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Rebecca Olsen – Invisible Cities
Invisible Cities is a metaphor for the human experience and the transience of our existence within time and space. The exhibit explores process, engagement, and personal history and offers an insight into how we map, create, elaborate, destroy, and eventually re-elaborate those processes.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La SRISA Gallery presenta il progetto di Rebecca Olsen, composto di un installazione e di una serie di azioni collaborative: Invisible Cities, dal 3 marzo all’8 aprile. Nata a Firenze da una famiglia statunitense, Olsen è cresciuta tra il Texas e la Toscana, due mondi che hanno influenzato il suo lavoro e il suo interesse verso un’arte pensata per comprendere in profondità queste due culture.
I lavori presentati in questa mostra hanno origine nella sua mostra “River of Consciousness”, tenutasi alla Hunt Gallery di St. Louis nel febbraio 2021. L’artista ha usato questa mostra come punto di partenza per Invisible cities; il lavoro presentato negli spazi della SRISA comprende numerosi dipinti, sculture e video ispirati dalla mostra precedente.
All’ingresso il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a un disegno collaborativo pensato per introdurlo nel processo dell’artista. La sua relazione con la linea e la forma è sia fortemente personale, sia un modo per la trasmissione di pensieri, la trascrizione di memorie e la focalizzazione dell’attenzione. Olsen considera tutto il suo lavoro come un’estensione del disegno: da qui il suo desiderio di coinvolgere il pubblico nella prossimità di questo medium.
Le opere esposte creano un’esperienza immersiva. È possibile toccare le sculture nere in legno o guardare, ascoltare e entrare in dialogo con il lavoro. Tavolette e altri materiali da disegno sono a disposizione del pubblico che è invitato a utilizzarli. L’artista desidera che questa mostra metta in evidenza la doppia vocazione della Srisa Gallery, come spazio di promozione per le arti e come strumento per ispirare gli studenti della scuola.
In Invisible Cities, Olsen esplora i processi dell’arte e dell’esperienza personale. Così, le opere offrono uno spaccato di come mappiamo, creiamo, elaboriamo, distruggiamo e infine rielaboriamo quei processi. La città diventa metafora dell'esperienza umana e della caducità del tempo e dello spazio, con la conseguente incapacità di fermare il tempo.
Lavorando a questa mostra Olsen ha visto emergere un nuovo lavoro nella forma di una griglia di pannelli, 25x25, dipinti su legno. L’artista ha iniziato a espandere questo lavoro oltre i confini della cornice attraverso la creazione di mappe mentali. Ispirandosi ai dettagli del suo stesso lavoro Olsen ha avviato l’esplorazione di forme personali utilizzando proprie opere, vecchie e nuove, e opere della propria madre, anche lei artista.
Nella sua visione le mappe l’hanno proiettata verso se stessa, facendole scoprire temi che attraversano tutta la sua ricerca. Attraverso l’arte Olsen ha scoperto un suo mondo di forme, immagini e influenze che l’hanno aiutata a traslare il passato in nuove opere. Questo processo, inoltre, l’ha incoraggiata a cercare la partecipazione del pubblico come complemento per la mostra.
I lavori presentati in questa mostra hanno origine nella sua mostra “River of Consciousness”, tenutasi alla Hunt Gallery di St. Louis nel febbraio 2021. L’artista ha usato questa mostra come punto di partenza per Invisible cities; il lavoro presentato negli spazi della SRISA comprende numerosi dipinti, sculture e video ispirati dalla mostra precedente.
All’ingresso il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a un disegno collaborativo pensato per introdurlo nel processo dell’artista. La sua relazione con la linea e la forma è sia fortemente personale, sia un modo per la trasmissione di pensieri, la trascrizione di memorie e la focalizzazione dell’attenzione. Olsen considera tutto il suo lavoro come un’estensione del disegno: da qui il suo desiderio di coinvolgere il pubblico nella prossimità di questo medium.
Le opere esposte creano un’esperienza immersiva. È possibile toccare le sculture nere in legno o guardare, ascoltare e entrare in dialogo con il lavoro. Tavolette e altri materiali da disegno sono a disposizione del pubblico che è invitato a utilizzarli. L’artista desidera che questa mostra metta in evidenza la doppia vocazione della Srisa Gallery, come spazio di promozione per le arti e come strumento per ispirare gli studenti della scuola.
In Invisible Cities, Olsen esplora i processi dell’arte e dell’esperienza personale. Così, le opere offrono uno spaccato di come mappiamo, creiamo, elaboriamo, distruggiamo e infine rielaboriamo quei processi. La città diventa metafora dell'esperienza umana e della caducità del tempo e dello spazio, con la conseguente incapacità di fermare il tempo.
Lavorando a questa mostra Olsen ha visto emergere un nuovo lavoro nella forma di una griglia di pannelli, 25x25, dipinti su legno. L’artista ha iniziato a espandere questo lavoro oltre i confini della cornice attraverso la creazione di mappe mentali. Ispirandosi ai dettagli del suo stesso lavoro Olsen ha avviato l’esplorazione di forme personali utilizzando proprie opere, vecchie e nuove, e opere della propria madre, anche lei artista.
Nella sua visione le mappe l’hanno proiettata verso se stessa, facendole scoprire temi che attraversano tutta la sua ricerca. Attraverso l’arte Olsen ha scoperto un suo mondo di forme, immagini e influenze che l’hanno aiutata a traslare il passato in nuove opere. Questo processo, inoltre, l’ha incoraggiata a cercare la partecipazione del pubblico come complemento per la mostra.
03
marzo 2022
Rebecca Olsen – Invisible Cities
Dal 03 marzo all'otto aprile 2022
arte contemporanea
Location
SRISA GALLERY OF CONTEMPORARY ART
Firenze, Via San Gallo, 53/r, (Firenze)
Firenze, Via San Gallo, 53/r, (Firenze)
Orario di apertura
Lunedi – Venerdi 10:00 – 19:00 inglesso libero
Vernissage
3 Marzo 2022, 18.00-21.00
Sito web
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