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Raymond Hains / Mimmo Rotella – Artypò
La mostra di Hains e Rotella che si inaugura il 19 ottobre a Roma è l’occasione per rivedere insieme un nucleo delle loro opere della fine degli anni Sessanta e dei primi Settanta, quasi a ricostituirne il clima, ma di carattere nettamente distinto
Comunicato stampa
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Pierre Restany, nel 1960 a Milano, nella Galleria Apollinaire di Guido Le Noci, da vita al Noveau Réalisme, all’interno del quale si delinea il gruppo dei cosiddetti Affichistes: François Dufrêne (Parigi, 1930-1982), Raymond Hains (Saint Brieuc, 1926 – Parigi, 2005), Mimmo Rotella (Catanzaro, 1918 - Milano, 2006), Jacques Villeglé (Quimper, 1926). Nel 1962 la stessa Galleria Apollinaire gli dedica una mostra collettiva e nel 1963 sempre a Milano, Arturo Schwarz organizza la mostra L'affiche lacerato, elemento base della realtà urbana, sempre presentata da Pierre Restany.
Hains e Rotella sono i due artisti che maggiormente hanno sviluppato il proprio lavoro anche in ambiti diversi rispetto al decollage, il primo preferendo un accostamento più intellettuale, astratto e con un carattere politico, il secondo con un maggior approccio estetico, prediligendo le immagini pubblicitarie del cinema.
Mimmo Rotella ha sempre avuto un percorso autonomo in rapporto ai francesi anche se i loro “furti”, cioè gli strappi dei manifesti dai muri delle città di Roma e Parigi, in parte collimano. Sulla anteriorità dei primi decollages, si è sviluppata negli anni una lunga querelle, che mi sembra ben illustrata e ritengo in gran parte risolta nell’ultimo importante volume di Germano Celant dedicato a Rotella.
La mostra di Hains e Rotella che si inaugura il 19 ottobre a Roma, organizzata dall’Associazione Mara Coccia Arte Contemporanea è l’occasione per rivedere insieme un nucleo delle loro opere della fine degli anni Sessanta e dei primi Settanta, quasi a ricostituirne il clima, ma di carattere nettamente distinto. Di Rotella vengono infatti presentati cinque artypò, che rientrano anch’essi nell’ambito dei “furti” compiuti da Rotella, che in Autorotella scrive « […] Sono quadri fatti con prove di stampa, affiche che mi sono procurate a Milano e a Roma. Vengono fuori immagini, forti, suggestive. […] nati - per dirla con le parole di Alberto Fiz - scegliendo quelle prove di stampa, quei “fogliacci” usati per gli avviamenti di macchina su cui sono sovrastampati colori e immagini di altri manifesti destinati al macero».
Per Hains, curioso esploratore che si interessa alla storia, alla religione, alla musica e al teatro e al cinema, in questa occasione vengono presentati un decollage di taglio politico Nixon Hitler, due legati a Mirò e Dubuffet, e i suoi fiammiferi giganti Saffa e Seita, che egli concepisce per la prima volta nel ’64, all’inizio del suo periodo italiano, per l’esposizione alla galleria veneziana del Leone.
Hains e Rotella sono i due artisti che maggiormente hanno sviluppato il proprio lavoro anche in ambiti diversi rispetto al decollage, il primo preferendo un accostamento più intellettuale, astratto e con un carattere politico, il secondo con un maggior approccio estetico, prediligendo le immagini pubblicitarie del cinema.
Mimmo Rotella ha sempre avuto un percorso autonomo in rapporto ai francesi anche se i loro “furti”, cioè gli strappi dei manifesti dai muri delle città di Roma e Parigi, in parte collimano. Sulla anteriorità dei primi decollages, si è sviluppata negli anni una lunga querelle, che mi sembra ben illustrata e ritengo in gran parte risolta nell’ultimo importante volume di Germano Celant dedicato a Rotella.
La mostra di Hains e Rotella che si inaugura il 19 ottobre a Roma, organizzata dall’Associazione Mara Coccia Arte Contemporanea è l’occasione per rivedere insieme un nucleo delle loro opere della fine degli anni Sessanta e dei primi Settanta, quasi a ricostituirne il clima, ma di carattere nettamente distinto. Di Rotella vengono infatti presentati cinque artypò, che rientrano anch’essi nell’ambito dei “furti” compiuti da Rotella, che in Autorotella scrive « […] Sono quadri fatti con prove di stampa, affiche che mi sono procurate a Milano e a Roma. Vengono fuori immagini, forti, suggestive. […] nati - per dirla con le parole di Alberto Fiz - scegliendo quelle prove di stampa, quei “fogliacci” usati per gli avviamenti di macchina su cui sono sovrastampati colori e immagini di altri manifesti destinati al macero».
Per Hains, curioso esploratore che si interessa alla storia, alla religione, alla musica e al teatro e al cinema, in questa occasione vengono presentati un decollage di taglio politico Nixon Hitler, due legati a Mirò e Dubuffet, e i suoi fiammiferi giganti Saffa e Seita, che egli concepisce per la prima volta nel ’64, all’inizio del suo periodo italiano, per l’esposizione alla galleria veneziana del Leone.
19
ottobre 2010
Raymond Hains / Mimmo Rotella – Artypò
Dal 19 ottobre al 28 novembre 2010
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE MARA COCCIA – VIA DEL VANTAGGIO 46/A
Roma, Via Del Vantaggio, 46/a, (Roma)
Roma, Via Del Vantaggio, 46/a, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 11.30-19.30
Vernissage
19 Ottobre 2010, ore 18
Autore