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Renato Centonze – Auto.Geo.Grafie
Le pitto-sculture sonore dell’artista possono essere toccate – l’opera non sta più lì, inviolabile – toccate e fatte suonare
Comunicato stampa
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Ultimo appuntamento con Arti-col-azioni 2007/2008, la rassegna di arti visive curata da Angela Serafino, nell’ambito di STRADE MAESTRE 2007-2008 la stagione teatrale promossa da Cantieri Koreja, Provincia di Lecce, Regione Puglia e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Giovedì 24 aprile 2008 alle 18.30 si inaugura auto-geo-grafie (ingresso gratuito) di Renato Centonze. Le sue pitto-sculture sonore possono essere toccate; l’opera non sta più lì, inviolabile (lo stesso non si può dire di molte installazioni che riproducono la distanza tra osservato e osservatore), toccate e fatte suonare. Ripensando tutto il suo percorso come al ritorno da un lungo viaggio, la questione che, con questo lavoro in fieri Centonze affronta, è: come continuare a raccogliere gli accordi di quegli universali scambi e conflitti, tra individuo/società e mondo/ecosistemi, dando voce visiva a una scrittura dilatata?
[…] La motivazione che è alla base del mio "fare artistico" è di una semplicità e naturalezza unica:
SENZA L'ARTE LA MIA ESISTENZA NON AVREBBE "SENSO". L'arte per me è il fluire della vita... è un mondo interno-esterno che passa attraverso il pensiero, le mani, il suono, il segno, la forma, il colore […]
(Renato Centonze)
“[…] In questa edizione di Arti-col-azioni, il senso veicolato è stato quello del confine, che riguarda, non da ultimo la relazione con il territorio geografico ed intimo. Ad esaltare e completare tale didattica Renato Centonze chiude la rassegna con la mostra Auto-geo-grafie; un percorso lungo di lavoro intorno a segni…colori…suoni. Già dell’autore è noto il suo coltivare costante delle piccole materie in pittoscultoresonore nelle quali disponibile è lo spazio per lo spettatore. La mostra, con i suoi titoli che sono poetici -come sempre- quanto al pari indicatori di una natura osservata e di un altrettanto lavorìo meditato nell’elogio della lentezza, Il mare della mia pazienza…(che si riflette in) La pazienza del mio mare…modula il punto di incontro tra due entità che si rispecchiano e perdono il confine. Le auto-geo-grafie non sono l’esplicitazione di una meta ma le tracce di un percorso che resta aperto ad altro approfondimento. A testimone di ciò, la mostra prevede oltre alle ultime pittosculturesonore, uno spazio dedicato allo studio preparatorio. I segni, come i colori, come i suoni si raccolgono sui fogli di carta, come scrittura nuda che si propaga nel blu e nel giallo che restano i colori guida di Centonze, senza smarrire l’ordito iniziale.
Nel tempo (dagli anni ’80 ad oggi) la ricerca di Centonze tiene come punto di partenza il sistema di raccordo e frattura tra entità dissimili; oggi è semplice dire ecologia.
Il modo di lavorare è già una risposta senza retorica e senza rumore, dove dalla Foresta Amazzonica si arriva al Salento […]”
(Angela Serafino, Curatrice della mostra)
Giovedì 24 aprile 2008 alle 18.30 si inaugura auto-geo-grafie (ingresso gratuito) di Renato Centonze. Le sue pitto-sculture sonore possono essere toccate; l’opera non sta più lì, inviolabile (lo stesso non si può dire di molte installazioni che riproducono la distanza tra osservato e osservatore), toccate e fatte suonare. Ripensando tutto il suo percorso come al ritorno da un lungo viaggio, la questione che, con questo lavoro in fieri Centonze affronta, è: come continuare a raccogliere gli accordi di quegli universali scambi e conflitti, tra individuo/società e mondo/ecosistemi, dando voce visiva a una scrittura dilatata?
[…] La motivazione che è alla base del mio "fare artistico" è di una semplicità e naturalezza unica:
SENZA L'ARTE LA MIA ESISTENZA NON AVREBBE "SENSO". L'arte per me è il fluire della vita... è un mondo interno-esterno che passa attraverso il pensiero, le mani, il suono, il segno, la forma, il colore […]
(Renato Centonze)
“[…] In questa edizione di Arti-col-azioni, il senso veicolato è stato quello del confine, che riguarda, non da ultimo la relazione con il territorio geografico ed intimo. Ad esaltare e completare tale didattica Renato Centonze chiude la rassegna con la mostra Auto-geo-grafie; un percorso lungo di lavoro intorno a segni…colori…suoni. Già dell’autore è noto il suo coltivare costante delle piccole materie in pittoscultoresonore nelle quali disponibile è lo spazio per lo spettatore. La mostra, con i suoi titoli che sono poetici -come sempre- quanto al pari indicatori di una natura osservata e di un altrettanto lavorìo meditato nell’elogio della lentezza, Il mare della mia pazienza…(che si riflette in) La pazienza del mio mare…modula il punto di incontro tra due entità che si rispecchiano e perdono il confine. Le auto-geo-grafie non sono l’esplicitazione di una meta ma le tracce di un percorso che resta aperto ad altro approfondimento. A testimone di ciò, la mostra prevede oltre alle ultime pittosculturesonore, uno spazio dedicato allo studio preparatorio. I segni, come i colori, come i suoni si raccolgono sui fogli di carta, come scrittura nuda che si propaga nel blu e nel giallo che restano i colori guida di Centonze, senza smarrire l’ordito iniziale.
Nel tempo (dagli anni ’80 ad oggi) la ricerca di Centonze tiene come punto di partenza il sistema di raccordo e frattura tra entità dissimili; oggi è semplice dire ecologia.
Il modo di lavorare è già una risposta senza retorica e senza rumore, dove dalla Foresta Amazzonica si arriva al Salento […]”
(Angela Serafino, Curatrice della mostra)
24
aprile 2008
Renato Centonze – Auto.Geo.Grafie
Dal 24 aprile al 18 maggio 2008
arte contemporanea
Location
CANTIERI TEATRALI KOREJA
Lecce, Via Guido Dorso, 70, (Lecce)
Lecce, Via Guido Dorso, 70, (Lecce)
Vernissage
24 Aprile 2008, ore 18.30
Autore
Curatore