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Ramon Gaya
L’autore spagnolo ha condotto ostinatamente la sua ricerca pittorica lontano da mode e sperimentalismi, tenacemente legato all’idea che solo l’arte figurativa possa restituire la più vasta gamma di risonanze dell’animo umano
Comunicato stampa
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La mostra è stata organizzata grazie alla collaborazione con il Museo Ramón Gaya di Murcia e le istituzioni che sostengono il museo.
Prenderanno parte all’inaugurazione la vedova del pittore Dña Isabel Verdejo Muñoz, il sindaco di Murcia, D. Miguel Ángel Cámara Botía, il Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Murcia, D. Carlos Egea Krauel, il Direttore del Museo Ramón Gaya di Murcia, D. Manuel Fernández-Delgado Cerdá e diverse autorità municipali, provinciali e regionali italiane. Ha contribuito a questa esposizione l’Assessorato alla Cultura dell’Ambasciata di Spagna in Italia e vi presenzierà l’Assessore, D. Jorge Hevia.
“In realtà non si sa che significa scrivere con proprietà sulla pittura fino a che non si sia letto Ramón Gaya. Come? un pittore e scrive bene? non è che scriva bene, ma è che vi sono molti pochi scrittori professionisti nelle nostra Spagna contemporanea che lo facciano così premurosamente come lo fa lui quasi con noncuranza, che è il segnale o marchio che distingue i veri scrittori di razza, ma questo, essendo — purtroppo — molto, è qui quello che meno importa. Gaya, che è maestro dell'uso del pennello, ciò che realmente compie di più con il virtuoso, leggiadro, maneggio della penna è ciò che gli viene e dice con essa sul pennello. questo si che è un autentico prodigio, al di sopra di tutti i doni che ha ricevuto, e che esibisce con la penna, con il pennello o con la parola, che non sono stati certamente pochi (…) Aprire la grotta e discendere la sostanza umida del reale, per impregnarsi della realtà, è secondo quanto afferma e dipinge Ramón Gaya, un buon motivo per sentire la pittura fino al midollo.”
BIO: Ramón Gaya nasce a Murcia (Spagna), nel 1910. Dopo l’avvento del Franchismo fugge in Europa e vive molti anni in Italia. Qui soggiorno a Venezia e a Roma, entra in contatto con i principali esponenti del mondo intellettuale e culturale italiano, e con altri esiliati spagnoli come Maria Zambrano. Conduce ostinatamente la sua ricerca pittorica lontano da mode e sperimentalismi, tenacemente legato all’idea che solo l’arte figurativa possa restituire la più vasta gamma di risonanze dell’animo umano. Muore nel 2003.
Fonte: http://es.wikipedia.org/wiki/Ramón_Gaya
Prenderanno parte all’inaugurazione la vedova del pittore Dña Isabel Verdejo Muñoz, il sindaco di Murcia, D. Miguel Ángel Cámara Botía, il Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Murcia, D. Carlos Egea Krauel, il Direttore del Museo Ramón Gaya di Murcia, D. Manuel Fernández-Delgado Cerdá e diverse autorità municipali, provinciali e regionali italiane. Ha contribuito a questa esposizione l’Assessorato alla Cultura dell’Ambasciata di Spagna in Italia e vi presenzierà l’Assessore, D. Jorge Hevia.
“In realtà non si sa che significa scrivere con proprietà sulla pittura fino a che non si sia letto Ramón Gaya. Come? un pittore e scrive bene? non è che scriva bene, ma è che vi sono molti pochi scrittori professionisti nelle nostra Spagna contemporanea che lo facciano così premurosamente come lo fa lui quasi con noncuranza, che è il segnale o marchio che distingue i veri scrittori di razza, ma questo, essendo — purtroppo — molto, è qui quello che meno importa. Gaya, che è maestro dell'uso del pennello, ciò che realmente compie di più con il virtuoso, leggiadro, maneggio della penna è ciò che gli viene e dice con essa sul pennello. questo si che è un autentico prodigio, al di sopra di tutti i doni che ha ricevuto, e che esibisce con la penna, con il pennello o con la parola, che non sono stati certamente pochi (…) Aprire la grotta e discendere la sostanza umida del reale, per impregnarsi della realtà, è secondo quanto afferma e dipinge Ramón Gaya, un buon motivo per sentire la pittura fino al midollo.”
BIO: Ramón Gaya nasce a Murcia (Spagna), nel 1910. Dopo l’avvento del Franchismo fugge in Europa e vive molti anni in Italia. Qui soggiorno a Venezia e a Roma, entra in contatto con i principali esponenti del mondo intellettuale e culturale italiano, e con altri esiliati spagnoli come Maria Zambrano. Conduce ostinatamente la sua ricerca pittorica lontano da mode e sperimentalismi, tenacemente legato all’idea che solo l’arte figurativa possa restituire la più vasta gamma di risonanze dell’animo umano. Muore nel 2003.
Fonte: http://es.wikipedia.org/wiki/Ramón_Gaya
05
dicembre 2008
Ramon Gaya
Dal 05 dicembre 2008 al 05 marzo 2009
arte contemporanea
Location
INSTITUTO CERVANTES
Napoli, Via Nazario Sauro, 23, (Napoli)
Napoli, Via Nazario Sauro, 23, (Napoli)
Vernissage
5 Dicembre 2008, ore 19.30
Autore