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Riccardo Bergamini – Il Tempo dell’Immagine
Personalità poliedrica, autore contemporaneo, fotografo, artista, intellettuale e compositore Riccardo Bergamini ha uno spirito sempre ricettivo e le sue opere, i suoi ritratti di Donna si impongono nella realtà contemporanea come figure evanescenti che appaiono dal nulla, dal suo universo interiore.
Comunicato stampa
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Promossa dal Comune di Castellanza, Assessorato per la Cultura, la rassegna presenta una raccolta di immagini a colori e in bianco e nero che comunicano profonde sensazioni emotive.
Personalità poliedrica, autore contemporaneo, fotografo, artista, intellettuale e compositore Riccardo Bergamini ha uno spirito sempre ricettivo e le sue opere, i suoi ritratti di Donna si impongono nella realtà contemporanea come figure evanescenti che appaiono dal nulla, dal suo universo interiore.
Continua a sperimentare, a giocare con il significato dell’immagine, con un fare a volte provocatorio ma sempre finalizzato ad un dialogo poetico con la realtà del visibile, un dialogo che egli elabora dal profondo e che proviene dall’intellegibile.
Le opere fotografiche di Riccardo Bergamini concorrono a trasformare la dimensione spazio temporale dei luoghi espositivi, sono una presenza viva, come l’alito della vita, e fluttuano ed incedono fino a pungolare lo spirito degli osservatori.
Il fascino dei suoi ritratti risiede in quel processo di ideazione e di visualizzazione che precedono ogni suo scatto. Pensa in generale alla "cosa" o alla "qualità" da raggiungere, le delimita anche razionalmente, cerca i confini e poi passa alla fase certamente più creativa in cui visualizza interiormente le immagini, cerca di percepirle nella maniera più nitida possibile, immagina tutto nei minimi dettagli e in maniera positiva, non oggettiva ma soggettiva. E' convinto che tutto ciò che è invisibile deve dominare se stesso addentrandosi profondamente nel visibile.
Ritratti di Donna, riflesso di fluttuanti visioni dell'invisibile, donne evanescenti che emergono dal buio, che assumono spessore e visibilità attraverso la poesia di un linguaggio raffinato che miscela nel bianco e nel nero, attimi di vita/morte semplicemente per avvertire il palpitare ossessivo del divenire contemporaneo.
Riccardo Bergamini ha un rapporto attivo con le sue opere che sono per lui il tramite per il movimento continuo della vita, anche in una apparente immobilità; una irreale immobilità che solo l’immagine fotografica, dai tempi velocissimi e congelanti, è in grado di cogliere.
Come lui stesso afferma “il movimento è la base dell'essere ma nuove forme “arrestate” si scoprono: come il pulsare di un cuore smuove tutto un corpo, non più formato da una sola linea ma da più linee”, così un viso ha contemporaneamente più facce, più modi d'essere, che si svelano dinanzi lo sguardo attento dell'osservatore.
Immagini frutto di pose lunghe, di attimi concatenati, per fare in modo che il gesto compiuto e il tempo trascorso lascino visibile traccia di sé sull’opera. E così, nell’evidenza del tempo e del gesto, i ritratti delle Impronte diventano un fotogramma del sogno o del desiderio, e le Metamorfosi raccontano della ineffabile dualità dell’universo femminile, sospeso tra la volontà di affermazione e la necessità di mediazione, tra l’essere soggetto e il diventare oggetto.
Bergamini realizza un set al buio, lascia l’otturatore aperto, e esegue con una luce artificiale, piccola: esplora le modelle, illumina i fondali, conforma le ombre, letteralmente scrive-con-la-luce. Sicché Don(n)e diventa “Bergamini compose et eseguia”: le immagini di grandi dimensioni, a colori, sono un tributo alla femminilità affermata, le donne diventano monumenti, la luce sembra emanare dai corpi, il movimento dei corpi sembra disegnare un’aura magica.
