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Renato Jaime Morganti – Evidenze
La ricerca artistica di Morganti è concentrata sullo studio approfondito dell’architettura e dello spazio con l’intento preciso di “evidenziare” le caratteristiche di un determinato ambiente, sia esso chiuso o aperto.
Comunicato stampa
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Rubin-News è lieta di ospitare l’esposizione personale dell’artista Renato Jaime Morganti.
La ricerca artistica di Morganti è concentrata sullo studio approfondito dell'architettura e dello spazio con l'intento preciso di "evidenziare", come indica il titolo di questa personale alla Galleria Rubin di Milano, le caratteristiche di un determinato ambiente, sia esso chiuso o aperto. Una continua ricerca, rivolta all’esaltazione della percezione di un determinato luogo, attraverso una rilettura empirico/conoscitiva delle sue singole componenti siano esse pareti, porte, angoli, finestre o parti di ambienti naturali ed urbani. Ad arricchire la comprensione di una ricerca alquanto complessa e dalla lettura sicuramente problematica, viene incontro l'artista stesso affermando come per lui il «compito dell’arte non sia più quello di inventare nuove forme, che imponendosi non fanno altro che intasare gli spazi, bensì quello di reinventare anche momentaneamente ed attraverso un attento processo mimetico, la realtà, umanizzando la tecnologia ed il già esistente». Per questo motivo si rivela fondamentale per Morganti un sopralluogo degli spazi, prima di poter progettare e realizzare i suoi interventi. La fase di progettazione assume quindi un ruolo di fondamentale importanza, quello che per il pittore era (oppure è tuttora) il bozzetto preparatorio dell'opera. La luce ed il suono divengono, quasi spontaneamente, gli elementi principali sui quali sviluppare una seria ricerca sul concetto di spazio e di tempo, di attraversamento e di cambiamento, di osservazione partecipata e di partecipazione attiva. Per mezzo di sollecitazioni visive e sonore capaci di stimolare canali percettivi alternativi, l'artista rende possibile la fruizione di una realtà formalmente uguale a se stessa ma effettivamente riformulata nella sua essenza. Da qui l'esigenza di operare, con interventi «minimi e preferibilmente neutrali», delle "evidenziature" in grado di sottolineare quello che per Morganti diviene, in quel momento, l'aspetto più interessante nella dinamica, che si instaura tra la fredda oggettività geometrica degli spazi e dei segni. Segnali che ne determinano contorni, limiti e la fruizione soggettiva ed emotiva che questi impulsi sollecitano.
Renato Jaime Morganti, artista italo-spagnolo ha compiuto studi di musica, al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e nel campo dell’architettura e del design, laureandosi presso il Politecnico di Milano. Ha inoltre approfondito la sua ricerca nel campo della scultura, conseguendo Laurea e Master alla Hochschule der Kunst di Berlino.
Vive e lavora a Milano, città in cui è nato nel 1971.
personali:
2004 architetture informali, architetture invisibili, Nowheregallery e Mediateca di Santa Teresa, Milano
2003 le forme del testo (con Irma Blank), libreria Tikkun, Milano
collettive:
2005 parliamodisegno, Spazio Erasmus Brera, Milano
2004 allarmi, Caserma De Cristoforis, Como
tracce di un seminario, Care of & Viafarini, Milano
2003 luogo/nonluogo = nuovo luogo, Fondazione Ratti, chiesa di San Francesco, Como
il possibile dal punto zero, Fondazione Ambrosetti, Palazzolo sull’Oglio, Brescia
La ricerca artistica di Morganti è concentrata sullo studio approfondito dell'architettura e dello spazio con l'intento preciso di "evidenziare", come indica il titolo di questa personale alla Galleria Rubin di Milano, le caratteristiche di un determinato ambiente, sia esso chiuso o aperto. Una continua ricerca, rivolta all’esaltazione della percezione di un determinato luogo, attraverso una rilettura empirico/conoscitiva delle sue singole componenti siano esse pareti, porte, angoli, finestre o parti di ambienti naturali ed urbani. Ad arricchire la comprensione di una ricerca alquanto complessa e dalla lettura sicuramente problematica, viene incontro l'artista stesso affermando come per lui il «compito dell’arte non sia più quello di inventare nuove forme, che imponendosi non fanno altro che intasare gli spazi, bensì quello di reinventare anche momentaneamente ed attraverso un attento processo mimetico, la realtà, umanizzando la tecnologia ed il già esistente». Per questo motivo si rivela fondamentale per Morganti un sopralluogo degli spazi, prima di poter progettare e realizzare i suoi interventi. La fase di progettazione assume quindi un ruolo di fondamentale importanza, quello che per il pittore era (oppure è tuttora) il bozzetto preparatorio dell'opera. La luce ed il suono divengono, quasi spontaneamente, gli elementi principali sui quali sviluppare una seria ricerca sul concetto di spazio e di tempo, di attraversamento e di cambiamento, di osservazione partecipata e di partecipazione attiva. Per mezzo di sollecitazioni visive e sonore capaci di stimolare canali percettivi alternativi, l'artista rende possibile la fruizione di una realtà formalmente uguale a se stessa ma effettivamente riformulata nella sua essenza. Da qui l'esigenza di operare, con interventi «minimi e preferibilmente neutrali», delle "evidenziature" in grado di sottolineare quello che per Morganti diviene, in quel momento, l'aspetto più interessante nella dinamica, che si instaura tra la fredda oggettività geometrica degli spazi e dei segni. Segnali che ne determinano contorni, limiti e la fruizione soggettiva ed emotiva che questi impulsi sollecitano.
Renato Jaime Morganti, artista italo-spagnolo ha compiuto studi di musica, al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e nel campo dell’architettura e del design, laureandosi presso il Politecnico di Milano. Ha inoltre approfondito la sua ricerca nel campo della scultura, conseguendo Laurea e Master alla Hochschule der Kunst di Berlino.
Vive e lavora a Milano, città in cui è nato nel 1971.
personali:
2004 architetture informali, architetture invisibili, Nowheregallery e Mediateca di Santa Teresa, Milano
2003 le forme del testo (con Irma Blank), libreria Tikkun, Milano
collettive:
2005 parliamodisegno, Spazio Erasmus Brera, Milano
2004 allarmi, Caserma De Cristoforis, Como
tracce di un seminario, Care of & Viafarini, Milano
2003 luogo/nonluogo = nuovo luogo, Fondazione Ratti, chiesa di San Francesco, Como
il possibile dal punto zero, Fondazione Ambrosetti, Palazzolo sull’Oglio, Brescia
17
febbraio 2005
Renato Jaime Morganti – Evidenze
Dal 17 febbraio al 26 marzo 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA RUBIN
Milano, Via Santa Marta, 10, (Milano)
Milano, Via Santa Marta, 10, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 14.30-19.30
Vernissage
17 Febbraio 2005, ore 19
Autore
Curatore