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Riccione Liberty / Andrea Speziali – Una Stagione del Liberty a Riccione
Mostra ”Riccione Liberty”, nata dal libro di Andrea Speziali, ”Una Stagione del Liberty a Riccione”, Maggioli Ed. (2010)
Comunicato stampa
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Chi ha avuto per qualsiasi motivo occasione di fermarsi a Riccione non può non aver notato passeggiando per le vie della città quell’accattivante gusto retrò che si respira. Vi è un periodo storico che più di altri ha caratterizzato lo sviluppo della città lasciando testimonianze del passaggio di un vento liberty nell’architettura degli edifici. Un bel libro pubblicato da un giovane autore del luogo (''Una Stagione del Liberty a Riccione'' di Andrea Speziali - edizioni Maggioli) offre una precisa descrizione di questo passaggio e della positiva influenza artistica che ha avuto in questa città la presenza del poliedrico e geniale architetto Mario Mirko Vucetich. Lo sguardo del collezionista troverà tra le pagine un’ampia raccolta di cartoline che da sole raccontano più delle parole la trasformazione di un paese che sa e vuole vivere il suo tempo. La creazione di nuovi edifici diverranno luoghi di aggregazione e cultura e le molte piccole costruzioni “villini”che fanno bella mostra di sé sulle cartoline, creati e utilizzati dalle famiglie benestanti del luogo nel tempo si trasformeranno in accoglienti ed ospitali alberghi.
E’ in omaggio all’espressione artistica dell’Art Nouveau della Riccione di questo periodo che l’organizzatore del Convegno Filatelico Numismatico di Riccione ha voluto dedicare l’annullo speciale di Poste Italiane inserendo l’elemento forse più rappresentativo, un particolare della bellissima Villa Antolini.
Recensione del libro:
Ne è l’autore Andrea Speziali, un riccionese poco più che ventenne , giovane non privo di talento ma soprattutto animato da spiccati interessi e belle speranze.
E’ proprio il caso di dire che “un topolino ha partorito una montagna”, tante e varie sono le risorse di cui questa pubblicazione ha avuto bisogno. All’origine c’è stata una passione adolescenziale, un colpo di fulmine per una villa piuttosto misteriosa che ha letteralmente “sedotto” un esteta in erba e l’ha avviato a coltivare l’interesse per l’arte. Poi sono arrivati gli studi più approfonditi all’Istituto d’Arte Fellini e all’Accademia, a cui si sono affiancati il minuzioso lavoro di ricerca su villa Antolini, che nel frattempo, dopo aver trovato un nome, stava acquisendo una sempre più specifica identità, sul suo architetto Vucetich, la documentazione anche iconografica sulla poliedrica attività di quest’ultimo, lo studio delle planimetrie dell’edificio, il rilievo e l’interpretazione delle simbologie in esse contenute, quali rivelano la presenza di molti elementi di natura esoterica, di simboli connessi con l’alchimia, la magia e la Massoneria.
E’ stato a questo punto inevitabile che tanto materiale, così caparbiamente e meticolosamente raccolto nel corso di alcuni anni, facesse avvertire ad Andrea, prima, l’urgenza di una riorganizzazione sistematica e poi la necessità di divulgare con una pubblicazione il risultato del suo lavoro che consiste sopratutto nello studio dell'architettura Liberty a Riccione, di cui villa Antolini costituisce il caso più emblematico.
Il volume ‘’Una Stagione del Liberty a Riccione’’ offre l'opportunità, finora scarsamente considerata da studi locali, di esaminare con nuovi apporti una stagione complessa dell'arte tra la fine dell'800 e i primi decenni del '900. Un plauso perciò va indiscutibilmente reso alla forza di volontà del giovane autore, un incoraggiamento merita il suo impegno, un ‘attestazione di fiducia, che ai giovani volenterosi non va negata, si potrà tradurre nell’acquisto della sua opera.
La pubblicazione ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Rimini, dei Comuni di Riccione, Venezia, Padova, Gorizia, Marostica, Pescantina, dei Fratelli della Costa (tavola di Riccione) e il sostegno della Geat, Beni culturali Onlus e della galleria d’arte Rosini.
Presentazione all'interno del libro:
Sin dalla fine dell’Ottocento i villini d’epoca caratterizzano il tessuto urbano di Riccione, tracciandone di riflesso la sua storia.
Il vecchio borgo marinaro, che ha il suo fulcro in quel tratto della Flaminia rinominato Corso Fratelli Cervi, si espande in fretta sino alle dune, lambite dal mare. Tant’è che nel 1905 vengono censite duecento ville. Un patrimonio edilizio che trova la forza di propulsione nelle facoltose famiglie del Centro-Nord, attratte dalla gradevolezza della ridente località balneare, dal suo clima salubre e dalla sua atmosfera vivace, allegra e ospitale. Un processo che, escluse le parentesi dei tristi eventi bellici, prosegue nei decenni, registrando un ulteriore sviluppo negli anni Venti e Trenta. Periodo in cui il Duce con la sua famiglia trascorre le vacanze a Riccione.
