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Realtà diverse
Un confronto fra autori di linguaggi diversi e pubblico per riflettere insieme su alcuni aspetti significativi delle varie tendenze artistiche
Comunicato stampa
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Roma, 13 febbraio 2009 – Un confronto fra autori di linguaggi diversi e pubblico per riflettere insieme su alcuni aspetti significativi delle varie tendenze artistiche. Questo il leit-motiv della mostra collettiva “Realtà diverse”, organizzata dalla Galleria “Il Mondo dell’Arte”, in programma a Palazzo Margutta (Via Margutta, 55) dal 13 al 20 febbraio prossimi (ingresso gratuito). L’evento, che è uno degli incontri fissi nel calendario della nota Galleria, mira a sviluppare una coscienza critica che permetta allo spettatore di riconoscere le “differenze” più che le “somiglianze” presenti nella visione della realtà propria di ciascun artista. L’appuntamento per il vernissage è fissato per sabato 13 febbraio 2010 dalle 18.30 alle 22.00.
A selezionare i sei pittori che prenderanno parte alla kermesse, tutti caratterizzati da stili vari e da estrazioni socio-culturali e tecniche diverse, il Maestro Elvino Echeoni, direttore artistico della celebre Galleria, che - da anni - propone nella sede espositiva di Via Margutta artisti professionisti, Maestri che hanno portato l’arte italiana nel mondo.
A prendere parte a questo piacevole scambio artistico: Claudio Bellino, Nera D’Auto, Valeria De Bustis (F**arola), Gaia Intaglietta (Gaia Macchina), Elzbieta Krasinska (Elkra), Girolamo Lania.
Claudio Bellino muove i suoi primi passi artistici da giovanissimo. Particolarmente attratto dall'astrattismo, riprende a dipingere dopo gli studi artistici. I disegni a carboncino - che rappresentano soggetti destrutturati con una propria essenzialità corporea e l’utilizzo di tecniche miste con colori acrilici, pastelli a olio, tempere e vernici, lavorati con utensili di sua creazione - caratterizzano questo periodo. Nel 2009 nasce il progetto “The Happiness Diaries“, una serie di lavori che sono il risultato delle sensazioni quotidiane in cui la ricerca estetica sfocia nell’utilizzo della tecnica mista e che mettono in atto una romantica rivoluzione: “L’uomo raccolto dai fiori”. “L'espressionista astratto” - secondo l’artista – “è un poeta che cerca di rappresentare gli oggetti o le sensazioni esulando dalle forme e traducendo idee”.
Nera D’Auto, fin da piccola, è interessata a combinare il caleidoscopio di colori che scopre nella bottega da sarto del padre tra ritagli di stoffe e mescolanze di quelle sfumature che, più tardi, avrebbero fatto parte della sua espressione artistica. Il suo mondo misterioso emerge dal magma primordiale e vi torna dopo aver espresso - attraverso una figura, un segno graffiato e, ultimamente, la materia virtuale presente nello spazio-suono - il divenire di un attimo. Nei suoi quadri atomi di materia, colori-caratteri ma anche grumi scavati e graffiati in funzione di nuance, che servono a far emergere un tratto o solamente il bianco della tela che rivendica di esserci. Oggi l’artista si cimenta in opere in cui il vuoto dato dalle bolle si armonizza con uno spessore materico, che si infittisce a seconda degli elementi colori e dà vita al combinarsi di un insieme che è momento in divenire.
