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Renato Guttuso – Storie di amici e di arte
Arrivano da Bagheria (Palermo), città natale di Renato Guttuso, 66 opere autografe, più 71 eseguite con tecniche varie da artisti che con il maestro siciliano condivisero un preciso ed esaltante cammino artistico.
Comunicato stampa
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L’omaggio ad un pittore come Renato Guttuso che ha segnato l’arte contemporanea italiana, un Museo della Calzatura unico al mondo, un castello rinascimentale nel cuore della città tra i più estesi d’Europa.”. Tre visite da godere e raccontare con un unico biglietto di ingresso!
“Carpe diem”, l’attimo fuggente va colto dal 29 maggio al 1 agosto 2004 nel castello Visconteo-Sforzesco di Vigevano, città ducale in provincia di Pavia, invidiata per la sua scenografica Piazza Ducale e per gli itinerari naturalistici all’interno del Parco del Ticino.
Arrivano da Bagheria (Palermo), città natale di Renato Guttuso, 66 opere autografe, più 71 eseguite con tecniche varie da artisti che con il maestro siciliano condivisero un preciso ed esaltante cammino artistico. Dal 29 maggio al 1° agosto 2004 quel cammino viene reinterpretato in un inedito percorso storico-turistico di grande suggestione negli spazi del Castello di Vigevano: una sorta di liaison ideale tra uno dei capicorrente del neorealismo novecentesco e Ludovico Maria Sforza, detto “il Moro”, uno dei protagonisti del Rinascimento italiano.
La Mostra si chiama “Storie di amici e di arte” ed avrà un catalogo di 192 pagine con 150 illustrazioni. La sede è prestigiosa di per sé: all’ombra della torre del Bramante, “sorella” di quella del Castello Sforzesco di Milano, lungo la “strada sotterranea” troveranno ospitalità i dipinti di Guttuso: dai ritratti di amici (il poeta Ignazio Buttitta, tra gli altri), di colleghi e numi ispiratori (Picasso) e di parenti (quello del padre, agrimensore) alla grande tela “Nella stanza le donne vanno e vengono”, eseguita nel 1986 e lasciata incompiuta a causa della morte del maestro avvenuta il 18 giugno 1987.
Non mancheranno i temi a sfondo sociale particolarmente cari al Maestro, come la serie di pastelli dedicata agli operai delle acciaierie di Terni del 1949, le chine dei sequestrati di Altona del 1962, né gli esempi di intimismo, come il ritratto della madre mentre riposa. E nemmeno la natura aspra e la gente di Sicilia, messe a nudo dal pennello nervoso, tagliente di Guttuso, uno cresciuto davanti ai “mostri” di pietra di Villa Palagonia, a Bagheria: fichi d’India, carrettieri, lavandaie, amanti.
Si potranno ammirare anche paesaggi (pini marittimi, Ischia, Santa Maria La Bruna…), soggetti storici, mitologici, nature morte, studi da Corot e Gaugin. Il tutto si snoderà in percorso artistico che va dal 1928 al 1986 tracciato da oli, chine, matite, acquerelli, pastelli. Sulle pareti della seconda scuderia del Castello andrà “in scena” il racconto parallelo degli amici: Buzzati, Francese, Pellitteri, Garajo, Ziveri, Levi, Cagli, Turcato, Festa, Schifano, Angeli, Treccani, Ortega…un elenco interminabile, un viaggio tra gli artisti italiani del XX secolo, tutto da ammirare
La “sala dell’affresco”, invece, sarà dedicata agli scatti di Ferdinando Scianna, di Mimmo Pintacuda e del regista premio Oscar Giuseppe Tornatore: 32 tranche de vie sugli stessi temi della pittura guttusiana (la gente, gli oggetti, gli ambienti, le liturgie popolari, i personaggi come Sciascia a Buttitta e altri).
Il biglietto d’ingresso alla mostra consentirà di avere una riduzione per visitare, sempre negli ampi spazi del Castello, l’originale Museo della Calzatura, con le sue sezioni dedicate ai modelli indossati da piedi “normali” e piedi che hanno fatto la storia (e non solo quella della moda). I quadri della Pinacoteca Civica completeranno degnamente il tour artistico nella città ducale dove l’estate 2004 sarà generosissima.
Un’ultima chicca per i gourmet o aspiranti tali: tra le chicche collegate alla Mostra l’enogastronomia siciliana “corteggerà” nei ristoranti cittadini e nei bar di Piazza Ducale la cucina vigevanese e lomellina.
