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Riccardo Mannelli – Bellezza Vera
Il 10 settembre la Galleria Gagliardi di San Gimignano festeggia il 25° anniversario con un evento-mostra dedicato a Riccardo Mannelli, uno dei più importanti disegnatori satirici e pittori italiani viventi.
Comunicato stampa
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A settembre la Galleria Gagliardi di San Gimignano festeggia i 25 anni dalla propria fondazione con un evento-mostra dedicato a Riccardo Mannelli, uno dei più importanti disegnatori satirici e pittori italiani viventi. L’Artista del centotrentesimo evento organizzato dalla Galleria, non è stato scelto a caso; esso rappresenta e sintetizza alla perfezione i principi guida a cui i titolari (Stefano Gagliardi e Isabella Del Guerra) si sono sempre ispirati nella scelta degli artisti e nel valutare le caratteristiche delle loro opere: bellezza, verità, qualità e valore reale. Scelta non facile da sostenere in un mercato dell’arte spesso contaminato da regole speculative, da produzioni effimere, tendenze transitorie e da operatori del settore di dubbia e scarsa professionalità. Scelta non facile ma negli anni vincente: grazie al rigore di questa personale visione, molti artisti, scelti e permanentemente sostenuti dalla Galleria Gagliardi, sono oggi ampiamente condivisi da molti altri galleristi e promossi da Musei in Italia ed all’estero. Il credito professionale acquisito in questi 25 anni ha permesso alla Galleria di realizzare, fuori sede, oltre sessanta eventi in collaborazione con Musei, Fondazioni ed Enti Pubblici.
Dal 10 settembre sino al 2 ottobre, la Galleria Gagliardi presenta “Bellezza Vera”, una mostra personale di Riccardo Mannelli, nella quale si raccolgono una quindicina di tecniche miste su carta-cotone intelaiata, insieme a decine di disegni ed acquarelli di preziosa qualità pittorica e grafica. Mannelli, come sempre mette in scena racconti dove corpi e volti vengono presentati nella consapevolezza che, come scrive la curatrice della mostra Alessandra Frosini “...la bellezza è un bene fragile per eccellenza, che ci trasforma, lascia traccia e ci dà vita, nutrita dai nostri limiti e dalle nostre potenzialità. Non possiamo farne a meno dopo che l’abbiamo incontrata, perché non coincide con la perfezione, ma è uno stato dell’Anima”. Nelle opere di Mannelli la curatrice precisa “… Nulla è lasciato al caso e così nel taglio delle composizioni e nella costruzione del disegno di queste figure si ritrovano punti di riferimento che affondano le loro radici nella tradizione artistica passata, partendo dal Quattrocento toscano, attraverso poi il simbolismo e l'espressionismo tedesco e per autori come Klimt, Kokoscka e Schiele, da cui mutua una nuova sintesi fra spirito e sensi, declinata in una dimensione più intima della realtà. Fra i contemporanei è vicino al realismo neo-espressionista di Lucian Freud, di cui sottolinea i segni che l'esistenza lascia sui corpi umani. Di Francis Bacon riprende e richiama la pittura che inventa il corpo e lo pone nello spazio, nella superficie del quadro, secondo un movimento capace di pensare un corpo, concedendo allo sguardo angolature e superfici inedite. Quello che si crea è allora un racconto, è storia simultanea, che si fa percorrere a grandissima velocità nel momento in cui la parola-segno rallenta, concentra e dilata lo spazio. Del resto il racconto è, come dice Roland Barthes, una categoria trans-storica, fuori dal tempo, che può sostanziarsi in innumerevoli supporti materiali, dalla parola, al gesto, alla scrittura, all'immagine. Mannelli è un autore di racconti in cui la maggior parte dell'atmosfera resta sospesa per tendere l'immaginazione, per creare un equilibrio che è sempre precario, per cogliere il qui e ora, cancellando un solo modo di raccontare e istituendone un altro, differente, dotato di un ritmo proprio.”
BIOGRAFIA:
Riccardo Mannelli è nato a Pistoia (1955) vive a Roma dal 1977. Dal ‘75 collabora con la stampa nazionale e internazionale; dal 1980 realizza réportages disegnati in giro per il mondo. Protagonista delle maggiori testate satiriche europee (L’Echo des Savanes, Humour. Cuore, Satyricon, ecc.) alcune delle quali dirige, o partecipa alla fondazione (Il Male, Boxer, Il Cuore). Lavora per La Repubblica e Il Fatto Quotidiano e con altre testate, anche estere. Pubblica diversi libri, l’ultimo dei quali nel 2013 “Fine penna mai”. Parallelamente ha evoluto una personale ricerca pittorica, documentata in svariate mostre e cataloghi, tra i cui esiti: il ciclo pittorico di sessanta opere “Commedia in Z.E.R.O.”; il fregio virtuale proiettato sull’Ara Pacis “Apoteosi dei corrotti”, da cui è nato l’omonimo libro; con Jan Saudek “Teneri Barbari”. Nel 2011 è invitato alla 54° Biennale di Venezia, nel Padiglione Italia. Sempre nel 2011 espone l’intero ciclo “Commedia IN Z.E.R.O.” al Festival di Spoleto. Nel 2012 pubblica per Tricromia il libro d’arte “A.” e tiene la personale “Appunti per la ricostruzione della bellezza” alla Galleria Gagliardi di S.Gimignano. Nel 2015 tiene una bi-personale alla Philobiblon Gallery “ROPS + MANNELLI”; la stessa mostra viene trasferita da marzo a giugno al Palazzo Ducale di Urbino, a cura di Vittorio Sgarbi. A Gennaio e Febbraio 2016 tiene una personale alla Building Bridges Art Gallery di Los Angeles.
