Coordinato dal prof. Giuseppe Sciacca, viene da Catania un gruppo di artisti legati dalla passione per l’incisione:
- Anna Barbagallo, affascinata dalla luce e dai suoi contrasti, plasma i volti e scolpisce le forme dando alle immagini un significato quasi sacrale…
- Simona Franz deforma il corpo femminile fino alla criptografia: una donna-elemento vegetale alterata fino a diventare scrittura nella quale si può leggere ed indagare sui propri misteri e tormenti;
- Massimiliano Marzo adopera le tecniche incisorie per ridare anima ad oggetti dimenticati ed umili; non è un recupero antropologico dell’oggetto perduto, ma la manifestazione della luce che rende viva la materia;
- Lucia Mignosa, in uno spazio ricco ed inquieto, terreno di istinti inafferrabili, con una mano volitiva e passionale, disegna una galleria di personaggi umbratili, a volte statici, altre volte in un movimento veloce, sempre in bilico tra l’illusoria certezza del mondo sensibile e l’aspirazione verso una idealità pura e salvifica;
- Giovanna Nicotra si avvicina all’incisione per esplorare altre possibilità espressive, altri ragionamenti: la fatica dell’incisione con i suoi segni sovrabbondanti e impazienti allenano alla sintesi, a puntualizzare un concetto ….
- Andrea Todaro, dotato di una tecnica sicura, ricerca, nei soggetti che rappresenta, i vari stati d’animo legati ad un ambito sociale con sfumature introspettive e partecipative ….
- Nicola Vinciprova, acquaforte e cera molle sono le sue tecniche preferite che adopera con sicurezza, anche in forma sperimentale; il contrasto del bianco e del nero è attenuato da tonalità di grigio che serve a dare un distacco temporale e spaziale ai vari soggetti rappresentati.
Testi di: Antonio Bruno, Liborio Curione, Giuseppina Radice, Gloria Zucconi