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Renzo Saviolo – Trans-formazioni
Dopo la retrospettiva antologica delle opere fotografiche avvenuta per i suoi cinquant’anni di attività nel 2005 al Museo del Santo, Renzo Saviolo propone ora alle Scuderie di Palazzo Moroni il suo nuovo filone di ricerca. Saviolo ha trovato negli strumenti offerti dal digitale la possibilità di stravolgere l’immagine che, pur partendo da un frammento di realtà, è in grado di farne perdere l’identità originaria
Comunicato stampa
Segnala l'evento
"Il colore ha dimensione puramente creativa, una percezione emotiva non narrativa e
radicalmente grafica del mondo. Il colore è più fisico del bianco e nero, più intellettuale e
astratto". (Harry Gruyaert)
Dopo la retrospettiva antologica delle opere fotografiche avvenuta per i suoi cinquant’anni
di attività nel 2005 al Museo del Santo, Renzo Saviolo propone ora alle Scuderie di
Palazzo Moroni il suo nuovo filone di ricerca. Saviolo ha trovato negli strumenti offerti dal
digitale la possibilità di stravolgere l’immagine che, pur partendo da un frammento di
realtà, è in grado di farne perdere l’identità originaria. Parte da immagini reali e usufruendo
delle nuove possibilità di ripresa e stampa scopre gli spazi nascosti, le invisibili cromie, i
movimenti delle strutture, cogliendo e portando a noi quanto ancora non eravamo giunti a
vedere. I punti di partenza di questa sperimentazione sono pur sempre delle fotografie di
elementi naturalistici come ad esempio: insalata, bucce d’arancia, fiori… in cui la perdita di
riconoscibilità del soggetto originario è attuata per mezzo dell’ingrandimento di una sua
parte e un incremento dei colori attraverso programmi computerizzati.
La sfida che Saviolo propone sta nel tentativo di creare un genere fotografico che trova
nell’astrazione il suo nuovo linguaggio.
Mostra a cura di Annamaria Sandonà
In questa mostra le nuove fotografie di Renzo Saviolo (che è anche pittore, scrittore, poeta
e didatta) mi hanno riportato alla memoria suoi dipinti, le sue “pre-textures” che aveva
realizzato ed esposto oltre trent’anni orsono: anche queste sue nuove opere indagano
sulla struttura della forma dove penetra sino a raggiungere l’ultimo suo limite.
Parte da immagini reali dalle quali, da curioso ricercatore e indagatore quale è,
usufruendo anche delle nuove possibilità di ripresa e stampa, scopre i nascosti spazi, le
insite invisibili cromie con le loro temperature e vibrazioni, i movimenti delle strutture,
cogliendo e portando a noi quanto ancora non eravamo giunti a vedere.
Gustavo Milozzi
Nelle fotografie di Saviolo, l’emancipazione dal dato oggettivo porta, come lui stesso ama
specificare, a un’astrazione totale delle forme, a immagini che si avvicinano volitivamente
alla pittura, simulandone ritmi compositivi e alternanze cromatiche.
Le textures riprodotte - particolari macro di elementi vegetali e naturali - acquistano valore
in virtù delle proprie morfologie interne, interpretabili secondo quegli stessi canoni estetici
e pittorici che l’astrazione, per prima, esige nel suo momento di confronto col mondo reale.
Elisabetta Vanzelli
Informazioni:
Ingresso libero. Mostra visitabile nei seguenti orari Orario 9.30-12.30 / 14-18
(Chiuso i lunedì non festivi, 25 e 26 dicembre, 1 gennaio)
radicalmente grafica del mondo. Il colore è più fisico del bianco e nero, più intellettuale e
astratto". (Harry Gruyaert)
Dopo la retrospettiva antologica delle opere fotografiche avvenuta per i suoi cinquant’anni
di attività nel 2005 al Museo del Santo, Renzo Saviolo propone ora alle Scuderie di
Palazzo Moroni il suo nuovo filone di ricerca. Saviolo ha trovato negli strumenti offerti dal
digitale la possibilità di stravolgere l’immagine che, pur partendo da un frammento di
realtà, è in grado di farne perdere l’identità originaria. Parte da immagini reali e usufruendo
delle nuove possibilità di ripresa e stampa scopre gli spazi nascosti, le invisibili cromie, i
movimenti delle strutture, cogliendo e portando a noi quanto ancora non eravamo giunti a
vedere. I punti di partenza di questa sperimentazione sono pur sempre delle fotografie di
elementi naturalistici come ad esempio: insalata, bucce d’arancia, fiori… in cui la perdita di
riconoscibilità del soggetto originario è attuata per mezzo dell’ingrandimento di una sua
parte e un incremento dei colori attraverso programmi computerizzati.
La sfida che Saviolo propone sta nel tentativo di creare un genere fotografico che trova
nell’astrazione il suo nuovo linguaggio.
Mostra a cura di Annamaria Sandonà
In questa mostra le nuove fotografie di Renzo Saviolo (che è anche pittore, scrittore, poeta
e didatta) mi hanno riportato alla memoria suoi dipinti, le sue “pre-textures” che aveva
realizzato ed esposto oltre trent’anni orsono: anche queste sue nuove opere indagano
sulla struttura della forma dove penetra sino a raggiungere l’ultimo suo limite.
Parte da immagini reali dalle quali, da curioso ricercatore e indagatore quale è,
usufruendo anche delle nuove possibilità di ripresa e stampa, scopre i nascosti spazi, le
insite invisibili cromie con le loro temperature e vibrazioni, i movimenti delle strutture,
cogliendo e portando a noi quanto ancora non eravamo giunti a vedere.
Gustavo Milozzi
Nelle fotografie di Saviolo, l’emancipazione dal dato oggettivo porta, come lui stesso ama
specificare, a un’astrazione totale delle forme, a immagini che si avvicinano volitivamente
alla pittura, simulandone ritmi compositivi e alternanze cromatiche.
Le textures riprodotte - particolari macro di elementi vegetali e naturali - acquistano valore
in virtù delle proprie morfologie interne, interpretabili secondo quegli stessi canoni estetici
e pittorici che l’astrazione, per prima, esige nel suo momento di confronto col mondo reale.
Elisabetta Vanzelli
Informazioni:
Ingresso libero. Mostra visitabile nei seguenti orari Orario 9.30-12.30 / 14-18
(Chiuso i lunedì non festivi, 25 e 26 dicembre, 1 gennaio)
19
novembre 2015
Renzo Saviolo – Trans-formazioni
Dal 19 novembre 2015 al 06 gennaio 2016
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
SCUDERIE DI PALAZZO MORONI
Padova, Via VIII Febbraio, (Padova)
Padova, Via VIII Febbraio, (Padova)
Orario di apertura
9.30-12.30 / 14-18 (Chiuso i lunedì non festivi, 25 e 26 dicembre, 1 gennaio)
Vernissage
19 Novembre 2015, ore 18
Autore
Curatore