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Riccardo Tonti – Infrangibili prossimità
mostra di acqueforti e resine calcografiche del giovane artista emergente Riccardo Tonti.
Comunicato stampa
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Sabato 19 Dicembre 2009 alle ore 17:30 si inaugura, con il patrocinio del comune di Fano, dell’assessorato alla cultura, della Biblioteca Comunale Federiciana e del Museo Civico, la mostra di acqueforti e resine calcografiche del giovane artista emergente Riccardo Tonti.
Segue il testo critico di Gastone Mosci:
Costruire metamorfosi con le idee
L’arte permette di aprire spesso finestre con paesaggi inediti. Il paesaggio umano è ricco di misteri. Questi aforismi introducono ad una situazione di stupore che si riferisce all’incisione ed agli incisori, alla scuola ed al lavoro artistico. Ad una particolare situazione rappresentata da Riccardo Tonti, studente d’incisione dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, che ha esposto a Fermignano, in ottobre alla Sala Bramante, i suoi lavori legati alla calcografia, ad una sua interpretazione dell’incisione. Ha preso trenta matrici di metallo dei suoi lavori su carta, ha semplicemente usato le lastre e le ha “impacchettate”. Ha saltato l’esposizione del foglio ed ha presentato il corpo metallico nella resina. Ha compiuto un’operazione di frattura fra la realtà dell’oggetto in sé e la velatura plastica che ha salvato la matrice, ma ha trasformato la sua funzione. Non serve più per tirare un’incisione: è arte plastica a sé. Ha fermato un esito possibile: i paesaggi disegnati e passati agli acidi sono rimasti morsure sterili.
Perché Riccardo Tonti ha preso questa strada? Mi sono trovato a visitare la sua mostra e a pensare ad alta voce con vari amici. Il suo docente a Urbino, Giovanni Turria, incisore di luci nere e di volti nella penombra, ha detto si e no, si alla sperimentazione e alle suggestioni dello spazio, raffinate, e no a quell’esito: addio tiratura. Un altro docente urbinate di tecniche dell’incisione, Gianluca Murasecchi, autore di bulini intriganti, ha trovato quei lavori divertenti e interessanti per il richiamo dell’ombra e degli insetti, per il percorso kafkiano. Raimondo Rossi, ceramista e incisore, ha espresso un grande entusiasmo per l’idea di una teca verticale di oggetti. Alfredo Ferretti, esperto di ceramica, è rimasto pensieroso in quanto legato alla calcografia tradizionale ed al foglio inciso. Da parte mia, ho cercato di non affrontare direttamente la questione ma di capire l’esperienza di un giovane e, direi, cosciente e maturo artista. Va detto che Tonti ha collaborato alla nuova rivista urbinate di Turria e Murasecchi, “Fatti d’arte e poesia” (4, aprile 2009) - fascicolo con un testo poetico di Isabella Leardini e una nota di Bruno Ceci - con una intensa acquaforte di piccolo formato, memore di un inquieto paesaggio di ombre.
Questa idea di matrici impacchettate, o meglio di “resine calcografiche”, ricreate con resina naturale e con l’inchiostro ben visibile nei solchi sprigiona lucentezza e pensosità, segni veri e visionarietà. Bisogna, poi, passare in rassegna le opere, che comprendono quattro suggestivi paesaggi urbinati, due vedute fantastiche di Venezia e le interpretazioni delle “Metamorfosi” di Kafka.
