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Richard Nonas
P420 è lieta di presentare la terza mostra personale in galleria di Richard Nonas (Brooklyn, 1936 – New York, 2021), la prima dopo la scomparsa dell’artista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Richard Nonas riveste una posizione unica e originale nell'ambito della scultura, attraverso la sua profonda comprensione dello spazio come costrutto sia fisico che psicologico. La sua transizione, avvenuta alla fine degli anni Sessanta, dall'antropologia all'arte, si è rivelata cruciale per il suo sviluppo artistico, determinando un approccio del tutto singolare alla scultura, che trascendeva le mere preoccupazioni formali.
«L’antropologia mi ha instillato il dubbio - per usare le parole di Nonas stesso - dubbio verso ciò che è più ovvio, dubbio verso ciò che è più piacevole, dubbio verso ciò che è più egoisticamente utile, dubbio verso ciò che è oscuro e difficile, dubbio verso ciò che è doloroso, distruttivo o inutile. Il dubbio che intendo è quello verso qualsiasi cosa. L’antropologia mi ha fatto il dono del dubbio continuo. Ma la scultura mi ha obbligato a usarlo».
Tra i primi artisti post-minimalisti, lavorando principalmente con forme semplici e materiali grezzi come legno, acciaio e pietra, Nonas ha creato opere che attivano lo spazio attraverso interventi sottili e collocazioni precise. Le sue sculture, spesso disposte in configurazioni lineari o forme geometriche essenziali, emergono da una profonda indagine su come gli oggetti possano trasformare la nostra percezione ed esperienza di un luogo.
Nonas ha costantemente sfidato il confine tra oggetto e ambiente, creando quelli che lui definiva "luoghi caricati", aree in cui la relazione tra osservatore, oggetto e contesto diventa intensificata e dinamicamente instabile. Attraverso gesti apparentemente semplici, come il posizionamento di blocchi d'acciaio, la disposizione di fogli di ardesia o di legni intagliati, Nonas altera il peso emotivo e percettivo di uno spazio, rendendo gli spettatori consapevoli della propria presenza fisica e della relazione spaziale sia con l'opera che con il suo ambiente.
Nel pieno rispetto della visione e della ricerca portata avanti da Richard Nonas durante tutta la sua vita, questa mostra, concepita come un omaggio che riflette il suo approccio all’arte e che comprende l’ultima grande opera da lui realizzata, è allestita in modo da richiamare quanto più possibile la sensibilità dell’artista.
«L’antropologia mi ha instillato il dubbio - per usare le parole di Nonas stesso - dubbio verso ciò che è più ovvio, dubbio verso ciò che è più piacevole, dubbio verso ciò che è più egoisticamente utile, dubbio verso ciò che è oscuro e difficile, dubbio verso ciò che è doloroso, distruttivo o inutile. Il dubbio che intendo è quello verso qualsiasi cosa. L’antropologia mi ha fatto il dono del dubbio continuo. Ma la scultura mi ha obbligato a usarlo».
Tra i primi artisti post-minimalisti, lavorando principalmente con forme semplici e materiali grezzi come legno, acciaio e pietra, Nonas ha creato opere che attivano lo spazio attraverso interventi sottili e collocazioni precise. Le sue sculture, spesso disposte in configurazioni lineari o forme geometriche essenziali, emergono da una profonda indagine su come gli oggetti possano trasformare la nostra percezione ed esperienza di un luogo.
Nonas ha costantemente sfidato il confine tra oggetto e ambiente, creando quelli che lui definiva "luoghi caricati", aree in cui la relazione tra osservatore, oggetto e contesto diventa intensificata e dinamicamente instabile. Attraverso gesti apparentemente semplici, come il posizionamento di blocchi d'acciaio, la disposizione di fogli di ardesia o di legni intagliati, Nonas altera il peso emotivo e percettivo di uno spazio, rendendo gli spettatori consapevoli della propria presenza fisica e della relazione spaziale sia con l'opera che con il suo ambiente.
Nel pieno rispetto della visione e della ricerca portata avanti da Richard Nonas durante tutta la sua vita, questa mostra, concepita come un omaggio che riflette il suo approccio all’arte e che comprende l’ultima grande opera da lui realizzata, è allestita in modo da richiamare quanto più possibile la sensibilità dell’artista.
30
novembre 2024
Richard Nonas
Dal 30 novembre 2024 al 18 gennaio 2025
arte contemporanea
Location
P420
Bologna, Via Azzo Gardino, 9, (BO)
Bologna, Via Azzo Gardino, 9, (BO)
Orario di apertura
martedì - sabato dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 19
Vernissage
30 Novembre 2024, dalle 15 alle 20
Sito web
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