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Riccardo Accarini / Antonietta Cavallero / Anna Ghisleni
La Galleria Arianna Sartori nella Sala di Via Cappello 17 a Mantova, inaugurerà la mo-stra “Riccardo Accarini, Antonietta Cavallero, Anna Ghisleni”, Sabato 31 gennaio alle ore 17.00 alla presenza degli artisti.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al prossimo 12 febbraio 2015.
Comunicato stampa
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La Galleria Arianna Sartori nella Sala di Via Cappello 17 a Mantova, inaugurerà la mo-stra “Riccardo Accarini, Antonietta Cavallero, Anna Ghisleni”, Sabato 31 gennaio alle ore 17.00 alla presenza degli artisti.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al prossimo 12 febbraio 2015.
RICCARDO ACCARINI
Riccardo Accarini è nato a Savona dove vive. Dal 1978 opera nel campo pubblicitario come creativo, grafico pubblicitario, direttore artistico alternandosi tra Milano, Genova e Savona. In qualità di designer lavora per aziende nazionali ed internazionali per la crea-zione di marchi aziendali, materiale promozionale e nella progettazione del packaging. Da alcuni anni si dedica alla ceramica e alla ricerca nella pittoscultura.
Riccardo Accarini, appassionato del segno, delle linee e del cromatismo, ci invita nel suo mondo poetico dove la tecnologia e “i tempi moderni” si traducano in personaggi, forse “caratteri” della nostra quotidianità: uomini diventati marchingegni anzi come si dice con termine da microlingua androidi. Né uomini né macchine? Oppure uomini che una magia della tecnologia avanzata vuole rendere privi di umanità: quindi macchine al sevizio di macchine, già ben programmati. Ma Accarini Poeta si chiede a che scopo, da chi siano costretti ad agire in modo disumano. Dalle sue creature trasuda appena un poco di amarezza con tanta ironia: l’uomo stes-so si è avviluppato nelle spire del suo superomismo tecnologico: ogni macchina produce miasmi tossici.
Gabriella De Gregori
ANTONIETTA CAVALLERO
Antonietta Cavallero vive e lavora a Savona. Passa dalla narrativa a impegnativi lavori di pittura su legno. Ha pubblicato, con la cri-tica del Prof. Franco Gallea, una raccolta di racconti dal titolo “La Realtà nella stanza dei Sogni” e un romanzo “A piedi scalzi” con la critica del Prof. Sergio Giuliani. Dipinge da sempre prediligendo, come supporto, il legno. Il legno è vivo, splendide le venature, deciso e inebriante l’odore. E’ affascinante perché è duttile, ma, come tutte le “materie vive”, mantiene le sue peculiarità. Peculiarità da rispettare come si conviene in un rapporto a due, stretto e connesso, nel quale intervengono molteplici fattori: l’idea, la mano, il pennello, il colore e lui, il supporto, con il suo carattere e il suo modo d’essere. L’idea di dipingere su legno è nata molti anni fa quando un falegname ha donato alla Cavallero alcuni pezzi di mogano dal colore antico. Sono nati piccoli dipinti dove veniva sfrut-tato anche lo spessore decisamente importante. Da lì la ricerca continua e ostinata percorre un iter idealmente tracciato nel quale il mutar di linguaggio, dal retorico al geometrico, raggiunge l’essenzialità del segno.
“…quadrati, triangoli, sfere, diagonali tracciano un “percorso” nuovo dove l’uomo è presente, in piccola parte, come “icona” di una civiltà, forse, da rifondare. Colori accesi (arancioni, verdi squillanti, azzurri intensi) scandiscono le coordinate di tali diversi o-rizzonti. Universi apparentemente senza confini, perché le varie tessere, costruite giocando con gli incastri delle forme geometriche pure, non delimitano spazi fisici, ma quelli emozionali, mentali, La Cavallero, in tale fase, pare preferire il movimento di futuristica lontana memoria: evoluzione che alimenta l’azione della creatività dell’uomo cercando, sempre, novelle forme di comunicazione sia con l’elemento cromatico, sia con le complessioni…”.
Dott. Silvia Bottaro
ANNA GHISLENI
Anna Ghisleni nasce a Calusco d’Adda (Bg), risiede in Terno d’Isola (Bg). Laureata in Giurisprudenza.
