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Raniero Bittante – Playstones
La pietra, oggetto reale, galleggia al centro del box, guardandola rimane il dubbio sulla sua traiettoria, sta retrocedendo verso l’immagine o si scaglia contro il nostro sguardo?
Comunicato stampa
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….fotografie prelevate dalla rete, sentieri e tracce in mezzo a boschi, percorsi della grande guerra, impronte di pensieri e ragioni umane, non singoli punti di realtà ma concentrati di sequenze e percorsi formalizzati da altri….e sassi.
Gli oggetti che aggiungo sono apologia delle dissonanze, intrusione di un vissuto, di una fisicità irriducibile a qualsiasi corpo d’immagine.
La pietra, oggetto reale, galleggia al centro del box, guardandola rimane il dubbio sulla sua traiettoria, sta retrocedendo verso l’immagine o si scaglia contro il nostro sguardo?
“L’ambiguità è d’obbligo, scrive Valerio Dehò nel testo di presentazione del libro/multiplo Playstones, e se la pietra venisse fuori dal bosco, se invece si trattasse di un attacco a chi guarda, o al ‘vedere’ in ogni caso, cioè al principio dell’arte?”.
Il sasso compare come maschera/volto/arma, incarnazione del caos, teste che ci guardano, minacciano la ragione strumentale e applicativa dell’uomo, una ragione che vuole misurare, controllare tutto, distruttiva.
Pietre, sasso, testa, volto sospeso tra la realtà e tutte le sue possibilità, testimone di luoghi dove la natura non è mai domata e l’uomo mai rassegnato.
Gli oggetti che aggiungo sono apologia delle dissonanze, intrusione di un vissuto, di una fisicità irriducibile a qualsiasi corpo d’immagine.
La pietra, oggetto reale, galleggia al centro del box, guardandola rimane il dubbio sulla sua traiettoria, sta retrocedendo verso l’immagine o si scaglia contro il nostro sguardo?
“L’ambiguità è d’obbligo, scrive Valerio Dehò nel testo di presentazione del libro/multiplo Playstones, e se la pietra venisse fuori dal bosco, se invece si trattasse di un attacco a chi guarda, o al ‘vedere’ in ogni caso, cioè al principio dell’arte?”.
Il sasso compare come maschera/volto/arma, incarnazione del caos, teste che ci guardano, minacciano la ragione strumentale e applicativa dell’uomo, una ragione che vuole misurare, controllare tutto, distruttiva.
Pietre, sasso, testa, volto sospeso tra la realtà e tutte le sue possibilità, testimone di luoghi dove la natura non è mai domata e l’uomo mai rassegnato.
10
settembre 2015
Raniero Bittante – Playstones
Dal 10 settembre al 25 ottobre 2015
arte contemporanea
Location
MUSEO DELLA CITTA’
Rimini, Via Luigi Tonini, 1, (Rimini)
Rimini, Via Luigi Tonini, 1, (Rimini)
Orario di apertura
da martedì a sabato 8.30-13 / 16-19 Domenica e festivi 10-12.30 / 15-19, lunedì non festivo chiuso
Editore
DANILO MONTANARI
Autore