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Renato Calligaro – L’errare narrativo
Solo dipinti, degli anni Ottanta-Novanta, e il nuovo ciclo — inedito — prodotto dal 2005 al 2007
Comunicato stampa
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Solo dipinti, degli anni Ottanta-Novanta, e il nuovo ciclo -- inedito -- prodotto dal 2005 al 2007, sono i soggetti della mostra dell'artista friulano Renato Calligaro, intitolata L'errare narrativo, che s'inaugurerà venerdì 5 ottobre alle ore 18.30 a Palazzo Foscolo di Oderzo grazie al sostegno e alla promozione di Sinetica For Art, l'iniziativa culturale dell'azienda Sinetica che si avvale della collaborazione della Fondazione Oderzo Cultura, responsabile dell'attività di Palazzo Foscolo.
internazionalmente riconosciuto per l'innovazione linguistica apportata nel campo dell'illustrazione e del fumetto, con le sue pubblicazioni edite da Feltrinelli e Rizzoli, con le vignette di satira politica per numerose testate, come “Linus”, “Panorama”, “Espresso”, “Repubblica”, “Le Monde”, “Reporter”..., Renato Calligaro è un artista che alla ricerca visiva ha sempre affiancato un'approfondita attività teorica, tesa a sondare i perché e l'identità dell'arte, a interrogarsi sul senso della sua pervasività e sulla diffusione dell'esteticità nella vita di tutti i giorni.
Questa mostra, non a caso incentrata solo sulla produzione pittorica, per sua natura votata alla massima libertà creativa, intende puntare l'attenzione sull'anima centrale che fonda tutto il lavoro di Renato Calligaro. Un lavoro che l'esperienza insieme europea e latinoamericana, l'esercizio di discipline diverse, anche letterarie, hanno fatto sfociare in una pluralità stilistico-espressiva tesa al recupero della narratività come condizione per la rinascita della pittura. Attraverso molteplici esperienze grafiche, Calligaro ha operato una fusione fra la pittura, sua disciplina d'origine, la grafica pubblicitaria, praticata già da giovane in Sud America e poi ancora al suo rientro in Italia, e il fumetto, recuperando sul fronte pittorico la narrazione nei “quadri racconto”, e inventando un nuovo linguaggio (come ha scritto Gillo Dorfles) nei “Poemi illustrati”.
La pittura, la grafica, il fumetto di Calligaro sono infatti caratterizzati dalla stessa poetica, fondata sulla commistione di stili diversi, da cui è sorta la sua singolare cifra stilistica, e sulla rinascita della narrazione nello specifico del linguaggio pittorico.
Questa poetica, che scorre come un filo rosso sull'intera produzione, ha distinto Calligaro come il fondatore di una nuova modalità di “fare fumetto”, riconosciutagli a livello nazionale e internazionale. Mentre il fumetto tradizionale insiste ancora sulla distinzione fra immagine e testo, concepiti per lo più da autori diversi, in quello dell'artista friulano dall'uno nasce l'altro, secondo un processo ideativo in cui l'immagine e il testo rappresentano due modalità espressive intrecciate nel medesimo pensiero.
Cosa ha prodotto la stessa poetica sul fronte pittorico? Da un lato una pittura che si fa portatrice anche del linguaggio del fumetto, laddove la suddivisione della narrazione in riquadri è citata nelle scansioni spaziali che certo qui si elevano solo a pretesto per l'articolazione dello spazio pittorico; l'inserimento di parole, brevi frasi o lettere fluttuanti quali suggestive chiavi di lettura dell'opera; e, non certo da ultimo, quel fondamentale impianto narrativo che, al di fuori dello specifico del fumetto, si erge a fondamento di una teoria dell'arte di cui Calligaro si fa portatore e promotore, anche attraverso la fondazione e la direzione di “TempoFermo”, rivista di psicologia, fenomenologia e antropologia dell'arte che ospita saggi e discussioni sulla situazione dell'arte nella contemporaneità dominata dalla tecnica.
Da qui l'idea d'intitolare la mostra L'errare narrativo che, come scrive la curatrice Sabrina Zannier, indica “la riscoperta della narrazione in pittura come un viaggio di ricerca, che di passo in passo raccoglie esperienze autobiografiche, ricordi d'infanzia, immagini, concetti. Liberi dal vincolo di una puntuale meta da raggiungere, si solidificano in icone cariche di simbologie e in una commistione stilistica che la felicità e la bellezza dell'invenzione traducono nella singolare cifra stilistica e nella proposta teorica di un autore per il quale l'immagine e il testo dialogano senza soluzione di continuità.
L'idea di fondo è quella di un linguaggio che s'inventa nel corso del suo farsi, laddove la narrazione inizia senza sapere dove andrà a finire.
Solo pittura, in mostra, ma la prima sala sottolinea questo intento attraverso l'esposizione di alcune tavole d'illustrazioni e fumetti in cui alcuni riquadri sono veri e propri dipinti, portano la stessa entità stilistica, le medesime pennellate, gli stessi gesti e, ancora, le stesse icone simboliche che si ritrovano, di sala in sala, lungo il corso di tutta la mostra.
E' questo parallelismo tra fumetto e pittura a detenere il fondamento dell'opera tutta di Calligaro: la coincidenza fra significato, ossia il contenuto, e la forma, in un'opera votata alla contemplazione, in un momento storico caratterizzato, però, come scrive lo stesso Calligaro, dal “tramonto della forma”, di cui l'artista parlerà approfonditamente nella Conferenza che si terrà, nel cuore della mostra di Oderzo, quindi sempre a Palazzo Foscolo, venerdì 19 ottobre alle ore 21.00.
