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Reporter
Con una cinquantina di immagini originali “REPORTER” vuole essere un omaggio alla fotografia d’istinto, quella degli scatti pericolosi rubati in guerra, ma anche quella di scatti che racchiudono intensi momenti di vita ordinaria e straordinaria.
Comunicato stampa
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PHOTOGRAPHICA FINE ART di Lugano assieme a Silvia Berselli presentano “REPORTER” che si terrà dal 24 novembre al 23 dicembre presso la galleria STANZA DEL BORGO.
Curioso pensare che una delle più classiche gallerie di disegni antichi ed incisioni stia facendo l’occhiolino alla più innovativa tecnica artistica che è la Fotografia. La responsabile e direttrice della Stanza del Borgo, Silvana Bareggi, infatti, crede da tempo nella grande potenzialità artistica della Fotografia. Tutto nasce dal legame di amicizia tra Silvana Bareggi e Silvia Berselli con Marco Antonetto che è anche il curatore dell’esposizione. Marco Antonetto, collezionista da sempre di fotografia e di tecnica fotografica, ha collaborato per diversi anni con il Museo del Cinema di Torino come responsabile della sezione Fotografica, ha lavorato con il Museo d’Arte di Lugano con il quale ha esposto, l’anno scorso, parte della sua collezione di fotografia riscuotendo grande successo. Da alcuni mesi Marco Antonetto ha aperto a Lugano Photographica FineArt, galleria che tratta fotografia da collezione dell’Ottocento, del Novecento e contemporanea. Silvia Berselli, ha diversi anni di esperienza nel restauro e nella conservazione del materiale fotografico, recentemente ha anche effettuato il restauro delle fantastiche lastre 50x60 della Sindone, ed è responsabile per l’Italia del Dipartimento di fotografia per la nota casa d’aste londinese Bloomsbury Auctions.
Con una cinquantina di immagini originali “REPORTER” vuole essere un omaggio alla fotografia d’istinto, quella degli scatti pericolosi rubati in guerra, ma anche quella di scatti che racchiudono intensi momenti di vita ordinaria e straordinaria. Silvia Berselli e Marco Antonetto propongono lo spunto per creare la base di una collezione davvero speciale di immagini fotografiche. Molto apprezzata negli Stati Uniti, e da diverso tempo ormai anche in Europa, la fotografia d’autore ha tardato ad entrare nelle raccolte dei collezionisti italiani forse anche per una mancanza di conoscenza del suo linguaggio. Ma perché collezionare la Fotografia? Perché la fotografia è la logica conseguenza tecnologica delle arti visive; un pennello virtuale di immediato effetto e
risultato, talmente semplice da usare e talmente difficile da realizzare a livello professionale, i suoi risultati non sono affatto scontati, la fotografia si propone e si impone come arte visiva a tutti gli effetti.
Percorso ed opere in mostra
Il filo dell’esposizione si snoda tra differenti periodi e diversi momenti importanti del Novecento, episodi che hanno caratterizzato e delineato il nostro secolo, fermati dall’obiettivo di grandi fotografi di reportage come le forti immagini della Guerra Civile Spagnola di Robert Capa, ma dello stesso Capa vi sono anche fotografie divertenti come quelle scattate sul set del film “Single handed”. Il percorso ha inizio nel 1936 con i veterani della I° Guerra Mondiale che protestano contro la Guerra Spagnola e si prosegue proprio con la Spagna negli scatti di Robert Capa e Gerda Taro (rarissime le sue immagini), lo sbarco Alleato in Italia (Robert Capa), la liberazione da parte degli Alleati (Cartier-Bresson, Nicolas Tikhomiroff, Signal Corp ecc.); il difficile dopoguerra con le vicende della Palestina, dell’Afghanistan e di Cuba (G. Rodger , M. Riboud e René Burri) la crescita del Giappone (Bischoff e Marc Riboud) e dell’Italia (Uliano Lucas, Leonard Freed e Cartier-Bresson). La Cina di Mao ed il Sud America (Sergio Larrain); gli Stati Uniti di Kennedy (M. Schaw ed Eve Arnold), i primi lanci spaziali (Burt Glinn), i fermenti dei giovani americani (Bruce Davidson, Cornell Capa e Dennis Stock), e poi arriva il Vietnam di Jones-Griffiths ed infine il ritorno alla vita normale visto da E. Erwitt, B. Davidson, Philippe Halsman, ecc.
Alcuni apparecchi fotografici usati dai reporter fanno da corollario all’esposizione, le Leica amate da Cartier-Bresson, la Contax e la Nikon F adoperate da Robert Capa, La Topcon e la Nikon US Navy che hanno registrato gli avvenimenti in Vietnam.
E’ prevista per l’1 dicembre una conferenza sul tema della mostra con il reporter Cesare Colombo ed l’artista fotografo Paolo Ventura presso la Galleria Stanza del Borgo a Milano.