Valeria De Bustis in arte F**arola comunica direttamente l’intimità di una sensazione, una gioia emotiva, uno stato d’animo individuale attraverso un’intensa picchiettatura di tonalità e l’utilizzo di colori densi, la sapiente ubicazione di tinte primarie con quelle complementari, ma anche la mescolanza d’asimmetriche curve con fiammelle guizzanti, che riescono a distruggere la materialità di qualsiasi struttura fisica. Le tele di quest’artista, capace di cogliere l’impressionismo di un attimo così soggettivo da essere diverso e autonomo rispetto a quello immediatamente precedente, sanno esplorare la sacralità della coscienza umana, avvalendosi di forma e colore con l’affascinante ambizione di appostarsi al confine del sogno. Tutt’altro che rari nei suoi lavori i riferimenti ad artisti del passato: da William Morris, anticipatore dell’art nouveau, a Jean Mirò; da Gustav Klimt a Michel Eugène Chevreul. “Penso che l’astrattismo per qualche suggestiva reminescenza e l’impressionismo per alcuni risvolti introspettivi avrebbero invitato Valeria De Bustis ad esporre i suoi quadri in una loro collettiva di spessore”. (Santino Spartà)
Gaia Intaglietta, in arte Gaia Macchina, allieva di Renata Boero, Claudia Campanella, Omar Galliani, mixa tecniche diverse e innovative, utilizzando il computer, la web-cam e i programmi multimediali come i pittori del passato usavano resine e pennelli. Al centro della sua produzione un meccanismo che anima una “Gaia Macchina”, caratterizzata da forme morbide e carnose combinate a una calotta celebrare impastata di cip. Oltre al soggetto una selva d’ombre, lunghe e definite, simili a quelle del cinema espressionista, che continuano il dialogo fra presente e futuro, utilizzando le rassicuranti e solide fondamenta di un passato forte di storia e cultura. "Gaia Macchina giovane e promettente interprete di un arte sperimentale che mescola web design, fotografia e arte pittorica. La sua ricerca contemporanea è fortemente incentrata su un corpo che cerca un’identità e per questo esposto, offerto e svelato". (Flora Tumminello)
Elzbieta Krasinska, in arte Elkra, ha seguito un percorso artistico definito dall’espressività prorompente e dalla passione per il vivo colore. Dai gioielli all’arredamento fino alla pura pittura, ogni sua opera è armoniosa composizione di elaborati contrasti. Leggerezza, spessore, luce e ombra convivono su ogni tela in una danza cromatica il cui fine è rappresentare la tragica, e a volte imprevedibile, perfezione della natura. Una natura che con petali e cieli interrotti è moderna espressione dell’animo umano.
Girolamo Lania, dopo aver frequentato corsi alla Scuola del nudo presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma, ha praticato l’incisione con successo tanto da essere inserito nel catalogo che li riunisce. Memore della tradizione dell’ ‘800 italiano e degli insegnamenti compositivi e coloristici della scuola parigina, realizza lavori che suscitano il “sentimento del vero” radicato nelle poetiche dei Macchiaioli e reinterpretate dalla luce dell’epoca contemporanea. Nel piccolo formato della “tavoletta” riesce ad assimilare la modernità e le conquiste pittoriche scaturite dalle sperimentazioni del ‘900. Muore a Roma nel 2006. “Una vera umanità in attesa, il mondo poetico di questo sensibilissimo artista è veramente lo specchio dei dipendenti. La tavolozza di Lania indica il suo eterno desiderio di dare all’umanità, delle sue fatiche quotidiane, una immagine più felice”. (Toni Bonavita).
A selezionare i sei pittori che prenderanno parte alla kermesse, tutti caratterizzati da stili vari e da estrazioni socio-culturali e tecniche diverse, il Maestro Elvino Echeoni, direttore artistico della celebre Galleria, che - da anni - propone nella sede espositiva di Via Margutta artisti professionisti, Maestri che hanno portato l’arte italiana nel mondo.
A prendere parte a questo piacevole scambio artistico: Claudio Bellino, Nera D’Auto, Valeria De Bustis (F**arola), Gaia Intaglietta (Gaia Macchina), Elzbieta Krasinska (Elkra), Girolamo Lania.
Claudio Bellino muove i suoi primi passi artistici da giovanissimo. Particolarmente attratto dall'astrattismo, riprende a dipingere dopo gli studi artistici. I disegni a carboncino - che rappresentano soggetti destrutturati con una propria essenzialità corporea e l’utilizzo di tecniche miste con colori acrilici, pastelli a olio, tempere e vernici, lavorati con utensili di sua creazione - caratterizzano questo periodo. Nel 2009 nasce il progetto “The Happiness Diaries“, una serie di lavori che sono il risultato delle sensazioni quotidiane in cui la ricerca estetica sfocia nell’utilizzo della tecnica mista e che mettono in atto una romantica rivoluzione: “L’uomo raccolto dai fiori”. “L'espressionista astratto” - secondo l’artista – “è un poeta che cerca di rappresentare gli oggetti o le sensazioni esulando dalle forme e traducendo idee”.
