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Reverend Ethan Acres – Blessing of the Hippopotamus
Blessing of the Hippopotamus e’ un commento, in forma di sermone, di una celebre (e misteriosa), poesia di T.S. Eliot, del 1917 (The Hippopotamus). Il tono della poesia, come quello di molte altre composizioni di Eliot coeve, è strettamente polemico e politico: l’ippopotamo, “fatto solo di carne e di sangue”, fragile e sgraziato, si contrappone alla “Vera Chiesa”, che “non deve scomodarsi per raccogliere i suoi dividendi”.
Comunicato stampa
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Guido Costa Projects inaugura il 2010 con il ritorno in città del Reverendo Ethan Acres, sette anni dopo la sua prima mostra torinese.
Blessing of the Hippopotamus e' un commento, in forma di sermone, di una celebre (e misteriosa), poesia di T.S. Eliot, del 1917 (The Hippopotamus). Il tono della poesia, come quello di molte altre composizioni di Eliot coeve, è strettamente polemico e politico: l'ippopotamo, "fatto solo di carne e di sangue", fragile e sgraziato, si contrappone alla "Vera Chiesa", che "non deve scomodarsi per raccogliere i suoi dividendi".
Quali siano le tante ipotesi interpretative di questo testo, scelto dal Reverendo Acres per la sua benedizione torinese, è facile immaginarlo.
Voce della Chiesa Evangelica, predicatore, artista e polemista, Reverend Ethan Acres si inserisce nel complesso universo religioso, culturale e politico delle tante comunità della Bible Belt del sud degli Stati Uniti (il Reverendo proviene da una piccola comunità rurale dell'Alabama, nei dintorni di Sheffield).
La produzione artistica del Reverendo Ethan Acres (pittura, scultura, video e performances), non soltanto sostiene economicamente la sua Chiesa (Church of the Holy Fool), ma vale da strumento didattico e da veicolo di comunicazione religiosa, in stretta aderenza alla tradizione più antica dell'arte sacra.
Gli elementi culturali a cui attinge sono, ovviamente, assolutamente moderni e coerenti con la realtà statunitense da cui proviene, e vanno dall'utilizzo della cultura di massa in tutte le sue forme - anche di sottocultura -, alla riflessione colta sull'arte, attraverso il filtro di un contesto per noi paradossale ed esotico (l'Hard Rock dei Jesus Freak; l'odiata Westboro Baptist Church del Reverendo Phelps; le Wedding Chapels dello Strip di Las Vegas).
Il Reverendo Ethan Acres, la cui famiglia esercita la predicazione evangelica da tre generazioni, affondando le radici fin negli Snake handler di fine ottocento, è un caso pressoché unico di arte sacra contemporanea, radicale ed innovativa (pur con qualche predecessore nel mare vasto degli outsider artists). I suoi sermoni-performances sono piccoli miracoli, rari e indimenticabili.
La poesia di T.S. Eliot, oltre che una benedizione, è anche un preciso manifesto spirituale e politico, che il Reverendo fa proprio e ci propone come spunto di riflessione e interrogativo micropolitico.
Blessing of the Hippopotamus, di Reverend Ethan Acres, con la collaborazione di Tom Johnson e Slep ed un piccolo omaggio esoterico al Muscle Shoals Sound Studios di Sheffield, Alabama, si officerà il 4 marzo 2010 in via Mazzini 24, alle 19.30.
Reverend Ethan Acres (Fort Payne, Alabama, 1970), esordisce sulla scena artistica statunitense nel 2001. Del 2003 è la grande installazione-performances Imago Pietatis, a Torino, presso Guido Costa Projects. Ha esposto in musei e collezioni pubbliche negli Stati Uniti e in Europa (Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum, Graz; New Museum of Contemporary Art, New York; Aldrich Art Museum, Ridgefield; Corcoran Gallery of Art, Washinghton DC). Tra le sue performances recenti si ricordano quelle alla Tate Modern di Londra; al Centre George Pompidou, di Parigi; al Museum of Art di Santa Monica e al Grand Central Art Center di Fullerton, California. Ha partecipato all' XI Biennale d'Arte Sacra di San Gabriele.