Il catalogo della mostra è edito da Sinetica For Art e curato da Designwork di Udine.
internazionalmente riconosciuto per l'innovazione linguistica apportata nel campo dell'illustrazione e del fumetto, con le sue pubblicazioni edite da Feltrinelli e Rizzoli, con le vignette di satira politica per numerose testate, come “Linus”, “Panorama”, “Espresso”, “Repubblica”, “Le Monde”, “Reporter”..., Renato Calligaro è un artista che alla ricerca visiva ha sempre affiancato un'approfondita attività teorica, tesa a sondare i perché e l'identità dell'arte, a interrogarsi sul senso della sua pervasività e sulla diffusione dell'esteticità nella vita di tutti i giorni.
Questa mostra, non a caso incentrata solo sulla produzione pittorica, per sua natura votata alla massima libertà creativa, intende puntare l'attenzione sull'anima centrale che fonda tutto il lavoro di Renato Calligaro. Un lavoro che l'esperienza insieme europea e latinoamericana, l'esercizio di discipline diverse, anche letterarie, hanno fatto sfociare in una pluralità stilistico-espressiva tesa al recupero della narratività come condizione per la rinascita della pittura. Attraverso molteplici esperienze grafiche, Calligaro ha operato una fusione fra la pittura, sua disciplina d'origine, la grafica pubblicitaria, praticata già da giovane in Sud America e poi ancora al suo rientro in Italia, e il fumetto, recuperando sul fronte pittorico la narrazione nei “quadri racconto”, e inventando un nuovo linguaggio (come ha scritto Gillo Dorfles) nei “Poemi illustrati”.
La pittura, la grafica, il fumetto di Calligaro sono infatti caratterizzati dalla stessa poetica, fondata sulla commistione di stili diversi, da cui è sorta la sua singolare cifra stilistica, e sulla rinascita della narrazione nello specifico del linguaggio pittorico.
Questa poetica, che scorre come un filo rosso sull'intera produzione, ha distinto Calligaro come il fondatore di una nuova modalità di “fare fumetto”, riconosciutagli a livello nazionale e internazionale. Mentre il fumetto tradizionale insiste ancora sulla distinzione fra immagine e testo, concepiti per lo più da autori diversi, in quello dell'artista friulano dall'uno nasce l'altro, secondo un processo ideativo in cui l'immagine e il testo rappresentano due modalità espressive intrecciate nel medesimo pensiero.
Cosa ha prodotto la stessa poetica sul fronte pittorico? Da un lato una pittura che si fa portatrice anche del linguaggio del fumetto, laddove la suddivisione della narrazione in riquadri è citata nelle scansioni spaziali che certo qui si elevano solo a pretesto per l'articolazione dello spazio pittorico; l'inserimento di parole, brevi frasi o lettere fluttuanti quali suggestive chiavi di lettura dell'opera; e, non certo da ultimo, quel fondamentale impianto narrativo che, al di fuori dello specifico del fumetto, si erge a fondamento di una teoria dell'arte di cui Calligaro si fa portatore e promotore, anche attraverso la fondazione e la direzione di “TempoFermo”, rivista di psicologia, fenomenologia e antropologia dell'arte che ospita saggi e discussioni sulla situazione dell'arte nella contemporaneità dominata dalla tecnica.
Da qui l'idea d'intitolare la mostra L'errare narrativo che, come scrive la curatrice Sabrina Zannier, indica “la riscoperta della narrazione in pittura come un viaggio di ricerca, che di passo in passo raccoglie esperienze autobiografiche, ricordi d'infanzia, immagini, concetti. Liberi dal vincolo di una puntuale meta da raggiungere, si solidificano in icone cariche di simbologie e in una commistione stilistica che la felicità e la bellezza dell'invenzione traducono nella singolare cifra stilistica e nella proposta teorica di un autore per il quale l'immagine e il testo dialogano senza soluzione di continuità.
L'idea di fondo è quella di un linguaggio che s'inventa nel corso del suo farsi, laddove la narrazione inizia senza sapere dove andrà a finire.
Solo pittura, in mostra, ma la prima sala sottolinea questo intento attraverso l'esposizione di alcune tavole d'illustrazioni e fumetti in cui alcuni riquadri sono veri e propri dipinti, portano la stessa entità stilistica, le medesime pennellate, gli stessi gesti e, ancora, le stesse icone simboliche che si ritrovano, di sala in sala, lungo il corso di tutta la mostra.
E' questo parallelismo tra fumetto e pittura a detenere il fondamento dell'opera tutta di Calligaro: la coincidenza fra significato, ossia il contenuto, e la forma, in un'opera votata alla contemplazione, in un momento storico caratterizzato, però, come scrive lo stesso Calligaro, dal “tramonto della forma”, di cui l'artista parlerà approfonditamente nella Conferenza che si terrà, nel cuore della mostra di Oderzo, quindi sempre a Palazzo Foscolo, venerdì 19 ottobre alle ore 21.00.
Il catalogo della mostra è edito da Sinetica For Art e curato da Designwork di Udine.
05
ottobre 2007
Renato Calligaro – L’errare narrativo
Dal 05 ottobre al 04 novembre 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO FOSCOLO
Oderzo, Via Giuseppe Garibaldi, 65, (Treviso)
Oderzo, Via Giuseppe Garibaldi, 65, (Treviso)
Vernissage
5 Ottobre 2007, ore 18.30
Ufficio stampa
SAMANTHA PUNIS
Autore
Curatore