Esposizioni recenti: 2014 Milano, Atelier M.K. in Blu “Vibrazione della materia” (collettiva). Santo Stefano Belbo (Cn), Galleria Emmediarte "Percorsi d'Arte" (collettiva). Costanza (D), Bürgersaal “Sigismund anno dell'incontro Europeo - Costanza 1414 / 2014” (collettiva) (catalogo). Genova, Palazzo Stella, Satura Art Gallery "Satura International Contest" (collettiva) (catalogo). Roma, Complesso museale l'Agostiniana - Sala dell'Agostiniana “Percorsi d'Arte. Nuove proposte” (collettiva). 2013 - Mantova, Galleria Arianna Sartori Arte (piccola personale). Assisi (Perugia), Galleria Assisinarte “L’irreale del reale” (personale). Bergamo (Terno d’Isola), Comune di Terno d’Isola “…di cielo e di terra” (personale). 2011 - La Spezia (Deiva Marina), Torre Saracena “La Torre racconta” (perso-nale). Milano, Società Umanitaria “Contaminazioni” (collettiva) (catalogo). 2010 - Milano, Associazione Culturale Renzo Cortina “Nuove proposte” (collettiva), Costanza (Germania), Mostra Arte Contemporanea Italiana (collettiva) (catalogo). Bergamo, BAF Bergamo Arte Fiera (catalogo). 2009 - Mantova, Galleria Arianna Sartori Arte Contemporanea “blu-verde” (personale). Milano, Palazzo della Permanente “Premio Arte 2009” (collettiva). Bari (Trani), V Biennale di arte contemporanea, Castello Svevo di Trani (catalogo). Perugia, Archivio di Stato di Perugia “Alfabeti nascosti”(personale) (catalogo). 2008 - New York (USA), Broadway Gallery “The Portable Show” (collettiva) (catalogo). Mantova, Galleria Arianna Sartori Arte Contemporanea “Il lungo inverno” (personale). Cortona (Arezzo), Fortezza Medicea Girifalco “Oltre l’immagine” (personale). Pietrasanta (Lucca) - Galleria Gestalt Gallery “Paesaggi di silenzio” (personale) (catalogo). USA (tour) Euart - Carlo Livi art Gallery (catalogo). 2007 - Venezia, 52ª Biennale di Venezia, P3 Performative Paper Project (collaborazione). Brescia, Profondo Rosa, 2ª edizione. Cracovia (Polonia), Istituto Italiano di Cultura (collettiva) (catalogo). Bergamo (Clusone), Franca Pez-zoli Arte Contemporanea (collettiva). Mantova, Galleria Arianna Sartori Arte Contemporanea “…camminando” (personale). Bergamo, BAF Bergamo Arte Fiera (catalogo).
La mistica del paesaggio nelle opere di Anna Ghisleni
“E’ un paesaggio antinaturalistico quello che Anna Ghisleni ci propone: squarci ambientali per lo più di grandi dimensioni, ma qua-si minimalisti nella semplicità della struttura compositiva. Linee d’orizzonte tra cielo, mare o terra, sottoboschi da cui si ergono tronchi di alberi, briccole in lagune notturne, firmamenti quasi neri solcati da striature di luce cosmica: galassie sconosciute che a-prono dimensioni inattese e misteriose dell’universo. Sono spazi sconfinati, da cui però l’artista ritaglia immagini circoscritte e in-grandite, talvolta scandite in una serialità speculare di forte impatto visivo, talaltra isolate e gigantesche, così che è il particolare ad acquistare spicco e sostanza in un figurativismo che annulla ogni riferimento troppo intensamente realistico.
Un primo sguardo distratto alle opere potrebbe scorgervi le suggestioni del ‘pointillisme’, quando i toni, formati da macchie di colo-ri puri abilmente accostati tra loro, compongono l’unità del tutto. Obiettivo questo a suo tempo raggiunto da George Seurat, da Henri Edmond Cross e da Paul Signac. Ma Anna Ghisleni lavora di spatola, con spessi e ampi strati di colori a olio, quasi modellati a rilievo. Non si tratta di un particolare tecnico di dizione, ma di una scelta stilistica in cui si esprime una visione mistica del mondo e delle cose. E’ un procedimento pittorico lento e calcolato, in netto contrasto con la rapidità impressionista. Nella stesura forte-mente materica, che conferisce al quadro una sorta di tridimensionalità, i colori, pochi e selezionatissimi, si accostano in brevi cam-piture, si arricciano in creste schiumose, si incidono nelle scabrosità di una corteccia, si condensano in brevi volute di movimento.
