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Renzo Francabandera
La mostra allo Spazio Off di Trento raccoglie alcuni dei lavori più significativi del 2010 dell’artista, 14 opere fra disegni a inchiostro e pastelli ad olio, tecniche miste con cui nell’ultimo anno ha raccontato la scena italiana
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con la presente la S.V. è invitata all'inaugurazione della mostra personale di Renzo
Francabandera, in programma venerdì 28 gennaio 2011 alle ore 18, allo Spazio Off di via
Venezia, 5, a Trento.
Alle 19 seguirà tavola rotonda su teatro, arte e critica con Renzo Francabandera (artista e critico
teatrale), Andrea Porcheddu (docente e critico teatrale), Claudia Gelmi (critica e giornalista del
Corriere del Trentino) e Roberto Rinaldi (critico per teatro.org). La serata proseguirà con un
aperitivo offerto dalla Strada del Vino e dei Sapori di Trento e della Valsugana.
La personale, a ingresso libero, rimarrà visitabile negli orari di apertura dello Spazio Off, che
coincidono con le repliche degli spettacoli in cartellone tra gennaio e febbraio.
La mostra di Renzo Francabandera
Da anni Renzo Francabandera racconta il teatro in modo tutto personale, disegnando, nel buio
della sala, frammenti di scena, ricamo istintivo e, forte di volti e suggestioni che si svolge
irripetibile ogni sera nell'incontro tra la luce dell'immagine e il corpo teatrale, istantanee di
colore, inchiostri e olii, per tracciare emotivamente lo spettacolo. Sui suoi fogli sono impressi
ritratti dei protagonisti, dettagli delle scenografie, segmenti dell'azione, colti nell'attimo
stesso in cui i fatti accadono e poi appena ritoccati in una fase successiva, fissati con una grazia
che abbina la fretta dell'esecuzione con la qualità espressiva del risultato.
Quella con cui in questi anni Francabandera ha raccontato il teatro è una raccolta di disegni e
illustrazioni che cerca di rendere metatemporale la magia della scena, che si accende e poi
svanisce; gli schizzi, del tutto privi di passo narrativo, rivelano l’intimo godimento di un
sentimento antico, quello di dar luce alle ombre. Dai primi piani, che restituiscono la
leggerezza e il tormento, fino agli intrecci dei corpi, alle tensioni verticali dell'emotività del
luogo teatro, il percorso che viene offerto all'osservatore è quello di un evento accaduto una
sola volta, mediato da una forma visibile che si espande nell'immaginazione; ed anche quello di
un dire poetico che potrebbe ancora avverarsi.
La mostra allo Spazio Off di Trento raccoglie alcuni dei lavori più significativi del 2010
dell'artista, 14 opere fra disegni a inchiostro e pastelli ad olio, tecniche miste con cui
nell'ultimo anno ha raccontato la scena italiana, esponendo fra l'altro, presso il Maschio
Angioino e il Palazzo delle Arti di Napoli, il Teatro dell'Elfo a Milano, Palazzo ducale ad Andria
(BA), oltre che a Lugano e Sansepolcro (AR).
Spazio Off
Via Venezia 5 – Trento
www.spaziooff.com – info@spaziooff.com – 333 27 53 033
Le voci
"I suoi schizzi raccontano la poesia de “le pulle”, la loro fragilitàa', la tenerezza... cullandole di
blu dentro movenze antiche”
Emma Dante
"Il dono di Renzo, fare diventare l'attimo che fugge, il non ripetibile...un atto estremo che resta,
che in un tratto veloce e quasi incompiuto diventa memoria per tutti, istantanea polaroid
pittorica."
Antonio Latella
"Finalmente ci si sta accorgendo del lavoro di Renzo Francabandera. Finalmente una mostra
porta in luce il fenomeno insolito, forse davvero unico, di un singolare testimone del teatro che
unisce le doti analitiche del critico, del giornalista col talento creativo di pittore e illustratore.
I disegni - va da sé - sono belli: ma sono soprattutto l'esito finale di un atto quasi virtuosistico, a
sua volta sottilmente teatrale, che consiste nell'eseguirli sgomitando nello spazio angusto di una
poltrona di platea, scegliendo e applicando i colori in un buio che rende spesso difficile anche
solo prendere appunti, fermando al volo sensazioni passeggere."
Renato Palazzi - delteatro
“Ero venuta a sapere da alcuni amici di un misterioso “illustratore” che era in sala e che
prendeva “appunti visivi” e in effetti mi era nata una gran curiosita'à: speravo prima o poi di
vedere queste immagini. Ti ringrazio per queste istantanee, questi lampi visivi che mi hanno
fatto l’effetto che ha un residuo luminoso di memoria, o la traccia stilizzata di un’emozione
altrui, nata da una nostra opera e poi trascorsa. Per me poi, che in Kansas sono in scena e devo
sempre rinunciare a vedere, queste sensazioni non sono per niente secondarie.”