Avere una residenza estiva a pochi passi da quella di Donna Rachele Guidi e di Benito Mussolini, diventa appannaggio di gerarchi, imprenditori e professionisti. Riccione si arricchisce così di un considerevole patrimonio urbanistico, in buona parte cancellato nel tempo da quel processo d’innovazione che tuttora lo mette a repentaglio. Sono centinaia i villini demoliti nel dopoguerra per lasciare spazio a pensioni e alberghi che hanno segnato il boom del turismo popolare.
In questo contesto s’inserisce la storia di Villa Antolini sulla quale il giovane autore Andrea Speziali ha svolto una certosina e meticolosa ricerca, che guida il lettore negli ambienti di quel “monumento” in stile Liberty, a Riccione davvero raro.
Tra dettagli architettonici, interni ed esterni, attraverso una serie di rare immagini e una puntuale descrizione, turisti e residenti potranno così visitare idealmente le stanze di quel simbolo della Bella époque riccionese che resiste all’evoluzione urbanistica della città.
Al nostro autore va dato merito di questo studio e soprattutto di aver scoperto che a firmare il progetto del fabbricato, autentico “gioiellino” incastonato tra il boulevard del Lungomare della Repubblica e Viale Milano, è stato Mario Mirko Vucetich, illustre architetto, nonché scrittore, scenografo e scultore di origine dalmata che operò soprattutto tra Friuli, Veneto, Emilia - Romagna e Lazio.
Una scoperta di notevole rilevanza, destinata a traghettare il nome di Riccione oltre i confini nazionali. Questa pubblicazione, attraverso la parte monografica, dedicata al futurista che ebbe contatti con Carlo Emilio Gadda, diventa così occasione anche per conoscere e rivalutare il poliedrico artista, nel tempo abbandonato.
La passione che ha guidato Andrea Speziali in questa ricerca, trova ragione anche nella sua prima e diligente formazione scolastica, quella del “Fellini”, Istituto Statale d’Arte di Riccione, dove anch’io ho avuto il piacere di insegnare e di apprezzare la passione per l’arte profusa dai colleghi, docenti di Storia dell’Arte, come il professore Riccardo Gresta che per questa pubblicazione ha fornito preziosi elementi. (Nives Concolino)
Da questo progetto è nato il sito web www.riccioneinvilla.it dedicato alla Villa Antolini e al suo architetto Mario Mirko Vucetich, di cui il giovane storico d'arte Andrea Speziali ne è il curatore. Il portale contiene ''le ville di Riccione'' dalle foto alla descrizione dettagliata sui villini e la più grande galleria fotografica online su Riccione dalle cartoline alle illustrazioni dei depliant.
E’ in omaggio all’espressione artistica dell’Art Nouveau della Riccione di questo periodo che l’organizzatore del Convegno Filatelico Numismatico di Riccione ha voluto dedicare l’annullo speciale di Poste Italiane inserendo l’elemento forse più rappresentativo, un particolare della bellissima Villa Antolini.
Recensione del libro:
Ne è l’autore Andrea Speziali, un riccionese poco più che ventenne , giovane non privo di talento ma soprattutto animato da spiccati interessi e belle speranze.
E’ proprio il caso di dire che “un topolino ha partorito una montagna”, tante e varie sono le risorse di cui questa pubblicazione ha avuto bisogno. All’origine c’è stata una passione adolescenziale, un colpo di fulmine per una villa piuttosto misteriosa che ha letteralmente “sedotto” un esteta in erba e l’ha avviato a coltivare l’interesse per l’arte. Poi sono arrivati gli studi più approfonditi all’Istituto d’Arte Fellini e all’Accademia, a cui si sono affiancati il minuzioso lavoro di ricerca su villa Antolini, che nel frattempo, dopo aver trovato un nome, stava acquisendo una sempre più specifica identità, sul suo architetto Vucetich, la documentazione anche iconografica sulla poliedrica attività di quest’ultimo, lo studio delle planimetrie dell’edificio, il rilievo e l’interpretazione delle simbologie in esse contenute, quali rivelano la presenza di molti elementi di natura esoterica, di simboli connessi con l’alchimia, la magia e la Massoneria.
E’ stato a questo punto inevitabile che tanto materiale, così caparbiamente e meticolosamente raccolto nel corso di alcuni anni, facesse avvertire ad Andrea, prima, l’urgenza di una riorganizzazione sistematica e poi la necessità di divulgare con una pubblicazione il risultato del suo lavoro che consiste sopratutto nello studio dell'architettura Liberty a Riccione, di cui villa Antolini costituisce il caso più emblematico.