Alla mostra autunnale segue l’esposizione natalizia di Fano, “Infrangibili prossimità”, trenta pezzi che continuano un approfondimento che è nato nelle luci di Urbino e che ora giunge al paesaggio limaccioso della città e del mare. L’artista sembra proporre vedute irriconoscibili che invece appartengono ad un immaginario di morsure e di segni spigolosi, lineari, sofisticati: letture nuove di luoghi frequentati e ricchi di interpretazioni sofferte. Lo sguardo accarezza e respinge i depositi di visioni che hanno nel loro cuore non solo i fanesi ma anche i visitatori che sono affascinati dai colori dell’Adriatico, dai riflessi del porto, dalle ombre di Montegiove, dall’Arco di Augusto, dalle mura malatestiane. Il lavoro grafico di Riccardo Tonti esprime una tensione profonda che nutre la sua immaginazione: il desiderio di rispondere alle domande che la natura e l’ambiente umano pongono quotidianamente all’intelligenza ed al cuore di chi sente di dover misurare e amare gli spazi della vita ed il tempo del destino, cercando una via fra l’inquietudine ed il sogno. Sono anch’io dell’opinione di chi ha dipinto, nell’attuale stagione, i colori della città con il segno marcato e fiducioso che la bellezza potrà salvare il mondo.
Gastone Mosci
La mostra sarà visitabile dal 19-12-2009 al 3-1-2010 dalle17:30 alle 20:00 presso lo spazio espositivo “Saletta Nolfi-Antico Oratorio di San Pietro in valle” in via Nolfi a Fano.
Per info: 0721.887412/3 _ cultura@comune.fano.ps.it
Curriculum Vitae
Riccardo Tonti nasce a Jesi il 29-01-1980. Vive e lavora a Sant’Ippolito (PU)
Consegue il diploma di laurea dell’ Accademia di Belle Arti di Macerata con votazione 110/110 e Lode. Ha collaborato con il maestro Josè Guevara, pittore spagnolo importante esponente del periodo informale. È attualmente iscritto come specializzando all’Accademia di Belle Arti di Urbino nella sezione di grafica.
2009, V Giornata Nazionale del Contemporaneo, Personale, Ho pere mature!, Galleria d'arte contemporanea Bramante, Fermignano, (PU)
2009, Carnello Carte ad Arte, Museo Civico della madiavalle del Liri, Sora (FR)
2009, Fatti d’arte e poesia, plaquette dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, a cura di G. Turria e G. Murasecchi
2009, manifestazione Explorart, Monza, (MI)
2008, 1° Classificato concorso “De Industria”, Ex Mattatoio, Fermignano (PU)
2008, Premio acquisto Pittura contemporanea, Sala espositiva del comune, CupraMarittima (AP), G. Marangoni
2008, Intangibili Prossimità, Mirionima, Macerata, R. Cresti
2008, Talenti di marca, Palazzo Parisani Bezzi, Tolentino (MC), P. Benvenuti, C. Ceccarelli Vitangeli
2007, Sul Mare, Fano (PU), Parigi, Lussemburgo, Germania, L. Fabrizi
2006,Marguttiana, Palazzo Ciccolini, Macerata, S. Salice
2006, Marchigiani all’ estero, Sala espositiva del comune, Fabriano, Parigi, Salisburgo, l. Fabrizi
2006, Il bosco e la foresta, Antichi Forni, Macerata, L. Fabrizi
2006, La quercia dai rami d’oro, Villa Salvati, Monte Roberto (AN), P.Gara
2005, La madonna col mantello, Duomo, Macerata, L. Fabrizi
2005, Il fairplay, Antichi Forni, Macerata, L. Fabrizi
2005, Il lavoro che cambia, Italialavoro s.p.a., Roma
2004, L’ Arte dell’ etichetta, Museo dell’ etichetta, CupraMontana (AN), A. Ginesi
2004, Arte On, Ex essiccatoi, Castel di Lama (AP), A. Ginesi
2004, Il Biroccio e la moda, Museo del biroccio, Filottrano (AN), A. Ginesi
2004, Personale, La nuova figurazione, , Balestruccio Arte, Staffolo (AN), A. Guarino
2003, Pellegrini non Vagabondi, Itinerante Loreto –Macerata, L. Fabrizi, A. Benemia
2003, Marguttiana, Palazzo Ciccolini, Macerata, L. Fabrizi
2003, Il segno e la forma, Balestruccio Arte, Staffolo (AN), A. Guarino
2002, Personale, La Materia del Segno, Teatro S. Floriano, Jesi, G. Bassotti
Opere presenti nelle collezioni del Museo dell’Etichetta di Cupramontana (AN)
del Museo del Territorio di Filottrano (AN) e del MUSA di Cervia (RA).
