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Ravenna. Un paesaggio che attraversa la storia
L’esposizione prende spunto dall’omonimo volume pubblicato da Osiride Guerrini e Pietro Barberini, prima della prematura scomparsa di quest’ultimo (SBC Edizioni, 2019).
Gli autori, ben rodati e ottimi conoscitori della città, del territorio e delle trasformazioni che in essi sono avvenute nei secoli, tracciano nel volume una storia così chiara che merita di essere seguita ed ulteriormente indagata anche grazie ai documenti presentati in mostra.
Comunicato stampa
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L’esposizione prende spunto dall’omonimo volume pubblicato da Osiride Guerrini e Pietro Barberini, prima della prematura scomparsa di quest’ultimo (SBC Edizioni, 2019).
Gli autori, ben rodati e ottimi conoscitori della città, del territorio e delle trasformazioni che in essi sono avvenute nei secoli, tracciano nel volume una storia così chiara che merita di essere seguita ed ulteriormente indagata anche grazie ai documenti presentati in mostra.
L’occasione si presta anche per valorizzare le mappe manoscritte dell’Archivio storico comunale di Ravenna, conservato presso la Biblioteca Classense, e le splendide incisioni della biblioteca stessa che mostrano il territorio e la città nei secoli passati.
Là dove è impossibile mostrare documenti coevi il visitatore avrà la sorpresa di vedere vedute fantastiche di una Ravenna divenuta quasi città di fiaba, suggestive ricostruzioni del porto della flotta romana ad opera di un anonimo cartografo del XVI secolo e la rappresentazione di Ravenna su isole, realizzata dal grande geografo Vincenzo Coronelli (1650-1718) e ispirata a Venezia. Suggestive le immagini delle stele dei militari romani e dei carpentieri che costruivano e riparavano la le imbarcazioni della flotta.
Non si può studiare l’evoluzione della città e del territorio senza leggere le opere di Lucio Gambi, Paolo Fabbri e Arnaldo Roncuzzi che hanno dedicato buona parte dei loro lavori all’argomento. Ed ecco le loro ricostruzioni della linea di costa, delle valli, dei corsi d’acqua che attraversavano Ravenna nell’antichità, completati dai disegni a mano libera di Pietro Barberini che ci aiutano ad immaginare quello che non esiste più da molti secoli, ma che ancora ci influenza e si impone alla nostra attenzione.
La parte conclusiva della mostra è dedicata a due temi di grande interesse: le bonificazioni, mostrate attraverso la mappa Frontali Brusi, recente dono di Andrea Frontali all’Archivio storico comunale, e le pinete, soprattutto le pinete litoranee, illustrate dall’album conservato nel Fondo Rava.
All’inaugurazione interverranno Claudia Giuliani, Lorenzo Cottignoli e i curatori Giovanna Montevecchi, Osiride Guerrini e Claudia Foschini.
Gli autori, ben rodati e ottimi conoscitori della città, del territorio e delle trasformazioni che in essi sono avvenute nei secoli, tracciano nel volume una storia così chiara che merita di essere seguita ed ulteriormente indagata anche grazie ai documenti presentati in mostra.
L’occasione si presta anche per valorizzare le mappe manoscritte dell’Archivio storico comunale di Ravenna, conservato presso la Biblioteca Classense, e le splendide incisioni della biblioteca stessa che mostrano il territorio e la città nei secoli passati.
Là dove è impossibile mostrare documenti coevi il visitatore avrà la sorpresa di vedere vedute fantastiche di una Ravenna divenuta quasi città di fiaba, suggestive ricostruzioni del porto della flotta romana ad opera di un anonimo cartografo del XVI secolo e la rappresentazione di Ravenna su isole, realizzata dal grande geografo Vincenzo Coronelli (1650-1718) e ispirata a Venezia. Suggestive le immagini delle stele dei militari romani e dei carpentieri che costruivano e riparavano la le imbarcazioni della flotta.
Non si può studiare l’evoluzione della città e del territorio senza leggere le opere di Lucio Gambi, Paolo Fabbri e Arnaldo Roncuzzi che hanno dedicato buona parte dei loro lavori all’argomento. Ed ecco le loro ricostruzioni della linea di costa, delle valli, dei corsi d’acqua che attraversavano Ravenna nell’antichità, completati dai disegni a mano libera di Pietro Barberini che ci aiutano ad immaginare quello che non esiste più da molti secoli, ma che ancora ci influenza e si impone alla nostra attenzione.
La parte conclusiva della mostra è dedicata a due temi di grande interesse: le bonificazioni, mostrate attraverso la mappa Frontali Brusi, recente dono di Andrea Frontali all’Archivio storico comunale, e le pinete, soprattutto le pinete litoranee, illustrate dall’album conservato nel Fondo Rava.
All’inaugurazione interverranno Claudia Giuliani, Lorenzo Cottignoli e i curatori Giovanna Montevecchi, Osiride Guerrini e Claudia Foschini.
24
febbraio 2020
Ravenna. Un paesaggio che attraversa la storia
Dal 24 febbraio al 29 marzo 2020
documentaria
Location
BIBLIOTECA CLASSENSE
Ravenna, Via Alfredo Baccarini, 3, (Ravenna)
Ravenna, Via Alfredo Baccarini, 3, (Ravenna)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 9 alle 19; domenica e lunedì dalle 14 alle 19