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Re Barbus – Intime Finestre
La mostra presenta in anteprima una selezione di collages dell’artista romana Re Barbus
Comunicato stampa
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La finestra da cui vedo il mondo come teatro, giungla e bolgia è vista dal mondo come il motivo ornamentale di una facciata.
(Carlo Ferrario)
Se potessimo grattare facilmente la superficie del nostro “io” eliminando le maschere, il superfluo e le apparenze, potremmo scoprire che dentro ciascuno di noi vi è un collage.
I pezzi di immagine che compongono la nostra essenza sono il puzzle “caotico-armonico” e unico della nostra esistenza, la mappa del nostro vivere e concepire la realtà stessa del mondo.
I ricordi, le ambizioni, i sogni, le paure, i segreti, le speranze che abitano il nostro inconscio, diventano il mosaico inesorabile entro il quale le componenti della nostra vita si mescolano, dando forma al collage irripetibile (definitivo ed effimero) del nostro transitorio esserci.
Il lavoro di Re Barbus è forte, maturo e vibrante e ha già lungamente abbandonato le apparenze. E’ la finestra consapevole che si affaccia verso l’interno. Scuote con elegante raffinatezza, senza lasciare indifferenti. Frammenta per unire.
L’universo femminile delle sue forme partorisce continui significati, rimandi, incastri che non sono puro gioco estetico del ritaglio, ma diventano innegabilmente “mondo”: una nuova lingua, lessico universale che parla a chi sa davvero ascoltare. E’ il palcoscenico fotografico in cui vita e arte coincidono, perché reciprocamente si appartengono.
Così, la forza delle creazioni di Re Barbus oscilla fra diversi supporti e tipi di carta, dalla più sottile al cartone, arrivando ad elementi tridimensionali che spingono l’opera sempre al di là delle sue stesse possibilità. Il confine diventa impercettibile e svanisce quando ci proiettiamo senza pregiudizi nell’opera.
“Intime Finestre” è una radiografia sensoriale che scavalca il senso apparente del tempo e dello spazio, abbandonando le convenzioni. Ci rende tutti pezzi di un collage più grande.
Il mondo di Re Barbus a prima vista può crearci disagio e imbarazzo ma – una volta accettata la nostra immagine allo specchio - diviene il luogo nel quale vorremmo finalmente abitare.
Senza finzioni o perdite di tempo. La chiave l’abbiamo già in mano.
(Carlo Ferrario)
Se potessimo grattare facilmente la superficie del nostro “io” eliminando le maschere, il superfluo e le apparenze, potremmo scoprire che dentro ciascuno di noi vi è un collage.
I pezzi di immagine che compongono la nostra essenza sono il puzzle “caotico-armonico” e unico della nostra esistenza, la mappa del nostro vivere e concepire la realtà stessa del mondo.
I ricordi, le ambizioni, i sogni, le paure, i segreti, le speranze che abitano il nostro inconscio, diventano il mosaico inesorabile entro il quale le componenti della nostra vita si mescolano, dando forma al collage irripetibile (definitivo ed effimero) del nostro transitorio esserci.
Il lavoro di Re Barbus è forte, maturo e vibrante e ha già lungamente abbandonato le apparenze. E’ la finestra consapevole che si affaccia verso l’interno. Scuote con elegante raffinatezza, senza lasciare indifferenti. Frammenta per unire.
L’universo femminile delle sue forme partorisce continui significati, rimandi, incastri che non sono puro gioco estetico del ritaglio, ma diventano innegabilmente “mondo”: una nuova lingua, lessico universale che parla a chi sa davvero ascoltare. E’ il palcoscenico fotografico in cui vita e arte coincidono, perché reciprocamente si appartengono.
Così, la forza delle creazioni di Re Barbus oscilla fra diversi supporti e tipi di carta, dalla più sottile al cartone, arrivando ad elementi tridimensionali che spingono l’opera sempre al di là delle sue stesse possibilità. Il confine diventa impercettibile e svanisce quando ci proiettiamo senza pregiudizi nell’opera.
“Intime Finestre” è una radiografia sensoriale che scavalca il senso apparente del tempo e dello spazio, abbandonando le convenzioni. Ci rende tutti pezzi di un collage più grande.
Il mondo di Re Barbus a prima vista può crearci disagio e imbarazzo ma – una volta accettata la nostra immagine allo specchio - diviene il luogo nel quale vorremmo finalmente abitare.
Senza finzioni o perdite di tempo. La chiave l’abbiamo già in mano.
16
febbraio 2019
Re Barbus – Intime Finestre
Dal 16 febbraio al 02 marzo 2019
arte contemporanea
Location
CAMERA 79 ART GALLERY
Roma, Vicolo del Bologna, 79, (Roma)
Roma, Vicolo del Bologna, 79, (Roma)
Orario di apertura
martedì - sabato ore 15 - 19
Vernissage
16 Febbraio 2019, h 19:30
Autore
Curatore