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Rebecca Forster – Febbre di carte
Mappe fantastiche, manoscritti e libri nei lavori di Rebecca Forster
Comunicato stampa
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Opere d’arte contemporanea in uno spazio antico: questi gli scenari resi possibili dalle strategie di promozione e di comunicazione che Biblioteche e Archivi di Stato hanno adottato negli ultimi anni per implementare la loro missione istituzionale.
Stracolmi di manoscritti, lettere, libri, i lavori di Rebecca Forster, frutto di una ricerca artistica originale compiuta, sono come l’Archivio stesso, la sede dove viene ospitata questa mostra personale dell’artista inglese.
Viaggiatrice, disegnatrice, scultrice, lettrice vorace, l’artista approda a Mantova con il suo lavoro per la prima volta.
Usando un’antica mappa della città, Rebecca Forster ha costruito dei “Vulcani di libri”, grandi lavori tridimensionali in carta che testimoniano la vastità del sapere e insieme concorrono a percepire e a comprendere la “disperata vitalità” del presente.
Ma, soprattutto, l’artista si è lasciata ispirare dalla complessa realtà degli archivi, vere e proprie miniere di documenti, dove la carta assume le forme più disparate attraverso la scrittura, che, guidata dalla mano dell’uomo, attraverso i secoli ha solcato con l’inchiostro centinaia e centinaia di migliaia di fogli in mille modi differenti con il calamo, la penna d’oca, il pennino, fino alla macchina da scrivere.
Immaginando i momenti di caos durante gli anni della risistemazione dell’Archivio di Stato, avvenuta in anni recenti, le opere sono piene di oggetti sparsi intorno a una figura – “l’archivista” - con le braccia cariche di libri.
Affascinata dalla forma della città di Mantova, con l’acqua che la circonda, l’artista ha realizzato una serie di disegni intitolati “La donna della palude”. Anche qui, mappe fantastiche danno struttura alle immagini e la donna che legge, o che si è addormentata leggendo, sembra venire alla superficie della palude di un verde-blu. Il tutto sorvegliato, a volte, da un coccodrillo...
La “sbrisolona”, famosa torta mantovana, è la protagonista di una serie di disegni nei quali viene legata alla figura di una donna (presa da una vetrata di chiesa), alla firma di Matilde di Canossa e alla planimetria dell’Archivio stesso, con la Sagrestia dove la mostra è allestita.
Nelle teche della Sagrestia l’artista espone una serie di disegni realizzati pensando al momento dell’inserimento dei suoi lavori nelle teche stesse: disegni eseguiti immaginando il loro allestimento. In ognuno di loro è presente una ragazza pensierosa (presa da un disegno di Dürer, artista molto amato da Rebecca Forster).
Da diversi anni, la ricerca di Rebecca Forster, nata nel 1960 a St.Albans, Inghilterra, prende forma in sculture – in carta, in zinco o in ottone – e in disegni. Più recentemente ha lavorato anche su grandi piatti di ceramica bianca. I suoi lavori sono stati esposti dal 1985 in numerose mostre personali e collettive in diversi paesi.
La sua ricerca si basa sulle mappe delle città nelle quali ha vissuto, camminato, disegnato, esplorato… Lega alle mappe tanti riferimenti del passato e della vita di oggi, raccolti nei musei, sulle strade, o provenienti dalla letteratura, per indagare che cosa dà carattere e personalità a un luogo o a un altro. Tra le città che sono entrate a far parte dell’ “atlante personale” dell’artista spiccano Bergamo, Verona, Zurigo, Albissola, New York, Milano, Piacenza, Atene… e adesso, Mantova.
Stracolmi di manoscritti, lettere, libri, i lavori di Rebecca Forster, frutto di una ricerca artistica originale compiuta, sono come l’Archivio stesso, la sede dove viene ospitata questa mostra personale dell’artista inglese.
Viaggiatrice, disegnatrice, scultrice, lettrice vorace, l’artista approda a Mantova con il suo lavoro per la prima volta.
Usando un’antica mappa della città, Rebecca Forster ha costruito dei “Vulcani di libri”, grandi lavori tridimensionali in carta che testimoniano la vastità del sapere e insieme concorrono a percepire e a comprendere la “disperata vitalità” del presente.
Ma, soprattutto, l’artista si è lasciata ispirare dalla complessa realtà degli archivi, vere e proprie miniere di documenti, dove la carta assume le forme più disparate attraverso la scrittura, che, guidata dalla mano dell’uomo, attraverso i secoli ha solcato con l’inchiostro centinaia e centinaia di migliaia di fogli in mille modi differenti con il calamo, la penna d’oca, il pennino, fino alla macchina da scrivere.
Immaginando i momenti di caos durante gli anni della risistemazione dell’Archivio di Stato, avvenuta in anni recenti, le opere sono piene di oggetti sparsi intorno a una figura – “l’archivista” - con le braccia cariche di libri.
Affascinata dalla forma della città di Mantova, con l’acqua che la circonda, l’artista ha realizzato una serie di disegni intitolati “La donna della palude”. Anche qui, mappe fantastiche danno struttura alle immagini e la donna che legge, o che si è addormentata leggendo, sembra venire alla superficie della palude di un verde-blu. Il tutto sorvegliato, a volte, da un coccodrillo...
La “sbrisolona”, famosa torta mantovana, è la protagonista di una serie di disegni nei quali viene legata alla figura di una donna (presa da una vetrata di chiesa), alla firma di Matilde di Canossa e alla planimetria dell’Archivio stesso, con la Sagrestia dove la mostra è allestita.
Nelle teche della Sagrestia l’artista espone una serie di disegni realizzati pensando al momento dell’inserimento dei suoi lavori nelle teche stesse: disegni eseguiti immaginando il loro allestimento. In ognuno di loro è presente una ragazza pensierosa (presa da un disegno di Dürer, artista molto amato da Rebecca Forster).
Da diversi anni, la ricerca di Rebecca Forster, nata nel 1960 a St.Albans, Inghilterra, prende forma in sculture – in carta, in zinco o in ottone – e in disegni. Più recentemente ha lavorato anche su grandi piatti di ceramica bianca. I suoi lavori sono stati esposti dal 1985 in numerose mostre personali e collettive in diversi paesi.
La sua ricerca si basa sulle mappe delle città nelle quali ha vissuto, camminato, disegnato, esplorato… Lega alle mappe tanti riferimenti del passato e della vita di oggi, raccolti nei musei, sulle strade, o provenienti dalla letteratura, per indagare che cosa dà carattere e personalità a un luogo o a un altro. Tra le città che sono entrate a far parte dell’ “atlante personale” dell’artista spiccano Bergamo, Verona, Zurigo, Albissola, New York, Milano, Piacenza, Atene… e adesso, Mantova.
06
marzo 2010
Rebecca Forster – Febbre di carte
Dal 06 marzo al 30 aprile 2010
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
ARCHIVIO DI STATO – SACRESTIA DELLA SS TRINITA’
Mantova, Via Dottrina Cristiana, 4, (Mantova)
Mantova, Via Dottrina Cristiana, 4, (Mantova)
Orario di apertura
La mostra potrà essere visitata durante l’orario di apertura dell’Archivio di Stato con ingresso da Via R. Ardirò lunedì-giovedì 9.00-17.00, venerdì e sabato 9.00-13.00
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