“Carpe diem”, l’attimo fuggente va colto dal 29 maggio al 1 agosto 2004 nel castello Visconteo-Sforzesco di Vigevano, città ducale in provincia di Pavia, invidiata per la sua scenografica Piazza Ducale e per gli itinerari naturalistici all’interno del Parco del Ticino.
Arrivano da Bagheria (Palermo), città natale di Renato Guttuso, 66 opere autografe, più 71 eseguite con tecniche varie da artisti che con il maestro siciliano condivisero un preciso ed esaltante cammino artistico. Dal 29 maggio al 1° agosto 2004 quel cammino viene reinterpretato in un inedito percorso storico-turistico di grande suggestione negli spazi del Castello di Vigevano: una sorta di liaison ideale tra uno dei capicorrente del neorealismo novecentesco e Ludovico Maria Sforza, detto “il Moro”, uno dei protagonisti del Rinascimento italiano.
La Mostra si chiama “Storie di amici e di arte” ed avrà un catalogo di 192 pagine con 150 illustrazioni. La sede è prestigiosa di per sé: all’ombra della torre del Bramante, “sorella” di quella del Castello Sforzesco di Milano, lungo la “strada sotterranea” troveranno ospitalità i dipinti di Guttuso: dai ritratti di amici (il poeta Ignazio Buttitta, tra gli altri), di colleghi e numi ispiratori (Picasso) e di parenti (quello del padre, agrimensore) alla grande tela “Nella stanza le donne vanno e vengono”, eseguita nel 1986 e lasciata incompiuta a causa della morte del maestro avvenuta il 18 giugno 1987.
Non mancheranno i temi a sfondo sociale particolarmente cari al Maestro, come la serie di pastelli dedicata agli operai delle acciaierie di Terni del 1949, le chine dei sequestrati di Altona del 1962, né gli esempi di intimismo, come il ritratto della madre mentre riposa. E nemmeno la natura aspra e la gente di Sicilia, messe a nudo dal pennello nervoso, tagliente di Guttuso, uno cresciuto davanti ai “mostri” di pietra di Villa Palagonia, a Bagheria: fichi d’India, carrettieri, lavandaie, amanti.
Si potranno ammirare anche paesaggi (pini marittimi, Ischia, Santa Maria La Bruna…), soggetti storici, mitologici, nature morte, studi da Corot e Gaugin. Il tutto si snoderà in percorso artistico che va dal 1928 al 1986 tracciato da oli, chine, matite, acquerelli, pastelli. Sulle pareti della seconda scuderia del Castello andrà “in scena” il racconto parallelo degli amici: Buzzati, Francese, Pellitteri, Garajo, Ziveri, Levi, Cagli, Turcato, Festa, Schifano, Angeli, Treccani, Ortega…un elenco interminabile, un viaggio tra gli artisti italiani del XX secolo, tutto da ammirare
La “sala dell’affresco”, invece, sarà dedicata agli scatti di Ferdinando Scianna, di Mimmo Pintacuda e del regista premio Oscar Giuseppe Tornatore: 32 tranche de vie sugli stessi temi della pittura guttusiana (la gente, gli oggetti, gli ambienti, le liturgie popolari, i personaggi come Sciascia a Buttitta e altri).
Il biglietto d’ingresso alla mostra consentirà di avere una riduzione per visitare, sempre negli ampi spazi del Castello, l’originale Museo della Calzatura, con le sue sezioni dedicate ai modelli indossati da piedi “normali” e piedi che hanno fatto la storia (e non solo quella della moda). I quadri della Pinacoteca Civica completeranno degnamente il tour artistico nella città ducale dove l’estate 2004 sarà generosissima.
Un’ultima chicca per i gourmet o aspiranti tali: tra le chicche collegate alla Mostra l’enogastronomia siciliana “corteggerà” nei ristoranti cittadini e nei bar di Piazza Ducale la cucina vigevanese e lomellina.
29
maggio 2004
Renato Guttuso – Storie di amici e di arte
Dal 29 maggio al primo agosto 2004
arte contemporanea
Location
MUSEO INTERNAZIONALE DELLA CALZATURA
Vigevano, Piazza Ducale, (Pavia)
Vigevano, Piazza Ducale, (Pavia)
Biglietti
3,00 Euro
Orario di apertura
dal martedì al giovedì: 10.00 -12; 16 -20
venerdì: 10 -12; 16 -22
sabato: 10 -22
domenica 10 -20
Alle 19.00 tutti i sabati: visita guidata gratuita alla mostra.
Lunedì chiuso