Venice in Peril, organizzazione inglese senza scopo di lucro che da oltre 40 anni si dedica alla salvaguardia di Venezia, ha lanciato un'iniziativa artistica in collaborazione con Ivorypress per reperire fondi per la città lagunare. Nei mesi scorsi quattordici fotografi hanno visitato Venezia e creato, in assoluta libertà, un portfolio di immagini; ognuno ha poi donato una copia di ogni scatto a Venice in Peril.

Una volta selezionate le fotografie, il team di Ivorypress, diretto da Elena Ochoa Foster, ha curato la mostra “Real Venice”: un’iniziativa speciale del Padiglione Italia nell'ambito della 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La mostra, ospitata nell’Abbazia di San Giorgio Maggiore, Isola di San Giorgio, Venezia, dal 31 maggio al 30 settembre 2011, presenta i contributi dei seguenti artisti:

LYNNE COHEN*PHILIP-LORCA DICORCIA*ANTONIO GIRBÉS*NAN GOLDIN*PIERRE GONNORD* DIONISIO GONZÁLEZ*CANDIDA HÖFER*TIINA ITKONEN*MIMMO JODICE*TIM PARCHIKOV*MATTHIAS SCHALLER*JULES SPINATSCH*ROBERT WALKER*HIROSHI WATANABE

Dopo la chiusura della mostra, le fotografie saranno esposte a Londra e vendute all’asta da Phillips de Pury il 3 novembre 2011. Il ricavato sarà interamente devoluto a favore dei progetti di Venice in Peril. “Real Venice”, grazie al Barbican Centre di Londra, sarà successivamente visibile anche in altre città del mondo.

Il catalogo, con le illustrazioni di tutte le opere esposte, è pubblicato da Ivorypress e distribuito in Italia da Umberto Allemandi. William Ewing, Maria Pellizari e Claudio Piersanti hanno contribuito ciascuno con un saggio, mentre ogni artista ha raccontato in che modo ha affrontato la sfida di fotografare una città di cui vi sono già due milioni d’immagini su flickr.com.

Venice in Peril lavora da oltre quarant’anni per proteggere Venezia dal degrado, per diffondere informazioni attendibili a proposito delle minacce che incombono sulla città – l’acqua ma anche il turismo o l’eccessivo sfruttamento – e per effettuare un'attività di sensibilizzazione a favore della sua salvaguardia. E' fuor di dubbio che Venezia sia in pericolo. Basti considerare a che punto è arrivata l’acqua: in molte zone il suo livello raggiunge, o supera, la linea dove le basi degli edifici, in pietra impermeabile, si congiungono con i mattoni porosi. Nei secoli precedenti ciò non era mai accaduto. Pertanto chi sostiene che Venezia continuerà a sopravvivere perché è già sopravvissuta a lungo, sbaglia clamorosamente.

La mostra si prefigge di promuovere un'arte di qualità su Venezia, ma Venice in Peril la riterrà davvero riuscita solo se i visitatori recepiranno il messaggio che in assenza di una ricerca scientifica affidabile, di decisioni oculate e di un'accurata pianificazione a lungo termine delle risorse economiche (ed è lampante che gli ultimi due elementi sono assenti), Venezia non ha futuro.

“Real Venice” è un’iniziativa necessaria che sfrutta la creatività, l’energia, l’internazionalità – e il potere finanziario – dell’arte contemporanea al fine di salvare Venezia, una città antica e bellissima la cui essenza è sempre stata l'arte.