La mostra è a cura di Marco Antonetto e Silvia Berselli.
Curioso pensare che una delle più classiche gallerie di disegni antichi ed incisioni stia facendo l’occhiolino alla più innovativa tecnica artistica che è la Fotografia. La responsabile e direttrice della Stanza del Borgo, Silvana Bareggi, infatti, crede da tempo nella grande potenzialità artistica della Fotografia. Tutto nasce dal legame di amicizia tra Silvana Bareggi e Silvia Berselli con Marco Antonetto che è anche il curatore dell’esposizione. Marco Antonetto, collezionista da sempre di fotografia e di tecnica fotografica, ha collaborato per diversi anni con il Museo del Cinema di Torino come responsabile della sezione Fotografica, ha lavorato con il Museo d’Arte di Lugano con il quale ha esposto, l’anno scorso, parte della sua collezione di fotografia riscuotendo grande successo. Da alcuni mesi Marco Antonetto ha aperto a Lugano Photographica FineArt, galleria che tratta fotografia da collezione dell’Ottocento, del Novecento e contemporanea. Silvia Berselli, ha diversi anni di esperienza nel restauro e nella conservazione del materiale fotografico, recentemente ha anche effettuato il restauro delle fantastiche lastre 50x60 della Sindone, ed è responsabile per l’Italia del Dipartimento di fotografia per la nota casa d’aste londinese Bloomsbury Auctions.
Con una cinquantina di immagini originali “REPORTER” vuole essere un omaggio alla fotografia d’istinto, quella degli scatti pericolosi rubati in guerra, ma anche quella di scatti che racchiudono intensi momenti di vita ordinaria e straordinaria. Silvia Berselli e Marco Antonetto propongono lo spunto per creare la base di una collezione davvero speciale di immagini fotografiche. Molto apprezzata negli Stati Uniti, e da diverso tempo ormai anche in Europa, la fotografia d’autore ha tardato ad entrare nelle raccolte dei collezionisti italiani forse anche per una mancanza di conoscenza del suo linguaggio. Ma perché collezionare la Fotografia? Perché la fotografia è la logica conseguenza tecnologica delle arti visive; un pennello virtuale di immediato effetto e
risultato, talmente semplice da usare e talmente difficile da realizzare a livello professionale, i suoi risultati non sono affatto scontati, la fotografia si propone e si impone come arte visiva a tutti gli effetti.
Percorso ed opere in mostra
Il filo dell’esposizione si snoda tra differenti periodi e diversi momenti importanti del Novecento, episodi che hanno caratterizzato e delineato il nostro secolo, fermati dall’obiettivo di grandi fotografi di reportage come le forti immagini della Guerra Civile Spagnola di Robert Capa, ma dello stesso Capa vi sono anche fotografie divertenti come quelle scattate sul set del film “Single handed”. Il percorso ha inizio nel 1936 con i veterani della I° Guerra Mondiale che protestano contro la Guerra Spagnola e si prosegue proprio con la Spagna negli scatti di Robert Capa e Gerda Taro (rarissime le sue immagini), lo sbarco Alleato in Italia (Robert Capa), la liberazione da parte degli Alleati (Cartier-Bresson, Nicolas Tikhomiroff, Signal Corp ecc.); il difficile dopoguerra con le vicende della Palestina, dell’Afghanistan e di Cuba (G. Rodger , M. Riboud e René Burri) la crescita del Giappone (Bischoff e Marc Riboud) e dell’Italia (Uliano Lucas, Leonard Freed e Cartier-Bresson). La Cina di Mao ed il Sud America (Sergio Larrain); gli Stati Uniti di Kennedy (M. Schaw ed Eve Arnold), i primi lanci spaziali (Burt Glinn), i fermenti dei giovani americani (Bruce Davidson, Cornell Capa e Dennis Stock), e poi arriva il Vietnam di Jones-Griffiths ed infine il ritorno alla vita normale visto da E. Erwitt, B. Davidson, Philippe Halsman, ecc.
Alcuni apparecchi fotografici usati dai reporter fanno da corollario all’esposizione, le Leica amate da Cartier-Bresson, la Contax e la Nikon F adoperate da Robert Capa, La Topcon e la Nikon US Navy che hanno registrato gli avvenimenti in Vietnam.
E’ prevista per l’1 dicembre una conferenza sul tema della mostra con il reporter Cesare Colombo ed l’artista fotografo Paolo Ventura presso la Galleria Stanza del Borgo a Milano.
La mostra è a cura di Marco Antonetto e Silvia Berselli.
24
novembre 2010
Reporter
Dal 24 novembre al 23 dicembre 2010
fotografia
Location
GALLERIA STANZA DEL BORGO
Milano, Via Filippo Turati, 7, (Milano)
Milano, Via Filippo Turati, 7, (Milano)
Orario di apertura
martedì – sabato 10:00-13:00/15:00 – 19:30
Sito web
www.photographicafineart.com
Autore
Curatore