Così il cielo si scompone in densi vortici di bianco, di azzurro e di blu, ma anche di giallo e di verde, si integra con la scabra terra argillosa o con le distese riarse e, mentre ne assume la greve corposità, vi si rispecchia in succinti e frammentati riflessi. Quasi un circolo vitale che ricompone l’unità dello Spirito; il Divino appunto che permea di sé ogni forma di esistenza. Tronchi recisi, come vite spezzate, dalla corteccia segnata e incisa dalle avversità, tuttavia magicamente illuminata da cromatismi audaci: una realtà paral-lela, un’intima persistenza che è allegoria dell’eternità. Anche l’acqua non ha, nei lavori dell’artista, la nitida trasparenza delle visioni accademiche, e neppure la turbinosa violenza delle romantiche interpretazioni del sublime, ma si distende a tratti densa e pesante a raccogliere misteriose luminescenze o brevi vibrazioni di bagliori.
E’ la luce, in un certo senso, il centro ottico e semantico di ogni composizione, legando terreno e ultraterreno nell’irradiarsi appena percepibile dei suoi raggi, che acquistano valenza metaforica nei chiarori antinaturalistici che ne costituiscono la struttura portante. Addensata sulla linea d’orizzonte si dispiega sulle cose e vortica nell’aria, simile ad un richiamo arcano, carico di speranza, che trova pieno risalto nei notturni e nelle nevicate; anche il terreno nel quale affondano le radici degli alberi non è altro che mescolanza di luce e ombra, che annulla ogni distinzione tra cielo e terra.
I lavori di Anna Ghisleni possono sembrare anche appartenenti alla classicità del pensiero, con la natura che agisce da protagonista, ma le visioni e i panorami nel loro assieme godono di una rigorosità concettuale che rende ampia ragione del susseguirsi razionale di aree e di colori. Traspare da ogni composizione un silenzio raccolto e assaporato: non dramma di solitudine esistenziale, ma con-centrazione di un’anima che non ha bisogno di parole per esprimere l’intensità dei propri sentimenti”.
Elisa Motta - Gianni Barachetti
La mostra resterà aperta al pubblico fino al prossimo 12 febbraio 2015.
RICCARDO ACCARINI
Riccardo Accarini è nato a Savona dove vive. Dal 1978 opera nel campo pubblicitario come creativo, grafico pubblicitario, direttore artistico alternandosi tra Milano, Genova e Savona. In qualità di designer lavora per aziende nazionali ed internazionali per la crea-zione di marchi aziendali, materiale promozionale e nella progettazione del packaging. Da alcuni anni si dedica alla ceramica e alla ricerca nella pittoscultura.
Riccardo Accarini, appassionato del segno, delle linee e del cromatismo, ci invita nel suo mondo poetico dove la tecnologia e “i tempi moderni” si traducano in personaggi, forse “caratteri” della nostra quotidianità: uomini diventati marchingegni anzi come si dice con termine da microlingua androidi. Né uomini né macchine? Oppure uomini che una magia della tecnologia avanzata vuole rendere privi di umanità: quindi macchine al sevizio di macchine, già ben programmati. Ma Accarini Poeta si chiede a che scopo, da chi siano costretti ad agire in modo disumano. Dalle sue creature trasuda appena un poco di amarezza con tanta ironia: l’uomo stes-so si è avviluppato nelle spire del suo superomismo tecnologico: ogni macchina produce miasmi tossici.
