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Redefining Space
Cortesi Gallery apre agli NFT con Redefining Space. Un viaggio dall’arte fisica a quella digitale dove il classico incontra l’ipercontemporaneo
Fino al 13 maggio in esposizione le opere di Leo Caillard, Matteo Mauro ed Emanuele Dascanio. Una mostra che inaugura una nuova sezione della galleria dedicata all’arte digitale e all’universo crypto.
Comunicato stampa
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Cortesi Gallery apre agli NFT. Dal 7 aprile al 13 maggio sarà visitabile negli spazi di Lugano di via Nassa Redefining Space, mostra in collaborazione con The Cryptonomist che riunisce le opere di tre importanti e innovativi artisti contemporanei: Leo Caillard, Matteo Mauro ed Emanuele Dascanio.
Un percorso tra sette opere fisiche e sei NFT il cui obiettivo è quello di volgere lo sguardo all’arte del presente per instaurare un interessante dialogo tra classico e contemporaneo. I lavori presentati rinnovano il concetto tradizionale di spazio, ancorato alla dimensione fisica e materica del reale, per estenderlo oltre sé stesso nella sfera virtuale del mondo odierno. È la mitologia di una nuova dimensione, dall’arte materica a quella digitale, dal classico all’ipercontemporaneo. Nascono le nozioni di universo, multiverso e metaverso, concetti antropocentrici che ambiscono a cancellare i limiti del movimento e dell’esistenza nello spazio fisico per permetterci di intravedere un nuovo strato di realtà.
Leo Caillard (Parigi, 1985) nella sua produzione gioca sul proficuo contrasto tra classicità e modernità, prendendo come punto di partenza il concetto di tempo. Nelle sue opere rivivono i miti dell’antica Grecia ma acquistano un nuovo significato: essi sono interpretati dall’artista come metafore del presente che permettono di ripensare il futuro
dell’arte. Grazie all’anacronistico accostamento di figure classiche a oggetti e atmosfere appartenenti al XXI secolo, l’artista libera l’arte dalla sua finitezza, riunendo passato e
presente in una temporalità circolare che rende possibile lo scambio tra mondo reale e dimensione virtuale.
Anche Matteo Mauro (Catania, 1992) intuisce le infinite possibilità di espansione dello spazio, ponendo la sua attenzione sul concetto di volume che risulta centrale sia nelle sue sculture sia nei suoi NFT. Nel primo caso l’artista evidenzia lo spazio in senso negativo utilizzando i vuoti che si distinguono per materiali diversi, in contrasto con i volumi cubici. Nelle opere digitali, invece, è preminente la dimensione ambientale, lo spazio è reinventato dall’artista seguendo un’ispirazione barocca che, come una furia, si appropria di ogni centimetro disponibile, espandendosi fino al digitale. Qui volumi antropomorfici si fondono con dettagli ispirati ai quattro elementi naturali, creando un nuovo universo, il Metaverso.
Emanuele Dascanio (Garbagnate Milanese, 1983) è forse l’artista più tradizionale perché utilizza la tecnica del disegno chiaroscuro come base per la creazione dei suoi NFT. Troviamo immagini popolate da figure suggestive provenienti dal mondo religioso, rappresentate in maniera iperrealistica con atmosfere classicheggianti, rese ancora più drammatiche grazie al contrasto del bianco e nero. Qui la storia dell’arte è trasformata in un mondo fantastico, la finitezza dell’uomo viene espressa e negata attraverso la trasformazione delle forme in caratteri infiniti, grazie al movimento e al suono. Tra le sue opere in mostra alla Cortesi Gallery da non perdere l’esclusiva Praise of Idleness che, dopo Lugano, raggiungerà la Biennale di Venezia nello stand dedicato agli NFT.
L’esposizione, curata dagli artisti e da Lorenzo Cortesi, formalizza l’inizio di una nuova avventura per la Cortesi Gallery. La mostra, infatti, non è che il primo passo di un’operazione pensata a lungo termine, che vedrà susseguirsi indagini nel mondo della crypto arte come in quella dell’arte generativa. Una vera e propria sezione della Cortesi Gallery che prenderà il nome di C-VERSO.
«C-VERSO – spiega il giovane Lorenzo Cortesi - è nata dal desiderio di fornire supporto ai collezionisti interessati agli NFT e , allo stesso tempo, di far parte di questa nuova community artistica in continuo fermento. L’obiettivo della nostra galleria con C-VERSO è proprio quello di fare da ponte tra questi due mondi». Secondo Lorenzo Cortesi, che da tempo si occupa di digitale, la crypto art non può essere considerata solo
un movimento artistico, ma piuttosto un movimento culturale. Nell’ultimo anno l’interesse di molte gallerie internazionali si è concentrato nelle nuove possibilità dell’arte digitale, ma in pochi, pochissimi, hanno concretizzato la loro attenzione. La scelta di Cortesi Gallery rappresenta dunque un’assoluta novità e, anche, una presa di posizione ben definita, specialmente se pensiamo alla nativa specializzazione della galleria, cioè
l’arte dal Secondo Dopo Guerra. La Galleria Cortesi, nata nel 2013, con sede a Lugano e Milano, da anni frequenta le maggiori fiere italiane e internazionali (il Brafa a Bruxelles, Montecarlo, Armory NY, MiArt, ArteFiera). Con C- VERSO si apre dunque a un nuovo mondo. «L’arte digitale – afferma Lorenzo Cortesi - sarà sempre più presente e verrà considerata arte contemporanea senza distinzioni, la nostra sfida è quella di concentrarci sul valore artistico di queste opere d’arte digitali; gli NFT sono l’innovazione tecnologica che ci aiuta a veicolare questo tipo di arte».
