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Renato Guttuso – Ritratti
La mostra, realizzata grazie a prestiti provenienti da musei – tra i quali la Pinacoteca di Brera, i Musei civici di Asti e Varese, la Pinacoteca di Cesena e di Suzzara – e collezioni private, mette in risalto, assieme all’evoluzione stilistica del pittore siciliano, la sua capacità unica di cogliere sentimenti intimi e quotidiani che sprigionano dalla complessa e contraddittoria intensità della vita, alla quale Guttuso si accosta sempre con fraterna e rispettosa partecipazione
Comunicato stampa
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Un altro incontro con la grande arte italiana del Novecento al MUST: dopo la fortunata esposizione di dipinti di Antonio Ligabue dello scorso anno, approdano al MUST venti dipinti di Renato Guttuso, uno dei pittori più amati, travolgenti e discussi del Novecento italiano.
La mostra, realizzata grazie a prestiti provenienti da musei – tra i quali la Pinacoteca di Brera, i Musei civici di Asti e Varese, la Pinacoteca di Cesena e di Suzzara – e collezioni private, mette in risalto, assieme all'evoluzione stilistica del pittore siciliano, la sua capacità unica di cogliere sentimenti intimi e quotidiani che sprigionano dalla complessa e contraddittoria intensità della vita, alla quale Guttuso si accosta sempre con fraterna e rispettosa partecipazione.
In particolare la mostra presenta opere con ritratti e figure umane, temi ai quali Guttuso ha dedicato attenzione lungo tutta la sua lunga vita artistica. Il tema del ritratto è presente fin dalle prime opere giovanili, nelle quali figurano soprattutto il padre e la madre, e giunge fino alle ultime fasi della sua produzione artistica, senza trascurare la ricca produzione di autoritratti.
Sono presenti in mostra ritratti di artisti cui era legato da amicizia e stima, come nel caso di Corrado Cagli, di intellettuali con cui condivideva scelte culturali e impegno civile, come nel bellissimo “ritratto bellico” di Alberto Moravia proveniente da Brera, di uomini politici di cui ammirava ideali e fede, come nel ritratto di Lenin. Non diverso è l'approccio verso popolani e persone semplici, coi quali riusciva a creare da subito empatia: in mostra due dipinti raffigurano un boscaiolo e una contadina siciliana.
Una sezione è dedicata al nudo femminile, con opere dalle quali emerge la stessa passione che Guttuso traspose nelle nature morte o nei dipinti di impegno sociale.
I dipinti esposti testimoniano il suo percorso artistico, a partire dai contatti profondi con il cubismo, di cui Guttuso recupera la dimensione spaziale del quadro, arrestandosi però prima dell'aprirsi e del dissolversi dell'oggetto, e il rapporto profondo con Picasso, il cui insegnamento è costante nella sua riflessione pittorica. Coerente e sincero, Guttuso fu tutt’uno con le sue passioni artistiche, civili e politiche, sentimentali e mondane, raccontando in pittura la sua vita ed il suo mondo senza censure e senza scendere a compromessi.
La mostra, realizzata grazie a prestiti provenienti da musei – tra i quali la Pinacoteca di Brera, i Musei civici di Asti e Varese, la Pinacoteca di Cesena e di Suzzara – e collezioni private, mette in risalto, assieme all'evoluzione stilistica del pittore siciliano, la sua capacità unica di cogliere sentimenti intimi e quotidiani che sprigionano dalla complessa e contraddittoria intensità della vita, alla quale Guttuso si accosta sempre con fraterna e rispettosa partecipazione.
In particolare la mostra presenta opere con ritratti e figure umane, temi ai quali Guttuso ha dedicato attenzione lungo tutta la sua lunga vita artistica. Il tema del ritratto è presente fin dalle prime opere giovanili, nelle quali figurano soprattutto il padre e la madre, e giunge fino alle ultime fasi della sua produzione artistica, senza trascurare la ricca produzione di autoritratti.
Sono presenti in mostra ritratti di artisti cui era legato da amicizia e stima, come nel caso di Corrado Cagli, di intellettuali con cui condivideva scelte culturali e impegno civile, come nel bellissimo “ritratto bellico” di Alberto Moravia proveniente da Brera, di uomini politici di cui ammirava ideali e fede, come nel ritratto di Lenin. Non diverso è l'approccio verso popolani e persone semplici, coi quali riusciva a creare da subito empatia: in mostra due dipinti raffigurano un boscaiolo e una contadina siciliana.
Una sezione è dedicata al nudo femminile, con opere dalle quali emerge la stessa passione che Guttuso traspose nelle nature morte o nei dipinti di impegno sociale.
I dipinti esposti testimoniano il suo percorso artistico, a partire dai contatti profondi con il cubismo, di cui Guttuso recupera la dimensione spaziale del quadro, arrestandosi però prima dell'aprirsi e del dissolversi dell'oggetto, e il rapporto profondo con Picasso, il cui insegnamento è costante nella sua riflessione pittorica. Coerente e sincero, Guttuso fu tutt’uno con le sue passioni artistiche, civili e politiche, sentimentali e mondane, raccontando in pittura la sua vita ed il suo mondo senza censure e senza scendere a compromessi.
28
novembre 2015
Renato Guttuso – Ritratti
Dal 28 novembre 2015 al 21 febbraio 2016
arte contemporanea
Location
MUST! MUSEO DEL TERRITORIO VIMERCATESE
Vimercate, Via Vittorio Emanuele Ii, 53, (Monza E Brianza)
Vimercate, Via Vittorio Emanuele Ii, 53, (Monza E Brianza)
Biglietti
5 € intero (museo + mostra)
Orario di apertura
Mercoledì, giovedì: 10.00 – 13.00. Venerdì, sabato, domenica: 10.00 - 13.00 / 15.00 – 19.00. Apertura straordinaria: 8 e 26 dicembre (ore 15-19) e 6 gennaio (ore 10-13 e 15-19). Chiusure: 25 dicembre e 1 gennaio (tutto il giorno), 26 dicembre (solo 10-13)
Vernissage
28 Novembre 2015, ore 16
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