Gabriella De Gregori
ANTONIETTA CAVALLERO
Antonietta Cavallero vive e lavora a Savona. Passa dalla narrativa a impegnativi lavori di pittura su legno. Ha pubblicato, con la cri-tica del Prof. Franco Gallea, una raccolta di racconti dal titolo “La Realtà nella stanza dei Sogni” e un romanzo “A piedi scalzi” con la critica del Prof. Sergio Giuliani. Dipinge da sempre prediligendo, come supporto, il legno. Il legno è vivo, splendide le venature, deciso e inebriante l’odore. E’ affascinante perché è duttile, ma, come tutte le “materie vive”, mantiene le sue peculiarità. Peculiarità da rispettare come si conviene in un rapporto a due, stretto e connesso, nel quale intervengono molteplici fattori: l’idea, la mano, il pennello, il colore e lui, il supporto, con il suo carattere e il suo modo d’essere. L’idea di dipingere su legno è nata molti anni fa quando un falegname ha donato alla Cavallero alcuni pezzi di mogano dal colore antico. Sono nati piccoli dipinti dove veniva sfrut-tato anche lo spessore decisamente importante. Da lì la ricerca continua e ostinata percorre un iter idealmente tracciato nel quale il mutar di linguaggio, dal retorico al geometrico, raggiunge l’essenzialità del segno.
“…quadrati, triangoli, sfere, diagonali tracciano un “percorso” nuovo dove l’uomo è presente, in piccola parte, come “icona” di una civiltà, forse, da rifondare. Colori accesi (arancioni, verdi squillanti, azzurri intensi) scandiscono le coordinate di tali diversi o-rizzonti. Universi apparentemente senza confini, perché le varie tessere, costruite giocando con gli incastri delle forme geometriche pure, non delimitano spazi fisici, ma quelli emozionali, mentali, La Cavallero, in tale fase, pare preferire il movimento di futuristica lontana memoria: evoluzione che alimenta l’azione della creatività dell’uomo cercando, sempre, novelle forme di comunicazione sia con l’elemento cromatico, sia con le complessioni…”.
Dott. Silvia Bottaro
ANNA GHISLENI
Anna Ghisleni nasce a Calusco d’Adda (Bg), risiede in Terno d’Isola (Bg). Laureata in Giurisprudenza.
Esposizioni recenti: 2014 Milano, Atelier M.K. in Blu “Vibrazione della materia” (collettiva). Santo Stefano Belbo (Cn), Galleria Emmediarte "Percorsi d'Arte" (collettiva). Costanza (D), Bürgersaal “Sigismund anno dell'incontro Europeo - Costanza 1414 / 2014” (collettiva) (catalogo). Genova, Palazzo Stella, Satura Art Gallery "Satura International Contest" (collettiva) (catalogo). Roma, Complesso museale l'Agostiniana - Sala dell'Agostiniana “Percorsi d'Arte. Nuove proposte” (collettiva). 2013 - Mantova, Galleria Arianna Sartori Arte (piccola personale). Assisi (Perugia), Galleria Assisinarte “L’irreale del reale” (personale). Bergamo (Terno d’Isola), Comune di Terno d’Isola “…di cielo e di terra” (personale). 2011 - La Spezia (Deiva Marina), Torre Saracena “La Torre racconta” (perso-nale). Milano, Società Umanitaria “Contaminazioni” (collettiva) (catalogo). 2010 - Milano, Associazione Culturale Renzo Cortina “Nuove proposte” (collettiva), Costanza (Germania), Mostra Arte Contemporanea Italiana (collettiva) (catalogo). Bergamo, BAF Bergamo Arte Fiera (catalogo). 2009 - Mantova, Galleria Arianna Sartori Arte Contemporanea “blu-verde” (personale). Milano, Palazzo della Permanente “Premio Arte 2009” (collettiva). Bari (Trani), V Biennale di arte contemporanea, Castello Svevo di Trani (catalogo). Perugia, Archivio di Stato di Perugia “Alfabeti nascosti”(personale) (catalogo). 2008 - New York (USA), Broadway Gallery “The Portable Show” (collettiva) (catalogo). Mantova, Galleria Arianna Sartori Arte Contemporanea “Il lungo inverno” (personale). Cortona (Arezzo), Fortezza Medicea Girifalco “Oltre l’immagine” (personale). Pietrasanta (Lucca) - Galleria Gestalt Gallery “Paesaggi di silenzio” (personale) (catalogo). USA (tour) Euart - Carlo Livi art Gallery (catalogo). 2007 - Venezia, 52ª Biennale di Venezia, P3 Performative Paper Project (collaborazione). Brescia, Profondo Rosa, 2ª edizione. Cracovia (Polonia), Istituto Italiano di Cultura (collettiva) (catalogo). Bergamo (Clusone), Franca Pez-zoli Arte Contemporanea (collettiva). Mantova, Galleria Arianna Sartori Arte Contemporanea “…camminando” (personale). Bergamo, BAF Bergamo Arte Fiera (catalogo).