Un percorso tra sette opere fisiche e sei NFT il cui obiettivo è quello di volgere lo sguardo all’arte del presente per instaurare un interessante dialogo tra classico e contemporaneo. I lavori presentati rinnovano il concetto tradizionale di spazio, ancorato alla dimensione fisica e materica del reale, per estenderlo oltre sé stesso nella sfera virtuale del mondo odierno. È la mitologia di una nuova dimensione, dall’arte materica a quella digitale, dal classico all’ipercontemporaneo. Nascono le nozioni di universo, multiverso e metaverso, concetti antropocentrici che ambiscono a cancellare i limiti del movimento e dell’esistenza nello spazio fisico per permetterci di intravedere un nuovo strato di realtà.
Leo Caillard (Parigi, 1985) nella sua produzione gioca sul proficuo contrasto tra classicità e modernità, prendendo come punto di partenza il concetto di tempo. Nelle sue opere rivivono i miti dell’antica Grecia ma acquistano un nuovo significato: essi sono interpretati dall’artista come metafore del presente che permettono di ripensare il futuro
dell’arte. Grazie all’anacronistico accostamento di figure classiche a oggetti e atmosfere appartenenti al XXI secolo, l’artista libera l’arte dalla sua finitezza, riunendo passato e
presente in una temporalità circolare che rende possibile lo scambio tra mondo reale e dimensione virtuale.
Anche Matteo Mauro (Catania, 1992) intuisce le infinite possibilità di espansione dello spazio, ponendo la sua attenzione sul concetto di volume che risulta centrale sia nelle sue sculture sia nei suoi NFT. Nel primo caso l’artista evidenzia lo spazio in senso negativo utilizzando i vuoti che si distinguono per materiali diversi, in contrasto con i volumi cubici. Nelle opere digitali, invece, è preminente la dimensione ambientale, lo spazio è reinventato dall’artista seguendo un’ispirazione barocca che, come una furia, si appropria di ogni centimetro disponibile, espandendosi fino al digitale. Qui volumi antropomorfici si fondono con dettagli ispirati ai quattro elementi naturali, creando un nuovo universo, il Metaverso.
Emanuele Dascanio (Garbagnate Milanese, 1983) è forse l’artista più tradizionale perché utilizza la tecnica del disegno chiaroscuro come base per la creazione dei suoi NFT. Troviamo immagini popolate da figure suggestive provenienti dal mondo religioso, rappresentate in maniera iperrealistica con atmosfere classicheggianti, rese ancora più drammatiche grazie al contrasto del bianco e nero. Qui la storia dell’arte è trasformata in un mondo fantastico, la finitezza dell’uomo viene espressa e negata attraverso la trasformazione delle forme in caratteri infiniti, grazie al movimento e al suono. Tra le sue opere in mostra alla Cortesi Gallery da non perdere l’esclusiva Praise of Idleness che, dopo Lugano, raggiungerà la Biennale di Venezia nello stand dedicato agli NFT.
L’esposizione, curata dagli artisti e da Lorenzo Cortesi, formalizza l’inizio di una nuova avventura per la Cortesi Gallery. La mostra, infatti, non è che il primo passo di un’operazione pensata a lungo termine, che vedrà susseguirsi indagini nel mondo della crypto arte come in quella dell’arte generativa. Una vera e propria sezione della Cortesi Gallery che prenderà il nome di C-VERSO.
«C-VERSO – spiega il giovane Lorenzo Cortesi - è nata dal desiderio di fornire supporto ai collezionisti interessati agli NFT e , allo stesso tempo, di far parte di questa nuova community artistica in continuo fermento. L’obiettivo della nostra galleria con C-VERSO è proprio quello di fare da ponte tra questi due mondi». Secondo Lorenzo Cortesi, che da tempo si occupa di digitale, la crypto art non può essere considerata solo
un movimento artistico, ma piuttosto un movimento culturale. Nell’ultimo anno l’interesse di molte gallerie internazionali si è concentrato nelle nuove possibilità dell’arte digitale, ma in pochi, pochissimi, hanno concretizzato la loro attenzione. La scelta di Cortesi Gallery rappresenta dunque un’assoluta novità e, anche, una presa di posizione ben definita, specialmente se pensiamo alla nativa specializzazione della galleria, cioè
l’arte dal Secondo Dopo Guerra. La Galleria Cortesi, nata nel 2013, con sede a Lugano e Milano, da anni frequenta le maggiori fiere italiane e internazionali (il Brafa a Bruxelles, Montecarlo, Armory NY, MiArt, ArteFiera). Con C- VERSO si apre dunque a un nuovo mondo. «L’arte digitale – afferma Lorenzo Cortesi - sarà sempre più presente e verrà considerata arte contemporanea senza distinzioni, la nostra sfida è quella di concentrarci sul valore artistico di queste opere d’arte digitali; gli NFT sono l’innovazione tecnologica che ci aiuta a veicolare questo tipo di arte».
08
aprile 2022
Redefining Space
Dall'otto aprile al 13 maggio 2022
arte contemporanea
Location
CORTESI GALLERY
Lugano, Via Nassa, 62, (Lugano)
Lugano, Via Nassa, 62, (Lugano)
Orario di apertura
dalle 10 alle 18
Vernissage
7 Aprile 2022, dalle 18 alle 20