Il volume ‘’Una Stagione del Liberty a Riccione’’ offre l'opportunità, finora scarsamente considerata da studi locali, di esaminare con nuovi apporti una stagione complessa dell'arte tra la fine dell'800 e i primi decenni del '900. Un plauso perciò va indiscutibilmente reso alla forza di volontà del giovane autore, un incoraggiamento merita il suo impegno, un ‘attestazione di fiducia, che ai giovani volenterosi non va negata, si potrà tradurre nell’acquisto della sua opera.
La pubblicazione ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Rimini, dei Comuni di Riccione, Venezia, Padova, Gorizia, Marostica, Pescantina, dei Fratelli della Costa (tavola di Riccione) e il sostegno della Geat, Beni culturali Onlus e della galleria d’arte Rosini.
Presentazione all'interno del libro:
Sin dalla fine dell’Ottocento i villini d’epoca caratterizzano il tessuto urbano di Riccione, tracciandone di riflesso la sua storia.
Il vecchio borgo marinaro, che ha il suo fulcro in quel tratto della Flaminia rinominato Corso Fratelli Cervi, si espande in fretta sino alle dune, lambite dal mare. Tant’è che nel 1905 vengono censite duecento ville. Un patrimonio edilizio che trova la forza di propulsione nelle facoltose famiglie del Centro-Nord, attratte dalla gradevolezza della ridente località balneare, dal suo clima salubre e dalla sua atmosfera vivace, allegra e ospitale. Un processo che, escluse le parentesi dei tristi eventi bellici, prosegue nei decenni, registrando un ulteriore sviluppo negli anni Venti e Trenta. Periodo in cui il Duce con la sua famiglia trascorre le vacanze a Riccione.
Avere una residenza estiva a pochi passi da quella di Donna Rachele Guidi e di Benito Mussolini, diventa appannaggio di gerarchi, imprenditori e professionisti. Riccione si arricchisce così di un considerevole patrimonio urbanistico, in buona parte cancellato nel tempo da quel processo d’innovazione che tuttora lo mette a repentaglio. Sono centinaia i villini demoliti nel dopoguerra per lasciare spazio a pensioni e alberghi che hanno segnato il boom del turismo popolare.
In questo contesto s’inserisce la storia di Villa Antolini sulla quale il giovane autore Andrea Speziali ha svolto una certosina e meticolosa ricerca, che guida il lettore negli ambienti di quel “monumento” in stile Liberty, a Riccione davvero raro.
Tra dettagli architettonici, interni ed esterni, attraverso una serie di rare immagini e una puntuale descrizione, turisti e residenti potranno così visitare idealmente le stanze di quel simbolo della Bella époque riccionese che resiste all’evoluzione urbanistica della città.
Al nostro autore va dato merito di questo studio e soprattutto di aver scoperto che a firmare il progetto del fabbricato, autentico “gioiellino” incastonato tra il boulevard del Lungomare della Repubblica e Viale Milano, è stato Mario Mirko Vucetich, illustre architetto, nonché scrittore, scenografo e scultore di origine dalmata che operò soprattutto tra Friuli, Veneto, Emilia - Romagna e Lazio.
Una scoperta di notevole rilevanza, destinata a traghettare il nome di Riccione oltre i confini nazionali. Questa pubblicazione, attraverso la parte monografica, dedicata al futurista che ebbe contatti con Carlo Emilio Gadda, diventa così occasione anche per conoscere e rivalutare il poliedrico artista, nel tempo abbandonato.
La passione che ha guidato Andrea Speziali in questa ricerca, trova ragione anche nella sua prima e diligente formazione scolastica, quella del “Fellini”, Istituto Statale d’Arte di Riccione, dove anch’io ho avuto il piacere di insegnare e di apprezzare la passione per l’arte profusa dai colleghi, docenti di Storia dell’Arte, come il professore Riccardo Gresta che per questa pubblicazione ha fornito preziosi elementi. (Nives Concolino)
Da questo progetto è nato il sito web www.riccioneinvilla.it dedicato alla Villa Antolini e al suo architetto Mario Mirko Vucetich, di cui il giovane storico d'arte Andrea Speziali ne è il curatore. Il portale contiene ''le ville di Riccione'' dalle foto alla descrizione dettagliata sui villini e la più grande galleria fotografica online su Riccione dalle cartoline alle illustrazioni dei depliant.
10
settembre 2010
Riccione Liberty / Andrea Speziali – Una Stagione del Liberty a Riccione
Dal 10 al 12 settembre 2010
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
PALAZZO DEI CONGRESSI DI RICCIONE
Riccione, Via Virgilio, 17, (Rimini)
Riccione, Via Virgilio, 17, (Rimini)
Orario di apertura
ore 9.30-19.00
Sito web
www.riccioneinvilla.it
Autore
Curatore