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Renato Bussi – Opere 1990-1999
Nell’ultimo decennio la sua pittura si esprime in forme compiute, ampie ed articolate, riflettendo l’esperienza dell’intera ricerca sviluppata dall’inizio del suo percorso sino al momento attuale, analizzandone profondamente tutti i vari aspetti.
Comunicato stampa
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L’intera opera pittorica di Renato Bussi si muove nel segno della ricerca e della sperimentazione. Sin dagli esordi, le immagini dei paesaggi di Roma, Venezia, Londra e della Bretagna o le nature morte, comprendono già in se quei colori e quella luce particolare che caratterizzerà la sua ampia e diversa produzione futura. Una forte vitalità creativa e di continua osservazione alla varietà della natura lo portano ad indagare i suoi contenuti più profondi, a prenderne spunto per raccontare la visione dell’infinito che essa contiene. Proprio la luce diviene elemento di essenziale importanza, poetica, principio stilistico che congiunge dall’origine la sua produzione artistica. La pittura per Bussi è forza generatrice piuttosto che costruzione, nasce dall’idea originaria già esistente e inclusa nella natura stessa, l’artista deve solo far emergere tale predisposizione. Nei suoi lavori la forma, qualunque essa sia, intendendo la pluralità con cui essa viene espressa, è infatti diretta manifestazione di infiniti significati intuiti e ricavati dall’ambiente naturale e vivente. Ciò spiega gli apparenti “cambi di rotta”, le aperture stilistiche, le sperimentazioni di tecniche e le differenti modalità espressive. Significa dare forma all’idea e non al tema, esprimere un complesso di emozioni e non di regole, nel quale l’atto creativo è l’unico elemento destinato a compiere e realizzare l’opera. Per Bussi la molteplicità non è nel soggetto ma nel linguaggio che utilizza per ricostituire la complessità che ne deriva dall’analisi di questo. Gli elementi stilistici rimangono costanti: la natura come universo in primis, il colore saturo di luce ed ombre, ciò che varia sono le modalità di composizione derivanti da una visione dinamica e vitale, mai statica o fissata in canoni. Le sue opere non descrivono nulla di già conosciuto, ma creano un nuovo e infinito luogo originario, nel quale si esclude ciò che non è essenziale. Dagli anni ottanta in poi, si evidenzia maggiormente tale proposito: l’artista tende a realizzare ancor più una sintesi all’interno del suo linguaggio. Questo lo porterà verso una composizione del tutto nuova, nella quale gli elementi precedentemente utilizzati si sviluppano in modo da creare una suggestione visiva di luci, colori, segni e spazi che si uniscono ed integrano in uno stile chiaro, puro ed originalmente astratto. La linea armoniosa, quasi stilizzata, flessuosa attraversa lo spazio del quadro con uguale valenza della struttura compositiva che lo costruisce.
26
settembre 2013
Renato Bussi – Opere 1990-1999
Dal 26 settembre al 05 ottobre 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA CONSORTI
Roma, Via Margutta, 52/A, (Roma)
Roma, Via Margutta, 52/A, (Roma)
Orario di apertura
lunedì - sabato 10:30-13:00/16:30-19:30 lunedì mattina chiuso
Vernissage
26 Settembre 2013, ore 18:30
Autore
Curatore