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Respiro 2
Una collettiva che si apre come un soffio vitale nell’arte contemporanea, esplorando la connessione tra l’essenza della vita e l’espressione visiva.
Comunicato stampa
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La nuova stagione espositiva della ranarossa Gallery prenderà il via a partire dal 10 febbraio 2024 con la seconda edizione della mostra collettiva dal titolo RESPIRO.
Una collettiva che si apre come un soffio vitale nell'arte contemporanea, esplorando la connessione tra l'essenza della vita e l'espressione visiva. Opere che catturano l'effimero respiro dell'esistenza invitano gli spettatori a contemplare il significato intrinseco del respiro, traducendo emozioni, riflessioni e l'energia mutevole della vita stessa in un linguaggio visivo sorprendente e suggestivo.
Il respiro della terra, il respiro del mare, il respiro della vita, tutto ciò che vive respira.
E allora parliamo di natura, di ambiente, di ecologia, di mari e ghiacciai, di nascita e morte parliamo di vita, il RESPIRO è VITA, è il principio.
Impalpabile, invisibile, silenzioso quello della natura, lo possiamo ascoltare nel vento, figurare tra le foglie o in un battito d'ali..
Il nostro può essere lieve o profondo, lungo, corto, ma è comunque quel respiro a cui non badiamo, e che invece insieme al battito del cuore ci tiene vivi, accompagna le nostre vite, e ci abbandona soltanto alla fine della nostra esistenza.
Il respiro è il principio e la fine.
Scandisce il nostro tempo, ha un suo ritmo, come il cuore.
Respiriamo profondamente per rilassarci, per concentrarci, possiamo fare un respiro di sollievo e sentirci meglio, o al contrario, l'angoscia, la paura ci fanno trattenere il respiro.
Presente, passato e futuro, il respiro ci avvolge, ci permea, è presente ovunque, filosofia, scienza, letteratura, poesia.
La musica, per esempio è piena di respiri, come per Battisti e Mogol "Amarsi un po' è respirare", i Pink Floyd in Breathe in the air, "respira nell'aria e non aver paura di prenderti cura di qualcosa" dove il respirare può essere un ritorno alla vita attraverso l'empatia, e ancora "Resta con me.. Respiriamo soltanto" in Just Breathe dei Pearl Jam o Sergio Cammariere che canta "E mi manca il respiro se tu te ne vai", Renato Zero in Amico "io e te lo stesso respiro" o Celentano "mentre là in centro io respiro il cemento" nel Ragazzo della via Gluck che già accennava a problemi ecologici..
E l'Arte, cos'è per l'artista e come si può rappresentare il respiro, con quali colori, forme o immagini?
Martina Dalla Stella, Cristina Davoli, Paola Geranio, Cristina Iotti, Daniele Milanesi, Ersilia Leonini, Alessandro Monti, Grazia Salierno, Ersilia Sarrecchia, Michele Stagni, Abraham Sidney, Gaetano Tommasi, Gabriele Ugolini, Alberto Zecchini sono gli artisti chiamati a mostrare la loro idea di RESPIRO in una collettiva eterogenea e singolare.
Ersilia Sarrecchia
Una collettiva che si apre come un soffio vitale nell'arte contemporanea, esplorando la connessione tra l'essenza della vita e l'espressione visiva. Opere che catturano l'effimero respiro dell'esistenza invitano gli spettatori a contemplare il significato intrinseco del respiro, traducendo emozioni, riflessioni e l'energia mutevole della vita stessa in un linguaggio visivo sorprendente e suggestivo.
Il respiro della terra, il respiro del mare, il respiro della vita, tutto ciò che vive respira.
E allora parliamo di natura, di ambiente, di ecologia, di mari e ghiacciai, di nascita e morte parliamo di vita, il RESPIRO è VITA, è il principio.
Impalpabile, invisibile, silenzioso quello della natura, lo possiamo ascoltare nel vento, figurare tra le foglie o in un battito d'ali..
Il nostro può essere lieve o profondo, lungo, corto, ma è comunque quel respiro a cui non badiamo, e che invece insieme al battito del cuore ci tiene vivi, accompagna le nostre vite, e ci abbandona soltanto alla fine della nostra esistenza.
Il respiro è il principio e la fine.
Scandisce il nostro tempo, ha un suo ritmo, come il cuore.
Respiriamo profondamente per rilassarci, per concentrarci, possiamo fare un respiro di sollievo e sentirci meglio, o al contrario, l'angoscia, la paura ci fanno trattenere il respiro.
Presente, passato e futuro, il respiro ci avvolge, ci permea, è presente ovunque, filosofia, scienza, letteratura, poesia.
La musica, per esempio è piena di respiri, come per Battisti e Mogol "Amarsi un po' è respirare", i Pink Floyd in Breathe in the air, "respira nell'aria e non aver paura di prenderti cura di qualcosa" dove il respirare può essere un ritorno alla vita attraverso l'empatia, e ancora "Resta con me.. Respiriamo soltanto" in Just Breathe dei Pearl Jam o Sergio Cammariere che canta "E mi manca il respiro se tu te ne vai", Renato Zero in Amico "io e te lo stesso respiro" o Celentano "mentre là in centro io respiro il cemento" nel Ragazzo della via Gluck che già accennava a problemi ecologici..
E l'Arte, cos'è per l'artista e come si può rappresentare il respiro, con quali colori, forme o immagini?
Martina Dalla Stella, Cristina Davoli, Paola Geranio, Cristina Iotti, Daniele Milanesi, Ersilia Leonini, Alessandro Monti, Grazia Salierno, Ersilia Sarrecchia, Michele Stagni, Abraham Sidney, Gaetano Tommasi, Gabriele Ugolini, Alberto Zecchini sono gli artisti chiamati a mostrare la loro idea di RESPIRO in una collettiva eterogenea e singolare.
Ersilia Sarrecchia
10
febbraio 2024
Respiro 2
Dal 10 febbraio al 03 marzo 2024
arte contemporanea
collettiva
collettiva
Location
RANAROSSA 3.0
Modena, Via Montevecchio, 21, (Modena)
Modena, Via Montevecchio, 21, (Modena)
Orario di apertura
da venerdì a domenica dalle 17.30 alle 19.30 e su appuntamento
Vernissage
10 Febbraio 2024, ore 18
Sito web
Autore
Curatore