Segue il testo critico di Gastone Mosci:
Costruire metamorfosi con le idee
L’arte permette di aprire spesso finestre con paesaggi inediti. Il paesaggio umano è ricco di misteri. Questi aforismi introducono ad una situazione di stupore che si riferisce all’incisione ed agli incisori, alla scuola ed al lavoro artistico. Ad una particolare situazione rappresentata da Riccardo Tonti, studente d’incisione dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, che ha esposto a Fermignano, in ottobre alla Sala Bramante, i suoi lavori legati alla calcografia, ad una sua interpretazione dell’incisione. Ha preso trenta matrici di metallo dei suoi lavori su carta, ha semplicemente usato le lastre e le ha “impacchettate”. Ha saltato l’esposizione del foglio ed ha presentato il corpo metallico nella resina. Ha compiuto un’operazione di frattura fra la realtà dell’oggetto in sé e la velatura plastica che ha salvato la matrice, ma ha trasformato la sua funzione. Non serve più per tirare un’incisione: è arte plastica a sé. Ha fermato un esito possibile: i paesaggi disegnati e passati agli acidi sono rimasti morsure sterili.
Perché Riccardo Tonti ha preso questa strada? Mi sono trovato a visitare la sua mostra e a pensare ad alta voce con vari amici. Il suo docente a Urbino, Giovanni Turria, incisore di luci nere e di volti nella penombra, ha detto si e no, si alla sperimentazione e alle suggestioni dello spazio, raffinate, e no a quell’esito: addio tiratura. Un altro docente urbinate di tecniche dell’incisione, Gianluca Murasecchi, autore di bulini intriganti, ha trovato quei lavori divertenti e interessanti per il richiamo dell’ombra e degli insetti, per il percorso kafkiano. Raimondo Rossi, ceramista e incisore, ha espresso un grande entusiasmo per l’idea di una teca verticale di oggetti. Alfredo Ferretti, esperto di ceramica, è rimasto pensieroso in quanto legato alla calcografia tradizionale ed al foglio inciso. Da parte mia, ho cercato di non affrontare direttamente la questione ma di capire l’esperienza di un giovane e, direi, cosciente e maturo artista. Va detto che Tonti ha collaborato alla nuova rivista urbinate di Turria e Murasecchi, “Fatti d’arte e poesia” (4, aprile 2009) - fascicolo con un testo poetico di Isabella Leardini e una nota di Bruno Ceci - con una intensa acquaforte di piccolo formato, memore di un inquieto paesaggio di ombre.
Questa idea di matrici impacchettate, o meglio di “resine calcografiche”, ricreate con resina naturale e con l’inchiostro ben visibile nei solchi sprigiona lucentezza e pensosità, segni veri e visionarietà. Bisogna, poi, passare in rassegna le opere, che comprendono quattro suggestivi paesaggi urbinati, due vedute fantastiche di Venezia e le interpretazioni delle “Metamorfosi” di Kafka.
Alla mostra autunnale segue l’esposizione natalizia di Fano, “Infrangibili prossimità”, trenta pezzi che continuano un approfondimento che è nato nelle luci di Urbino e che ora giunge al paesaggio limaccioso della città e del mare. L’artista sembra proporre vedute irriconoscibili che invece appartengono ad un immaginario di morsure e di segni spigolosi, lineari, sofisticati: letture nuove di luoghi frequentati e ricchi di interpretazioni sofferte. Lo sguardo accarezza e respinge i depositi di visioni che hanno nel loro cuore non solo i fanesi ma anche i visitatori che sono affascinati dai colori dell’Adriatico, dai riflessi del porto, dalle ombre di Montegiove, dall’Arco di Augusto, dalle mura malatestiane. Il lavoro grafico di Riccardo Tonti esprime una tensione profonda che nutre la sua immaginazione: il desiderio di rispondere alle domande che la natura e l’ambiente umano pongono quotidianamente all’intelligenza ed al cuore di chi sente di dover misurare e amare gli spazi della vita ed il tempo del destino, cercando una via fra l’inquietudine ed il sogno. Sono anch’io dell’opinione di chi ha dipinto, nell’attuale stagione, i colori della città con il segno marcato e fiducioso che la bellezza potrà salvare il mondo.
