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Rebecca Ackroyd – Underfoot
L’attenzione di Rebecca Ackroyd si concentra su una definizione ibrida di casa, capace di riflettere diversi paradossi della società contemporanea e allo stesso tempo riflettere sulla nostalgia delle epoche passate
Comunicato stampa
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Per il ciclo 2019 delle Project Room, curate da Cloé Perrone, la Fondazione presenta tre giovani artiste internazionali: Sophia Al-Maria, Caroline Mesquita e Rebecca Ackroyd.
Nessuna di queste artiste può essere definita una scultrice; ognuna adopera il medium artistico all’interno di una pratica multidisciplinare, espandendo la definizione stessa di scultura. Non trattandola come risultato ma come processo, la scultura diventa uno strumento per costruire ambienti spaziali di varia natura. Le Project Room 2019 affrontano problematiche della vita contemporanea e fenomeni socio-culturali quali la misoginia, l’apocalisse e l’identità nazionale.
Rebecca Ackroyd (1987, UK) è un’artista poliedrica che utilizza pratiche che comprendono scultura, disegno, e scrittura. Il suo lavoro è caratterizzato dalla ricostruzione di spazi degradati, pervasi da atmosfere reali, tesi ad accrescere la consapevolezza della brutalità dell'ambiente urbano e la coscienza del tema dell’abbandono.
Per la sua prima mostra personale a Milano, l’artista inglese presenta una grande installazione site-specific che occupa l’intero spazio della Fondazione. Le opere sono collocate all’interno di una serra, struttura normalmente utilizzata per la coltivazione, creando un luogo avvolgente, sospeso tra sogno e realtà. L'attenzione di Rebecca Ackroyd si concentra su una definizione ibrida di casa, capace di riflettere diversi paradossi della società contemporanea e allo stesso tempo riflettere sulla nostalgia delle epoche passate.
Le sculture presentate fungono da frammenti di una conversazione, ricordi o storie, quasi come frasi interrotte prima dell'emergere di un quadro completo. La loro trasparenza allude a un’eco spettrale della realtà che oscilla tra le idee di vita domestica, il movimento flower power degli anni ‘70 e il lettino per la psicoanalisi - un luogo per l’approfondimento e la scoperta di sé.
In un momento in cui le tensioni globali assumono proporzioni schiaccianti, Ackroyd avvia un’intima riflessione sulle nozioni di santuario, abitazione e appartenenza.
Nessuna di queste artiste può essere definita una scultrice; ognuna adopera il medium artistico all’interno di una pratica multidisciplinare, espandendo la definizione stessa di scultura. Non trattandola come risultato ma come processo, la scultura diventa uno strumento per costruire ambienti spaziali di varia natura. Le Project Room 2019 affrontano problematiche della vita contemporanea e fenomeni socio-culturali quali la misoginia, l’apocalisse e l’identità nazionale.
Rebecca Ackroyd (1987, UK) è un’artista poliedrica che utilizza pratiche che comprendono scultura, disegno, e scrittura. Il suo lavoro è caratterizzato dalla ricostruzione di spazi degradati, pervasi da atmosfere reali, tesi ad accrescere la consapevolezza della brutalità dell'ambiente urbano e la coscienza del tema dell’abbandono.
Per la sua prima mostra personale a Milano, l’artista inglese presenta una grande installazione site-specific che occupa l’intero spazio della Fondazione. Le opere sono collocate all’interno di una serra, struttura normalmente utilizzata per la coltivazione, creando un luogo avvolgente, sospeso tra sogno e realtà. L'attenzione di Rebecca Ackroyd si concentra su una definizione ibrida di casa, capace di riflettere diversi paradossi della società contemporanea e allo stesso tempo riflettere sulla nostalgia delle epoche passate.
Le sculture presentate fungono da frammenti di una conversazione, ricordi o storie, quasi come frasi interrotte prima dell'emergere di un quadro completo. La loro trasparenza allude a un’eco spettrale della realtà che oscilla tra le idee di vita domestica, il movimento flower power degli anni ‘70 e il lettino per la psicoanalisi - un luogo per l’approfondimento e la scoperta di sé.
In un momento in cui le tensioni globali assumono proporzioni schiaccianti, Ackroyd avvia un’intima riflessione sulle nozioni di santuario, abitazione e appartenenza.
03
dicembre 2019
Rebecca Ackroyd – Underfoot
Dal 03 dicembre 2019 al 31 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE ARNALDO POMODORO
Milano, Via Vigevano, 9, (Milano)
Milano, Via Vigevano, 9, (Milano)
Vernissage
3 Dicembre 2019, ore 18.30
Autore
Curatore