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Renzo Manetti – Il velo della Gioconda. Leonardo segreto
Il saggio di Renzo Manetti Il velo della Gioconda. Leonardo segreto (ed. Polistampa, pp. 176, euro 16) sarà presentato presso l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze (via Orsanmichele, 4). Interverranno, oltre all’autore, Luigi Zangheri, presidente dell’Accademia, e Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale Leonardo Da Vinci.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il velo della Gioconda all'Accademia delle Arti del Disegno
«Ansa» , 16/11/2009
Leonardo forse fece una Gioconda nuda. La teoria dello studioso fiorentino Renzo Manetti
Firenze - Oltre alla Gioconda di Leonardo da Vinci esposta al Louvre, potrebbe essercene una seconda, una Gioconda nuda, che l'artista avrebbe dipinto per formare un dittico e rendere omaggio ai due volti di una stessa divinità, cioè Venere, secondo un vezzo in uso tra gli artisti del tempo. Lo sostiene una teoria formulata dallo studioso fiorentino Renzo Manetti - esperto di iconologia e autore di studi controversi sull'opera di Leonardo - nel saggio 'Il velo della Gioconda. Leonardo segreto' pubblicato da Polistampa. Il dipinto, riporta una nota, sarebbe una donna nuda, a seno scoperto, seduta su un balcone e nella stessa posa della Gioconda del Louvre. L'opera risalirebbe al cosiddetto 'periodo romano' quando Leonardo era immerso nello studio della filosofia e delle dottrine esoteriche. "Anche se il dipinto è andato perduto - ha spiegato Manetti - esistono almeno una decina tra riproduzioni e opere di analogo soggetto, eseguite da allievi e discepoli, che ci permettono di ricostruire l'originale". Manetti si riferisce a dipinti come la Monna Vanna del Salaino, allievo di Leonardo. Alla Gioconda nuda di Leonardo si sarebbe ispirato anche Raffaello che ritrasse due donne simili tra loro, una coperta da un velo, La Velata, l'altra seminuda, La fornarina. Fra queste, come tra le eventuali due Gioconde di Leonardo, esisterebbe un rapporto preciso: per Manetti sarebbero la rappresentazione delle Veneri della tradizione neoplatonica, quella 'celeste' e quella 'volgare', simboli di due diversi aspetti dell'indole umana.
«Ansa» , 16/11/2009
Leonardo forse fece una Gioconda nuda. La teoria dello studioso fiorentino Renzo Manetti
Firenze - Oltre alla Gioconda di Leonardo da Vinci esposta al Louvre, potrebbe essercene una seconda, una Gioconda nuda, che l'artista avrebbe dipinto per formare un dittico e rendere omaggio ai due volti di una stessa divinità, cioè Venere, secondo un vezzo in uso tra gli artisti del tempo. Lo sostiene una teoria formulata dallo studioso fiorentino Renzo Manetti - esperto di iconologia e autore di studi controversi sull'opera di Leonardo - nel saggio 'Il velo della Gioconda. Leonardo segreto' pubblicato da Polistampa. Il dipinto, riporta una nota, sarebbe una donna nuda, a seno scoperto, seduta su un balcone e nella stessa posa della Gioconda del Louvre. L'opera risalirebbe al cosiddetto 'periodo romano' quando Leonardo era immerso nello studio della filosofia e delle dottrine esoteriche. "Anche se il dipinto è andato perduto - ha spiegato Manetti - esistono almeno una decina tra riproduzioni e opere di analogo soggetto, eseguite da allievi e discepoli, che ci permettono di ricostruire l'originale". Manetti si riferisce a dipinti come la Monna Vanna del Salaino, allievo di Leonardo. Alla Gioconda nuda di Leonardo si sarebbe ispirato anche Raffaello che ritrasse due donne simili tra loro, una coperta da un velo, La Velata, l'altra seminuda, La fornarina. Fra queste, come tra le eventuali due Gioconde di Leonardo, esisterebbe un rapporto preciso: per Manetti sarebbero la rappresentazione delle Veneri della tradizione neoplatonica, quella 'celeste' e quella 'volgare', simboli di due diversi aspetti dell'indole umana.
22
gennaio 2010
Renzo Manetti – Il velo della Gioconda. Leonardo segreto
22 gennaio 2010
presentazione
Location
ACCADEMIA DELLE ARTI DEL DISEGNO – VIA RICASOLI
Firenze, Via Ricasoli, 68, (Firenze)
Firenze, Via Ricasoli, 68, (Firenze)
Vernissage
22 Gennaio 2010, ore 17 Sala delle Adunanze
Editore
POLISTAMPA
Ufficio stampa
EVENTI PAGLIAI
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