Gastone Mosci
La mostra sarà visitabile dal 19-12-2009 al 3-1-2010 dalle17:30 alle 20:00 presso lo spazio espositivo “Saletta Nolfi-Antico Oratorio di San Pietro in valle” in via Nolfi a Fano.
Per info: 0721.887412/3 _ cultura@comune.fano.ps.it
Curriculum Vitae
Riccardo Tonti nasce a Jesi il 29-01-1980. Vive e lavora a Sant’Ippolito (PU)
Consegue il diploma di laurea dell’ Accademia di Belle Arti di Macerata con votazione 110/110 e Lode. Ha collaborato con il maestro Josè Guevara, pittore spagnolo importante esponente del periodo informale. È attualmente iscritto come specializzando all’Accademia di Belle Arti di Urbino nella sezione di grafica.
2009, V Giornata Nazionale del Contemporaneo, Personale, Ho pere mature!, Galleria d'arte contemporanea Bramante, Fermignano, (PU)
2009, Carnello Carte ad Arte, Museo Civico della madiavalle del Liri, Sora (FR)
2009, Fatti d’arte e poesia, plaquette dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, a cura di G. Turria e G. Murasecchi
2009, manifestazione Explorart, Monza, (MI)
2008, 1° Classificato concorso “De Industria”, Ex Mattatoio, Fermignano (PU)
2008, Premio acquisto Pittura contemporanea, Sala espositiva del comune, CupraMarittima (AP), G. Marangoni
2008, Intangibili Prossimità, Mirionima, Macerata, R. Cresti
2008, Talenti di marca, Palazzo Parisani Bezzi, Tolentino (MC), P. Benvenuti, C. Ceccarelli Vitangeli
2007, Sul Mare, Fano (PU), Parigi, Lussemburgo, Germania, L. Fabrizi
2006,Marguttiana, Palazzo Ciccolini, Macerata, S. Salice
2006, Marchigiani all’ estero, Sala espositiva del comune, Fabriano, Parigi, Salisburgo, l. Fabrizi
2006, Il bosco e la foresta, Antichi Forni, Macerata, L. Fabrizi
2006, La quercia dai rami d’oro, Villa Salvati, Monte Roberto (AN), P.Gara
2005, La madonna col mantello, Duomo, Macerata, L. Fabrizi
2005, Il fairplay, Antichi Forni, Macerata, L. Fabrizi
2005, Il lavoro che cambia, Italialavoro s.p.a., Roma
2004, L’ Arte dell’ etichetta, Museo dell’ etichetta, CupraMontana (AN), A. Ginesi
2004, Arte On, Ex essiccatoi, Castel di Lama (AP), A. Ginesi
2004, Il Biroccio e la moda, Museo del biroccio, Filottrano (AN), A. Ginesi
2004, Personale, La nuova figurazione, , Balestruccio Arte, Staffolo (AN), A. Guarino
2003, Pellegrini non Vagabondi, Itinerante Loreto –Macerata, L. Fabrizi, A. Benemia
2003, Marguttiana, Palazzo Ciccolini, Macerata, L. Fabrizi
2003, Il segno e la forma, Balestruccio Arte, Staffolo (AN), A. Guarino
2002, Personale, La Materia del Segno, Teatro S. Floriano, Jesi, G. Bassotti
Opere presenti nelle collezioni del Museo dell’Etichetta di Cupramontana (AN)
del Museo del Territorio di Filottrano (AN) e del MUSA di Cervia (RA).
19
dicembre 2009
Riccardo Tonti – Infrangibili prossimità
Dal 19 dicembre 2009 al 03 gennaio 2010
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
SALETTA NOLFI
Fano, Via Nolfi, (Pesaro E Urbino)
Fano, Via Nolfi, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
dalle17:30 alle 20:00
Vernissage
19 Dicembre 2009, ore 18
Autore