Nera D’Auto, fin da piccola, è interessata a combinare il caleidoscopio di colori che scopre nella bottega da sarto del padre tra ritagli di stoffe e mescolanze di quelle sfumature che, più tardi, avrebbero fatto parte della sua espressione artistica. Il suo mondo misterioso emerge dal magma primordiale e vi torna dopo aver espresso - attraverso una figura, un segno graffiato e, ultimamente, la materia virtuale presente nello spazio-suono - il divenire di un attimo. Nei suoi quadri atomi di materia, colori-caratteri ma anche grumi scavati e graffiati in funzione di nuance, che servono a far emergere un tratto o solamente il bianco della tela che rivendica di esserci. Oggi l’artista si cimenta in opere in cui il vuoto dato dalle bolle si armonizza con uno spessore materico, che si infittisce a seconda degli elementi colori e dà vita al combinarsi di un insieme che è momento in divenire.
Valeria De Bustis in arte F**arola comunica direttamente l’intimità di una sensazione, una gioia emotiva, uno stato d’animo individuale attraverso un’intensa picchiettatura di tonalità e l’utilizzo di colori densi, la sapiente ubicazione di tinte primarie con quelle complementari, ma anche la mescolanza d’asimmetriche curve con fiammelle guizzanti, che riescono a distruggere la materialità di qualsiasi struttura fisica. Le tele di quest’artista, capace di cogliere l’impressionismo di un attimo così soggettivo da essere diverso e autonomo rispetto a quello immediatamente precedente, sanno esplorare la sacralità della coscienza umana, avvalendosi di forma e colore con l’affascinante ambizione di appostarsi al confine del sogno. Tutt’altro che rari nei suoi lavori i riferimenti ad artisti del passato: da William Morris, anticipatore dell’art nouveau, a Jean Mirò; da Gustav Klimt a Michel Eugène Chevreul. “Penso che l’astrattismo per qualche suggestiva reminescenza e l’impressionismo per alcuni risvolti introspettivi avrebbero invitato Valeria De Bustis ad esporre i suoi quadri in una loro collettiva di spessore”. (Santino Spartà)
Gaia Intaglietta, in arte Gaia Macchina, allieva di Renata Boero, Claudia Campanella, Omar Galliani, mixa tecniche diverse e innovative, utilizzando il computer, la web-cam e i programmi multimediali come i pittori del passato usavano resine e pennelli. Al centro della sua produzione un meccanismo che anima una “Gaia Macchina”, caratterizzata da forme morbide e carnose combinate a una calotta celebrare impastata di cip. Oltre al soggetto una selva d’ombre, lunghe e definite, simili a quelle del cinema espressionista, che continuano il dialogo fra presente e futuro, utilizzando le rassicuranti e solide fondamenta di un passato forte di storia e cultura. "Gaia Macchina giovane e promettente interprete di un arte sperimentale che mescola web design, fotografia e arte pittorica. La sua ricerca contemporanea è fortemente incentrata su un corpo che cerca un’identità e per questo esposto, offerto e svelato". (Flora Tumminello)
Elzbieta Krasinska, in arte Elkra, ha seguito un percorso artistico definito dall’espressività prorompente e dalla passione per il vivo colore. Dai gioielli all’arredamento fino alla pura pittura, ogni sua opera è armoniosa composizione di elaborati contrasti. Leggerezza, spessore, luce e ombra convivono su ogni tela in una danza cromatica il cui fine è rappresentare la tragica, e a volte imprevedibile, perfezione della natura. Una natura che con petali e cieli interrotti è moderna espressione dell’animo umano.
Girolamo Lania, dopo aver frequentato corsi alla Scuola del nudo presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma, ha praticato l’incisione con successo tanto da essere inserito nel catalogo che li riunisce. Memore della tradizione dell’ ‘800 italiano e degli insegnamenti compositivi e coloristici della scuola parigina, realizza lavori che suscitano il “sentimento del vero” radicato nelle poetiche dei Macchiaioli e reinterpretate dalla luce dell’epoca contemporanea. Nel piccolo formato della “tavoletta” riesce ad assimilare la modernità e le conquiste pittoriche scaturite dalle sperimentazioni del ‘900. Muore a Roma nel 2006. “Una vera umanità in attesa, il mondo poetico di questo sensibilissimo artista è veramente lo specchio dei dipendenti. La tavolozza di Lania indica il suo eterno desiderio di dare all’umanità, delle sue fatiche quotidiane, una immagine più felice”. (Toni Bonavita).
13
febbraio 2010
Realtà diverse
Dal 13 al 20 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
IL MONDO DELL’ARTE – PALAZZO MARGUTTA
Roma, Via Margutta, 55, (Roma)
Roma, Via Margutta, 55, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 20 (chiuso domenica tutto il giorno e lunedì mattina)
Vernissage
13 Febbraio 2010, dalle 18.30 alle 22
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