Blessing of the Hippopotamus e' un commento, in forma di sermone, di una celebre (e misteriosa), poesia di T.S. Eliot, del 1917 (The Hippopotamus). Il tono della poesia, come quello di molte altre composizioni di Eliot coeve, è strettamente polemico e politico: l'ippopotamo, "fatto solo di carne e di sangue", fragile e sgraziato, si contrappone alla "Vera Chiesa", che "non deve scomodarsi per raccogliere i suoi dividendi".
Quali siano le tante ipotesi interpretative di questo testo, scelto dal Reverendo Acres per la sua benedizione torinese, è facile immaginarlo.
Voce della Chiesa Evangelica, predicatore, artista e polemista, Reverend Ethan Acres si inserisce nel complesso universo religioso, culturale e politico delle tante comunità della Bible Belt del sud degli Stati Uniti (il Reverendo proviene da una piccola comunità rurale dell'Alabama, nei dintorni di Sheffield).
La produzione artistica del Reverendo Ethan Acres (pittura, scultura, video e performances), non soltanto sostiene economicamente la sua Chiesa (Church of the Holy Fool), ma vale da strumento didattico e da veicolo di comunicazione religiosa, in stretta aderenza alla tradizione più antica dell'arte sacra.
Gli elementi culturali a cui attinge sono, ovviamente, assolutamente moderni e coerenti con la realtà statunitense da cui proviene, e vanno dall'utilizzo della cultura di massa in tutte le sue forme - anche di sottocultura -, alla riflessione colta sull'arte, attraverso il filtro di un contesto per noi paradossale ed esotico (l'Hard Rock dei Jesus Freak; l'odiata Westboro Baptist Church del Reverendo Phelps; le Wedding Chapels dello Strip di Las Vegas).
Il Reverendo Ethan Acres, la cui famiglia esercita la predicazione evangelica da tre generazioni, affondando le radici fin negli Snake handler di fine ottocento, è un caso pressoché unico di arte sacra contemporanea, radicale ed innovativa (pur con qualche predecessore nel mare vasto degli outsider artists). I suoi sermoni-performances sono piccoli miracoli, rari e indimenticabili.
La poesia di T.S. Eliot, oltre che una benedizione, è anche un preciso manifesto spirituale e politico, che il Reverendo fa proprio e ci propone come spunto di riflessione e interrogativo micropolitico.
Blessing of the Hippopotamus, di Reverend Ethan Acres, con la collaborazione di Tom Johnson e Slep ed un piccolo omaggio esoterico al Muscle Shoals Sound Studios di Sheffield, Alabama, si officerà il 4 marzo 2010 in via Mazzini 24, alle 19.30.
Reverend Ethan Acres (Fort Payne, Alabama, 1970), esordisce sulla scena artistica statunitense nel 2001. Del 2003 è la grande installazione-performances Imago Pietatis, a Torino, presso Guido Costa Projects. Ha esposto in musei e collezioni pubbliche negli Stati Uniti e in Europa (Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum, Graz; New Museum of Contemporary Art, New York; Aldrich Art Museum, Ridgefield; Corcoran Gallery of Art, Washinghton DC). Tra le sue performances recenti si ricordano quelle alla Tate Modern di Londra; al Centre George Pompidou, di Parigi; al Museum of Art di Santa Monica e al Grand Central Art Center di Fullerton, California. Ha partecipato all' XI Biennale d'Arte Sacra di San Gabriele.
04
marzo 2010
Reverend Ethan Acres – Blessing of the Hippopotamus
Dal 04 marzo al 30 aprile 2010
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
GUIDO COSTA PROJECTS
Torino, Via Giuseppe Mazzini, 24, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Mazzini, 24, (Torino)
Orario di apertura
Dal lunedi al sabato dalle 15.00 alle 19.00
Vernissage
4 Marzo 2010, ore 19.30 performance dell'artista
Autore