Insegna allo I.E.D. dove coordina il dipartimento di Illustrazione e Animazione.
Dal 10 settembre sino al 2 ottobre, la Galleria Gagliardi presenta “Bellezza Vera”, una mostra personale di Riccardo Mannelli, nella quale si raccolgono una quindicina di tecniche miste su carta-cotone intelaiata, insieme a decine di disegni ed acquarelli di preziosa qualità pittorica e grafica. Mannelli, come sempre mette in scena racconti dove corpi e volti vengono presentati nella consapevolezza che, come scrive la curatrice della mostra Alessandra Frosini “...la bellezza è un bene fragile per eccellenza, che ci trasforma, lascia traccia e ci dà vita, nutrita dai nostri limiti e dalle nostre potenzialità. Non possiamo farne a meno dopo che l’abbiamo incontrata, perché non coincide con la perfezione, ma è uno stato dell’Anima”. Nelle opere di Mannelli la curatrice precisa “… Nulla è lasciato al caso e così nel taglio delle composizioni e nella costruzione del disegno di queste figure si ritrovano punti di riferimento che affondano le loro radici nella tradizione artistica passata, partendo dal Quattrocento toscano, attraverso poi il simbolismo e l'espressionismo tedesco e per autori come Klimt, Kokoscka e Schiele, da cui mutua una nuova sintesi fra spirito e sensi, declinata in una dimensione più intima della realtà. Fra i contemporanei è vicino al realismo neo-espressionista di Lucian Freud, di cui sottolinea i segni che l'esistenza lascia sui corpi umani. Di Francis Bacon riprende e richiama la pittura che inventa il corpo e lo pone nello spazio, nella superficie del quadro, secondo un movimento capace di pensare un corpo, concedendo allo sguardo angolature e superfici inedite. Quello che si crea è allora un racconto, è storia simultanea, che si fa percorrere a grandissima velocità nel momento in cui la parola-segno rallenta, concentra e dilata lo spazio. Del resto il racconto è, come dice Roland Barthes, una categoria trans-storica, fuori dal tempo, che può sostanziarsi in innumerevoli supporti materiali, dalla parola, al gesto, alla scrittura, all'immagine. Mannelli è un autore di racconti in cui la maggior parte dell'atmosfera resta sospesa per tendere l'immaginazione, per creare un equilibrio che è sempre precario, per cogliere il qui e ora, cancellando un solo modo di raccontare e istituendone un altro, differente, dotato di un ritmo proprio.”
BIOGRAFIA:
Riccardo Mannelli è nato a Pistoia (1955) vive a Roma dal 1977. Dal ‘75 collabora con la stampa nazionale e internazionale; dal 1980 realizza réportages disegnati in giro per il mondo. Protagonista delle maggiori testate satiriche europee (L’Echo des Savanes, Humour. Cuore, Satyricon, ecc.) alcune delle quali dirige, o partecipa alla fondazione (Il Male, Boxer, Il Cuore). Lavora per La Repubblica e Il Fatto Quotidiano e con altre testate, anche estere. Pubblica diversi libri, l’ultimo dei quali nel 2013 “Fine penna mai”. Parallelamente ha evoluto una personale ricerca pittorica, documentata in svariate mostre e cataloghi, tra i cui esiti: il ciclo pittorico di sessanta opere “Commedia in Z.E.R.O.”; il fregio virtuale proiettato sull’Ara Pacis “Apoteosi dei corrotti”, da cui è nato l’omonimo libro; con Jan Saudek “Teneri Barbari”. Nel 2011 è invitato alla 54° Biennale di Venezia, nel Padiglione Italia. Sempre nel 2011 espone l’intero ciclo “Commedia IN Z.E.R.O.” al Festival di Spoleto. Nel 2012 pubblica per Tricromia il libro d’arte “A.” e tiene la personale “Appunti per la ricostruzione della bellezza” alla Galleria Gagliardi di S.Gimignano. Nel 2015 tiene una bi-personale alla Philobiblon Gallery “ROPS + MANNELLI”; la stessa mostra viene trasferita da marzo a giugno al Palazzo Ducale di Urbino, a cura di Vittorio Sgarbi. A Gennaio e Febbraio 2016 tiene una personale alla Building Bridges Art Gallery di Los Angeles.
Insegna allo I.E.D. dove coordina il dipartimento di Illustrazione e Animazione.
10
settembre 2016
Riccardo Mannelli – Bellezza Vera
Dal 10 settembre al 02 ottobre 2016
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA GAGLIARDI
San Gimignano, Via San Giovanni, 57, (Siena)
San Gimignano, Via San Giovanni, 57, (Siena)
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 10.30 alle 19:30
Vernissage
10 Settembre 2016, ore 18:00
Autore
Curatore