Tempt è l’ultima strada in ordine cronologico, quella più sensibile ai simbolismi: la protagonista dell’immagine è sempre accompagnata da una forma ricorrente, un vaso di vetro che geometricamente e iconicamente richiama la femminilità. Il tono è seppiato, l’immagine evanescente, i contorni confusi, luci ed ombre impastate, un languore pervade le foto. Una sorta di ricerca della femminilità ideale, una ribellione al mito della donna-uomo, o piuttosto un omaggio alla coerenza delle donne? Le immagini, confuse tra le altre ricerche, non lasciano intendere chiaramente l’opinione del fotografo, oppure proprio perché mischiate alle altre costituiscono, di tanto in tanto, una cesura, un dubbio rispetto all’enunciato che le altre sezioni della mostra pronunciano. Forse il prossimo capitolo della ricerca permetterà di inquadrare più propriamente anche questa sezione.
Note Biografiche
Riccardo Bergamini è nato a Roma dove vive e lavora .
La sua curiosità verso il mondo dell'arte emerge già in giovane età quale studente di musica - jazz e classica. Si diploma al Conservatorio di Roma e contemporaneamente studia Recitazione alla Scuola del regista Alessandro Ferzen .
La ricerca di un segno in comune tra musica e immagine lo porta prima a collaborare con vari pittori, e poi con la fotografa Elisabetta Catalano. Si occupa di moda collaborando con vari stilisti. ma è particolarmente attratto dai back-stage delle sfilate, momenti in cui l’ordine e la perfezione stilistica della passerella vengono contraddetti dalla frenesia: un ordinatissimo caos che si vive dietro le quinte di una sfilata. Queste foto diventano nel 2001 i materiali di una mostra fotografica presentata a Roma alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna: “Back Stage Alta Moda”.
L’indagine di Bergamini in studio si caratterizza attraverso luci e tecniche innovative, con la meticolosa scelta dei soggetti che creano situazioni di forte carattere emotivo, e di grande impatto visivo: sofferenza, dolore, sopraffazione e nello stesso tempo ribellione e speranza si manifestano allo sguardo di chi osserva. Nascono così le mostre”Tempt”, “Oltraggi – Outrages” e “Bambini Anima Mundi”.
Mostre Personali Recenti
Novembre 2000: Bambini Anima Mundi, Sala Santa Rita del Comune di Roma; Febbraio 2001: Bambini Anima Mundi Palazzo Camerata Ancona; Febbraio 2001: Back Stage Alta Moda Galleria Nazionale d'Arte Moderna Roma; Marzo 2001: Bambini Anima Mundi Palazzo Comunale di Civitavecchia; Marzo 2001: Oltraggi Palazzo Comunale di Cremona; Marzo 2001: Oltraggi Palazzo Comunale di Crema; Ottobre 2001: Bambini Anima Mundi Museo Emilio Greco Catania; Novembre 2001: Bambini Anima Mundi, Palazzo della Provincia, Bologna; Novembre 2001: Outrages Ex Mattatoio Roma; Gennaio 2002: Outrages Palazzo del Consiglio d'Europa Strasburgo; Maggio 2002 : Outrages, Università Gregoriana organizzata dall'Ambasciata U.S.A; Novembre 2002: D.Don(n)e, RistoArte Le Cornacchie Roma; Dicembre 2002: Moda Roma il riflesso dello sguardo: Castel Sant’Angelo, Padiglioni del Comune di Roma, Assessorato al Turismo e Moda; Gennaio 2003 “Outrages” Padova Centro Nazionale di Fotografia; Aprile 2003 “Outrages” Reggia di Caserta; Giugno 2003 “Tempt” Palazzo Te Mantova; Novembre “Oltraggi” Galleria del Fico Roma; Gennaio 2004 Performance RB-1 Goa Roma, Maggio 2004 “tempt” Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea Castello Colonna di Genazzano; Maggio Performance RB1 Roma Alien; Maggio Collettiva Supperclub Roma; Luglio “Around Me” Chiostro del Bramante Roma; Ottobre RB-3 Galleria Bianco e Nero Roma.