Chiara Lagani – Fanny&Alexander
“In un´'Italietta in_cosciente metastasi, donchisciottescamente votato ad una lotta impari
contro la vellutata di sugna dello strapotere di Sua Maesta'à il Pixel, Renzo si sbraccia
controcorrente risalendo la fonte dell´'Arte. Attraverso la vibrata di un gessetto o la spigolatura
di un tratto intermittente - seduzione dell´'assenza - imprime impronte che seminano debiti
emotivi in technicolor. In un frullare di ciglia arpiona le corde di ciascuno di noi. Scortica.
Risucchia. Riabilita membra anchilosate. Nessun tutore dell'´immaginario. A lui piace cio'ò che si
nasconde dietro lo specchio. Trafitture. Estrazione di nervo scoperto. Ci rivela come potremmo
essere. A cosa abbiamo abdicato. Ci cauterizza in una cicatrice cromatica in perenne
movimento. Amplificandoci. Trasformandoci in Supereroi. Offrendoci mantelli da volo e
noccioline magiche per uscire dall'´alveare.”
Ricci/Forte
Renzo Francabandera: nota biografica
Nato a Bari nel 1973, vive e lavora a Bergamo. Dopo le collaborazioni con i settimanali satirici
Cuore e Boxer-Il manifesto all’inizio degli anni Novanta, ha maturato il percorso artistico con
una spiccata vocazione per la creazione d’immagine, raffinando l’esperienza pittorica con tre
classi di perfezionamento a Roma, e nel biennio 2007-2009 a Milano con il professor Italo Chiodi,
cattedra di disegno dell’Accademia di Brera, con cui ha curato anche mostre personali. Ha
realizzato illustrazioni e copertine per l’editoria, sia con disegni che con tecnica fotografica.
Scrive per numerose testate giornalistiche come critico d’arte e di teatro. Collabora alla
redazione Arte&Culture del quotidiano PaneAcqua diretto da Carla Ronga, ad Hystrio e al
quotidiano di informazione teatrale klpteatro.it. I suoi disegni sono pubblicati su diverse riviste
e tiene corsi e lezioni di esperienza del colore.
Francabandera, in programma venerdì 28 gennaio 2011 alle ore 18, allo Spazio Off di via
Venezia, 5, a Trento.
Alle 19 seguirà tavola rotonda su teatro, arte e critica con Renzo Francabandera (artista e critico
teatrale), Andrea Porcheddu (docente e critico teatrale), Claudia Gelmi (critica e giornalista del
Corriere del Trentino) e Roberto Rinaldi (critico per teatro.org). La serata proseguirà con un
aperitivo offerto dalla Strada del Vino e dei Sapori di Trento e della Valsugana.
La personale, a ingresso libero, rimarrà visitabile negli orari di apertura dello Spazio Off, che
coincidono con le repliche degli spettacoli in cartellone tra gennaio e febbraio.
La mostra di Renzo Francabandera
Da anni Renzo Francabandera racconta il teatro in modo tutto personale, disegnando, nel buio
della sala, frammenti di scena, ricamo istintivo e, forte di volti e suggestioni che si svolge
irripetibile ogni sera nell'incontro tra la luce dell'immagine e il corpo teatrale, istantanee di
colore, inchiostri e olii, per tracciare emotivamente lo spettacolo. Sui suoi fogli sono impressi
ritratti dei protagonisti, dettagli delle scenografie, segmenti dell'azione, colti nell'attimo
stesso in cui i fatti accadono e poi appena ritoccati in una fase successiva, fissati con una grazia
che abbina la fretta dell'esecuzione con la qualità espressiva del risultato.
Quella con cui in questi anni Francabandera ha raccontato il teatro è una raccolta di disegni e
illustrazioni che cerca di rendere metatemporale la magia della scena, che si accende e poi
svanisce; gli schizzi, del tutto privi di passo narrativo, rivelano l’intimo godimento di un
sentimento antico, quello di dar luce alle ombre. Dai primi piani, che restituiscono la
leggerezza e il tormento, fino agli intrecci dei corpi, alle tensioni verticali dell'emotività del
luogo teatro, il percorso che viene offerto all'osservatore è quello di un evento accaduto una
sola volta, mediato da una forma visibile che si espande nell'immaginazione; ed anche quello di
un dire poetico che potrebbe ancora avverarsi.
