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riassunti
Riassunti è il primo capitolo di un progetto, il piccolo museo temporaneo can dischi. Lo spazio can dischi viene animato nei giorni di apertura da un gruppo aperto di artisti e non solo. Sculture, pitture, suoni, dialoghi e conversazioni.
Comunicato stampa
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riassunti
Museo chiesa città natura ambiente città chiesa museo
la circolarità
Siamo raccoglitori di ciò che percepiamo sensibilmente, raccoglitori perché vogliamo e dobbiamo ordinare ciò che percepiamo. Per ordinare trasformiamo ciò che percepiamo in segni, immagini. Poi raccogliamo e poi disponiamo ordinatamente, cercando di riprodurre il luogo e il modo in cui sono apparsi.
Questa è l’attività di ogni individuo ed ha la funzione di rendere più facile la vita nell’ambiente.
Fissare dopo la raccolta mnemonicamente. La memoria ci permette di riprodurre il segno nel luogo.
La difficoltà e l’ostacolo più grande e che rende quest’attività incessante è cercare di rendere immobile ciò che si muove.
Ciò che sento si muove. Ma io devo renderlo immobile per ordinarlo. Quindi faccio un segno e dico che quello rappresenta ciò che ho sentito. Poi il segno lo sistemo e cerco di dare un ordine.
I segni stanno quindi insieme a ciò che dovrebbero rappresentare. Ciò che dovrebbe essere immobile si muove e a sua volta diventa ciò che sento.
In questo ambiente, nel piccolo museo temporaneo can dischi, si vorrebbe dare rilievo a questa dualità di un segno che si muove, di un desiderato immobilismo in movimento. Sapere che il segno diventa qualcosa da segnare nuovamente.
Un gioco a rendere il segno mobile.
Entrare in un museo è come camminare per una strada di campagna, di città, in una chiesa, in una casa.
Entrare in un luogo come questo è come entrare in un cinema, in un teatro, in una officina, in un ufficio.
Il monologo diventa dialogo, conversazione.
Chi parla è anche ascoltatore.
Ma non lo è. È importante cercare di esserlo simultaneamente. Mentre parlo sto ascoltando (sentire).
Sono le attività umane impossibili ma vitali, senza le quali la vita sarebbe difficile, sicuramente diversa.
Tenere insieme nello stesso luogo e nello stesso tempo il segno ed il segnato, il mobile e l’immobile, la ricerca e l’impronta, la raccolta ed il segno.
Questi tentativi impossibili si possono anche chiamare riassunti, le impronte che lasciamo nel cercare di fermare noi stessi in movimento.
Museo chiesa città natura ambiente città chiesa museo
la circolarità
Siamo raccoglitori di ciò che percepiamo sensibilmente, raccoglitori perché vogliamo e dobbiamo ordinare ciò che percepiamo. Per ordinare trasformiamo ciò che percepiamo in segni, immagini. Poi raccogliamo e poi disponiamo ordinatamente, cercando di riprodurre il luogo e il modo in cui sono apparsi.
Questa è l’attività di ogni individuo ed ha la funzione di rendere più facile la vita nell’ambiente.
Fissare dopo la raccolta mnemonicamente. La memoria ci permette di riprodurre il segno nel luogo.
La difficoltà e l’ostacolo più grande e che rende quest’attività incessante è cercare di rendere immobile ciò che si muove.
Ciò che sento si muove. Ma io devo renderlo immobile per ordinarlo. Quindi faccio un segno e dico che quello rappresenta ciò che ho sentito. Poi il segno lo sistemo e cerco di dare un ordine.
I segni stanno quindi insieme a ciò che dovrebbero rappresentare. Ciò che dovrebbe essere immobile si muove e a sua volta diventa ciò che sento.
In questo ambiente, nel piccolo museo temporaneo can dischi, si vorrebbe dare rilievo a questa dualità di un segno che si muove, di un desiderato immobilismo in movimento. Sapere che il segno diventa qualcosa da segnare nuovamente.
Un gioco a rendere il segno mobile.
Entrare in un museo è come camminare per una strada di campagna, di città, in una chiesa, in una casa.
Entrare in un luogo come questo è come entrare in un cinema, in un teatro, in una officina, in un ufficio.
Il monologo diventa dialogo, conversazione.
Chi parla è anche ascoltatore.
Ma non lo è. È importante cercare di esserlo simultaneamente. Mentre parlo sto ascoltando (sentire).
Sono le attività umane impossibili ma vitali, senza le quali la vita sarebbe difficile, sicuramente diversa.
Tenere insieme nello stesso luogo e nello stesso tempo il segno ed il segnato, il mobile e l’immobile, la ricerca e l’impronta, la raccolta ed il segno.
Questi tentativi impossibili si possono anche chiamare riassunti, le impronte che lasciamo nel cercare di fermare noi stessi in movimento.
11
dicembre 2024
riassunti
Dall'undici dicembre 2024 al 09 marzo 2025
collettiva
Location
candischi
Forlì, Via Rolandini, (FC)
Forlì, Via Rolandini, (FC)
Orario di apertura
mercoledì venerdì domenica 16-20
Ufficio stampa
can dischi aps
Autore
Curatore