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Renzo Ferrari – Rabisch
La mostra raccoglie un nucleo di 50 opere – oli,
acrilici, acquerelli e teatrini polimaterici – realizzate dal 2003 ad oggi, con una prevalenza di lavori del biennio 2018-2019 e con temi e moventi ispirati alla raccolta in versi composta dal pittore lombardo Giovan Paolo Lomazzo e dall’Accademia dei Facchini della Val di Blenio nel 1589, con l’intento di opporsi ad un’arte aulica allora dominante
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 16 marzo al 13 aprile 2019, la Galleria d’Arte La Colomba di Lugano ospita un’importante personale del pittore ticinese Renzo Ferrari (Cadro, 1939).
"Rabisch", il titolo della mostra, raccoglie un nucleo di 50 opere – oli, acrilici, acquerelli e teatrini polimaterici – realizzate dal 2003 ad oggi, con una prevalenza di lavori del biennio 2018-2019 e con temi e moventi ispirati alla raccolta in versi composta dal pittore lombardo Giovan Paolo Lomazzo e dall’Accademia dei Facchini della Val di Blenio nel 1589, con l’intento di opporsi ad un’arte aulica allora dominante. Come quegli “arabeschi” pittorici, ornamenti intricati ed eccentrici che trovarono nel bizzarro una via di espressione autonoma, i “rabisch” di Ferrari confermano una sua vocazione al grottesco, da intendersi in un’accezione nordica del termine, come strumento ironico che vuole alleggerire la pressione del tempo presente.
Osservando questo ciclo di opere, scelte per confronti diacronici, sembra di visitare il suo atelier Barakon a Cadro, in mezzo a cumuli di oggetti, pupazzi, cartoons, teschi e schizzi di colore che ricordano da vicino quel senso di caos metaforico presente nei suoi lavori. Un caos che si riflette, anche con contaminazioni verbali, nei dipinti: italiano, inglese, tedesco, francese e dialetto, dosati, di volta in volta, secondo la sfumatura più o meno intensa da dare a iscrizioni e titoli di quel suo “diario del mondo” (World Diary).
Rabisch lo spinge a rivisitare il passato, a metterlo a confronto con il groviglio del vissuto quotidiano attraverso un linguaggio che, come sottolinea l’artista, si muove “tra un tempo lento e un tempo veloce”.
"Rabisch", il titolo della mostra, raccoglie un nucleo di 50 opere – oli, acrilici, acquerelli e teatrini polimaterici – realizzate dal 2003 ad oggi, con una prevalenza di lavori del biennio 2018-2019 e con temi e moventi ispirati alla raccolta in versi composta dal pittore lombardo Giovan Paolo Lomazzo e dall’Accademia dei Facchini della Val di Blenio nel 1589, con l’intento di opporsi ad un’arte aulica allora dominante. Come quegli “arabeschi” pittorici, ornamenti intricati ed eccentrici che trovarono nel bizzarro una via di espressione autonoma, i “rabisch” di Ferrari confermano una sua vocazione al grottesco, da intendersi in un’accezione nordica del termine, come strumento ironico che vuole alleggerire la pressione del tempo presente.
Osservando questo ciclo di opere, scelte per confronti diacronici, sembra di visitare il suo atelier Barakon a Cadro, in mezzo a cumuli di oggetti, pupazzi, cartoons, teschi e schizzi di colore che ricordano da vicino quel senso di caos metaforico presente nei suoi lavori. Un caos che si riflette, anche con contaminazioni verbali, nei dipinti: italiano, inglese, tedesco, francese e dialetto, dosati, di volta in volta, secondo la sfumatura più o meno intensa da dare a iscrizioni e titoli di quel suo “diario del mondo” (World Diary).
Rabisch lo spinge a rivisitare il passato, a metterlo a confronto con il groviglio del vissuto quotidiano attraverso un linguaggio che, come sottolinea l’artista, si muove “tra un tempo lento e un tempo veloce”.
16
marzo 2019
Renzo Ferrari – Rabisch
Dal 16 marzo al 13 aprile 2019
arte contemporanea
Location
GALLERIA LA COLOMBA
Lugano, Via Al Lido, 9, (Lugano)
Lugano, Via Al Lido, 9, (Lugano)
Orario di apertura
martedì-sabato 14.00-18.30 domenica e festivi 14.30-17.00
Vernissage
16 Marzo 2019, h 17
Autore