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Ratti Lectures 2008 – 2009: Roberto Calasso – Intorno a Baudelaire
L’incontro con Roberto Calasso, autore e presidente della casa editrice Adelphi, è il quarto appuntamento del nuovo ciclo delle Ratti Lectures della FAR.
Comunicato stampa
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Venerdì 30 gennaio alle ore 21,00 presso la sede della Fondazione Antonio Ratti a Como, sarà presente Roberto Calasso per una conferenza aperta al pubblico dal titolo Intorno a Baudelaire.
L’incontro con Roberto Calasso, autore e presidente della casa editrice Adelphi, è il quarto appuntamento del nuovo ciclo delle Ratti Lectures della FAR, un progetto a cura di Mario Fortunato, patrocinato dal Comune di Como, Assessorato all’ Università.
Al centro del suo ultimo libro La Folie Baudelaire si trova un sogno – l’unico che Baudelaire abbia raccontato. Entrare in quel sogno è immediato, uscirne difficile, se non attraversando un reticolo di storie, di rapporti e di risonanze che coinvolgono non solo Baudelaire ma ciò che lo circonda. Dove spiccano due pittori di cui Baudelaire scrisse con stupefacente acutezza: Ingres e Delacroix; e due altri che solo attraverso Baudelaire possono svelarsi: Degas e Manet. Secondo Sainte-Beuve, perfido e illuminato, Baudelaire si era costruito un «chiosco bizzarro, assai ornato, assai tormentato, civettuolo e misterioso», che chiamò «la folie Baudelaire» («Folie» era il nome settecentesco di certi padiglioni dedicati all’ozio e al piacere), situandolo sulla «punta estrema della Kamčatka romantica ». Ma in quel luogo desolato, in una terra ritenuta dai più inabitabile, non sarebbero mancati i visitatori. Anche i più opposti, da Rimbaud a Proust. Anzi, sarebbe diventato il crocevia inevitabile per ciò che apparve da allora sotto il nome di letteratura. Qui si racconta la storia, discontinua e frastagliata, di come la Folie Baudelaire» venne a formarsi e di come altri si avventurassero a esplorare quelle regioni. Un storia fatta di storie che tendono a intrecciarsi – finché il lettore scopre che, per alcuni decenni, la Folie Baudelaire è stata anzitutto la città di Parigi.
Roberto Calasso nasce a Firenze nel 1941. Si laurea a Roma con Mario Praz, discutendo una tesi dal titolo I geroglifici di Sir Thomas Browne. Nel 1962 entra a far parte del piccolo gruppo di persone che, insieme a Roberto Bazlen e Luciano Foà, sta elaborando il programma di una nuova casa editrice. L’anno dopo nasce Adelphi, dove Calasso opererà senza interruzione, diventando nel 1971 direttore editoriale e nel 1990 consigliere delegato. Dal 1999 assume l’incarico di presidente della casa editrice e nel 2004 è stato nominato “visitor professor” per la cattedra Weidenfeld di letteratura europea comparata presso l’Università di Oxford. Parallelamente alla sua attività editoriale prosegue la sua carriera di narratore e di saggista, che lo designa come uno dei più originali autori italiani. I suoi libri, tradotti in molte lingue, indagano il mito e il passato per raccontare il presente dell’uomo.
Tra le sue opere: L'impuro folle, Milano: Adelphi, 1974; La rovina di Kasch, Milano: Adelphi, 1983; Le nozze di Cadmo e Armonia, Milano: Adelphi, 1988; I quarantanove gradini, Milano: Adelphi, 1991; raccolta di articoli apparsi su periodici e quotidiani; Ka, Milano: Adelphi, 1996; Sentieri tortuosi. Bruce Chatwin Fotografo, Milano: Adelphi, 1998; La letteratura e gli dèi, Milano: Adelphi, 2001; K, Milano: Adelphi, 2002; Cento lettere a uno sconosciuto, Milano: Adelphi, 2003; La follia che viene dalle Ninfe, Milano: Adelphi, 2005; Il rosa Tiepolo, Milano: Adelphi, 2006. Nel 2008 una parte della sua tesi di laurea è apparsa come introduzione a Religio Medici di Thomas Browne. I libri di Roberto Calasso sono tradotti in 25 lingue e 26 paesi.
