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Joseph Grahame – Reflected Noise
La galleria Alessandro Albanese, è lieta di presentare all’interno dei nuovi spazi espositivi di Via Cosimo del Fante 14, la mostra del giovanissimo artista inglese Joseph Grahame, classe 1995, a cura di Domenico de Chirico.
Comunicato stampa
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La galleria Alessandro Albanese, è lieta di presentare all’interno dei nuovi spazi espositivi di Via Cosimo del Fante 14, la mostra personale seconda mostra personale, in galleria e in Italia, del giovanissimo artista inglese Joseph Grahame, classe 1995, a cura di Domenico de Chirico.
Il rumore bianco è un particolare tipo di rumore caratterizzato dall'assenza di periodicità nel tempo e da un’ampiezza costante su tutto lo spettro di frequenze. È chiamato bianco per analogia con il fatto che una radiazione elettromagnetica di simile spettro all'interno della banda della luce visibile apparirebbe all'occhio umano come luce bianca. La concezione di un’impossibile concretezza sonora che trova il suo corrispettivo visivo in un’entità luminosa che “appare” in un certo modo piuttosto che in un altro all’occhio umano, rende piena consapevolezza di
ciò che è in gioco nel lavoro e nella ricerca artistica di Joseph Grahame. “Reflected Noise” fa riferimento sia al processo fisico di creazione del segno all'interno di questo corpus di lavori sia al contesto più ampio di influenze esterne che si riflettono sul lavoro stesso. La creazione di un
vortice di senso è inevitabile. La prassi sintattica portata avanti da Grahame è estremamente materica e induttiva. L’induttività, e dunque la creazione di una semantica finale in ogni opera, è data anche dal processo di causalità che la caratterizza. La dispersione di pittura da una parte
all’altra dei componenti dell’opera, ovvero la migrazione di pigmenti di colore, danno forma a segni imprevedibili che tuttavia sono messi in atto dal meticoloso assemblaggio dei tessuti caratterizzanti. Inoltre, gli stessitessuti, lavorati spesso sul pavimento, ricevono e assorbono quella commistione vitale di matericità ed energia che risulta fondamentale nella
creazione di una prospettiva compositiva di forte impatto.Il risultato è magistralmente costituito da opere che decantano una pittura scultorea di incantevole sensibilità e durezza, duttilità e tensione, ponendo domande fondamentali rispetto al senso di intangibilità dell’opera d’arte e
al suo essere intrinsecamente legata alle complessità del mondo vigente e circostante.
Joseph Grahame nasce a Londra (UK) nel 1995 dove vive e lavora, nel 2013 si diploma al Leeds Collage of Art, nel 2014 si specializza alla Goldsmiths University of London e prosegue gli studi fino al 2017 alla University of Leeds conseguendo la laurea in Arti visive. Alcune mostre recenti includono: 2017, ‘Composing and caring’, Sid Motion Gallery, London ‘Assemblage’, solo, Headingley Arts Centre, (Leeds); 2017 ‘A Hundred Eleven’, Claudia Eng Gallery (New York); 2018 Tendency, Kvit Gallery, (Copenhagen), Abundant Material’, solo, Tungsten Gallery, London.
Il rumore bianco è un particolare tipo di rumore caratterizzato dall'assenza di periodicità nel tempo e da un’ampiezza costante su tutto lo spettro di frequenze. È chiamato bianco per analogia con il fatto che una radiazione elettromagnetica di simile spettro all'interno della banda della luce visibile apparirebbe all'occhio umano come luce bianca. La concezione di un’impossibile concretezza sonora che trova il suo corrispettivo visivo in un’entità luminosa che “appare” in un certo modo piuttosto che in un altro all’occhio umano, rende piena consapevolezza di
ciò che è in gioco nel lavoro e nella ricerca artistica di Joseph Grahame. “Reflected Noise” fa riferimento sia al processo fisico di creazione del segno all'interno di questo corpus di lavori sia al contesto più ampio di influenze esterne che si riflettono sul lavoro stesso. La creazione di un
vortice di senso è inevitabile. La prassi sintattica portata avanti da Grahame è estremamente materica e induttiva. L’induttività, e dunque la creazione di una semantica finale in ogni opera, è data anche dal processo di causalità che la caratterizza. La dispersione di pittura da una parte
all’altra dei componenti dell’opera, ovvero la migrazione di pigmenti di colore, danno forma a segni imprevedibili che tuttavia sono messi in atto dal meticoloso assemblaggio dei tessuti caratterizzanti. Inoltre, gli stessitessuti, lavorati spesso sul pavimento, ricevono e assorbono quella commistione vitale di matericità ed energia che risulta fondamentale nella
creazione di una prospettiva compositiva di forte impatto.Il risultato è magistralmente costituito da opere che decantano una pittura scultorea di incantevole sensibilità e durezza, duttilità e tensione, ponendo domande fondamentali rispetto al senso di intangibilità dell’opera d’arte e
al suo essere intrinsecamente legata alle complessità del mondo vigente e circostante.
Joseph Grahame nasce a Londra (UK) nel 1995 dove vive e lavora, nel 2013 si diploma al Leeds Collage of Art, nel 2014 si specializza alla Goldsmiths University of London e prosegue gli studi fino al 2017 alla University of Leeds conseguendo la laurea in Arti visive. Alcune mostre recenti includono: 2017, ‘Composing and caring’, Sid Motion Gallery, London ‘Assemblage’, solo, Headingley Arts Centre, (Leeds); 2017 ‘A Hundred Eleven’, Claudia Eng Gallery (New York); 2018 Tendency, Kvit Gallery, (Copenhagen), Abundant Material’, solo, Tungsten Gallery, London.
04
giugno 2021
Joseph Grahame – Reflected Noise
Dal 04 giugno al 02 luglio 2021
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALESSANDRO ALBANESE
Milano, Via Privata Giovanni Ventura, 6, (Milano)
Milano, Via Privata Giovanni Ventura, 6, (Milano)
Orario di apertura
11 - 19
Vernissage
4 Giugno 2021, 16 - 20
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione