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Riccardo Toffoletti – Dentro i Paesi
Un reportage fotografico che nel 1968 svelò la situazione drammatica di un’intera comunità e oggi consente di riflettere sulla mutata condizione – o la fatale immobilità – in cui la stessa comunità si trova
Comunicato stampa
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La mostra DENTRO I PAESI / ZNOTRAJ VASI si compone di 42 fotografie in bianco e nero, realizzate dal fotografo Riccardo Toffoletti durante le sue incursioni nelle Valli del Natisone alla fine degli anni ‘60.
Il fotoreportage viene presentato ora nuovamente al pubblico nel suo complesso dopo la prima esposizione a Udine nel novembre del 1968 e dopo l’edizione del dvd Le Valli di Riccardo Toffoletti curato dalla Comunità montana del Torre, Natisone e Collio nel 2005.
“Un salto indietro di quarant’anni che, allo stesso tempo, ci fa ricadere sul posto, nel nostro presente”: con questo slogan si è voluto sintetizzare il significato dell’iniziativa. Perché le immagini di Toffoletti, nel loro asciutto bianco e nero e nella loro efficace immediatezza – un voluto richiamo agli stilemi del neorealismo – pur testimoniando una situazione di miseria materiale oggi superata, al contempo offrono l’occasione per una serie di considerazioni di bruciante attualità. La mancanza di possibilità concrete di lavoro, l’abbandono del territorio, il collasso demografico, le emergenze ambientali, sono questioni aperte che oggi più che mai pongono degli interrogativi sul futuro della Slavia. Un futuro che si fa sempre più prossimo, che – potremmo dire – è già quasi alle spalle ed insegue il presente.
Un atto di denuncia, quello di Toffoletti, che decise di indagare quest’area e la sua comunità penetrando nei paesi e nelle case, entrando in contatto con le persone, registrando una realtà di stenti ed abbandono che contraddiceva, con l’onestà intellettuale del suo approccio, la rappresentazione pittoresca ed edulcorata della vita contadina, cara ad una certa visione “turistica” e mistificante tuttora purtroppo in buona salute. Il suo atteggiamento fu in parte condizionato anche dalla presenza delle servitù militari, che gravavano pesantemente su questa terra di confine e impedivano di fatto la realizzazione di vedute paesaggistiche. Un paesaggio all’epoca ancora ordinato dal plurisecolare lavoro rurale e che ora è nella quasi totalità abbandonato allo strapotere del bosco, segno inequivocabile della progressiva sparizione dell’uomo.
I 42 ingrandimenti 40x40 e 40x50 alla gelatina-bromuro d’argento, ristampati per l’occasione a cura dell’autore sulla prestigiosa carta Oriental, rappresentano un motivo ulteriore di interesse, per la loro ricercatezza e preziosità.
L’allestimento comprende anche un ricco apparato informativo, necessario per inserire le immagini nel contesto sociale e politico delle Valli del Natisone al tempo in cui esse furono realizzate e, contemporaneamente, di suggerirne una lettura attuale, anche in considerazione delle problematiche ancora irrisolte che la comunità delle Valli si trova tuttora costretta ad affrontare.
Tematiche che ritroviamo nel volume, fresco di stampa, che accompagna la mostra e raccoglie per la prima volta l’intera serie fotografica. Introdotto dalla prefazione del professor Gian Paolo Gri, il volume contiene anche un articolato studio basato sulla lettura di documenti, pubblicazioni e articoli dell’epoca, curato da Michela Predan e Stefania Carlig.
Il catalogo è frutto di una coedizione tra la cooperativa Most di Cividale del Friuli e Paolo Gaspari editore di Udine, ed è stato realizzato dal Centro studi Nediža con il sostegno del Circolo di cultura Ivan Trinko di Cividale del Friuli e della Comunità montana Torre, Natisone e Collio.
Esso verrà presentato al pubblico – alla presenza degli autori – giovedì 13 settembre alle ore 18, in occasione dell’inaugurazione della mostra a Udine, che sarà ospitata presso Palazzo Florio, sede dell’Università fino al 20 settembre.
«Come negli anni Cinquanta ci fu la protesta benpensante e cittadina contro le immagini “asciutte” che svelavano le valli prealpine del Friuli occidentale, così una decina di anni dopo toccò alle immagini delle Valli del Natisone di Riccardo Toffoletti.» scrive nel catalogo Gian Paolo Gri «I due contesti erano egualmente problematici, segnati da una condizione strutturale – economica e demografica – che li faceva pensare giunti al capolinea, in attesa del colpo finale.
Invece sono ancora là. Restano contesti non meno problematici di allora, così che la riproposta di immagini di quattro decenni fa non ha nulla di nostalgico o di artificioso; ma alle vecchie questioni non risolte se ne è aggiunta una nuova, ed è quella rappresentata proprio dal loro resistere: l’ostinata volontà di continuare ad esserci e a contare, nonostante tutto, con le proprie caratteristiche peculiari.»