La mostra allo Spazio Off di Trento raccoglie alcuni dei lavori più significativi del 2010
dell'artista, 14 opere fra disegni a inchiostro e pastelli ad olio, tecniche miste con cui
nell'ultimo anno ha raccontato la scena italiana, esponendo fra l'altro, presso il Maschio
Angioino e il Palazzo delle Arti di Napoli, il Teatro dell'Elfo a Milano, Palazzo ducale ad Andria
(BA), oltre che a Lugano e Sansepolcro (AR).
Spazio Off
Via Venezia 5 – Trento
www.spaziooff.com – info@spaziooff.com – 333 27 53 033
Le voci
"I suoi schizzi raccontano la poesia de “le pulle”, la loro fragilitàa', la tenerezza... cullandole di
blu dentro movenze antiche”
Emma Dante
"Il dono di Renzo, fare diventare l'attimo che fugge, il non ripetibile...un atto estremo che resta,
che in un tratto veloce e quasi incompiuto diventa memoria per tutti, istantanea polaroid
pittorica."
Antonio Latella
"Finalmente ci si sta accorgendo del lavoro di Renzo Francabandera. Finalmente una mostra
porta in luce il fenomeno insolito, forse davvero unico, di un singolare testimone del teatro che
unisce le doti analitiche del critico, del giornalista col talento creativo di pittore e illustratore.
I disegni - va da sé - sono belli: ma sono soprattutto l'esito finale di un atto quasi virtuosistico, a
sua volta sottilmente teatrale, che consiste nell'eseguirli sgomitando nello spazio angusto di una
poltrona di platea, scegliendo e applicando i colori in un buio che rende spesso difficile anche
solo prendere appunti, fermando al volo sensazioni passeggere."
Renato Palazzi - delteatro
“Ero venuta a sapere da alcuni amici di un misterioso “illustratore” che era in sala e che
prendeva “appunti visivi” e in effetti mi era nata una gran curiosita'à: speravo prima o poi di
vedere queste immagini. Ti ringrazio per queste istantanee, questi lampi visivi che mi hanno
fatto l’effetto che ha un residuo luminoso di memoria, o la traccia stilizzata di un’emozione
altrui, nata da una nostra opera e poi trascorsa. Per me poi, che in Kansas sono in scena e devo
sempre rinunciare a vedere, queste sensazioni non sono per niente secondarie.”
Chiara Lagani – Fanny&Alexander
“In un´'Italietta in_cosciente metastasi, donchisciottescamente votato ad una lotta impari
contro la vellutata di sugna dello strapotere di Sua Maesta'à il Pixel, Renzo si sbraccia
controcorrente risalendo la fonte dell´'Arte. Attraverso la vibrata di un gessetto o la spigolatura
di un tratto intermittente - seduzione dell´'assenza - imprime impronte che seminano debiti
emotivi in technicolor. In un frullare di ciglia arpiona le corde di ciascuno di noi. Scortica.
Risucchia. Riabilita membra anchilosate. Nessun tutore dell'´immaginario. A lui piace cio'ò che si
nasconde dietro lo specchio. Trafitture. Estrazione di nervo scoperto. Ci rivela come potremmo
essere. A cosa abbiamo abdicato. Ci cauterizza in una cicatrice cromatica in perenne
movimento. Amplificandoci. Trasformandoci in Supereroi. Offrendoci mantelli da volo e
noccioline magiche per uscire dall'´alveare.”
Ricci/Forte
Renzo Francabandera: nota biografica
Nato a Bari nel 1973, vive e lavora a Bergamo. Dopo le collaborazioni con i settimanali satirici
Cuore e Boxer-Il manifesto all’inizio degli anni Novanta, ha maturato il percorso artistico con
una spiccata vocazione per la creazione d’immagine, raffinando l’esperienza pittorica con tre
classi di perfezionamento a Roma, e nel biennio 2007-2009 a Milano con il professor Italo Chiodi,
cattedra di disegno dell’Accademia di Brera, con cui ha curato anche mostre personali. Ha
realizzato illustrazioni e copertine per l’editoria, sia con disegni che con tecnica fotografica.
Scrive per numerose testate giornalistiche come critico d’arte e di teatro. Collabora alla
redazione Arte&Culture del quotidiano PaneAcqua diretto da Carla Ronga, ad Hystrio e al
quotidiano di informazione teatrale klpteatro.it. I suoi disegni sono pubblicati su diverse riviste
e tiene corsi e lezioni di esperienza del colore.
28
gennaio 2011
Renzo Francabandera
Dal 28 gennaio al 28 febbraio 2011
disegno e grafica
Location
SPAZIO OFF
Trento, Via Venezia, 5, (Trento)
Trento, Via Venezia, 5, (Trento)
Orario di apertura
visitabile in orario di apertura del teatro
Vernissage
28 Gennaio 2011, ore 18
Sito web
www.pasqualepetrucci.it
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