come risultato delle relazioni (il più delle volte fittizie) del turista con l’intero sistema locale, sistema d’accoglienza sul territorio rivolto ai richiedenti asilo, rifugiati e destinatari di protezione sussidiaria.
Vengono analizzati concetti chiave, tra cui la condivisione e il suo contradditorio, il luogo inteso come custode di memorie, reclusione, conflitto e contaminazione.
La mostra di chiusura della residenza “Sino alla fine del mare” e la presentazione dell’opera “HALL” sono parte del programma off di Lands End Contemporary Art Festival.
Luca Coclite (Gagliano del Capo, 1981) è un artista visivo, che concentra la sua ricerca sull’immagine contemporanea legata al paesaggio e all’architettura per indagare contesti sociologici.
Nel 2011 fonda Ramdom assieme a Paolo Mele diventandone curatore artistico. L’associazione di produzione culturale promuove progetti d’arte contemporanea, come Indagine sulle Terre Estreme. La base operativa e lo spazio espositivo si trovano al primo piano della stazione ferroviaria di Gagliano - Leuca, ultima attiva nel sud-est d’Italia.
È co-fondatore del collettivo artistico Casa a Mare, tra Bologna e la Puglia.
Ha preso parte a residenze artistiche internazionali e partecipato a numerosi festival. Espone con regolarità in spazi pubblici e privati. Attualmente è rappresentato dalla Galleria Nowhere di Milano.
www.lucacoclite.it
Ramdom è un’associazione di produzione culturale e artistica a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce. Fondata nel 2011 dal curatore Paolo Mele e dall’artista Luca Coclite, promuove progetti d’arte contemporanea con respiro internazionale in dialogo con il territorio del Salento, come Indagine sulle Terre Estreme e DEFAULT, attraverso mostre, installazioni d’arte pubblica, residenze, workshop ed incontri. Lastation, la sua base operativa e spazio espositivo, si trova al primo piano della Stazione Ferroviaria Gagliano - Leuca, ultima attiva nel sud-est d’Italia.
Tra i progetti di Ramdom in programma nel 2017: SINO ALLA FINE DEL MARE. Residenze artistiche nelle Terre Estreme; la residenza internazionale DEFAULT17; la mostra collettiva “Stati estremi di impossibilità” e l’installazione sonora d’arte pubblica permanente "Sonàrie. Giardino d’attesa" di Antonio De Luca nell’ambito di LANDS END Contemporary Art Festival, promosso da Ramdom, Capo d’Arte e NOON; il docufilm sperimentale “HALL - Et in terra pacis” di Luca Coclite.
www.ramdom.net / www.lastation.it
Ramdom
con il supporto di SIAE | Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura e MiBACT
Gagliano del Capo (Lecce)
Dal 21 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018
Simona Di Meo, Roberto Memoli, Nuvola Ravera, Jacopo Rinaldi
Mostra di fine residenza
SINO ALLA FINE DEL MARE
Residenze artistiche nelle Terre Estreme.
Lastation
1° piano Stazione Ferroviaria Gagliano - Leuca
Piazzale Stazione, 2
https://sinoallafinedelmare.ramdom.net
HALL
Opera di Luca Coclite
All'interno del progetto “Et in terra pacis”, a cura di Ramdom, con la collaborazione di Mattia Epifani
Corso Umberto I, 37
http://etinterrapacis.ramdom.net
Inaugurazione: giovedì, 21 dicembre 2017, ore 18.00
Da giovedì a domenica, ore 18.00 - 22.00
Ingresso libero
21
dicembre 2017
Ramdom – Sino alla fine del mare / Hall
Dal 21 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
LASTATION
Gagliano Del Capo, Piazza San Rocco, (Lecce)
Gagliano Del Capo, Piazza San Rocco, (Lecce)
Orario di apertura
Da giovedì a domenica, ore 18.00 - 22.00
Chiusura: 24 e 31 dicembre
Vernissage
21 Dicembre 2017, ore 18
Autore