Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Res Sacrae
raccolta di marmi e culti pagani d’epoca romana imperiale ritrovati nell’Episcopio di Fano tra il 1946 e il 1948
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Fano e il suo Museo Civico Archeologico avranno finalmente in casa il simbolo principe della citta'. Giovedi' 21 dicembre al Museo Civico, alle 17.30 vi sara' la presentazione della mostra organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Marche, “Res Sacrae", raccolta di marmi e culti pagani d’epoca romana imperiale ritrovati nell’Episcopio di Fano tra il 1946 e il 1948. Tra questi reperti la statua acefala della Dea Fortuna, divinita' che da cui deriva il nome di Fano, Fanum Fortunae, che non e' mai stata esposta al Museo Civico fanese e che ci restera' permanentemente come ha assicurato la Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Marche nella persona del sovrintendente Giuliano De Marinis pochi giorni fa in occasione dell’arrivo al Museo Civico della statua in questione da Ancona.
Grande la soddisfazione dell’assessore alla Cultura Davide Rossi: “Durante tutti questi anni piu' volte la citta' aveva richiesta la Fortuna e le altre opere senza alcun successo. Ora finalmente sono state concesse grazie ad un rapporto sinergico tra la Sovrintendenza e il Comune attraverso la mediazione di questo Assessorato."
Le opere sono state riportate alla luce tra il 1946 ed il 1948, durante i lavori di ricostruzione del fianco nord-est del palazzo vescovile semidistrutto sotto il crollo della torre campanaria del Duomo. Nel 1948 i reperti furono trasportati presso la sede di Ancona della Soprintendenza Archeologica. Si tratta di un interessante gruppo di opere, in gran parte di carattere sacrale, che ha consentito di acquisire utili informazioni sui culti praticati nell’antica Fanum Fortunae. Trattandosi di rinvenimenti fortuiti e spesso in giaciture secondarie, di reimpiego, non e' possibile stabilire un nesso logico certo tra le antiche strutture attestate e le sculture suddette. E' stata cosi' avanzata l’ipotesi che possa trattarsi di un gruppo di sculture sistemate organicamente in un una sorta di pantheon domestico.
Quindi dopo sessant’anni questi sette reperti (sei, esclusa la Fortuna) in prestito temporaneo (ma senza definita data di restituzione) verranno esposti per la prima volta al Palazzo Malatestiano in attesa dell’allargamento del Museo al Palazzo De Cuppis.
Due i pezzi di maggiore importanza. Oltre alla Statua acefala della dea Fortuna (prima eta' imperiale), la Testa di Ercole con copricapo leonino, di eta' antonina (seconda meta' del II secolo d.C.). Le altre cinque opere oggetto del prestito sono un Torso di statua virile seduta (meta' II secolo d.C.), una Basetta votiva con tre divinita' stanti (prima eta' imperiale), la Statua di Diana cacciatrice, anch’essa di eta' antonina, un Frammento di bassorilievo mithraico (III secolo d.C.) e un’Ara marmorea (seconda meta' del II secolo d.C. - inizi III d.C.). Le sculture provengono tutte dal territorio fanese, precisamente dall’area dell’Episcopio (tra il palazzo Vescovile e la Cattedrale), anticamente adiacente al decumano massimo e alla Porta di Augusto e pertanto zona di un certo rilievo, segnalata piu' volte (gia' a partire dal XVII secolo) per la presenza di antichi edifici e rinvenimenti statuari.
Grande la soddisfazione dell’assessore alla Cultura Davide Rossi: “Durante tutti questi anni piu' volte la citta' aveva richiesta la Fortuna e le altre opere senza alcun successo. Ora finalmente sono state concesse grazie ad un rapporto sinergico tra la Sovrintendenza e il Comune attraverso la mediazione di questo Assessorato."
Le opere sono state riportate alla luce tra il 1946 ed il 1948, durante i lavori di ricostruzione del fianco nord-est del palazzo vescovile semidistrutto sotto il crollo della torre campanaria del Duomo. Nel 1948 i reperti furono trasportati presso la sede di Ancona della Soprintendenza Archeologica. Si tratta di un interessante gruppo di opere, in gran parte di carattere sacrale, che ha consentito di acquisire utili informazioni sui culti praticati nell’antica Fanum Fortunae. Trattandosi di rinvenimenti fortuiti e spesso in giaciture secondarie, di reimpiego, non e' possibile stabilire un nesso logico certo tra le antiche strutture attestate e le sculture suddette. E' stata cosi' avanzata l’ipotesi che possa trattarsi di un gruppo di sculture sistemate organicamente in un una sorta di pantheon domestico.
Quindi dopo sessant’anni questi sette reperti (sei, esclusa la Fortuna) in prestito temporaneo (ma senza definita data di restituzione) verranno esposti per la prima volta al Palazzo Malatestiano in attesa dell’allargamento del Museo al Palazzo De Cuppis.
Due i pezzi di maggiore importanza. Oltre alla Statua acefala della dea Fortuna (prima eta' imperiale), la Testa di Ercole con copricapo leonino, di eta' antonina (seconda meta' del II secolo d.C.). Le altre cinque opere oggetto del prestito sono un Torso di statua virile seduta (meta' II secolo d.C.), una Basetta votiva con tre divinita' stanti (prima eta' imperiale), la Statua di Diana cacciatrice, anch’essa di eta' antonina, un Frammento di bassorilievo mithraico (III secolo d.C.) e un’Ara marmorea (seconda meta' del II secolo d.C. - inizi III d.C.). Le sculture provengono tutte dal territorio fanese, precisamente dall’area dell’Episcopio (tra il palazzo Vescovile e la Cattedrale), anticamente adiacente al decumano massimo e alla Porta di Augusto e pertanto zona di un certo rilievo, segnalata piu' volte (gia' a partire dal XVII secolo) per la presenza di antichi edifici e rinvenimenti statuari.
21
dicembre 2006
Res Sacrae
Dal 21 dicembre 2006 al 21 gennaio 2007
archeologia
arte antica
arte antica
Location
MUSEO CIVICO – PALAZZO MALATESTIANO
Fano, Piazza 20 Settembre, 4, (Pesaro E Urbino)
Fano, Piazza 20 Settembre, 4, (Pesaro E Urbino)
Biglietti
€ 3,50
Orario di apertura
Lunedì chiuso
Vernissage
21 Dicembre 2006, ore 17.30