Il fotoreportage viene presentato ora nuovamente al pubblico nel suo complesso dopo la prima esposizione a Udine nel novembre del 1968 e dopo l’edizione del dvd Le Valli di Riccardo Toffoletti curato dalla Comunità montana del Torre, Natisone e Collio nel 2005.
“Un salto indietro di quarant’anni che, allo stesso tempo, ci fa ricadere sul posto, nel nostro presente”: con questo slogan si è voluto sintetizzare il significato dell’iniziativa. Perché le immagini di Toffoletti, nel loro asciutto bianco e nero e nella loro efficace immediatezza – un voluto richiamo agli stilemi del neorealismo – pur testimoniando una situazione di miseria materiale oggi superata, al contempo offrono l’occasione per una serie di considerazioni di bruciante attualità. La mancanza di possibilità concrete di lavoro, l’abbandono del territorio, il collasso demografico, le emergenze ambientali, sono questioni aperte che oggi più che mai pongono degli interrogativi sul futuro della Slavia. Un futuro che si fa sempre più prossimo, che – potremmo dire – è già quasi alle spalle ed insegue il presente.
Un atto di denuncia, quello di Toffoletti, che decise di indagare quest’area e la sua comunità penetrando nei paesi e nelle case, entrando in contatto con le persone, registrando una realtà di stenti ed abbandono che contraddiceva, con l’onestà intellettuale del suo approccio, la rappresentazione pittoresca ed edulcorata della vita contadina, cara ad una certa visione “turistica” e mistificante tuttora purtroppo in buona salute. Il suo atteggiamento fu in parte condizionato anche dalla presenza delle servitù militari, che gravavano pesantemente su questa terra di confine e impedivano di fatto la realizzazione di vedute paesaggistiche. Un paesaggio all’epoca ancora ordinato dal plurisecolare lavoro rurale e che ora è nella quasi totalità abbandonato allo strapotere del bosco, segno inequivocabile della progressiva sparizione dell’uomo.
I 42 ingrandimenti 40x40 e 40x50 alla gelatina-bromuro d’argento, ristampati per l’occasione a cura dell’autore sulla prestigiosa carta Oriental, rappresentano un motivo ulteriore di interesse, per la loro ricercatezza e preziosità.
L’allestimento comprende anche un ricco apparato informativo, necessario per inserire le immagini nel contesto sociale e politico delle Valli del Natisone al tempo in cui esse furono realizzate e, contemporaneamente, di suggerirne una lettura attuale, anche in considerazione delle problematiche ancora irrisolte che la comunità delle Valli si trova tuttora costretta ad affrontare.
Tematiche che ritroviamo nel volume, fresco di stampa, che accompagna la mostra e raccoglie per la prima volta l’intera serie fotografica. Introdotto dalla prefazione del professor Gian Paolo Gri, il volume contiene anche un articolato studio basato sulla lettura di documenti, pubblicazioni e articoli dell’epoca, curato da Michela Predan e Stefania Carlig.
Il catalogo è frutto di una coedizione tra la cooperativa Most di Cividale del Friuli e Paolo Gaspari editore di Udine, ed è stato realizzato dal Centro studi Nediža con il sostegno del Circolo di cultura Ivan Trinko di Cividale del Friuli e della Comunità montana Torre, Natisone e Collio.
Esso verrà presentato al pubblico – alla presenza degli autori – giovedì 13 settembre alle ore 18, in occasione dell’inaugurazione della mostra a Udine, che sarà ospitata presso Palazzo Florio, sede dell’Università fino al 20 settembre.
«Come negli anni Cinquanta ci fu la protesta benpensante e cittadina contro le immagini “asciutte” che svelavano le valli prealpine del Friuli occidentale, così una decina di anni dopo toccò alle immagini delle Valli del Natisone di Riccardo Toffoletti.» scrive nel catalogo Gian Paolo Gri «I due contesti erano egualmente problematici, segnati da una condizione strutturale – economica e demografica – che li faceva pensare giunti al capolinea, in attesa del colpo finale.
Invece sono ancora là. Restano contesti non meno problematici di allora, così che la riproposta di immagini di quattro decenni fa non ha nulla di nostalgico o di artificioso; ma alle vecchie questioni non risolte se ne è aggiunta una nuova, ed è quella rappresentata proprio dal loro resistere: l’ostinata volontà di continuare ad esserci e a contare, nonostante tutto, con le proprie caratteristiche peculiari.»
13
settembre 2007
Riccardo Toffoletti – Dentro i Paesi
Dal 13 al 20 settembre 2007
fotografia
Location
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI – PALAZZO FLORIO
Udine, Via Andrea Palladio, (Udine)
Udine, Via Andrea Palladio, (Udine)
Orario di apertura
Da venerdì 14 a domenica 16 settembre dalle 10.00 alle 22.00
Da lunedì 17 a giovedì 20 settembre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30
Vernissage
13 Settembre 2007, ore 18
Sito web
www.nediza.org
Autore