Personalità poliedrica, autore contemporaneo, fotografo, artista, intellettuale e compositore Riccardo Bergamini ha uno spirito sempre ricettivo e le sue opere, i suoi ritratti di Donna si impongono nella realtà contemporanea come figure evanescenti che appaiono dal nulla, dal suo universo interiore.
Continua a sperimentare, a giocare con il significato dell’immagine, con un fare a volte provocatorio ma sempre finalizzato ad un dialogo poetico con la realtà del visibile, un dialogo che egli elabora dal profondo e che proviene dall’intellegibile.
Le opere fotografiche di Riccardo Bergamini concorrono a trasformare la dimensione spazio temporale dei luoghi espositivi, sono una presenza viva, come l’alito della vita, e fluttuano ed incedono fino a pungolare lo spirito degli osservatori.
Il fascino dei suoi ritratti risiede in quel processo di ideazione e di visualizzazione che precedono ogni suo scatto. Pensa in generale alla "cosa" o alla "qualità" da raggiungere, le delimita anche razionalmente, cerca i confini e poi passa alla fase certamente più creativa in cui visualizza interiormente le immagini, cerca di percepirle nella maniera più nitida possibile, immagina tutto nei minimi dettagli e in maniera positiva, non oggettiva ma soggettiva. E' convinto che tutto ciò che è invisibile deve dominare se stesso addentrandosi profondamente nel visibile.
Ritratti di Donna, riflesso di fluttuanti visioni dell'invisibile, donne evanescenti che emergono dal buio, che assumono spessore e visibilità attraverso la poesia di un linguaggio raffinato che miscela nel bianco e nel nero, attimi di vita/morte semplicemente per avvertire il palpitare ossessivo del divenire contemporaneo.
Riccardo Bergamini ha un rapporto attivo con le sue opere che sono per lui il tramite per il movimento continuo della vita, anche in una apparente immobilità; una irreale immobilità che solo l’immagine fotografica, dai tempi velocissimi e congelanti, è in grado di cogliere.
Come lui stesso afferma “il movimento è la base dell'essere ma nuove forme “arrestate” si scoprono: come il pulsare di un cuore smuove tutto un corpo, non più formato da una sola linea ma da più linee”, così un viso ha contemporaneamente più facce, più modi d'essere, che si svelano dinanzi lo sguardo attento dell'osservatore.
Immagini frutto di pose lunghe, di attimi concatenati, per fare in modo che il gesto compiuto e il tempo trascorso lascino visibile traccia di sé sull’opera. E così, nell’evidenza del tempo e del gesto, i ritratti delle Impronte diventano un fotogramma del sogno o del desiderio, e le Metamorfosi raccontano della ineffabile dualità dell’universo femminile, sospeso tra la volontà di affermazione e la necessità di mediazione, tra l’essere soggetto e il diventare oggetto.
Bergamini realizza un set al buio, lascia l’otturatore aperto, e esegue con una luce artificiale, piccola: esplora le modelle, illumina i fondali, conforma le ombre, letteralmente scrive-con-la-luce. Sicché Don(n)e diventa “Bergamini compose et eseguia”: le immagini di grandi dimensioni, a colori, sono un tributo alla femminilità affermata, le donne diventano monumenti, la luce sembra emanare dai corpi, il movimento dei corpi sembra disegnare un’aura magica.
Tempt è l’ultima strada in ordine cronologico, quella più sensibile ai simbolismi: la protagonista dell’immagine è sempre accompagnata da una forma ricorrente, un vaso di vetro che geometricamente e iconicamente richiama la femminilità. Il tono è seppiato, l’immagine evanescente, i contorni confusi, luci ed ombre impastate, un languore pervade le foto. Una sorta di ricerca della femminilità ideale, una ribellione al mito della donna-uomo, o piuttosto un omaggio alla coerenza delle donne? Le immagini, confuse tra le altre ricerche, non lasciano intendere chiaramente l’opinione del fotografo, oppure proprio perché mischiate alle altre costituiscono, di tanto in tanto, una cesura, un dubbio rispetto all’enunciato che le altre sezioni della mostra pronunciano. Forse il prossimo capitolo della ricerca permetterà di inquadrare più propriamente anche questa sezione.
