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Relazione Borsisti Fondazione Ermitage Italia 2010 / Presenze caravaggesche in Francia
E’ ormai un appuntamento annuale con la città, con le istituzioni e con il mondo accademico, la presentazione a Ferrara dei ricercatori che ogni anno ricevono le borse di studio della Fondazione Ermitage Italia e la relazione sugli studi compiuti. Nel pomeriggio sarà Arnauld Brejon de Lavergnée famosissimo esperto di Caravaggio e dei pittori caravaggeschi, a tenere un relazione nell’ambito del ciclo dedicato dalla Fondazione Ermitage Italia al grande Maestro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
E’ ormai un appuntamento annuale con la città, con le istituzioni e con il mondo accademico, la presentazione a Ferrara
dei ricercatori che ogni anno ricevono le borse di studio della Fondazione Ermitage Italia e la relazione sugli studi compiuti.
Lunedì 13 dicembre alle ore 11.00 si rinnova questo importante appuntamento - al quale interverrà per portare il suo saluto anche la
Presidente della Provincia di Ferrara e della Fondazione Marcella Zappaterra - e saranno 9 i borsisti che relazioneranno sui lavori compiuti:
Alessandra Rizzi, Arvi Wattel, Carlo Corsato, Riccardo Gennaioli, Paola Goretti, Francesca Lui, Vardoui Kalpakcian, Svetlana Petrova (direttrice del Laboratorio di restauro
delle sculture e pietre colorate del Museo Statale Ermitage) e Michele Danieli.
Fin dalla sua istituzione la sede italiana dell’Ermitage sta dando uno straordinario contributo alla ricerca e alle collaborazioni internazionali,
ponendosi come un vero avamposto per gli studi sull’arte italiana in Russia e per i rapporti culturali tra i due Paesi,
importante motore di valorizzazione del patrimonio storico-artistico attraverso il coinvolgimento di studiosi
e la valorizzazione del lavoro di giovani ricercatori.
Dal 2008 ad oggi sono state assegnate 44 borse di studio a ricercatori russi, italiani ed europei, che hanno potuto - per alcuni mesi -
appoggiarsi alla foresteria della Fondazione e usufruire di fondi per svolgere le loro ricerche.
Tra gli studi sui quali relazioneranno i borsisti si passa dalla “lettura” data dagli scrittori italiani ai pittori russi all’Ermitage a uno studio sulle splendide
gemme di Fulvio Orsini, celebre antiquario i cui cammei e intagli sono conservati presso i più grandi musei del mondo.
Anche l’Ermitage ne possiede ed è stata questa l’occasione per sottoporli a identificazione, ricostruendone i passaggi collezionistici.
Ancora le vicende dell’acquisizione, da parte di Caterina II, della collezione di grafiche dell’architetto Clérisseau e del pittore di paesaggio Houël che,
centrate sull’Italia dell’Antico e sui suoi paesaggi, hanno contribuito all’evoluzione del gusto classicista filo-italiano della sovrana.
E poi la pittura dei Bassano, a partire dalle opere conservate nel grande Museo sulla Neva; la straordinaria collezione romana del conte Stroganoff - dispersa nel 1020 -
e il suo destino dopo la scomparsa del grande collezionista; i lavori di Garofalo per la Chiesa di San Bernardino a Ferrara e una proposta sul vero significato da attribuirsi
alla Galleria delle belle di Pietro Rotari a Peterhof, residenza estiva degli Zar.
Ma l’appuntamento alla Fondazione Ermitage lunedì raddoppia.
Nel pomeriggio infatti sarà Arnauld Brejon de Lavergnée famosissimo esperto di Caravaggio e dei pittori caravaggeschi,
a tenere un relazione nell’ambito del ciclo dedicato dalla Fondazione Ermitage Italia al grande Maestro.
Lo studioso ha esordito negli anni Settanta (1973) con la curatela di una straordinaria mostra allestita a Villa Medici dal titolo
Valentin et les Caravagesques français per poi continuare ad occuparsi per molti anni del tema.
Oggi si dedica prevalentemente allo studio di arazzi ricoprendo il ruolo di Directeur des collections du Mobilier National di Parigi e
Corrispondant de l’Académie des Beaux-Arts pur mantenendo viva la ricerca sui caravaggeschi
nel preparare la monografia su Simon Vouet.
