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Renzo Ferrari – World diary. Opere 2012-2015
Definitivamente approdato ad una pittura dei “mille linguaggi” – memorie materiche, figurativismo di origine espressionista, digitale, street-art, fumetto – Ferrari conduce una incessante gara e sfida con il flusso quotidiano indistinto e senza senso di immagini delle cronache drammatiche e tragiche del nostro tempo. Le adotta e trasforma, radicalmente muta, le ‘riscatta’ dal nastro normato delle parole e della iconologia dei media. Questo approccio alla realtà produce la straordinaria efficacia e attualità della sua pittura
Comunicato stampa
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Dopo le grandi antologiche Visioni nomadi/Visions Nomades allestite prima al Musée d'Art et Histoire di Neuchàtel a cura di Antonia Nessi e poi al Museo Cantonale di Lugano a cura di Cristina Sonderegger, Renzo Ferrari presenta, dal 14 novembre, l'opera su tela e su carta degli ultimi tre anni: 50 lavori di varie dimensioni che trovano sintesi nella impressionante progressione dei grandi quadri: Stilleben Piazza Italia (2013); Night, gli sposi e l'uomo ragno (2013); Simbiosi in sommer (2014); Canicola, portraet Kelemu, melancoly (2015); Finis, Rot hommage a Hogarth (20015).
Definitivamente approdato ad una pittura dei "mille linguaggi" – memorie materiche, figurativismo di origine espressionista, digitale, street-art, fumetto – Ferrari conduce una incessante gara e sfida con il flusso quotidiano indistinto e senza senso di immagini delle cronache drammatiche e tragiche del nostro tempo. Le adotta e trasforma, radicalmente muta, le 'riscatta' dal nastro normato delle parole e della iconologia dei media. Questo approccio alla realtà produce la straordinaria efficacia e attualità della sua pittura. L'incessante riscatto – una sfida, si direbbe – dal nonsense della comunicazione globale, è disposto in uno spazio continuo ed è attraversato da un tempo continuo. In primo piano le figure, i volti, di protagonisti del presente – irregolari, sans papier, migranti, marginali, popoli in movimento –, nel remoto i resti di una perdita, struggenti nostalgie, le distruzioni di un esistito originario. Sulla 'porta' della valle del Ticino, nello studio di Cadro, egli assume e mette sulla tela le novità culturali profonde che i flussi umani dai sud ai nord del mondo conducono e inducono. È un linguaggio il suo del tutto innovativo, un fremito e una emozione che senza iato percorre la tela e fa di questo artista il protagonista di una rappresentazione senza margini, senza repliche, del nostro tempo e della storia dell'arte contemporanea. Dagli anni inquieti della sua 'educazione ambrosiana’ (accademia di Brera, abitazione e studio a Milano), da quando la sua è una pittura della perdita di una fisionomia e identità contadina e vallerana, Ferrari affronta le mutazioni profonde attorno e dentro la sua generazione. Nello sviluppo degli ultimi due decenni, irrompe sulle sue tele una messa in scena ostile e ironica, grottesca e drammatica della realtà che viviamo e 'World diary' è ciclo di lavoro che si confronta con un'attualità mediatica di conflitti e belligeranze. Il diario nel suo febbrile prodursi di cronache si intervalla e alterna con cadenze di pagine potenti ed emozionate di 'diario domestico’. Opere queste dedicate a una quotidianità intimista e familiare, "antidoto" – dice il pittore – e antemurale al dramma del presente.
Catalogo (Skira, 2015) con testi di Flaminio Gualdoni e Piero Del Giudice
La mostra è aperta da martedì a sabato, dalle ore 14.00 alle ore 18.30; domenica e festivi, dalle ore 14.30 alle ore 17.00.
GALLERIA D’ARTE LA COLOMBA
Via al Lido 9
6962 Lugano-Viganello
Telefono +41 091 / 972 21 81
Telefax +41 091 / 972 21 81
www.lacolomba.ch
Per informazioni e materiale stampa:
UFFICIO STAMPA ANTEA
anteapress@gmail.com
Definitivamente approdato ad una pittura dei "mille linguaggi" – memorie materiche, figurativismo di origine espressionista, digitale, street-art, fumetto – Ferrari conduce una incessante gara e sfida con il flusso quotidiano indistinto e senza senso di immagini delle cronache drammatiche e tragiche del nostro tempo. Le adotta e trasforma, radicalmente muta, le 'riscatta' dal nastro normato delle parole e della iconologia dei media. Questo approccio alla realtà produce la straordinaria efficacia e attualità della sua pittura. L'incessante riscatto – una sfida, si direbbe – dal nonsense della comunicazione globale, è disposto in uno spazio continuo ed è attraversato da un tempo continuo. In primo piano le figure, i volti, di protagonisti del presente – irregolari, sans papier, migranti, marginali, popoli in movimento –, nel remoto i resti di una perdita, struggenti nostalgie, le distruzioni di un esistito originario. Sulla 'porta' della valle del Ticino, nello studio di Cadro, egli assume e mette sulla tela le novità culturali profonde che i flussi umani dai sud ai nord del mondo conducono e inducono. È un linguaggio il suo del tutto innovativo, un fremito e una emozione che senza iato percorre la tela e fa di questo artista il protagonista di una rappresentazione senza margini, senza repliche, del nostro tempo e della storia dell'arte contemporanea. Dagli anni inquieti della sua 'educazione ambrosiana’ (accademia di Brera, abitazione e studio a Milano), da quando la sua è una pittura della perdita di una fisionomia e identità contadina e vallerana, Ferrari affronta le mutazioni profonde attorno e dentro la sua generazione. Nello sviluppo degli ultimi due decenni, irrompe sulle sue tele una messa in scena ostile e ironica, grottesca e drammatica della realtà che viviamo e 'World diary' è ciclo di lavoro che si confronta con un'attualità mediatica di conflitti e belligeranze. Il diario nel suo febbrile prodursi di cronache si intervalla e alterna con cadenze di pagine potenti ed emozionate di 'diario domestico’. Opere queste dedicate a una quotidianità intimista e familiare, "antidoto" – dice il pittore – e antemurale al dramma del presente.
Catalogo (Skira, 2015) con testi di Flaminio Gualdoni e Piero Del Giudice
La mostra è aperta da martedì a sabato, dalle ore 14.00 alle ore 18.30; domenica e festivi, dalle ore 14.30 alle ore 17.00.
GALLERIA D’ARTE LA COLOMBA
Via al Lido 9
6962 Lugano-Viganello
Telefono +41 091 / 972 21 81
Telefax +41 091 / 972 21 81
www.lacolomba.ch
Per informazioni e materiale stampa:
UFFICIO STAMPA ANTEA
anteapress@gmail.com
14
novembre 2015
Renzo Ferrari – World diary. Opere 2012-2015
Dal 14 novembre al 15 dicembre 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA LA COLOMBA
Lugano, Via Al Lido, 9, (Lugano)
Lugano, Via Al Lido, 9, (Lugano)
Orario di apertura
da martedì a sabato, dalle ore 14.00 alle ore 18.30; domenica e festivi, dalle ore 14.30 alle ore 17.00
Vernissage
14 Novembre 2015, h 17
Editore
SKIRA
Autore