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Renato Meneghetti – Eghènetai! Buio, non “ombra”. Luce
Per la prima volta a Roma da aprile, Renato Meneghetti sarà presente con una serie di mostre a cura di Achille Bonito Oliva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per la prima volta a Roma da aprile, Renato Meneghetti sarà presente con una serie di mostre a cura di Achille Bonito Oliva.
L’evento realizzato in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Polo Museale Romano, il Comune di Roma e il Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari, coinvolge quattro grandi sedi: il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Saxia, la Galleria Sala 1 nel Santuario Pontificio della Scala Santa, il Museo di Palazzo Venezia, e l’Archivio Centrale dello Stato.
Le opere esposte sono state realizzate dal 2001 ad oggi e focalizzano il tema della malattia morale e fisica: dalla dimensione dell’individuo a quella della società attraverso gli esempi terribili della pedofilia e dell’emarginazione, sino alla dimensione globale della guerra come frutto necessario di una economia che ha per fine non l’uomo ma il denaro.
E’ forse questa anche la ragione dell’ eclettismo di Meneghetti, che lavora ancora con metodo rinascimentale, con occhio prensile e capace di catturare continuamente nuove suggestioni formali - dall’impegno nella pittura, alla fotografia, alla musica, al cinema alla scultura, al design, alla videoarte - e si avvale per la realizzazione dei suoi lavori di oltre 200 artigiani specializzati nelle più diverse discipline: dall’elettromagnetismo alla lavorazione del gres ceramico, dalla vetroresina ai palloni eliostatici.
Al Museo di Palazzo Venezia presenterà una grande scultura contro la guerra – OPTIONAL, raffigurante un cervello di dimensioni monumentali che si gonfia e si sgonfia tra allarmi militari.
E’ una verità cancerogena, che Meneghetti avverte dentro di sé dove consumarsi è necessario perché la visione di se stessi è infine insoddisfazione, e la soddisfazione ha compimento solo con la morte.
Alla Galleria Sala 1 espone EGHÈNETAI !, “Un percorso, dal caos - dolore - confusione spirituale - falsi miti alla luce: dal buio iniziale all’ accecante luce finale, dopo la folgorazione, il sacrificio attraverso il quale sbocciano la creatività, la fede, la poesia.” (G. Billi). 120 lastre sospese che mostrano le trasparenze rivelando immagini in radiografia e lanciando bagliori dati dalla luce che colpisce la superficie molto lucida del plexiglas con il quale sono costruite.
Nel Complesso Monumentale di Santo Spirito in Saxia presenta in anteprima opere di grande effetto visivo: immagini crude rese vive da colori squillanti, elettrici, come “SENSAZIONE MINIMA”, una murata di metri 15 x 10 composta con di 334 light boxes che sviluppano il tema della storia umana e come “GLOBAL FOLLY” dove un globo terrestre si muove incoerentemente, rotolando grazie ad un meccanismo elettrico, in uno spazio profilato da proiezioni dei disastri degli ultimi anni, anche investendo i visitatori con il messaggio: la fine del pianeta è la nostra fine?
Nell’Archivio Centrale dello Stato saranno esposte varie sculture tra le quali i “Paralleli Vertebrali”,
grandi ceramiche raffiguranti una foresta di palme pietrificate che ricordano la colonna vertebrale umana ed evocano pire sacrificali e i forni di Dachau e una sezione pittura con circa 50 opere dell’ormai noto ciclo delle Radiografie delle quali Gillo Dorfles ha scritto: “… le radiografie di Meneghetti sono l’unico fatto nuovo nell’arte italiana degli ultimi vent’anni … “.
L’evento realizzato in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Polo Museale Romano, il Comune di Roma e il Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari, coinvolge quattro grandi sedi: il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Saxia, la Galleria Sala 1 nel Santuario Pontificio della Scala Santa, il Museo di Palazzo Venezia, e l’Archivio Centrale dello Stato.
Le opere esposte sono state realizzate dal 2001 ad oggi e focalizzano il tema della malattia morale e fisica: dalla dimensione dell’individuo a quella della società attraverso gli esempi terribili della pedofilia e dell’emarginazione, sino alla dimensione globale della guerra come frutto necessario di una economia che ha per fine non l’uomo ma il denaro.
E’ forse questa anche la ragione dell’ eclettismo di Meneghetti, che lavora ancora con metodo rinascimentale, con occhio prensile e capace di catturare continuamente nuove suggestioni formali - dall’impegno nella pittura, alla fotografia, alla musica, al cinema alla scultura, al design, alla videoarte - e si avvale per la realizzazione dei suoi lavori di oltre 200 artigiani specializzati nelle più diverse discipline: dall’elettromagnetismo alla lavorazione del gres ceramico, dalla vetroresina ai palloni eliostatici.
Al Museo di Palazzo Venezia presenterà una grande scultura contro la guerra – OPTIONAL, raffigurante un cervello di dimensioni monumentali che si gonfia e si sgonfia tra allarmi militari.
E’ una verità cancerogena, che Meneghetti avverte dentro di sé dove consumarsi è necessario perché la visione di se stessi è infine insoddisfazione, e la soddisfazione ha compimento solo con la morte.
Alla Galleria Sala 1 espone EGHÈNETAI !, “Un percorso, dal caos - dolore - confusione spirituale - falsi miti alla luce: dal buio iniziale all’ accecante luce finale, dopo la folgorazione, il sacrificio attraverso il quale sbocciano la creatività, la fede, la poesia.” (G. Billi). 120 lastre sospese che mostrano le trasparenze rivelando immagini in radiografia e lanciando bagliori dati dalla luce che colpisce la superficie molto lucida del plexiglas con il quale sono costruite.
Nel Complesso Monumentale di Santo Spirito in Saxia presenta in anteprima opere di grande effetto visivo: immagini crude rese vive da colori squillanti, elettrici, come “SENSAZIONE MINIMA”, una murata di metri 15 x 10 composta con di 334 light boxes che sviluppano il tema della storia umana e come “GLOBAL FOLLY” dove un globo terrestre si muove incoerentemente, rotolando grazie ad un meccanismo elettrico, in uno spazio profilato da proiezioni dei disastri degli ultimi anni, anche investendo i visitatori con il messaggio: la fine del pianeta è la nostra fine?
Nell’Archivio Centrale dello Stato saranno esposte varie sculture tra le quali i “Paralleli Vertebrali”,
grandi ceramiche raffiguranti una foresta di palme pietrificate che ricordano la colonna vertebrale umana ed evocano pire sacrificali e i forni di Dachau e una sezione pittura con circa 50 opere dell’ormai noto ciclo delle Radiografie delle quali Gillo Dorfles ha scritto: “… le radiografie di Meneghetti sono l’unico fatto nuovo nell’arte italiana degli ultimi vent’anni … “.
21
aprile 2006
Renato Meneghetti – Eghènetai! Buio, non “ombra”. Luce
Dal 21 aprile al 28 maggio 2006
arte contemporanea
Location
SALA 1
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16.30-18.30 e su appuntamento
Vernissage
21 Aprile 2006, ore 18
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
EQUA
Autore
Curatore