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Riccardo Licata – Verso la poesia tra Mediterraneo e Oriente
Nuovi temi e nuove opere nella prossima importante mostra personale di Riccardo Licata
Comunicato stampa
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Dal 15 ottobre al 20 novembre la città di Palermo ospita un’importante mostra personale di Riccardo Licata. Dopo il ciclo della Musa Mediterranea, che ha visto l’artista impegnato a Barcellona, Napoli e Oporto, si inaugura la prima tappa del nuovo ciclo di opere del Maestro veneziano dedicate alla Musa Poetica.
Le opere esposte sono concentrate alla produzione degli ultimi anni attraverso un percorso che va dagli anni Cinquanta ad una campionatura dei decenni successivi fino ai giorni nostri. Assolutamente inedite le opere dedicate all’ispirazione poetica, sulla spinta di un legame con gli scrittori e con i poeti, in particolare con Tagore e con Quasimodo e le sue traduzioni dei lirici greci. Importante aspetto è anche quello del recupero della nostra tradizione mediterranea, bizantina e classica, che viene rigenerata e coniugata con le pulsioni più vitali provenienti dalle avanguardie storiche del dopoguerra europeo; in primis dalle grandi lezioni dello Spazialismo e dell’Espressionismo astratto.
Il segno di Licata rievoca dunque poesia e storia, viaggi lontani ed emozioni, traducendo in un grande racconto per immagini le emozioni che la vita e la realtà continuano a produrre e suscitare in lui. Per il Maestro il ritmo è fondamentale e il legame con la musica, filo conduttore ed elemento inscindibile della sua arte, si è qui trasformato in legame con la Poesia, altra dispensatrice di ritmo e ispiratrice di colori. La serie dei ‘Graffiati’, così chiamata per la tecnica con cui viene realizzata -l’acrilico e l’olio vengono incisi con spatole a secco- è dedicata all’Oriente e a Tagore, alla memoria, ai rituali e alle magie dei fenomeni della natura, e la luce dei suoi versi viene tradotta nei toni del bianco e del celeste chiaro; i toni caldi e accesi del rosso, dell’arancio e del giallo sono invece dedicati al Mediterraneo e al Tìndari di Quasimodo, dando vita a opere piene di carica emotiva per la riscoperta della Sicilia e dei caldi paesaggi isolani in una rivisitazione pittorica dei suoi luoghi d’origine.
Poesia metafora della pittura; come i metri poetici compongono le varie strofe, così il segno ricorrente di Licata, compone opere inedite e sempre nuove evidenziando ancora una volta la poliedricità artistica di Licata e la sua inesauribile creatività. Ogni quadro è diverso, pur avvalendosi in modo ricorrente di un alfabeto composto da circa un centinaio di segni, ognuno ha il proprio significato. La scrittura così creata, a volte fitta, a volte più rada, con spazi sempre diversi spazi tra un segno e l’altro, in un rapporto costante tra il pieno e il vuoto, è una scrittura intuibile, ma non leggibile. Non c’è sintassi, né grammatica, è da leggere con l’anima e con la mente, proprio come la Poesia.
Il catalogo, a cura di Giovanni Granzotto e Lorenzo Zichichi, presenta circa sessanta riproduzioni a colori, che ripercorrono più di cinquant’anni di attività del Maestro.
In collaborazione con: Studio G.R. Con il contributo di: Gruppo Euromobil
Le opere esposte sono concentrate alla produzione degli ultimi anni attraverso un percorso che va dagli anni Cinquanta ad una campionatura dei decenni successivi fino ai giorni nostri. Assolutamente inedite le opere dedicate all’ispirazione poetica, sulla spinta di un legame con gli scrittori e con i poeti, in particolare con Tagore e con Quasimodo e le sue traduzioni dei lirici greci. Importante aspetto è anche quello del recupero della nostra tradizione mediterranea, bizantina e classica, che viene rigenerata e coniugata con le pulsioni più vitali provenienti dalle avanguardie storiche del dopoguerra europeo; in primis dalle grandi lezioni dello Spazialismo e dell’Espressionismo astratto.
Il segno di Licata rievoca dunque poesia e storia, viaggi lontani ed emozioni, traducendo in un grande racconto per immagini le emozioni che la vita e la realtà continuano a produrre e suscitare in lui. Per il Maestro il ritmo è fondamentale e il legame con la musica, filo conduttore ed elemento inscindibile della sua arte, si è qui trasformato in legame con la Poesia, altra dispensatrice di ritmo e ispiratrice di colori. La serie dei ‘Graffiati’, così chiamata per la tecnica con cui viene realizzata -l’acrilico e l’olio vengono incisi con spatole a secco- è dedicata all’Oriente e a Tagore, alla memoria, ai rituali e alle magie dei fenomeni della natura, e la luce dei suoi versi viene tradotta nei toni del bianco e del celeste chiaro; i toni caldi e accesi del rosso, dell’arancio e del giallo sono invece dedicati al Mediterraneo e al Tìndari di Quasimodo, dando vita a opere piene di carica emotiva per la riscoperta della Sicilia e dei caldi paesaggi isolani in una rivisitazione pittorica dei suoi luoghi d’origine.
Poesia metafora della pittura; come i metri poetici compongono le varie strofe, così il segno ricorrente di Licata, compone opere inedite e sempre nuove evidenziando ancora una volta la poliedricità artistica di Licata e la sua inesauribile creatività. Ogni quadro è diverso, pur avvalendosi in modo ricorrente di un alfabeto composto da circa un centinaio di segni, ognuno ha il proprio significato. La scrittura così creata, a volte fitta, a volte più rada, con spazi sempre diversi spazi tra un segno e l’altro, in un rapporto costante tra il pieno e il vuoto, è una scrittura intuibile, ma non leggibile. Non c’è sintassi, né grammatica, è da leggere con l’anima e con la mente, proprio come la Poesia.
Il catalogo, a cura di Giovanni Granzotto e Lorenzo Zichichi, presenta circa sessanta riproduzioni a colori, che ripercorrono più di cinquant’anni di attività del Maestro.
In collaborazione con: Studio G.R. Con il contributo di: Gruppo Euromobil
15
ottobre 2005
Riccardo Licata – Verso la poesia tra Mediterraneo e Oriente
Dal 15 ottobre al 20 novembre 2005
arte contemporanea
Location
LOGGIATO DI SAN BARTOLOMEO
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 25, (Palermo)
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 25, (Palermo)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16.30-19.30; domenica 10-13
Vernissage
15 Ottobre 2005, ore 19
Editore
IL CIGNO
Ufficio stampa
OBC PRESS
Autore
Curatore