Note Biografiche
Riccardo Bergamini è nato a Roma dove vive e lavora .
La sua curiosità verso il mondo dell'arte emerge già in giovane età quale studente di musica - jazz e classica. Si diploma al Conservatorio di Roma e contemporaneamente studia Recitazione alla Scuola del regista Alessandro Ferzen .
La ricerca di un segno in comune tra musica e immagine lo porta prima a collaborare con vari pittori, e poi con la fotografa Elisabetta Catalano. Si occupa di moda collaborando con vari stilisti. ma è particolarmente attratto dai back-stage delle sfilate, momenti in cui l’ordine e la perfezione stilistica della passerella vengono contraddetti dalla frenesia: un ordinatissimo caos che si vive dietro le quinte di una sfilata. Queste foto diventano nel 2001 i materiali di una mostra fotografica presentata a Roma alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna: “Back Stage Alta Moda”.
L’indagine di Bergamini in studio si caratterizza attraverso luci e tecniche innovative, con la meticolosa scelta dei soggetti che creano situazioni di forte carattere emotivo, e di grande impatto visivo: sofferenza, dolore, sopraffazione e nello stesso tempo ribellione e speranza si manifestano allo sguardo di chi osserva. Nascono così le mostre”Tempt”, “Oltraggi – Outrages” e “Bambini Anima Mundi”.
Mostre Personali Recenti
Novembre 2000: Bambini Anima Mundi, Sala Santa Rita del Comune di Roma; Febbraio 2001: Bambini Anima Mundi Palazzo Camerata Ancona; Febbraio 2001: Back Stage Alta Moda Galleria Nazionale d'Arte Moderna Roma; Marzo 2001: Bambini Anima Mundi Palazzo Comunale di Civitavecchia; Marzo 2001: Oltraggi Palazzo Comunale di Cremona; Marzo 2001: Oltraggi Palazzo Comunale di Crema; Ottobre 2001: Bambini Anima Mundi Museo Emilio Greco Catania; Novembre 2001: Bambini Anima Mundi, Palazzo della Provincia, Bologna; Novembre 2001: Outrages Ex Mattatoio Roma; Gennaio 2002: Outrages Palazzo del Consiglio d'Europa Strasburgo; Maggio 2002 : Outrages, Università Gregoriana organizzata dall'Ambasciata U.S.A; Novembre 2002: D.Don(n)e, RistoArte Le Cornacchie Roma; Dicembre 2002: Moda Roma il riflesso dello sguardo: Castel Sant’Angelo, Padiglioni del Comune di Roma, Assessorato al Turismo e Moda; Gennaio 2003 “Outrages” Padova Centro Nazionale di Fotografia; Aprile 2003 “Outrages” Reggia di Caserta; Giugno 2003 “Tempt” Palazzo Te Mantova; Novembre “Oltraggi” Galleria del Fico Roma; Gennaio 2004 Performance RB-1 Goa Roma, Maggio 2004 “tempt” Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea Castello Colonna di Genazzano; Maggio Performance RB1 Roma Alien; Maggio Collettiva Supperclub Roma; Luglio “Around Me” Chiostro del Bramante Roma; Ottobre RB-3 Galleria Bianco e Nero Roma.
08
ottobre 2004
Riccardo Bergamini – Il Tempo dell’Immagine
Dall'otto al 24 ottobre 2004
fotografia
Location
VILLA POMINI
Castellanza, Via Don Luigi Testori, 14, (Varese)
Castellanza, Via Don Luigi Testori, 14, (Varese)
Orario di apertura
Dal Martedì al Venerdì dalle 17.00 alle 19.00
Sabato dalle 15.00 alle 17.00
Domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Vernissage
8 Ottobre 2004, ore 21.00
Autore
Curatore