La mistica del paesaggio nelle opere di Anna Ghisleni
“E’ un paesaggio antinaturalistico quello che Anna Ghisleni ci propone: squarci ambientali per lo più di grandi dimensioni, ma qua-si minimalisti nella semplicità della struttura compositiva. Linee d’orizzonte tra cielo, mare o terra, sottoboschi da cui si ergono tronchi di alberi, briccole in lagune notturne, firmamenti quasi neri solcati da striature di luce cosmica: galassie sconosciute che a-prono dimensioni inattese e misteriose dell’universo. Sono spazi sconfinati, da cui però l’artista ritaglia immagini circoscritte e in-grandite, talvolta scandite in una serialità speculare di forte impatto visivo, talaltra isolate e gigantesche, così che è il particolare ad acquistare spicco e sostanza in un figurativismo che annulla ogni riferimento troppo intensamente realistico.
Un primo sguardo distratto alle opere potrebbe scorgervi le suggestioni del ‘pointillisme’, quando i toni, formati da macchie di colo-ri puri abilmente accostati tra loro, compongono l’unità del tutto. Obiettivo questo a suo tempo raggiunto da George Seurat, da Henri Edmond Cross e da Paul Signac. Ma Anna Ghisleni lavora di spatola, con spessi e ampi strati di colori a olio, quasi modellati a rilievo. Non si tratta di un particolare tecnico di dizione, ma di una scelta stilistica in cui si esprime una visione mistica del mondo e delle cose. E’ un procedimento pittorico lento e calcolato, in netto contrasto con la rapidità impressionista. Nella stesura forte-mente materica, che conferisce al quadro una sorta di tridimensionalità, i colori, pochi e selezionatissimi, si accostano in brevi cam-piture, si arricciano in creste schiumose, si incidono nelle scabrosità di una corteccia, si condensano in brevi volute di movimento.
Così il cielo si scompone in densi vortici di bianco, di azzurro e di blu, ma anche di giallo e di verde, si integra con la scabra terra argillosa o con le distese riarse e, mentre ne assume la greve corposità, vi si rispecchia in succinti e frammentati riflessi. Quasi un circolo vitale che ricompone l’unità dello Spirito; il Divino appunto che permea di sé ogni forma di esistenza. Tronchi recisi, come vite spezzate, dalla corteccia segnata e incisa dalle avversità, tuttavia magicamente illuminata da cromatismi audaci: una realtà paral-lela, un’intima persistenza che è allegoria dell’eternità. Anche l’acqua non ha, nei lavori dell’artista, la nitida trasparenza delle visioni accademiche, e neppure la turbinosa violenza delle romantiche interpretazioni del sublime, ma si distende a tratti densa e pesante a raccogliere misteriose luminescenze o brevi vibrazioni di bagliori.
E’ la luce, in un certo senso, il centro ottico e semantico di ogni composizione, legando terreno e ultraterreno nell’irradiarsi appena percepibile dei suoi raggi, che acquistano valenza metaforica nei chiarori antinaturalistici che ne costituiscono la struttura portante. Addensata sulla linea d’orizzonte si dispiega sulle cose e vortica nell’aria, simile ad un richiamo arcano, carico di speranza, che trova pieno risalto nei notturni e nelle nevicate; anche il terreno nel quale affondano le radici degli alberi non è altro che mescolanza di luce e ombra, che annulla ogni distinzione tra cielo e terra.
I lavori di Anna Ghisleni possono sembrare anche appartenenti alla classicità del pensiero, con la natura che agisce da protagonista, ma le visioni e i panorami nel loro assieme godono di una rigorosità concettuale che rende ampia ragione del susseguirsi razionale di aree e di colori. Traspare da ogni composizione un silenzio raccolto e assaporato: non dramma di solitudine esistenziale, ma con-centrazione di un’anima che non ha bisogno di parole per esprimere l’intensità dei propri sentimenti”.
Elisa Motta - Gianni Barachetti
31
gennaio 2015
Riccardo Accarini / Antonietta Cavallero / Anna Ghisleni
Dal 31 gennaio al 12 febbraio 2015
arte contemporanea
Location
ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Chiuso festivi.
Vernissage
31 Gennaio 2015, ore 17.00
Autore
Curatore