Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Re/Generation: corpi fantageneticamente modificati
Quattordici artisti hanno invaso lo spazio espositivo con creature multiformi, che ammiccano allo spettatore invitandolo a penetrare il proprio mondo, di cui l’opera costituisce la soglia, il passaggio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Re/Generation
corpi fantageneticamente modificati
Quattordici artisti hanno invaso lo spazio espositivo con creature multiformi, che ammiccano allo spettatore invitandolo a penetrare il proprio mondo, di cui l’opera costituisce la soglia, il passaggio. Pittura, disegno, installazione, video e pittura digitale sono i mezzi attraverso cui gli artisti lasciano tracce tangibili del proprio sguardo sul mondo, mutato in un linguaggio di segni ibridi, al confine tra la pittura e il cartone animato, la favola e l’incubo, sospesi tra profondità e leggerezza, come un gesto colto in una mossa reversibilmente di violenza e carezza.
Lo spettatore si troverà di fronte a buffi personaggi dipinti su tela con colori sgargianti, che suscitano allegria, lasciando intravedere però una zona d’ombra, l’insensatezza di azioni consuete, sofferenza rigurgitata in arcobaleni. Si troverà davanti a disegni di animaletti dolci e terribili, figure in dissolvenza, paesaggi in cui la traccia umana è solo immaginabile, un’eco che risuona nelle viscere; si sentirà osservato da personaggi inquietanti e affascinanti, che con disinvoltura mettono a nudo desideri delusi, paure, malesseri, appartenenti ad ognuno di noi. Farà scorrere lo sguardo su corpi dipinti, i cui confini tra umano e animale, interno ed esterno, sono confusi; ascolterà seducenti sussurri a tinte forti, passerà attraverso mondi dell’altrove, rigeneranti.
Gli artisti proposti hanno modalità espressive diverse, scaturite però da un simile sentire. Creano corpi mutati dalla propria sensibilità, ingegneria genetica della fantasia, che dà vita ad un’arte che rifiuta di ritrarre le sembianze della realtà, di esserne uno specchio. Perchè gli specchi mentono, mostrano una simbolizzazione del reale, con pretese di assoluto, congelando apparenze che celano il mondo oltre di esse. Non esiste assoluto e quest’arte è impregnata di tutto il fluire dell’esistenza e ne svela, ad ogni sguardo, un particolare. Sovverte i significati nel linguaggio della consuetudine, portandoci nell’interstizio tra la pura sensibilità e il pensiero cosciente, in un processo innescato da una presa di coscienza de “i terrori e le atrocità dell’esistenza” (citando Nietzsche), che permette all’artista, con la creazione di ogni opera, una rigenerazione di sè. Una generazione di mondi per una rigenerazione di se stessi, il superamento di ansie e malessere, affidati al linguaggio di segni di cui l’opera è composta. Un processo a cui l’osservatore prende parte.
Emanuela De Notariis
corpi fantageneticamente modificati
Quattordici artisti hanno invaso lo spazio espositivo con creature multiformi, che ammiccano allo spettatore invitandolo a penetrare il proprio mondo, di cui l’opera costituisce la soglia, il passaggio. Pittura, disegno, installazione, video e pittura digitale sono i mezzi attraverso cui gli artisti lasciano tracce tangibili del proprio sguardo sul mondo, mutato in un linguaggio di segni ibridi, al confine tra la pittura e il cartone animato, la favola e l’incubo, sospesi tra profondità e leggerezza, come un gesto colto in una mossa reversibilmente di violenza e carezza.
Lo spettatore si troverà di fronte a buffi personaggi dipinti su tela con colori sgargianti, che suscitano allegria, lasciando intravedere però una zona d’ombra, l’insensatezza di azioni consuete, sofferenza rigurgitata in arcobaleni. Si troverà davanti a disegni di animaletti dolci e terribili, figure in dissolvenza, paesaggi in cui la traccia umana è solo immaginabile, un’eco che risuona nelle viscere; si sentirà osservato da personaggi inquietanti e affascinanti, che con disinvoltura mettono a nudo desideri delusi, paure, malesseri, appartenenti ad ognuno di noi. Farà scorrere lo sguardo su corpi dipinti, i cui confini tra umano e animale, interno ed esterno, sono confusi; ascolterà seducenti sussurri a tinte forti, passerà attraverso mondi dell’altrove, rigeneranti.
Gli artisti proposti hanno modalità espressive diverse, scaturite però da un simile sentire. Creano corpi mutati dalla propria sensibilità, ingegneria genetica della fantasia, che dà vita ad un’arte che rifiuta di ritrarre le sembianze della realtà, di esserne uno specchio. Perchè gli specchi mentono, mostrano una simbolizzazione del reale, con pretese di assoluto, congelando apparenze che celano il mondo oltre di esse. Non esiste assoluto e quest’arte è impregnata di tutto il fluire dell’esistenza e ne svela, ad ogni sguardo, un particolare. Sovverte i significati nel linguaggio della consuetudine, portandoci nell’interstizio tra la pura sensibilità e il pensiero cosciente, in un processo innescato da una presa di coscienza de “i terrori e le atrocità dell’esistenza” (citando Nietzsche), che permette all’artista, con la creazione di ogni opera, una rigenerazione di sè. Una generazione di mondi per una rigenerazione di se stessi, il superamento di ansie e malessere, affidati al linguaggio di segni di cui l’opera è composta. Un processo a cui l’osservatore prende parte.
Emanuela De Notariis
05
gennaio 2006
Re/Generation: corpi fantageneticamente modificati
Dal 05 al 22 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA CIVICA D’ARTE CONTEMPORANEA
Termoli, Piazza Sant'Antonio, 2, (CAMPOBASSO)
Termoli, Piazza Sant'Antonio, 2, (CAMPOBASSO)
Vernissage
5 Gennaio 2006, ore 17,30
Autore
Curatore