L’incontro con Roberto Calasso, autore e presidente della casa editrice Adelphi, è il quarto appuntamento del nuovo ciclo delle Ratti Lectures della FAR, un progetto a cura di Mario Fortunato, patrocinato dal Comune di Como, Assessorato all’ Università.
Al centro del suo ultimo libro La Folie Baudelaire si trova un sogno – l’unico che Baudelaire abbia raccontato. Entrare in quel sogno è immediato, uscirne difficile, se non attraversando un reticolo di storie, di rapporti e di risonanze che coinvolgono non solo Baudelaire ma ciò che lo circonda. Dove spiccano due pittori di cui Baudelaire scrisse con stupefacente acutezza: Ingres e Delacroix; e due altri che solo attraverso Baudelaire possono svelarsi: Degas e Manet. Secondo Sainte-Beuve, perfido e illuminato, Baudelaire si era costruito un «chiosco bizzarro, assai ornato, assai tormentato, civettuolo e misterioso», che chiamò «la folie Baudelaire» («Folie» era il nome settecentesco di certi padiglioni dedicati all’ozio e al piacere), situandolo sulla «punta estrema della Kamčatka romantica ». Ma in quel luogo desolato, in una terra ritenuta dai più inabitabile, non sarebbero mancati i visitatori. Anche i più opposti, da Rimbaud a Proust. Anzi, sarebbe diventato il crocevia inevitabile per ciò che apparve da allora sotto il nome di letteratura. Qui si racconta la storia, discontinua e frastagliata, di come la Folie Baudelaire» venne a formarsi e di come altri si avventurassero a esplorare quelle regioni. Un storia fatta di storie che tendono a intrecciarsi – finché il lettore scopre che, per alcuni decenni, la Folie Baudelaire è stata anzitutto la città di Parigi.
Roberto Calasso nasce a Firenze nel 1941. Si laurea a Roma con Mario Praz, discutendo una tesi dal titolo I geroglifici di Sir Thomas Browne. Nel 1962 entra a far parte del piccolo gruppo di persone che, insieme a Roberto Bazlen e Luciano Foà, sta elaborando il programma di una nuova casa editrice. L’anno dopo nasce Adelphi, dove Calasso opererà senza interruzione, diventando nel 1971 direttore editoriale e nel 1990 consigliere delegato. Dal 1999 assume l’incarico di presidente della casa editrice e nel 2004 è stato nominato “visitor professor” per la cattedra Weidenfeld di letteratura europea comparata presso l’Università di Oxford. Parallelamente alla sua attività editoriale prosegue la sua carriera di narratore e di saggista, che lo designa come uno dei più originali autori italiani. I suoi libri, tradotti in molte lingue, indagano il mito e il passato per raccontare il presente dell’uomo.
Tra le sue opere: L'impuro folle, Milano: Adelphi, 1974; La rovina di Kasch, Milano: Adelphi, 1983; Le nozze di Cadmo e Armonia, Milano: Adelphi, 1988; I quarantanove gradini, Milano: Adelphi, 1991; raccolta di articoli apparsi su periodici e quotidiani; Ka, Milano: Adelphi, 1996; Sentieri tortuosi. Bruce Chatwin Fotografo, Milano: Adelphi, 1998; La letteratura e gli dèi, Milano: Adelphi, 2001; K, Milano: Adelphi, 2002; Cento lettere a uno sconosciuto, Milano: Adelphi, 2003; La follia che viene dalle Ninfe, Milano: Adelphi, 2005; Il rosa Tiepolo, Milano: Adelphi, 2006. Nel 2008 una parte della sua tesi di laurea è apparsa come introduzione a Religio Medici di Thomas Browne. I libri di Roberto Calasso sono tradotti in 25 lingue e 26 paesi.
30
gennaio 2009
Ratti Lectures 2008 – 2009: Roberto Calasso – Intorno a Baudelaire
30 gennaio 2009
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE ANTONIO RATTI – VILLA SUCOTA
Como, Via Per Cernobbio, 19, (Como)
Como, Via Per Cernobbio, 19, (Como)
Biglietti
libero fino ad esaurimento posti
Vernissage
30 Gennaio 2009, ore 21
Ufficio stampa
ILARIA GIANOLI
Autore
Curatore