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Riccardo Ghilardi – Lo Sguardo non Mente
In mostra, nel caratteristico quartiere di Trastevere, 25 fotografie: ritratti di attori e attrici italiani, da Carlo Verdone a Valerio Mastrandrea, da Claudia Pandolfi a Sabrina Impacciatore e Leonardo Pieraccioni, passando per alcuni dei protagonisti attuali del cinema italiano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si svolgerà presso la b>gallery di Roma, dal 19 febbraio al 9 marzo, la mostra fotografica Lo Sguardo non Mente di Riccardo Ghilardi, promossa dall’associazione culturale Luci e Ombre e curata da Chiara Oggioni Tiepolo.
In mostra, nel caratteristico quartiere di Trastevere, 25 fotografie: ritratti di attori e attrici italiani, da Carlo Verdone a Valerio Mastrandrea, da Claudia Pandolfi a Sabrina Impacciatore e Leonardo Pieraccioni, passando per alcuni dei protagonisti attuali del cinema italiano.
L’autore ha voluto porre il suo occhio fotografico sul mondo cinematografico mettendolo a nudo con una domanda a “bruciapelo”, ogni volta diversa. L’intento è di usare la fotografia per immortalare l’immediatezza della risposta racchiusa negli occhi, imprigionando nella carta fotografica la verità di uno sguardo.
Lo Sguardo non Mente
tutte le verità del cinema italiano in uno scatto
Quanta ingenuità esiste in un attore navigato? Quanto, nel corso del tempo, quell’essere uno nessuno e centomila contamina definitivamente il tessuto personale rendendo difficile, se non impossibile, capire quanta parte sia originale e quanta frutto dell’artificio, dell’opportunità momentanea, della convenienza, della convivenza con una serie multipla di altri io?
Difficile credere davvero che un attore possa rispondere la verità, soprattutto se svela quelle piccole sfaccettature e debolezze personali che di solito si condividono con gli amici. Difficile pensare che la recitazione, e l’impostazione, non scorrano nelle vene assieme a globuli bianchi e globuli rossi.
Riccardo Ghilardi però è riuscito a cogliere in castagna alcuni dei maggiori nomi del cinema italiano, distraendoli, facendoli giocare, prendendoli poco sul serio, con il suo modo di porsi scanzonato e un po’ goffo, una persona che non suscita timore. Ha chiamato attori e attrici, li ha vestiti, travestiti, truccati, e poi messi a sedere su una poltrona di ferro battuto e velluto blu, tanto bella quanto scomoda, sicuramente piuttosto imponente. Ha chiacchierato con loro di fuoco e di surf, di idee e sogni, con il distacco tipico di chi non appartiene a questo mondo patinato, ma senza rimpianto o desiderio. Poi ha posto loro una domanda, all’apparenza casuale ma in realtà estremamente rivelatrice e ha scattato. Un attimo prima che la coscienza, la costruzione e l’opportunità determinassero espressioni e parole. Attori vestiti eppure, in qualche modo, messi a nudo. Ma senza malizia.
Il Curatore
Chiara Oggioni Tiepolo
In mostra, nel caratteristico quartiere di Trastevere, 25 fotografie: ritratti di attori e attrici italiani, da Carlo Verdone a Valerio Mastrandrea, da Claudia Pandolfi a Sabrina Impacciatore e Leonardo Pieraccioni, passando per alcuni dei protagonisti attuali del cinema italiano.
L’autore ha voluto porre il suo occhio fotografico sul mondo cinematografico mettendolo a nudo con una domanda a “bruciapelo”, ogni volta diversa. L’intento è di usare la fotografia per immortalare l’immediatezza della risposta racchiusa negli occhi, imprigionando nella carta fotografica la verità di uno sguardo.
Lo Sguardo non Mente
tutte le verità del cinema italiano in uno scatto
Quanta ingenuità esiste in un attore navigato? Quanto, nel corso del tempo, quell’essere uno nessuno e centomila contamina definitivamente il tessuto personale rendendo difficile, se non impossibile, capire quanta parte sia originale e quanta frutto dell’artificio, dell’opportunità momentanea, della convenienza, della convivenza con una serie multipla di altri io?
Difficile credere davvero che un attore possa rispondere la verità, soprattutto se svela quelle piccole sfaccettature e debolezze personali che di solito si condividono con gli amici. Difficile pensare che la recitazione, e l’impostazione, non scorrano nelle vene assieme a globuli bianchi e globuli rossi.
Riccardo Ghilardi però è riuscito a cogliere in castagna alcuni dei maggiori nomi del cinema italiano, distraendoli, facendoli giocare, prendendoli poco sul serio, con il suo modo di porsi scanzonato e un po’ goffo, una persona che non suscita timore. Ha chiamato attori e attrici, li ha vestiti, travestiti, truccati, e poi messi a sedere su una poltrona di ferro battuto e velluto blu, tanto bella quanto scomoda, sicuramente piuttosto imponente. Ha chiacchierato con loro di fuoco e di surf, di idee e sogni, con il distacco tipico di chi non appartiene a questo mondo patinato, ma senza rimpianto o desiderio. Poi ha posto loro una domanda, all’apparenza casuale ma in realtà estremamente rivelatrice e ha scattato. Un attimo prima che la coscienza, la costruzione e l’opportunità determinassero espressioni e parole. Attori vestiti eppure, in qualche modo, messi a nudo. Ma senza malizia.
Il Curatore
Chiara Oggioni Tiepolo
18
febbraio 2010
Riccardo Ghilardi – Lo Sguardo non Mente
Dal 18 febbraio al 09 marzo 2010
fotografia
Location
B>GALLERY
Roma, Piazza Di Santa Cecilia, 16, (Roma)
Roma, Piazza Di Santa Cecilia, 16, (Roma)
Orario di apertura
lun/ven h. 11.00/13.00 - 16.00/20.30; sab h. 16.00/20.30; dom chiuso
Vernissage
18 Febbraio 2010, ore 19
Autore
Curatore