A questo artista sarà infatti dedicato l’intervento del 13 dicembre mettendo in evidenza le peculiarità di questo pittore che, a Roma dal 1617 al 1623,
assimilò con grande originalità la lezione del Merisi tornando in Francia come pittore perfettamente autonomo.
dei ricercatori che ogni anno ricevono le borse di studio della Fondazione Ermitage Italia e la relazione sugli studi compiuti.
Lunedì 13 dicembre alle ore 11.00 si rinnova questo importante appuntamento - al quale interverrà per portare il suo saluto anche la
Presidente della Provincia di Ferrara e della Fondazione Marcella Zappaterra - e saranno 9 i borsisti che relazioneranno sui lavori compiuti:
Alessandra Rizzi, Arvi Wattel, Carlo Corsato, Riccardo Gennaioli, Paola Goretti, Francesca Lui, Vardoui Kalpakcian, Svetlana Petrova (direttrice del Laboratorio di restauro
delle sculture e pietre colorate del Museo Statale Ermitage) e Michele Danieli.
Fin dalla sua istituzione la sede italiana dell’Ermitage sta dando uno straordinario contributo alla ricerca e alle collaborazioni internazionali,
ponendosi come un vero avamposto per gli studi sull’arte italiana in Russia e per i rapporti culturali tra i due Paesi,
importante motore di valorizzazione del patrimonio storico-artistico attraverso il coinvolgimento di studiosi
e la valorizzazione del lavoro di giovani ricercatori.
Dal 2008 ad oggi sono state assegnate 44 borse di studio a ricercatori russi, italiani ed europei, che hanno potuto - per alcuni mesi -
appoggiarsi alla foresteria della Fondazione e usufruire di fondi per svolgere le loro ricerche.
Tra gli studi sui quali relazioneranno i borsisti si passa dalla “lettura” data dagli scrittori italiani ai pittori russi all’Ermitage a uno studio sulle splendide
gemme di Fulvio Orsini, celebre antiquario i cui cammei e intagli sono conservati presso i più grandi musei del mondo.
Anche l’Ermitage ne possiede ed è stata questa l’occasione per sottoporli a identificazione, ricostruendone i passaggi collezionistici.
Ancora le vicende dell’acquisizione, da parte di Caterina II, della collezione di grafiche dell’architetto Clérisseau e del pittore di paesaggio Houël che,
centrate sull’Italia dell’Antico e sui suoi paesaggi, hanno contribuito all’evoluzione del gusto classicista filo-italiano della sovrana.
E poi la pittura dei Bassano, a partire dalle opere conservate nel grande Museo sulla Neva; la straordinaria collezione romana del conte Stroganoff - dispersa nel 1020 -
e il suo destino dopo la scomparsa del grande collezionista; i lavori di Garofalo per la Chiesa di San Bernardino a Ferrara e una proposta sul vero significato da attribuirsi
alla Galleria delle belle di Pietro Rotari a Peterhof, residenza estiva degli Zar.
Ma l’appuntamento alla Fondazione Ermitage lunedì raddoppia.
Nel pomeriggio infatti sarà Arnauld Brejon de Lavergnée famosissimo esperto di Caravaggio e dei pittori caravaggeschi,
a tenere un relazione nell’ambito del ciclo dedicato dalla Fondazione Ermitage Italia al grande Maestro.
Lo studioso ha esordito negli anni Settanta (1973) con la curatela di una straordinaria mostra allestita a Villa Medici dal titolo
Valentin et les Caravagesques français per poi continuare ad occuparsi per molti anni del tema.
Oggi si dedica prevalentemente allo studio di arazzi ricoprendo il ruolo di Directeur des collections du Mobilier National di Parigi e
Corrispondant de l’Académie des Beaux-Arts pur mantenendo viva la ricerca sui caravaggeschi
nel preparare la monografia su Simon Vouet.
A questo artista sarà infatti dedicato l’intervento del 13 dicembre mettendo in evidenza le peculiarità di questo pittore che, a Roma dal 1617 al 1623,
assimilò con grande originalità la lezione del Merisi tornando in Francia come pittore perfettamente autonomo.
13
dicembre 2010
Relazione Borsisti Fondazione Ermitage Italia 2010 / Presenze caravaggesche in Francia
13 dicembre 2010
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE ERMITAGE ITALIA – PALAZZO GIGLIOLI
Ferrara, Corso Della Giovecca, 148/a, (Ferrara)
Ferrara, Corso Della Giovecca, 148/a, (Ferrara)
Vernissage
13 Dicembre 2010, dalle 11
Ufficio stampa
VILLAGGIO GLOBALE
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